Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Geremia 2


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Mi fu rivolta questa parola del Signore:
1 Et factum est verbum Domini ad me, dicens :
2 «Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza,
dell’amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in terra non seminata.
2 Vade, et clama in auribus Jerusalem, dicens :
Hæc dicit Dominus :
Recordatus sum tui, miserans adolescentiam tuam,
et caritatem desponsationis tuæ,
quando secuta es me in deserto,
in terra quæ non seminatur.
3 Israele era sacro al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
3 Sanctus Israël Domino,
primitiæ frugum ejus :
omnes qui devorant eum delinquunt :
mala venient super eos,
dicit Dominus.
4 Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte d’Israele!
4 Audite verbum Domini, domus Jacob,
et omnes cognationes domus Israël.
5 Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri
per allontanarsi da me
e correre dietro al nulla,
diventando loro stessi nullità?
5 Hæc dicit Dominus :
Quid invenerunt patres vestri in me iniquitatis,
quia elongaverunt a me,
et ambulaverunt post vanitatem,
et vani facti sunt ?
6 E non si domandarono: “Dov’è il Signore
che ci fece uscire dall’Egitto,
e ci guidò nel deserto,
terra di steppe e di frane,
terra arida e tenebrosa,
terra che nessuno attraversa
e dove nessuno dimora?”.
6 Et non dixerunt : Ubi est Dominus
qui ascendere nos fecit de terra Ægypti ;
qui traduxit nos per desertum,
per terram inhabitabilem et inviam,
per terram sitis, et imaginem mortis,
per terram in qua non ambulavit vir,
neque habitavit homo ?
7 Io vi ho condotti in una terra che è un giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti,
ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso una vergogna la mia eredità.
7 Et induxi vos in terram Carmeli,
ut comederetis fructum ejus et optima illius :
et ingressi contaminastis terram meam,
et hæreditatem meam posuistis in abominationem.
8 Neppure i sacerdoti si domandarono:
“Dov’è il Signore?”.
Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati contro di me,
i profeti hanno profetato in nome di Baal
e hanno seguito idoli che non aiutano.
8 Sacerdotes non dixerunt : Ubi est Dominus ?
et tenentes legem nescierunt me,
et pastores prævaricati sunt in me,
et prophetæ prophetaverunt in Baal,
et idola secuti sunt.
9 Per questo intenterò ancora un processo contro di voi
– oracolo del Signore –
e farò causa ai figli dei vostri figli.
9 Propterea adhuc judicio contendam vobiscum, ait Dominus,
et cum filiis vestris disceptabo.
10 Recatevi nelle isole dei Chittìm e osservate,
mandate gente a Kedar e considerate bene,
vedete se è mai accaduta una cosa simile.
10 Transite ad insulas Cethim, et videte :
et in Cedar mittite, et considerate vehementer :
et videte si factum est hujuscemodi :
11 Un popolo ha cambiato i suoi dèi?
Eppure quelli non sono dèi!
Ma il mio popolo ha cambiato me, sua gloria,
con un idolo inutile.
11 si mutavit gens deos suos,
et certe ipsi non sunt dii :
populus vero meus mutavit gloriam suam in idolum.
12 O cieli, siatene esterrefatti,
inorriditi e spaventati.
Oracolo del Signore.
12 Obstupescite, cæli, super hoc,
et portæ ejus, desolamini vehementer, dicit Dominus.
13 Due sono le colpe che ha commesso il mio popolo:
ha abbandonato me,
sorgente di acqua viva,
e si è scavato cisterne,
cisterne piene di crepe,
che non trattengono l’acqua.
13 Duo enim mala fecit populus meus :
me dereliquerunt fontem aquæ vivæ,
et foderunt sibi cisternas, cisternas dissipatas,
quia continere non valent aquas.
14 Israele è forse uno schiavo,
o è nato servo in casa?
Perché è diventato una preda?
14 Numquid servus est Israël, aut vernaculus ?
quare ergo factus est in prædam ?
