Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 38


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BIBBIA CEI 2008DIODATI
1 In quel tempo Giuda si separò dai suoi fratelli e si stabilì presso un uomo di Adullàm, di nome Chira.1 OR avvenne in quel tempo, che Giuda discese d’appresso a’ suoi fratelli, e si ridusse ad albergare in casa di un uomo Adullamita, il cui nome era Hira.
2 Qui Giuda notò la figlia di un Cananeo chiamato Sua, la prese in moglie e si unì a lei.2 E Giuda vide quivi una figliuola di un uomo Cananeo, il nome del quale era Sua; ed egli la prese per moglie, ed entrò da lei.
3 Ella concepì e partorì un figlio e lo chiamò Er.3 Ed ella concepette e partorì un figliuolo, al quale Giuda pose nome Er.
4 Concepì ancora e partorì un figlio e lo chiamò Onan.4 Poi ella concepette ancora, e partorì un figliuolo, e gli pose nome Onan.
5 Ancora un’altra volta partorì un figlio e lo chiamò Sela. Egli si trovava a Chezìb, quando lei lo partorì.
5 Ed ella partorì ancora un figliuolo, e gli pose nome Sela; or Giuda era in Chezib, quando ella lo partorì.
6 Giuda scelse per il suo primogenito Er una moglie, che si chiamava Tamar.6 E Giuda prese una moglie ad Er, suo primogenito, il cui nome era Tamar.
7 Ma Er, primogenito di Giuda, si rese odioso agli occhi del Signore, e il Signore lo fece morire.7 Ma Er, primogenito di Giuda, dispiacque al Signore, e il Signore lo fece morire.
8 Allora Giuda disse a Onan: «Va’ con la moglie di tuo fratello, compi verso di lei il dovere di cognato e assicura così una posterità a tuo fratello».8 E Giuda disse ad Onon: Entra dalla moglie del tuo fratello, e sposala per ragion di consanguinità, e suscita progenie al tuo fratello.
9 Ma Onan sapeva che la prole non sarebbe stata considerata come sua; ogni volta che si univa alla moglie del fratello, disperdeva il seme per terra, per non dare un discendente al fratello.9 Ma Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando entrava dalla moglie del suo fratello, si corrompeva in terra, per non dar progenie al suo fratello.
10 Ciò che egli faceva era male agli occhi del Signore, il quale fece morire anche lui.10 E ciò ch’egli faceva dispiacque al Signore; ed egli fece morire ancora lui.
11 Allora Giuda disse alla nuora Tamar: «Ritorna a casa da tuo padre, come vedova, fin quando il mio figlio Sela sarà cresciuto». Perché pensava: «Che non muoia anche questo come i suoi fratelli!». Così Tamar se ne andò e ritornò alla casa di suo padre.
11 E Giuda disse a Tamar, sua nuora: Stattene vedova in casa di tuo padre, finchè Sela, mio figliuolo, sia divenuto grande; perciocchè egli diceva: E’ si convien provvedere che costui ancora non muoia, come i suoi fratelli. Tamar adunque se ne andò, e dimorò in casa di suo padre
12 Trascorsero molti giorni, e morì la figlia di Sua, moglie di Giuda. Quando Giuda ebbe finito il lutto, si recò a Timna da quelli che tosavano il suo gregge e con lui c’era Chira, il suo amico di Adullàm.12 E, dopo molti giorni, morì la figliuola di Sua, moglie di Giuda; e, dopo che Giuda si fu consolato, salì in Timna, con Hira Adullamita, suo famigliare amico, a’ tonditori delle sue pecore.
13 La notizia fu data a Tamar: «Ecco, tuo suocero va a Timna per la tosatura del suo gregge».13 Ed e’ fu rapportato a Tamar, e detto: Ecco, il tuo suocero sale in Timna, per tonder le sue pecore.
14 Allora Tamar si tolse gli abiti vedovili, si coprì con il velo e se lo avvolse intorno, poi si pose a sedere all’ingresso di Enàim, che è sulla strada per Timna. Aveva visto infatti che Sela era ormai cresciuto, ma lei non gli era stata data in moglie.14 Allora ella si levò d’addosso gli abiti suoi vedovili, e si coperse di un velo, e se ne turò il viso, e si pose a sedere alla porta di Enaim, ch’è in sulla strada, traendo verso Timna; perciocchè vedeva che Sela era divenuto grande, e pure ella non gli era data per moglie.
15 Quando Giuda la vide, la prese per una prostituta, perché essa si era coperta la faccia.15 E Giuda la vide, e stimò lei essere una meretrice; conciossiachè ella avesse coperto il viso.
16 Egli si diresse su quella strada verso di lei e disse: «Lascia che io venga con te!». Non sapeva infatti che era sua nuora. Ella disse: «Che cosa mi darai per venire con me?».16 E, stornatosi verso lei in su la via, le disse: Deh! permetti che io entri da te perciocchè egli non sapeva ch’ella fosse sua nuora. Ed ella gli disse: Che mi darai, perchè tu entri da me?
