Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Geremia 38


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Sefatia, figlio di Mattàn, Godolia, figlio di Pascur, Iucal, figlio di Selemia, e Pascur, figlio di Malchia, udirono le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo:1 Ma Safatia, figlio di Matan, Gedelia, figlio di Fassur, Iucal, figlio di Selemia, Fassur figlio di Melchia, avendo sentite le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: —
2 «Così dice il Signore: Chi rimane in questa città morirà di spada, di fame e di peste; chi si consegnerà ai Caldei vivrà e gli sarà lasciata la vita come bottino e vivrà.2 « Queste cose dice il Signore: Chi resterà in questa città perirà di spada, di fame, di peste, ma chi fuggirà ai Caldei vivrà e sarà sano e salvo.
3 Così dice il Signore: Certo questa città sarà data in mano all’esercito del re di Babilonia, che la prenderà».
3 Queste cose dice il Signore: Questa città sarà senza alcun dubbio data in potere dell'esercito del re di Babilonia, che la prenderà »;
4 I capi allora dissero al re: «Si metta a morte quest’uomo, appunto perché egli scoraggia i guerrieri che sono rimasti in questa città e scoraggia tutto il popolo dicendo loro simili parole, poiché quest’uomo non cerca il benessere del popolo, ma il male».4 dissero, quei principi, al re: « Preghiamo che sia messo a morte quest'uomo; perchè cerca di tutto per scoraggiare i guerrieri rimasti in questa città e tutto il popolo, tenendo loro tali discorsi. Certo quest'uomo non cerca il bene del popolo, ma il male ».
5 Il re Sedecìa rispose: «Ecco, egli è nelle vostre mani; il re infatti non ha poteri contro di voi».5 Il re Sedecia rispose: «E' nelle vostre mani; perchè il re non vi può negar nulla ».
6 Essi allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malchia, un figlio del re, la quale si trovava nell’atrio della prigione. Calarono Geremia con corde. Nella cisterna non c’era acqua ma fango, e così Geremia affondò nel fango.
6 Allora presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Melchia, figlio di Amelec, la quale era nel vestibolo della prigione; colle funi calarono Geremia nella cisterna, dove invece d'acqua v'era del fango. E Geremia affondò nel fango.
7 Ebed-Mèlec, l’Etiope, un eunuco che era nella reggia, sentì che Geremia era stato messo nella cisterna. Ora, mentre il re stava alla porta di Beniamino,7 Or Abdemelec, eunuco etiope, che stava nella casa del re, sentì dire che avevan gettato Geremia nella cisterna. Il re era assiso alla porta di Beniamino.
8 Ebed-Mèlec uscì dalla reggia e disse al re:8 Abdemelec, uscito dalla casa del re, andò a parlare al re, e disse:
9 «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male facendo quanto hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna. Egli morirà di fame là dentro, perché non c’è più pane nella città».9 « O re mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto ciò che han fatto contro il profeta Geremia: l'han gettato nella cisterna a morirvi di fame, non essendovi più pane in città ».
10 Allora il re diede quest’ordine a Ebed-Mèlec, l’Etiope: «Prendi con te tre uomini di qui e tira su il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia».10 Allora il re diede ad Abdemelec etiope, quest'ordine: « Di qui prendi teco trenta uomini, e togli dalla cisterna Geremia avanti che vi muoia ».
11 Ebed-Mèlec prese con sé gli uomini, andò nella reggia, nel guardaroba del magazzino e, presi di là pezzi di vestiti logori, li gettò a Geremia nella cisterna con delle corde.11 Abdemelec, presi seco gli uomini, entrò nella casa del re, in un luogo sotto la guardaroba, e ne prese dei panni vecchi vecchi e laceri, e li calò a Geremia, giù nella cisterna, per mezzo di funicelle.
12 Ebed-Mèlec, l’Etiope, disse a Geremia: «Su, mettiti questi pezzi di vestiti logori sotto le ascelle e poi, sotto, metti le corde». Geremia fece così.12 L'etiope Abdemelec disse a Geremia: « Mettiti questi panni vecchi, questi laceri stracci sotto le ascelle, sopra le fimi ». Geremia lo fece,
13 Allora lo tirarono su con le corde, facendolo uscire dalla cisterna, e Geremia rimase nell’atrio della prigione.
13 è così fu tratto fuori colle funi, fu tolto dalla cisterna, e rimase nel vestibolo della prigione.
14 Il re Sedecìa mandò a prendere il profeta Geremia e, fattolo venire presso di sé al terzo ingresso del tempio del Signore, il re gli disse: «Ti domando una cosa, non nascondermi nulla!».14 Allora il re Sedecia mandò, e fece venire il profeta Geremia alla terza porta, che era nella casa del Signore; e il re disse a Geremia: « Ho una cosa da dimandarti; non mi nasconder niente ».
