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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Genesi 24


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Abramo era ormai vecchio, avanti negli anni, e il Signore lo aveva benedetto in tutto.1 - Ora, Abramo era vecchio, di grande età, ed il Signore l'aveva benedetto in tutto.
2 Allora Abramo disse al suo servo, il più anziano della sua casa, che aveva potere su tutti i suoi beni: «Metti la mano sotto la mia coscia2 Disse al più anziano de' servi della sua casa, preposto a tutte le sue possessioni: «Poni la mano sotto la mia coscia,
3 e ti farò giurare per il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che non prenderai per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,3 e ti farò giurare per il Signore Dio del cielo e della terra, di non scegliere la moglie del figlio mio di tra le figlie dei Cananei, in mezzo a' quali io abito;
4 ma che andrai nella mia terra, tra la mia parentela, a scegliere una moglie per mio figlio Isacco».4 ma indirizzati alla mia terra ed alla mia parentela, e di lì prendi la moglie pel figlio mio Isacco».
5 Gli disse il servo: «Se la donna non mi vuol seguire in questa terra, dovrò forse ricondurre tuo figlio alla terra da cui tu sei uscito?».5 Rispose il servo: «Se quella donna non volesse venire con me in queste regioni, dovrò allora ricondurre il tuo figliuolo al luogo dal quale tu venisti via?».
6 Gli rispose Abramo: «Guàrdati dal ricondurre là mio figlio!6 Disse Abramo: «Bada bene di non ricondurre mai là il figlio mio.
7 Il Signore, Dio del cielo e Dio della terra, che mi ha preso dalla casa di mio padre e dalla mia terra natia, che mi ha parlato e mi ha giurato: “Alla tua discendenza darò questa terra”, egli stesso manderà il suo angelo davanti a te, perché tu possa prendere di là una moglie per mio figlio.7 Il Signore Dio del cielo, che mi cavò dalla casa di mio padre, e dalla mia terra natale; che mi ha parlato e mi ha giurato, dicendomi: - Alla tua stirpe darò questa terra -: egli medesimo manderà il suo angelo innanzi a te, e di lì prenderai la moglie pel figlio mio.
8 Se la donna non vorrà seguirti, allora sarai libero dal giuramento a me fatto; ma non devi ricondurre là mio figlio».8 Che se la donna non ti vorrà seguire, non sarai più tenuto al giuramento; soltanto, non ricondurre là il mio figliuolo».
9 Il servo mise la mano sotto la coscia di Abramo, suo padrone, e gli prestò così il giuramento richiesto.
9 Pose dunque il servo la mano sotto la coscia d'Abramo suo signore, e giurò a lui secondo le sue parole.
10 Il servo prese dieci cammelli del suo padrone e, portando ogni sorta di cose preziose del suo padrone, si mise in viaggio e andò in Aram Naharàim, alla città di Nacor.10 Poi, prese dieci cammelli dal gregge del padrone, e partì recando seco di tutte le ricchezze di lui, e s'indirizzò in Mesopotamia alla città di Nacor.
11 Fece inginocchiare i cammelli fuori della città, presso il pozzo d’acqua, nell’ora della sera, quando le donne escono ad attingere.11 Fatti riposare i cammelli fuori dell'abitato, presso un pozzo d'acqua, la sera, sull'ora in cui le donne soglion uscire ad attinger acqua, disse:
12 E disse: «Signore, Dio del mio padrone Abramo, concedimi un felice incontro quest’oggi e usa bontà verso il mio padrone Abramo!12 «Signore Dio del mio padrone Abramo, vieni oggi, ti scongiuro, incontro a me, ed usa misericordia col mio padrone Abramo.
13 Ecco, io sto presso la fonte dell’acqua, mentre le figlie degli abitanti della città escono per attingere acqua.13 Ecco, io sto presso questa fonte, e le figliuole degli abitanti di questa città stanno per uscire ad attinger acqua.
14 Ebbene, la ragazza alla quale dirò: “Abbassa l’anfora e lasciami bere”, e che risponderà: “Bevi, anche ai tuoi cammelli darò da bere”, sia quella che tu hai destinato al tuo servo Isacco; da questo riconoscerò che tu hai usato bontà verso il mio padrone».