15 Contro di lui ruggiscono leoni
con ruggiti minacciosi.
Hanno ridotto la sua terra a deserto,
le sue città sono state bruciate e nessuno vi abita.
15 Super eum rugierunt leones,
et dederunt vocem suam :
posuerunt terram ejus in solitudinem.
Civitates ejus exustæ sunt,
et non est qui habitet in eis.
16 Persino le genti di Menfi e di Tafni
ti hanno umiliata radendoti il capo.
16 Filii quoque Mempheos et Taphnes
constupraverunt te usque ad verticem.
17 Non ti accade forse tutto questo
perché hai abbandonato il Signore, tuo Dio,
al tempo in cui era tua guida nel cammino?
17 Numquid non istud factum est tibi,
quia dereliquisti Dominum Deum tuum
eo tempore quo ducebat te per viam ?
18 E ora, perché corri verso l’Egitto
a bere l’acqua del Nilo?
Perché corri verso l’Assiria
a bere l’acqua dell’Eufrate?
18 Et nunc quid tibi vis in via Ægypti,
ut bibas aquam turbidam ?
et quid tibi cum via Assyriorum,
ut bibas aquam fluminis ?
19 La tua stessa malvagità ti castiga
e le tue ribellioni ti puniscono.
Renditi conto e prova quanto è triste e amaro
abbandonare il Signore, tuo Dio,
e non avere più timore di me.
Oracolo del Signore degli eserciti.
19 Arguet te malitia tua,
et aversio tua increpabit te.
Scito et vide quia malum et amarum est
reliquisse te Dominum Deum tuum,
et non esse timorem mei apud te,
dicit Dominus Deus exercituum.
20 Già da tempo hai infranto il giogo,
hai spezzato i legami
e hai detto: “Non voglio essere serva!”.
Su ogni colle elevato
e sotto ogni albero verde ti sei prostituita.
20 A sæculo confregisti jugum meum :
rupisti vincula mea,
et dixisti : Non serviam.
In omni enim colle sublimi,
et sub omni ligno frondoso,
tu prosternebaris meretrix.
21 Io ti avevo piantato come vigna pregiata,
tutta di vitigni genuini;
come mai ti sei mutata
in tralci degeneri di vigna bastarda?
21 Ego autem plantavi te vineam electam,
omne semen verum :
quomodo ergo conversa es mihi in pravum,
vinea aliena ?
22 Anche se tu ti lavassi con soda e molta potassa,
resterebbe davanti a me la macchia della tua iniquità.
Oracolo del Signore.
22 Si laveris te nitro,
et multiplicaveris tibi herbam borith,
maculata es in iniquitate tua coram me,
dicit Dominus Deus.
23 Come osi dire: “Non mi sono contaminata,
non ho seguito i Baal”?
Guarda nella valle le tracce dei tuoi passi,
riconosci quello che hai fatto,
giovane cammella leggera e vagabonda!
23 Quomodo dicis : Non sum polluta ;
post Baalim non ambulavi ?
Vide vias tuas in convalle ;
scito quid feceris :
cursor levis explicans vias suas.
24 Asina selvatica, abituata al deserto:
quando ansima nell’ardore del suo desiderio,
chi può frenare la sua brama?
Quanti la cercano non fanno fatica:
la troveranno sempre disponibile.
24 Onager assuetus in solitudine,
in desiderio animæ suæ attraxit ventum amoris sui :
nullus avertet eam :
omnes qui quærunt eam non deficient :
in menstruis ejus invenient eam.
25 Férmati prima che il tuo piede resti scalzo
e la tua gola inaridisca!
Ma tu rispondi: “No, è inutile,
perché io amo gli stranieri,
voglio andare con loro”.
25 Prohibe pedem tuum a nuditate,
et guttur tuum a siti.
Et dixisti : Desperavi : nequaquam faciam :
adamavi quippe alienos,
et post eos ambulabo.
26 Come viene svergognato un ladro sorpreso in flagrante,
così restano svergognati quelli della casa d’Israele,
con i loro re, i loro capi,
i loro sacerdoti e i loro profeti.