15 Geremia rispose a Sedecìa: «Se te la dico, non mi farai forse morire? E se ti do un consiglio, non mi darai ascolto».15 Geremia disse a Sedecia: « Se io te la dico, mi farai morire. Se io ti do un consiglio non mi ascolterai ».
16 Allora il re Sedecìa giurò in segreto a Geremia: «Com’è vero che vive il Signore che ci ha dato questa vita, non ti farò morire né ti consegnerò in mano di quegli uomini che vogliono la tua vita!».16 Allora il re Sedecia in segreto giurò a Geremia, dicendo: « Vive il Signore, che ha creata in noi quest'anima! Non ti ucciderò; non ti darò nelle mani di chi ti vuol morto ».
17 Geremia allora disse a Sedecìa: «Dice il Signore, Dio degli eserciti, Dio d’Israele: Se ti arrenderai ai generali del re di Babilonia, allora avrai salva la vita e questa città non sarà data alle fiamme; tu e la tua famiglia vivrete.17 E Geremia disse a Sedecia: « Queste cose dice il Signore degli eserciti, il Dio d'Israele: Se partirai e andrai dai principi del re di Babilonia, avrai salva la vita, questa città non sarà data alle fiamme, e sarai salvo colla tua famiglia.
18 Se invece non ti arrenderai ai generali del re di Babilonia, allora questa città sarà messa in mano ai Caldei, i quali la daranno alle fiamme e tu non scamperai dalle loro mani».18 Se invece non andrai dai principi del re di Babilonia, la città sarà data in potere dei Caldei, che la incendieranno, e tu non scamperai dalle loro mani ».
19 Il re Sedecìa rispose a Geremia: «Ho paura dei Giudei che sono passati ai Caldei; temo di essere consegnato nelle loro mani e che essi mi maltrattino».19 Il re Sedecia disse a Geremia: « Sto in pena a motivo di quei Giudei che son fuggiti tra i Caldei, e temo d'esser dato nelle loro mani e deriso ».
20 Ma Geremia disse: «Non ti consegneranno a loro. Ascolta la voce del Signore riguardo a ciò che ti dico, e ti andrà bene e vivrai.20 Geremia rispose: « Non ti abbandoneranno ad essi, ascolta, te ne prego, la parola del Signore, che io ti riferisco, e sarà un bene per te, e salverai la tua vita.
21 Se, invece, rifiuti di arrenderti, questo il Signore mi ha mostrato:21 Se poi non vorrai andare, ecco le cose che mi ha mostrate il Signore:
22 Ecco, tutte le donne rimaste nella reggia di Giuda saranno condotte ai generali del re di Babilonia e diranno:
“Ti hanno ingannato e hanno prevalso
gli uomini di tua fiducia.
I tuoi piedi si sono affondati nella melma,
mentre essi sono spariti”.
22 Tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saran menate ai principi del re di Babilonia, ed esse stesse diranno: Ti han sedotto, ti hanno vinto quei tuoi uomini della pace, ti hanno immerso nel fango, facendoti mettere i piedi in luogo sdruccevole, e ti hanno abbandonato.
23 Tutte le donne e tutti i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non sfuggirai alle loro mani, ma sarai tenuto prigioniero in mano del re di Babilonia e questa città sarà data alle fiamme».
23 E tutte le tue mogli e i tuoi figlioli saran condotti ai Caldei e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai fatto prigioniero del re di Babilonia, e questa città sarà distrutta dalle fiamme ».
24 Sedecìa disse a Geremia: «Nessuno sappia di questi discorsi, altrimenti morirai.24 Allora Sedecia disse a Geremia: « Che nessuno sappia queste cose, e tu non morrai.
25 Se i dignitari sentiranno che ho parlato con te e verranno da te e ti domanderanno: “Raccontaci quanto hai detto al re, non nasconderci nulla, altrimenti ti uccideremo e raccontaci che cosa ti ha detto il re”,25 Se i principi risapranno ch'io ho parlato teco, e verranno da te a dire: « Dicci quel che hai detto al re, e quel che il re t'ha detto, non celar nulla e noi non ti uccideremo ».
26 tu risponderai loro: “Ho presentato la supplica al re perché non mi mandi di nuovo nella casa di Giònata a morirvi”».
26 Dirai loro: « Io ho umiliate le mie preghiere al re, affinchè non permettesse che io fossi ricondotto nella casa di Ionatan a morirvi ».
27 Ora tutti i dignitari vennero da Geremia e lo interrogarono; egli rispose proprio come il re gli aveva ordinato, e perciò lo lasciarono tranquillo, poiché non era trapelato nulla della conversazione.27 Andaron dunque tutti i principi a interrogare Geremia, ed avendo egli risposto secondo gli ordini del re, non lo molestaron più, perchè nulla si era risaputo.
28 Geremia rimase nell’atrio della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme.28 E Geremia rimase nel vestibolo della prigione fino al giorno in cui fu presa Gerusalemme. E Gerusalemme fu presa.