Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Geremia 37


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Sedecìa, figlio di Giosia, divenne re al posto di Conìa, figlio di Ioiakìm; Nabucodònosor, re di Babilonia, lo nominò re nella terra di Giuda.1 Il re Sedecia, figlio di Giosia, regnò in luogo di Geconia figlio di Ioachim, essendo stato fatto re del paese di Giuda da Nabucodonosor re di Babilonia.
2 Ma né lui né i suoi ministri né il popolo del paese ascoltarono le parole che il Signore aveva pronunciato per mezzo del profeta Geremia.
2 Ma nè lui, nè i suoi servi, nè il popolo del paese obbedirono alle parole dette dal Signore per mezzo del profeta Geremia.
3 Il re Sedecìa inviò allora Iucal, figlio di Selemia, e il sacerdote Sofonia, figlio di Maasia, dal profeta Geremia per dirgli: «Prega per noi il Signore, nostro Dio».3 Il re Sedecia mandò Iucal figlio di Selemia, e Sofonia figlio di Maasia, sacerdote, a dire al profeta Geremia: « Prega per noi il Signore Dio nostro ».
4 Geremia intanto andava e veniva in mezzo al popolo e non era stato ancora messo in prigione.4 Allora Geremia andava e veniva liberamente tra il popolo, non avendolo ancora messo in prigione. Or l'esercito di Faraone usci dall'Egitto, e i Caldei che assediavano Gerusalemme, sentita questa notizia, si ritirarono da Gerusalemme.
5 Inoltre l’esercito del faraone si era mosso dall’Egitto e i Caldei, che assediavano Gerusalemme, appena ne avevano avuto notizia, si erano allontanati da Gerusalemme.
5 Allora il Signore parlò al profeta Geremia, dicendo:
6 Allora la parola del Signore fu rivolta al profeta Geremia:6 « Così parla il Signore, il Dio d'Israele: Così direte al re di Giuda che vi ha mandati a consultarmi: Ecco che l'esercito di Faraone, il quale è venuto in vostro soccorso, ritornerà nella sua terra, in Egitto,
7 «Così dice il Signore, Dio d’Israele: Riferite al re di Giuda, che vi ha mandati a consultarmi: Ecco, l’esercito del faraone, uscito in vostro aiuto, ritornerà nel suo paese, l’Egitto;7 e i Caldei, tornati, attaccheranno questa città, la prenderanno, la daranno alle fiamme.
8 i Caldei ritorneranno, combatteranno contro questa città, la prenderanno e la daranno alle fiamme.8 Ecco quanto dice il Signore: Non v'illudete col dire: « Se ne andranno del tutto, si allontaneranno da noi i Caldei », perchè essi non se ne andranno.
9 Così dice il Signore: Non illudetevi pensando che i Caldei se ne vadano, perché non se ne andranno.9 Ed anche dato che voi aveste disfatto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e restassero di loro soltanto pochi feriti, questi usciranno a uno a uno dalla loro tenda e daranno questa città alle fiamme ».
10 Anche se riusciste a battere tutto l’esercito dei Caldei che combattono contro di voi, e rimanessero solo alcuni feriti, costoro sorgerebbero ciascuno dalla propria tenda e darebbero alle fiamme questa città».
10 Or quando l'esercito dei Caldei si ritirò da Gerusalemme a causa dell'esercito di Faraone,
11 Mentre l’esercito dei Caldei era lontano da Gerusalemme per l’avanzata dell’esercito del faraone,11 Geremia usci da Gerusalemme, per andare nella terra di Beniamino, a spartire davanti ai cittadini un possesso.
12 Geremia uscì da Gerusalemme per andare nella terra di Beniamino a prendervi una parte di eredità tra i suoi parenti.12 Ma giunto alla porta di Beniamino, il custode che v'era di turno, chiamato Gena, figlio di Selemia, figlio di Anania, arrestò Geremia, profeta, dicendogli: « Tu passi ai Caldei ».
13 Ma alla porta di Beniamino si imbatté in un incaricato del servizio di guardia chiamato Ieria, figlio di Selemia, figlio di Anania; costui arrestò il profeta Geremia dicendo: «Tu passi ai Caldei!».13 Geremia rispose: « Ciò è falso: io non passo ai Caldei ». Ma Gerla, senza dargli ascolto, preso Geremia, lo menò ai principi.
14 Geremia rispose: «È falso! Io non passo ai Caldei». Ma quegli non gli diede retta. E così Ieria arrestò Geremia e lo condusse dai capi.14 I principi s'adirarono contro Geremia, e, fattolo battere, lo misero in prigione nella casa di Ionatan segretario, il quale aveva la sopraintendenza della carcere.
15 I capi erano sdegnati contro Geremia, lo percossero e lo gettarono in prigione nella casa di Giònata, lo scriba, che avevano trasformato in un carcere.15 Geremia entrò nella fossa, nell'ergastolo, e vi stette molti giorni.
16 Geremia entrò in una cisterna sotterranea a volta e rimase là molti giorni.
16 Ma il re Sedecia mandò a cavarlo, e lo interrogò in segreto in casa sua, e disse: « V'è qualche parola da parte del Signore? » « Sì, — rispose Geremia, e soggiunse: — Tu sarai dato in potere del re di Babilonia ».
17 Il re Sedecìa mandò a prenderlo e lo interrogò in casa sua, di nascosto: «C’è qualche parola da parte del Signore?». Geremia rispose: «Sì» e precisò: «Tu sarai dato in mano al re di Babilonia».17 Poi Geremia disse al re Sedecia: « Qual male ho fatto contro di te, contro i tuoi servi, contro il tuo popolo, per esser da te mandato in prigione?
18 Geremia poi disse al re Sedecìa: «Quale colpa ho commesso contro di te, contro i tuoi ministri e contro questo popolo, perché mi abbiate messo in prigione?18 Dove sono i vostri profeti che vi profetizzavano, dicendo: — Non verrà il re di Babilonia contro di voi e contro questo paese? —
19 E dove sono i vostri profeti che vi predicevano: “Il re di Babilonia non verrà contro di voi e contro questo paese”?19 Ed ora ascolta, te ne prego, o re mio signore; sia efficace davanti a te la mia preghiera: non mi rimandare nella casa del segretario Ionatan, a morirvi ».
20 Ora ascolta, o re, mio signore: la mia supplica ti giunga gradita. Non rimandarmi nella casa di Giònata, lo scriba, perché io non vi muoia».
20 Il re Sedecia ordinò che Geremia fosse messo nel vestibolo della prigione, e gli fosse dato ogni giorno un pane, oltre il companatico, finché ci fosse pane in oittà. Così Geremia rimase nel vestibolo della prigione.
21 Il re Sedecìa comandò di custodire Geremia nell’atrio della prigione e gli fu data ogni giorno una focaccia di pane, proveniente dalla via dei fornai, finché non fu esaurito tutto il pane in città. Così Geremia rimase nell’atrio della prigione.