26 Quomodo confunditur fur quando deprehenditur,
sic confusi sunt domus Israël,
ipsi et reges eorum,
principes, et sacerdotes, et prophetæ eorum,
27 Dicono a un pezzo di legno: “Sei tu mio padre”,
e a una pietra: “Tu mi hai generato”.
A me rivolgono le spalle, non la faccia;
ma al tempo della sventura invocano:
“Àlzati, salvaci!”.
27 dicentes ligno : Pater meus es tu :
et lapidi : Tu me genuisti.
Verterunt ad me tergum et non faciem,
et in tempore afflictionis suæ dicent :
Surge, et libera nos.
28 Dove sono gli dèi che ti sei costruito?
Si alzino, se sono capaci di salvarti
nel tempo della sventura;
poiché numerosi come le tue città
sono i tuoi dèi, o Giuda!
28 Ubi sunt dii tui quos fecisti tibi ?
surgant, et liberent te in tempore afflictionis tuæ :
secundum numerum quippe civitatum tuarum erant dii tui, Juda.
29 Perché contendete con me?
Tutti vi siete ribellati contro di me.
Oracolo del Signore.
29 Quid vultis mecum judicio contendere ?
omnes dereliquistis me, dicit Dominus.
30 Invano ho colpito i vostri figli:
non hanno imparato la lezione.
La vostra spada ha divorato i vostri profeti
come un leone distruttore.
30 Frustra percussi filios vestros :
disciplinam non receperunt.
Devoravit gladius vester prophetas vestros :
quasi leo vastator
31 Voi di questa generazione,
fate attenzione alla parola del Signore!
Sono forse divenuto un deserto per Israele
o una terra dov’è sempre notte?
Perché il mio popolo dice: “Siamo liberi,
non verremo più da te”?
31 generatio vestra.
Videte verbum Domini :
numquid solitudo factus sum Israëli,
aut terra serotina ?
quare ergo dixit populus meus : Recessimus ;
non veniemus ultra ad te ?
32 Dimentica forse una vergine i suoi ornamenti,
una sposa la sua cintura?
Eppure il mio popolo mi ha dimenticato
da giorni innumerevoli.
32 Numquid obliviscetur virgo ornamenti sui,
aut sponsa fasciæ pectoralis suæ ?
populus vero meus oblitus est mei diebus innumeris.
33 Come sai scegliere bene la tua via
in cerca di amore!
Anche alle donne peggiori
hai insegnato le tue strade.
33 Quid niteris bonam ostendere viam tuam
ad quærendam dilectionem,
quæ insuper et malitias tuas docuisti vias tuas,
34 Sull’orlo delle tue vesti
si trova persino il sangue di poveri innocenti,
da te non sorpresi a scassinare!
Eppure per tutto questo
34 et in alis tuis inventus est sanguis animarum pauperum et innocentum ?
non in fossis inveni eos,
sed in omnibus quæ supra memoravi.
35 tu protesti: “Io sono innocente,
perciò la sua ira si è allontanata da me”.
Ecco, io ti chiamo in giudizio,
perché hai detto: “Non ho peccato!”.
35 Et dixisti : Absque peccato et innocens ego sum,
et propterea avertatur furor tuus a me.
Ecce ego judicio contendam tecum,
eo quod dixeris : Non peccavi.
36 Con quale leggerezza cambi strada?
Anche dall’Egitto sarai delusa,
come fosti delusa dall’Assiria.
36 Quam vilis facta es nimis, iterans vias tuas !
et ab Ægypto confunderis,
sicut confusa es ab Assur.
37 Anche di là tornerai con le mani sul capo,
perché il Signore ha respinto coloro nei quali confidi;
da loro non avrai alcun vantaggio.
37 Nam et ab ista egredieris,
et manus tuæ erunt super caput tuum :
quoniam obtrivit Dominus confidentiam tuam,
et nihil habebis prosperum in ea.