Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Siracide 46


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Valoroso in guerra fu Giosuè, figlio di Nun,
successore di Mosè nell’ufficio profetico;
secondo il suo nome,
egli fu grande per la salvezza degli eletti di Dio,
compiendo la vendetta contro i nemici insorti,
per assegnare l’eredità a Israele.
1 Fortis in bello Jesus Nave, successor Moysi in prophetis,
qui fuit magnus secundum nomen suum,
2 Com’era glorioso quando alzava le sue braccia
e brandiva la spada contro le città!
2 maximus in salutem electorum Dei,
expugnare insurgentes hostes,
ut consequeretur hæreditatem Israël.
3 Chi prima di lui era stato così saldo?
Egli guidava le guerre del Signore.
3 Quam gloriam adeptus est in tollendo manus suas,
et jactando contra civitates rhomphæas !
4 Al suo comando non si arrestò forse il sole
e un giorno divenne lungo come due?
4 Quis ante illum sic restitit ?
nam hostes ipse Dominus perduxit.
5 Egli invocò l’Altissimo, il Sovrano,
mentre i nemici lo premevano da ogni parte;
lo esaudì il Signore grande
con una grandinata di pietre poderose.
5 An non in iracundia ejus impeditus est sol,
et una dies facta est quasi duo ?
6 Egli piombò sulla nazione nemica
e nella discesa distrusse gli avversari,
perché le nazioni conoscessero tutte le sue armi
e che la loro guerra era contro il Signore.
Egli infatti marciò dietro al Sovrano
6 Invocavit Altissimum potentem,
in oppugnando inimicos undique :
et audivit illum magnus et sanctus Deus,
in saxis grandinis virtutis valde fortis.
7 e nei giorni di Mosè compì un’opera di misericordia:
egli e Caleb, figlio di Iefunnè,
opponendosi all’assemblea,
impedendo che il popolo peccasse
e calmando le maligne mormorazioni.
7 Impetum fecit contra gentem hostilem,
et in descensu perdidit contrarios :
8 Solo loro due furono salvati
fra i seicentomila fanti,
per far entrare il popolo nell’eredità,
nella terra in cui scorrono latte e miele.
8 ut cognoscant gentes potentiam ejus,
quia contra Deum pugnare non est facile.
Et secutus est a tergo potentis :
9 Il Signore concesse a Caleb una forza
che l’assistette sino alla vecchiaia,
perché raggiungesse le alture del paese;
così la sua discendenza possedette l’eredità,
9 et in diebus Moysi misericordiam fecit,
ipse, et Caleb filius Jephone,
stare contra hostem, et prohibere gentem a peccatis,
et perfringere murmur malitiæ.
10 affinché tutti i figli d’Israele sapessero
che è bene seguire il Signore.
10 Et ipsi duo constituti a periculo liberati sunt
a numero sexcentorum millium peditum,
inducere illos in hæreditatem,
in terram quæ manat lac et mel.
11 Ci sono poi i giudici, ciascuno con il suo nome:
di coloro il cui cuore non commise infedeltà
e di quanti non si allontanarono dal Signore,
sia il loro ricordo in benedizione!
11 Et dedit Dominus ipsi Caleb fortitudinem,
et usque in senectutem permansit illi virtus,
ut ascenderet in excelsum terræ locum,
et semen ipsius obtinuit hæreditatem,
12 Le loro ossa rifioriscano dalla loro tomba
e il loro nome si rinnovi nei figli,
perché essi sono già glorificati.
12 ut viderent omnes filii Israël
quia bonum est obsequi sancto Deo.
13 Samuele, amato dal suo Signore,
profeta del Signore, istituì la monarchia
e unse dei prìncipi sul suo popolo.
13 Et judices singuli suo nomine, quorum non est corruptum cor,
qui non aversi sunt a Domino,
14 Secondo la legge del Signore governò l’assemblea
e il Signore volse lo sguardo benevolo su Giacobbe.
14 ut sit memoria illorum in benedictione,
et ossa eorum pullulent de loco suo :
15 Per la sua fedeltà si dimostrò profeta
e per le sue parole fu riconosciuto veggente degno di fede.
15 et nomen eorum permaneat in æternum,
permanens ad filios illorum, sanctorum virorum gloria.
16 Egli invocò il Signore, il Sovrano,
quando i nemici lo premevano all’intorno,
con l’offerta di un agnello da latte.
16 Dilectus a Domino Deo suo Samuel, propheta Domini,
renovavit imperium,
et unxit principes in gente sua.
17 Il Signore tuonò dal cielo
e con grande fragore fece udire la sua voce;
17 In lege Domini congregationem judicavit,
et vidit Deus Jacob :
et in fide sua probatus est propheta,
18 sterminò i capi degli abitanti di Tiro
e tutti i prìncipi dei Filistei.
18 et cognitus est in verbis suis fidelis,
quia vidit Deum lucis.
19 Prima dell’ora del suo sonno eterno
attestò davanti al Signore e al suo unto:
«Né denari né sandali
ho preso da alcuno»,
e nessuno poté contraddirlo.
19 Et invocavit Dominum omnipotentem,
in oppugnando hostes circumstantes undique,
in oblatione agni inviolati.
20 Ancora dopo che si fu addormentato profetizzò,
predicendo al re la sua fine;
anche dal sepolcro levò la sua voce
per cancellare con una profezia l’iniquità del popolo.
20 Et intonuit de cælo Dominus,
et in sonitu magno auditam fecit vocem suam :
21 et contrivit principes Tyriorum,
et omnes duces Philisthiim :
22 et ante tempus finis vitæ suæ et sæculi,
testimonium præbuit in conspectu Domini et christi :
pecunias et usque ad calceamenta ab omni carne non accepit,
et non accusavit illum homo.
23 Et post hoc dormivit : et notum fecit regi,
et ostendit illi finem vitæ suæ :
et exaltavit vocem suam de terra in prophetia,
delere impietatem gentis.