14 Pertanto, la fanciulla alla quale io dirò: - Abbassa la tua anfora, ch'io possa bere -; e che risponderà: - Bevi, che anzi darò da bere anche ai tuoi cammelli -; ecco, è quella che tu hai preparato al tuo servo Isacco, e da lì comprenderò che hai usato benignità col mio padrone».
15 Non aveva ancora finito di parlare, quand’ecco Rebecca, che era figlia di Betuèl, figlio di Milca, moglie di Nacor, fratello di Abramo, usciva con l’anfora sulla spalla.15 Non aveva ancora finito fra sè queste parole, ed ecco uscire, con un'anfora sulla spalla, Rebecca figlia di Batuel, figlio di Melca moglie di Nacor fratello di Abramo;
16 La giovinetta era molto bella d’aspetto, era vergine, nessun uomo si era unito a lei. Ella scese alla sorgente, riempì l’anfora e risalì.16 fanciulla di molto bell'aspetto, vergine bellissima non conosciuta da uomo; era scesa alla fonte, aveva empita l'anfora, e se ne ritornava.
17 Il servo allora le corse incontro e disse: «Fammi bere un po’ d’acqua dalla tua anfora».17 Allora le andò incontro il servo, e le disse: «Dammi dalla tua anfora un pocolino d'acqua da bere».
18 Rispose: «Bevi, mio signore». In fretta calò l’anfora sul braccio e lo fece bere.18 Ella rispose: «Bevi, signor mio». E subito posò l'anfora sul suo braccio, e gli dette da bere.
19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Anche per i tuoi cammelli ne attingerò, finché non avranno finito di bere».19 Poi, quando quegli ebbe bevuto, gli aggiunse: «Anzi, anche pei tuoi cammelli attingerò acqua, che bevano tutti».
20 In fretta vuotò l’anfora nell’abbeveratoio, corse di nuovo ad attingere al pozzo e attinse per tutti i cammelli di lui.20 Votata l'anfora nell'abbeveratoio, tornò al pozzo ad attingere acqua, ed attinta la dette a tutti i cammelli.
21 Intanto quell’uomo la contemplava in silenzio, in attesa di sapere se il Signore avesse o no concesso buon esito al suo viaggio.
21 Il servo intanto la contemplava in silenzio, volendo vedere se proprio il Signore aveva fatto prospero o no il suo viaggio.
22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, quell’uomo prese un pendente d’oro del peso di mezzo siclo e glielo mise alle narici, e alle sue braccia mise due braccialetti del peso di dieci sicli d’oro.22 Or dopo che i cammelli ebber bevuto, cavò fuori degli orecchini d'oro del peso di due sicli, ed altrettanti braccialetti del peso di sicli dieci.
23 E disse: «Di chi sei figlia? Dimmelo. C’è posto per noi in casa di tuo padre, per passarvi la notte?».23 E le disse: «Di chi sei figlia? Dimmelo. Ed in casa del padre tuo, v'è posto per alloggiare?».
24 Gli rispose: «Io sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca partorì a Nacor».24 Quella rispose: «Son figlia di Batuel, figlio di Melca, che lo partorì a Nacor».
25 E soggiunse: «C’è paglia e foraggio in quantità da noi e anche posto per passare la notte».
25 Ed aggiunse: «V'è presso di noi paglia e fieno in abbondanza, e luogo spazioso per abitarvi».
26 Quell’uomo si inginocchiò e si prostrò al Signore26 Il servo si prostrò, e adorò il Signore,
27 e disse: «Sia benedetto il Signore, Dio del mio padrone Abramo, che non ha cessato di usare bontà e fedeltà verso il mio padrone. Quanto a me, il Signore mi ha guidato sulla via fino alla casa dei fratelli del mio padrone».27 dicendo: «Benedetto il Signore Dio del mio padrone Abramo, che non ha ritirato la sua bontà e fedeltà dal mio padrone, e per la diritta via mi ha condotto in casa del fratello di lui».
