Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 22


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NOVA VULGATADIODATI
1 Appropinquabat autem dies festus Azymorum, qui dici tur Pascha.1 OR la festa degli azzimi, detta la pasqua, si avvicinava.
2 Etquaerebant principes sacerdotum et scribae quomodo eum interficerent; timebantvero plebem.2 E i principali sacerdoti, e gli Scribi, cercavano come lo farebbero morire, perciocchè temevano il popolo.
3 Intravit autem Satanas in Iudam, qui cognominabatur Iscarioth,unum de Duodecim;3 Or Satana entrò in Giuda, detto per soprannome Iscariot, il quale era del numero de’ dodici.
4 et abiit et locutus est cum principibus sacerdotum etmagistratibus, quemadmodum illum traderet eis.4 Ed egli andò, e ragionò co’ principali sacerdoti, e co’ capitani, come egli lo metterebbe loro nelle mani.
5 Et gavisi sunt et pacti suntpecuniam illi dare.5 Ed essi se ne rallegrarono, e patteggiarono con lui di dargli danari.
6 Et spopondit et quaerebat opportunitatem, ut eis traderetillum sine turba.
6 Ed egli promise di darglielo nelle mani; e cercava opportunità di farlo senza tumulto
7 Venit autem dies Azymorum, in qua necesse erat occidi Pascha.7 OR venne il giorno degli azzimi, nel qual conveniva sacrificar la pasqua.
8 Et misitPetrum et Ioannem dicens: “ Euntes parate nobis Pascha, ut manducemus ”.8 E Gesù mandò Pietro e Giovanni, dicendo: Andate, apparecchiateci la pasqua, acciocchè la mangiamo.
9 At illi dixerunt ei: “Ubi vis paremus? ”.9 Ed essi gli dissero: Ove vuoi che l’apparecchiamo?
10 Et dixit ad eos: “ Ecce,introeuntibus vobis in civitatem, occurret vobis homo amphoram aquae portans;sequimini eum in domum, in quam intrat.10 Ed egli disse loro: Ecco, quando sarete entrati nella città, voi scontrerete un uomo, portando un testo pien d’acqua; seguitatelo nella casa ov’egli entrerà.
11 Et dicetis patri familias domus: “Dicittibi Magister: Ubi est deversorium, ubi Pascha cum discipulis meis manducem?”.11 E dite al padron della casa: Il Maestro ti manda a dire: Ov’è la stanza, nella quale io mangerò la pasqua co’ miei discepoli?
12 Ipse vobis ostendet cenaculum magnum stratum; ibi parate ”.12 Ed esso vi mostrerà una gran sala acconcia; quivi apparecchiate la pasqua.
13 Euntes auteminvenerunt, sicut dixit illis, et paraverunt Pascha.
13 Essi dunque, andati, trovaron come egli avea lor detto, ed apparecchiaron la pasqua.
14 Et cum facta esset hora, discubuit, et apostoli cum eo.14 E quando l’ora fu venuta, egli si mise a tavola, co’ dodici apostoli.
15 Et ait illis: “Desiderio desideravi hoc Pascha manducare vobiscum, antequam patiar.15 Ed egli disse loro: Io ho grandemente desiderato di mangiar questa pasqua con voi, innanzi che io soffra.
16 Dicoenim vobis: Non manducabo illud, donec impleatur in regno Dei ”.16 Perciocchè io vi dico che non ne mangerò più, finchè tutto sia compiuto nel regno di Dio.
17 Et acceptocalice, gratias egit et dixit: “ Accipite hoc et dividite inter vos.17 Ed avendo preso il calice, rendè grazie, e disse: Prendete questo calice, e distribuitelo tra voi;
18 Dicoenim vobis: Non bibam amodo de generatione vitis, donec regnum Dei veniat ”.18 perciocchè, io vi dico che non berrò più del frutto della vigna, finchè il regno di Dio sia venuto.
19 Et accepto pane, gratias egit et fregit et dedit eis dicens: “ Hoc estcorpus meum, quod pro vobis datur. Hoc facite in meam commemorationem ”.19 Poi, avendo preso il pane, rendè grazie, e lo ruppe, e lo diede loro, dicendo: Quest’è il mio corpo, il quale è dato per voi; fate questo in rammemorazione di me.
20 Similiter et calicem, postquam cenavit, dicens: “ Hic calix novum testamentumest in sanguine meo, qui pro vobis funditur.
20 Parimente ancora, dopo aver cenato, diede loro il calice, dicendo: Questo calice è il nuovo patto nel mio sangue, il quale è sparso per voi
21 Verumtamen ecce manus tradentis me mecum est in mensa;21 Nel rimanente, ecco, la mano di colui che mi tradisce è meco a tavola.
22 et quidem Filiushominis, secundum quod definitum est, vadit; verumtamen vae illi homini, perquem traditur! ”.22 E il Figliuol dell’uomo certo se ne va, secondo ch’è determinato; ma, guai a quell’uomo per cui egli è tradito!