17 Rispose: «Io ti manderò un capretto del gregge». Ella riprese: «Mi lasci qualcosa in pegno fin quando non me lo avrai mandato?».17 Ed egli le disse: Io ti manderò un capretto della greggia. Ed ella disse: Mi darai tu un pegno, finchè tu me l’abbi mandato?
18 Egli domandò: «Qual è il pegno che devo dare?». Rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Allora Giuda glieli diede e si unì a lei. Ella rimase incinta.18 Ed egli disse: Qual pegno ti darò io? Ed ella disse: Il tuo suggello, e la tua benda, e il tuo bastone che tu hai in mano. Ed egli le diede quelle cose, ed entrò da lei, ed ella concepette di lui.
19 Poi si alzò e se ne andò; si tolse il velo e riprese gli abiti vedovili.19 Poi si levò, e se ne andò, e si levò d’addosso il suo velo, e si rivestì i suoi abiti vedovili.
20 Giuda mandò il capretto per mezzo del suo amico di Adullàm, per riprendere il pegno dalle mani di quella donna, ma quello non la trovò.20 E Giuda mandò il capretto per le mani di quell’Adullamita, suo famigliare amico, per ritrarre il pegno da quella donna; ma egli non la trovò.
21 Domandò agli uomini di quel luogo: «Dov’è quella prostituta che stava a Enàim, sulla strada?». Ma risposero: «Qui non c’è stata alcuna prostituta».21 E ne domandò gli uomini del luogo dove era stata, dicendo: Dove è quella meretrice ch’era alla porta di Enaim in sulla strada? Ed essi risposero: Qui non è stata alcuna meretrice.
22 Così tornò da Giuda e disse: «Non l’ho trovata; anche gli uomini di quel luogo dicevano: “Qui non c’è stata alcuna prostituta”».22 Ed egli se ne ritornò a Giuda, e gli disse: Io non ho trovata colei; ed anche gli uomini di quel luogo mi hanno detto: Qui non è stata alcuna meretrice.
23 Allora Giuda disse: «Si tenga quello che ha! Altrimenti ci esponiamo agli scherni. Ecco: le ho mandato questo capretto, ma tu non l’hai trovata».
23 E Giuda disse: Tengasi pure il pegno, che talora noi non siamo in isprezzo: ecco, io le ho mandato questo capretto; ma tu non l’hai trovata
24 Circa tre mesi dopo, fu portata a Giuda questa notizia: «Tamar, tua nuora, si è prostituita e anzi è incinta a causa delle sue prostituzioni». Giuda disse: «Conducetela fuori e sia bruciata!».24 Or intorno a tre mesi appresso, fu rapportato, e detto a Guida: Tamar, tua nuora, ha fornicato, ed anche ecco, è gravida di fornicazione. E Giuda disse: Menatela fuori, e sia arsa.
25 Mentre veniva condotta fuori, ella mandò a dire al suocero: «Io sono incinta dell’uomo a cui appartengono questi oggetti». E aggiunse: «Per favore, verifica di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone».25 Come era menata fuori, mandò a dire al suo suocero: Io son gravida di colui al quale appartengono queste cose. Gli mandò ancora a dire: Riconosci ora di cui è questo suggello, e queste bende, e questo bastone.
26 Giuda li riconobbe e disse: «Lei è più giusta di me: infatti, io non l’ho data a mio figlio Sela». E non ebbe più rapporti con lei.
26 E Giuda riconobbe quelle cose, e disse: Ell’è più giusta di me; conciossiachè ella abbia fatto questo, perciocchè io non l’ho data per moglie a Sela, mio figliuolo. Ed egli non la conobbe più da indi innanzi.
27 Quando giunse per lei il momento di partorire, ecco, aveva nel grembo due gemelli.27 Or avvenne che al tempo ch’ella dovea partorire, ecco, avea due gemelli in corpo.
28 Durante il parto, uno di loro mise fuori una mano e la levatrice prese un filo scarlatto e lo legò attorno a quella mano, dicendo: «Questi è uscito per primo».28 E, mentre partoriva, l’uno porse la mano; e la levatrice la prese, e vi legò dello scarlatto sopra, dicendo: Costui è uscito il primo.
29 Ma poi questi ritirò la mano, ed ecco venne alla luce suo fratello. Allora ella esclamò: «Come ti sei aperto una breccia?» e fu chiamato Peres.29 Ma avvenne ch’egli ritrasse la mano; ed ecco, il suo fratello uscì fuori; e la levatrice disse: Qual rottura hai tu fatta? la rottura sia sopra te; e gli fu posto nome Fares.
30 Poi uscì suo fratello, che aveva il filo scarlatto alla mano, e fu chiamato Zerach.30 Poi uscì il suo fratello che avea lo scarlatto sopra la mano; e gli fu posto nome Zara