28 La giovinetta corse ad annunciare alla casa di sua madre tutte queste cose.28 Corse dunque la fanciulla, e raccontò in casa di sua madre tutto quanto aveva udito.
29 Ora Rebecca aveva un fratello chiamato Làbano e Làbano corse fuori da quell’uomo al pozzo.29 Ora Rebecca aveva un fratello di nome Labano, il quale subito uscì, incontro a quell'uomo dov'era la fonte.
30 Egli infatti, visti il pendente e i braccialetti alle braccia della sorella e udite queste parole di Rebecca, sua sorella: «Così mi ha parlato quell’uomo», andò da lui, che stava ancora presso i cammelli vicino al pozzo.30 Visti che ebbe gli orecchini ed i braccialetti alle mani di sua sorella, e udito tutto il racconto di lei che diceva: «Questo ha detto a me quell'uomo»; venne a lui, che stava co' suoi cammelli presso la fonte,
31 Gli disse: «Vieni, benedetto dal Signore! Perché te ne stai fuori, mentre io ho preparato la casa e un posto per i cammelli?».31 e gli disse: «Entra, o benedetto dal Signore; perchè stai fuori? Ho preparato la casa per te ed il posto per i cammelli».
32 Allora l’uomo entrò in casa e Làbano tolse il basto ai cammelli, fornì paglia e foraggio ai cammelli e acqua per lavare i piedi a lui e ai suoi uomini.32 Lo fece entrar in casa, e scaricò i cammelli; dette a questi paglia e fieno; a lui ed agli uomini che con lui eran venuti, dette acqua per lavarsi i piedi.
33 Quindi gli fu posto davanti da mangiare, ma egli disse: «Non mangerò, finché non avrò detto quello che devo dire». Gli risposero: «Di’ pure».
33 Poi gli fu posto davanti del pane. Ma egli disse: «Non mangerò, finchè non abbia detto quel che debbo». Gli rispose Labano: «Parla».
34 E disse: «Io sono un servo di Abramo.34 Ed egli: «Son servo d'Abramo.
35 Il Signore ha benedetto molto il mio padrone, che è diventato potente: gli ha concesso greggi e armenti, argento e oro, schiavi e schiave, cammelli e asini.35 Il Signore ha benedetto grandemente il mio padrone; lo ha fatto grande, e gli ha dato pecore e bovi, argento ed oro, servi ed ancelle, cammelli ed asini.
36 Sara, la moglie del mio padrone, quando ormai era vecchia, gli ha partorito un figlio, al quale egli ha dato tutti i suoi beni.36 Sara, moglie del mio padrone, nella sua vecchiezza gli ha partorito un figlio, al quale egli ha dato tutto ciò che aveva .
37 E il mio padrone mi ha fatto giurare: “Non devi prendere per mio figlio una moglie tra le figlie dei Cananei, in mezzo ai quali abito,37 Ed il mio padrone m'ha fatto giurare dicendomi: - Non prenderai per moglie al figlio mio una delle figliuole de' Cananei, nella cui terra io abito;
38 ma andrai alla casa di mio padre, alla mia famiglia, a prendere una moglie per mio figlio”.38 ma andrai alla casa del padre mio, e dalla mia parentela prenderai la moglie pel figlio mio. -
39 Io dissi al mio padrone: “Forse la donna non vorrà seguirmi”.39 Io però risposi al padrone: - Se quella donna non vorrà venir meco, [che debbo fare]? -
40 Mi rispose: “Il Signore, alla cui presenza io cammino, manderà con te il suo angelo e darà felice esito al tuo viaggio, così che tu possa prendere una moglie per mio figlio dalla mia famiglia e dalla casa di mio padre.40 Rispose: - Il Signore, al cui cospetto io cammino, manderà teco il suo angelo, e dirigerà i tuoi passi, e troverai la moglie pel figlio mio nella mia parentela e nella casa di mio padre.
