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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Genesi 42


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Giacobbe venne a sapere che in Egitto c’era grano; perciò disse ai figli: «Perché state a guardarvi l’un l’altro?».1 Or Giacobbe seppe che in Egitto vi era del grano; perciò disse ai suoi figli: "Perché rimanete a guardarvi l'un l'altro?".
2 E continuò: «Ecco, ho sentito dire che vi è grano in Egitto. Andate laggiù a comprarne per noi, perché viviamo e non moriamo».2 E continuò: "Ecco: ho sentito dire che vi è grano in Egitto. Andate laggiù e comperate di là grano, affinché noi si possa vivere e non si debba morire".
3 Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero per acquistare il frumento dall’Egitto.3 Allora i dieci fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comperare grano.
4 Quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo lasciò partire con i fratelli, perché diceva: «Che non gli debba succedere qualche disgrazia!».4 Ma quanto a Beniamino, fratello di Giuseppe, Giacobbe non lo mandò con i fratelli, perché diceva: "Che non gli succeda qualche disgrazia!".
5 Arrivarono dunque i figli d’Israele per acquistare il grano, in mezzo ad altri che pure erano venuti, perché nella terra di Canaan c’era la carestia.
5 Arrivarono dunque i figli di Israele per comperare il grano, in mezzo agli altri arrivati, perché nella terra di Canaan vi era la carestia.
6 Giuseppe aveva autorità su quella terra e vendeva il grano a tutta la sua popolazione. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e gli si prostrarono davanti con la faccia a terra.6 Or Giuseppe era il governatore del paese ed era lui che vendeva il grano a tutto il popolo del paese. Perciò i fratelli di Giuseppe vennero da lui e si prostrarono davanti a lui con la faccia per terra.
7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece l’estraneo verso di loro, parlò duramente e disse: «Da dove venite?». Risposero: «Dalla terra di Canaan, per comprare viveri».7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece lo straniero con loro, anzi disse loro parole dure. Domandò loro: "Da dove siete venuti?". Risposero: "Dalla terra di Canaan, per comperare viveri".
8 Giuseppe riconobbe dunque i fratelli, mentre essi non lo riconobbero.8 Giuseppe riconobbe dunque i suoi fratelli, mentre essi non lo riconobbero.
9 Allora Giuseppe si ricordò dei sogni che aveva avuto a loro riguardo e disse loro: «Voi siete spie! Voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!».9 Allora Giuseppe ricordò i sogni che aveva avuto a loro riguardo e disse loro: "Voi siete spie! Siete venuti per vedere i punti deboli del paese".
10 Gli risposero: «No, mio signore; i tuoi servi sono venuti per acquistare viveri.10 Gli risposero: "No, signore; ma i tuoi servi sono venuti per comperar viveri.
11 Noi siamo tutti figli di un solo uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!».11 Noi siamo tutti figli di un unico uomo. Noi siamo sinceri. I tuoi servi non sono spie!".
12 Ma egli insistette: «No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del territorio!».12 Ma egli disse loro: "No; sono i punti deboli del paese che siete venuti a vedere!".
13 Allora essi dissero: «Dodici sono i tuoi servi; siamo fratelli, figli di un solo uomo, che abita nella terra di Canaan; ora il più giovane è presso nostro padre e uno non c’è più».13 Allora essi dissero: "Dodici sono i tuoi servi, siamo fratelli, figli di un unico uomo, nella terra di Canaan; ecco, il più piccolo è adesso presso nostro padre, e uno non c'è più!".
14 Giuseppe disse loro: «Le cose stanno come vi ho detto: voi siete spie!14 Giuseppe disse loro: "La cosa sta come vi ho detto: voi siete spie.
15 In questo modo sarete messi alla prova: per la vita del faraone, voi non uscirete di qui se non quando vi avrà raggiunto il vostro fratello più giovane.15 Perciò sarete messi alla prova: com'è vero che vive il faraone, non uscirete di qui se non quando sarà venuto qui il vostro fratello più piccolo.
16 Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; voi rimarrete prigionieri. Saranno così messe alla prova le vostre parole, per sapere se la verità è dalla vostra parte. Se no, per la vita del faraone, voi siete spie!».16 Mandate uno di voi a prendere vostro fratello; quanto a voi, rimarrete prigionieri. Siano così messe alla prova le vostre parole, se la verità è dalla vostra parte. Se no, com'è vero che vive il faraone, voi siete spie!".
17 E li tenne in carcere per tre giorni.
17 Poi li mise tutti insieme in residenza forzata per tre giorni.
18 Il terzo giorno Giuseppe disse loro: «Fate questo e avrete salva la vita; io temo Dio!18 Al terzo giorno Giuseppe disse loro: "Fate così, e sarete salvi: anch'io temo Dio!
19 Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nel vostro carcere e voi andate a portare il grano per la fame delle vostre case.19 Se voi siete sinceri, uno di voi fratelli resti prigioniero nella vostra residenza forzata e voialtri andate a portare il grano necessario alle vostre case.
20 Poi mi condurrete qui il vostro fratello più giovane. Così le vostre parole si dimostreranno vere e non morirete». Essi annuirono.20 Poi mi condurrete qui il vostro fratello più piccolo, affinché le vostre parole siano verificate e non moriate". Essi fecero così.
