Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Genesi 28


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Allora Isacco chiamò Giacobbe, lo benedisse e gli diede questo comando: «Tu non devi prender moglie tra le figlie di Canaan.1 Vocavit itaque Isaac Iacob et benedixit eum praecepit que ei dicens: “ Noli accipere coniugem de filiabus Chanaan;
2 Su, va’ in Paddan-Aram, nella casa di Betuèl, padre di tua madre, e prenditi là una moglie tra le figlie di Làbano, fratello di tua madre.2 surge, vade in Paddanaram ad domum Bathuel patris matris tuae et accipe tibi inde uxorem de filiabus Laban avunculi tui.
3 Ti benedica Dio l’Onnipotente, ti renda fecondo e ti moltiplichi, sì che tu divenga un insieme di popoli.3 Deus autem omnipotens benedicat tibi et crescere te faciat atque multiplicet, ut sis in multitudinem populorum;
4 Conceda la benedizione di Abramo a te e alla tua discendenza con te, perché tu possieda la terra che Dio ha dato ad Abramo, dove tu sei stato forestiero».4 et det tibi benedictiones Abraham tibi et semini tuo tecum, ut possideas terram peregrinationis tuae, quam pollicitus est Deus avo tuo ”.
5 Così Isacco fece partire Giacobbe, che andò in Paddan-Aram presso Làbano, figlio di Betuèl, l’Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esaù.
5 Cumque dimisisset eum Isaac, profectus est in Paddanaram ad Laban filium Bathuel Aramaei fratrem Rebeccae matris Iacob et Esau.
6 Esaù vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e l’aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi una moglie originaria di là e che, mentre lo benediceva, gli aveva dato questo comando: «Non devi prender moglie tra le Cananee».
6 Videns autem Esau quod benedixisset pater suus Iacob et misisset eum in Paddanaram, ut inde uxorem duceret, et quod post benedictionem praecepisset ei dicens: “ Non accipies uxorem de filiabus Chanaan ”,
7 Giacobbe, obbedendo al padre e alla madre, era partito per Paddan-Aram.7 quodque oboediens Iacob parentibus suis isset in Paddanaram;
8 Esaù comprese che le figlie di Canaan non erano gradite a suo padre Isacco.8 probans quoque quod non libenter aspiceret filias Chanaan pater suus,
9 Allora si recò da Ismaele e, oltre le mogli che aveva, si prese in moglie Macalàt, figlia di Ismaele, figlio di Abramo, sorella di Nebaiòt.
9 ivit ad Ismaelem et duxit uxorem, absque iis, quas habebat, Mahalath filiam Ismael filii Abraham sororem Nabaioth.
10 Giacobbe partì da Bersabea e si diresse verso Carran.10 Igitur egressus Iacob de Bersabee pergebat Charran.
11 Capitò così in un luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese là una pietra, se la pose come guanciale e si coricò in quel luogo.11 Cumque venisset ad quendam locum et vellet in eo requiescere post solis occubitum, tulit de lapidibus, qui iacebant, et supponens capiti suo dormivit in eodem loco.
12 Fece un sogno: una scala poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco, gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essa.12 Viditque in somnio scalam stantem super terram et cacumen illius tangens caelum, angelos quoque Dei ascendentes et descendentes per eam
13 Ecco, il Signore gli stava davanti e disse: «Io sono il Signore, il Dio di Abramo, tuo padre, e il Dio di Isacco. A te e alla tua discendenza darò la terra sulla quale sei coricato.13 et Dominum innixum scalae dicentem sibi: “ Ego sum Dominus, Deus Abraham patris tui et Deus Isaac. Terram, in qua dormis, tibi dabo et semini tuo.
14 La tua discendenza sarà innumerevole come la polvere della terra; perciò ti espanderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. E si diranno benedette, in te e nella tua discendenza, tutte le famiglie della terra.14 Eritque semen tuum quasi pulvis terrae; dilataberis ad occidentem et orientem et septentrionem et meridiem; et benedicentur in te et in semine tuo cunctae tribus terrae.
15 Ecco, io sono con te e ti proteggerò dovunque tu andrai; poi ti farò ritornare in questa terra, perché non ti abbandonerò senza aver fatto tutto quello che ti ho detto».
15 Et ecce, ego tecum sum et custodiam te, quocumque perrexeris, et reducam te in terram hanc; nec dimittam te, nisi complevero quae dixi tibi ”.
16 Giacobbe si svegliò dal sonno e disse: «Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo».16 Cumque evigilasset Iacob de somno, ait: “ Vere Dominus est in loco isto, et ego nesciebam ”.
17 Ebbe timore e disse: «Quanto è terribile questo luogo! Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo».17 Pavensque: “ Quam terribilis est, inquit, locus iste! Non est hic aliud nisi domus Dei et porta caeli ”.
18 La mattina Giacobbe si alzò, prese la pietra che si era posta come guanciale, la eresse come una stele e versò olio sulla sua sommità.18 Surgens ergo Iacob mane tulit lapidem, quem supposuerat capiti suo, et erexit in titulum fundens oleum desuper.
19 E chiamò quel luogo Betel, mentre prima di allora la città si chiamava Luz.
19 Appellavitque nomen loci illius Bethel; prius autem urbs vocabatur Luza.
20 Giacobbe fece questo voto: «Se Dio sarà con me e mi proteggerà in questo viaggio che sto facendo e mi darà pane da mangiare e vesti per coprirmi,20 Vovit Iacob etiam votum dicens: “ Si fuerit Deus mecum et custodierit me in via hac, per quam ambulo, et dederit mihi panem ad vescendum et vestimentum ad induendum,
21 se ritornerò sano e salvo alla casa di mio padre, il Signore sarà il mio Dio.21 reversusque fuero prospere ad domum patris mei, erit mihi Dominus in Deum,
22 Questa pietra, che io ho eretto come stele, sarà una casa di Dio; di quanto mi darai, io ti offrirò la decima».22 et lapis iste, quem erexi in titulum, erit domus Dei; cunctorumque, quae dederis mihi, decimas offeram tibi ”.