41 Solo quando sarai andato dalla mia famiglia, sarai esente dalla mia maledizione; se loro non volessero cedertela, tu sarai esente dalla mia maledizione”.41 Sarai libero dalla mia maledizione, se, essendo tu venuto ai miei parenti, questi non ti daranno [la fanciulla]. -
42 Così oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: “Signore, Dio del mio padrone Abramo, se tu vorrai dare buon esito al viaggio che sto compiendo,42 Son dunque giunto oggi alla fonte dell'acqua, ed ho detto: - Signore Dio del mio padrone Abramo, se m'hai guidato tu per la via in cui ho camminato,
43 ecco, io sto presso la fonte d’acqua; ebbene, la giovane che uscirà ad attingere, alla quale io dirò: Fammi bere un po’ d’acqua dalla tua anfora,43 ecco, io mi metto presso la fonte; la fanciulla che uscirà ad attinger acqua udrà dirsi da me: "Dammi da bere un pocolino d'acqua della tua anfora";
44 e mi risponderà: Bevi tu e ne attingerò anche per i tuoi cammelli, quella sarà la moglie che il Signore ha destinato al figlio del mio padrone”.44 se essa mi dirà: "Bevi pure tu, e poi attingerò pei cammelli"; ecco, quella è la donna che il Signore ha preparata al figlio del mio padrone. -
45 Io non avevo ancora finito di pensare a queste cose, quand’ecco Rebecca uscì con l’anfora sulla spalla, scese alla fonte e attinse acqua; io allora le dissi: “Fammi bere”.45 Or mentre io tacito rivolgevo tra me queste cose, apparve Rebecca che veniva portando l'anfora sulla spalla; scese alla fonte, attinse l'acqua. Io le dissi: - Dammi un pochino da bere. -
46 Subito lei calò l’anfora e disse: “Bevi; anche ai tuoi cammelli darò da bere”. Così io bevvi ed ella diede da bere anche ai cammelli.46 Essa prontamente si levò l'anfora di sulla spalla, e mi disse: - E tu bevi, ed ai tuoi cammelli darò pure da bere. - Io bevvi, ed essa rinfrescò i cammelli.
47 E io la interrogai: “Di chi sei figlia?”. Rispose: “Sono figlia di Betuèl, il figlio che Milca ha partorito a Nacor”. Allora le posi il pendente alle narici e i braccialetti alle braccia.47 Allora la interrogai, e le dissi: - Di chi sei figlia? - Rispose: - Son figlia di Batuel, figlio di Nacor a cui lo partorì Melca. - Allora le attaccai gli orecchini ad ornamento della faccia, e misi alle sue mani i braccialetti.
48 Poi mi inginocchiai e mi prostrai al Signore e benedissi il Signore, Dio del mio padrone Abramo, il quale mi aveva guidato per la via giusta a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio padrone.48 E con la faccia a terra adorai il Signore, benedicendo il Signore Dio del mio padrone Abramo, che m'aveva condotto per la diritta via a prendere per il figlio del mio padrone la figlia del suo fratello.
49 Ora, se intendete usare bontà e fedeltà verso il mio padrone, fatemelo sapere; se no, fatemelo sapere ugualmente, perché io mi rivolga altrove».
49 Pertanto, se volete usare benevolenza e lealtà col mio Signore, ditemelo; se poi a voi piace in altra maniera, ditemelo ugualmente, che io vada a destra o a sinistra».
50 Allora Làbano e Betuèl risposero: «La cosa procede dal Signore, non possiamo replicarti nulla, né in bene né in male.50 Risposero Labano e Batuel: «Il Signore ha parlato; noi non possiamo dire a te cosa diversa dalla sua volontà.
51 Ecco Rebecca davanti a te: prendila, va’ e sia la moglie del figlio del tuo padrone, come ha parlato il Signore».
51 Ecco, Rebecca è dinanzi a te; prendila, e parti, e sia moglie del figlio del tuo padrone, come ha detto il Signore».
52 Quando il servo di Abramo udì le loro parole, si prostrò a terra davanti al Signore.52 Il che udito, il servo d'Abramo cadendo in terra adorò il Signore.
53 Poi il servo estrasse oggetti d’argento, oggetti d’oro e vesti e li diede a Rebecca; doni preziosi diede anche al fratello e alla madre di lei.53 E cavati fuori gli oggetti d'argento e d'oro, e le vesti, le dette in dono a Rebecca; ed anche ai fratelli ed alla madre di lei offrì doni.