21 Si dissero allora l’un l’altro: «Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché abbiamo visto con quale angoscia ci supplicava e non lo abbiamo ascoltato. Per questo ci ha colpiti quest’angoscia».21 Allora si dissero l'un l'altro: "Certo su di noi grava la colpa nei riguardi di nostro fratello, perché noi che vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando ci supplicava, non lo ascoltammo. E' per questo che ci è venuta addosso quest'angoscia".
22 Ruben prese a dir loro: «Non vi avevo detto io: “Non peccate contro il ragazzo”? Ma non mi avete dato ascolto. Ecco, ora ci viene domandato conto del suo sangue».22 Ruben prese a dir loro: "Non ve lo dissi io: non peccate contro il ragazzo? Ma non mi deste ascolto. Ed ecco che ora ci si domanda conto del suo sangue".
23 Non si accorgevano che Giuseppe li capiva, dato che tra lui e loro vi era l’interprete.
23 Essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perché tra lui e loro vi era l'interprete.
24 Allora egli andò in disparte e pianse. Poi tornò e parlò con loro. Scelse tra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.24 Allora egli si allontanò da loro e pianse. Poi tornò presso di loro e riprese a parlare con loro. Scelse tra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi.
25 Quindi Giuseppe diede ordine di riempire di frumento i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco e di dare loro provviste per il viaggio. E così venne loro fatto.
25 Poi Giuseppe comandò di riempire di grano i loro sacchi e di rimettere i pezzi d'argento di ognuno nel proprio sacco e di dare loro provvigioni per il viaggio. E così venne fatto.
26 Essi caricarono il grano sugli asini e partirono di là.26 Essi caricarono il loro grano sui propri asini e partirono di là.
27 Ora, in un luogo dove passavano la notte, uno di loro aprì il sacco per dare il foraggio all’asino e vide il proprio denaro alla bocca del sacco.27 Ora, nell'albergo, uno di loro aprì il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, e vide il proprio denaro che stava alla bocca del sacco.
28 Disse ai fratelli: «Mi è stato restituito il denaro: eccolo qui nel mio sacco!». Allora si sentirono mancare il cuore e, tremanti, si dissero l’un l’altro: «Che è mai questo che Dio ci ha fatto?».
28 E disse ai suoi fratelli: "Mi è stato restituito il mio danaro: eccolo qui nel mio sacco!". Allora si sentirono mancare il cuore e tremarono, dicendosi l'un l'altro: "Che è mai questo che Dio ci ha fatto?".
29 Arrivati da Giacobbe loro padre, nella terra di Canaan, gli riferirono tutte le cose che erano loro capitate:29 Poi arrivarono da Giacobbe, loro padre, nella terra di Canaan e gli riferirono tutto quello ch'era loro capitato:
30 «Quell’uomo, che è il signore di quella terra, ci ha parlato duramente e ci ha trattato come spie del territorio.30 "Quell'uomo che è signore dell'Egitto ci ha detto parole dure e ci ha trattato come spie del paese.
31 Gli abbiamo detto: “Noi siamo sinceri; non siamo spie!31 Allora gli dicemmo: "Noi siamo sinceri; non siamo spie!
32 Noi siamo dodici fratelli, figli dello stesso padre: uno non c’è più e il più giovane è ora presso nostro padre nella terra di Canaan”.32 Noi siamo in dodici fratelli, figli di nostro padre: uno non c'è più e il più piccolo è adesso presso nostro padre nella terra di Canaan".
33 Ma l’uomo, signore di quella terra, ci ha risposto: “Mi accerterò se voi siete sinceri in questo modo: lasciate qui con me uno dei vostri fratelli, prendete il grano necessario alle vostre case e andate.33 Ma l'uomo, signore del paese, ci disse: "E' così che io conoscerò se voi siete sinceri: lasciate qui con me uno di voi fratelli, prendete il grano per le vostre case e andate.
34 Poi conducetemi il vostro fratello più giovane; così mi renderò conto che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete circolare nel territorio”».
34 Poi conducetemi il vostro fratello più piccolo, affinché sappia che non siete spie, ma che siete sinceri; io vi renderò vostro fratello e voi potrete percorrere il paese in lungo e in largo".
35 Mentre svuotavano i sacchi, ciascuno si accorse di avere la sua borsa di denaro nel proprio sacco. Quando essi e il loro padre videro le borse di denaro, furono presi da timore.35 Or mentre vuotavano i loro sacchi, ecco che la borsa del denaro di ciascuno stava nel proprio sacco. Quando videro, essi e il loro padre, le loro borse di denaro, furono presi dal timore.
36 E il loro padre Giacobbe disse: «Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c’è più, Simeone non c’è più e Beniamino me lo volete prendere. Tutto ricade su di me!».
36 E il loro padre Giacobbe disse loro: "Voi mi avete privato dei figli! Giuseppe non c'è più; Simeone non c'è più e Beniamino me lo volete prendere. E' su di me che tutto questo ricade!".
37 Allora Ruben disse al padre: «Farai morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo alle mie mani e io te lo restituirò».37 Allora Ruben disse a suo padre: "Tu potrai far morire i miei due figli, se non te lo ricondurrò. Affidalo a me, e io te lo restituirò".
38 Ma egli rispose: «Il mio figlio non andrà laggiù con voi, perché suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che voi volete fare, fareste scendere con dolore la mia canizie negli inferi».38 Ma egli rispose: "Il mio figliolo non scenderà laggiù con voi, perché il suo fratello è morto ed egli è rimasto solo. Se gli capitasse una disgrazia durante il viaggio che volete fare, voi fareste discendere i miei bianchi capelli con cordoglio nell'oltretomba".