54 Poi mangiarono e bevvero lui e i suoi uomini e passarono la notte. Quando si alzarono alla mattina, egli disse: «Lasciatemi andare dal mio padrone».54 Apprestato un banchetto, mangiarono e bevvero insieme, e lì si fermarono. Al mattino dipoi, levatosi il servo disse: «Lasciatemi andare, ch'io torni al mio signore».
55 Ma il fratello e la madre di lei dissero: «Rimanga la giovinetta con noi qualche tempo, una decina di giorni; dopo, te ne andrai».55 Risposero i fratelli e la madre di lei: «Rimanga la fanciulla almeno dieci giorni con noi, e poi partirà».
56 Rispose loro: «Non trattenetemi, mentre il Signore ha concesso buon esito al mio viaggio. Lasciatemi partire per andare dal mio padrone!».56 Ma egli disse: «Non vogliate trattenermi, poichè il Signore ha diretto il mio viaggio; lasciate ch'io m'incammini verso il mio padrone».
57 Dissero allora: «Chiamiamo la giovinetta e domandiamo a lei stessa».57 Gli dissero: «Chiamiamo la fanciulla, e domandiamole qual è la sua volontà».
58 Chiamarono dunque Rebecca e le dissero: «Vuoi partire con quest’uomo?». Ella rispose: «Sì».58 Chiamatala dunque, poi che fu venuta, le domandarono: «Vuoi tu andare con quest'uomo?». Disse: «Andrò».
59 Allora essi lasciarono partire la loro sorella Rebecca con la nutrice, insieme con il servo di Abramo e i suoi uomini.59 La lasciarono dunque andare, lei, la sua nutrice, il servo d'Abramo ed i suoi compagni,
60 Benedissero Rebecca e le dissero:
«Tu, sorella nostra,
diventa migliaia di miriadi
e la tua stirpe conquisti
le città dei suoi nemici!».
60 augurando felicità alla loro sorella, e dicendole: «Sei nostra sorella; possano da te uscire le mille migliaia, e la tua discendenza possegga le porte dei suoi nemici».
61 Così Rebecca e le sue ancelle si alzarono, salirono sui cammelli e seguirono quell’uomo. Il servo prese con sé Rebecca e partì.61 Rebecca dunque e le sue ancelle, montate sui cammelli, seguirono il servo, che sollecito ritornava al suo padrone.
62 Intanto Isacco rientrava dal pozzo di Lacai-Roì; abitava infatti nella regione del Negheb.62 Di quel tempo, Isacco passeggiava per la via che conduce al pozzo detto: "Di colui che vive e vede": abitava infatti nella terra del mezzogiorno.
63 Isacco uscì sul far della sera per svagarsi in campagna e, alzando gli occhi, vide venire i cammelli.63 Era uscito pei campi, in raccoglimento, stando per calare la sera, quando, levati gli occhi, vide da lontano i cammelli che venivano.
64 Alzò gli occhi anche Rebecca, vide Isacco e scese subito dal cammello.64 Rebecca poi, visto Isacco, scese dal cammello,
65 E disse al servo: «Chi è quell’uomo che viene attraverso la campagna incontro a noi?». Il servo rispose: «È il mio padrone». Allora ella prese il velo e si coprì.65 e disse al servo: «Chi è quell'uomo che ci vien incontro per la campagna?». Rispose quegli: «È lui il mio padrone». Ella, preso subito il velo, si coprì.
66 Il servo raccontò a Isacco tutte le cose che aveva fatto.66 Il servo narrò ad Isacco tutto quel che aveva fatto.
67 Isacco introdusse Rebecca nella tenda che era stata di sua madre Sara; si prese in moglie Rebecca e l’amò. Isacco trovò conforto dopo la morte della madre.67 E questi la fece entrare nella tenda di Sara sua madre, la prese in moglie, e tanto l'amò, che ne ebbe temperato il dolore nel quale lo aveva immerso la morte della madre sua.