23 Et ipsi coeperunt quaerere inter se, quis esset ex eis,qui hoc facturus esset.
23 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri, chi fosse pur quel di loro che farebbe ciò.
24 Facta est autem et contentio inter eos, quis eorum videretur esse maior.24 OR nacque ancora fra loro una contesa, chi di loro paresse che fosse il maggiore.
25 Dixit autem eis: “ Reges gentium dominantur eorum; et, qui potestatem habentsuper eos, benefici vocantur.25 Ma egli disse loro: I re delle genti le signoreggiano, e coloro che hanno podestà sopra esse son chiamati benefattori.
26 Vos autem non sic, sed qui maior est in vobis,fiat sicut iunior; et, qui praecessor est, sicut ministrator.26 Ma non già così voi; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e quel che regge come quel che ministra.
27 Nam quis maiorest: qui recumbit, an qui ministrat? Nonne qui recumbit? Ego autem in mediovestrum sum, sicut qui ministrat.
27 Perciocchè, quale è il maggiore, colui ch’è a tavola, o pur colui che serve? non è egli colui ch’è a tavola? or io sono in mezzo di voi come colui che serve.
28 Vos autem estis, qui permansistis mecum in tentationibus meis;28 Or voi siete quelli che siete perseverati meco nelle mie tentazioni.
29 et egodispono vobis, sicut disposuit mihi Pater meus regnum,29 Ed io altresì vi dispongo il regno, siccome il Padre mio me l’ha disposto;
30 ut edatis et bibatissuper mensam meam in regno meo et sedeatis super thronos iudicantes duodecimtribus Israel.
30 acciocchè voi mangiate, e beviate, alla mia tavola, nel mio regno; e sediate sopra de’ troni, giudicando le dodici tribù d’Israele.
31 Simon, Simon, ecce Satanas expetivit vos, ut cribraret sicut triticum;31 IL Signore disse ancora: Simone, Simone, ecco, Satana ha richiesto di vagliarvi, come si vaglia il grano.
32 egoautem rogavi pro te, ut non deficiat fides tua. Et tu, aliquando conversus,confirma fratres tuos ”.32 Ma io ho pregato per te, acciocchè la tua fede non venga meno; e tu, quando un giorno sarai convertito, conferma i tuoi fratelli.
33 Qui dixit ei: “ Domine, tecum paratus sum et incarcerem et in mortem ire ”.33 Ma egli disse: Signore, io son presto ad andar teco, e in prigione, ed alla morte.
34 Et ille dixit: “ Dico tibi, Petre, noncantabit hodie gallus, donec ter abneges nosse me ”.
34 Ma Gesù disse: Pietro, io ti dico che il gallo non canterà oggi, prima che tu non abbi negato tre volte di conoscermi.
35 Et dixit eis: “ Quando misi vos sine sacculo et pera et calceamentis,numquid aliquid defuit vobis? ”. At illi dixerunt: “ Nihil ”.35 POI disse loro: Quando io vi ho mandati senza borsa, e senza tasca, e senza scarpe, avete voi avuto mancamento di cosa alcuna? Ed essi dissero: Di niuna.
36 Dixitergo eis: “ Sed nunc, qui habet sacculum, tollat, similiter et peram; et, quinon habet, vendat tunicam suam et emat gladium.36 Disse loro adunque: Ma ora, chi ha una borsa tolgala; parimente ancora una tasca; e chi non ne ha venda la sua vesta, e comperi una spada.
37 Dico enim vobis: Hoc, quodscriptum est, oportet impleri in me, illud: “Cum iniustis deputatus est”.Etenim ea, quae sunt de me, adimpletionem habent ”.37 Perciocchè, io vi dico che conviene che eziandio questo ch’è scritto sia adempiuto in me: Ed egli è stato annoverato fra i malfattori. Perciocchè le cose, che sono scritte di me, hanno il lor compimento.
38 At illi dixerunt: “Domine, ecce gladii duo hic ”. At ille dixit eis: “ Satis est ”.
38 Ed essi dissero: Signore, ecco qui due spade. Ed egli disse loro: Basta
39 Et egressus ibat secundum consuetudinem in montem Olivarum; secuti sunt autemillum et discipuli.39 POI, essendo uscito, andò, secondo la sua usanza, al monte degli Ulivi; e i suoi discepoli lo seguitavano anch’essi.
40 Et cum pervenisset ad locum, dixit illis: “ Orate, neintretis in tentationem ”.40 E giunto al luogo, disse loro: Orate, che non entriate in tentazione.
41 Et ipse avulsus est ab eis, quantum iactus estlapidis, et, positis genibus, orabat41 Allora egli fu divelto da loro, quasi per una gettata di pietra;
42 dicens: “ Pater, si vis, transfercalicem istum a me; verumtamen non mea voluntas sed tua fiat ”.42 e postosi in ginocchioni, orava, dicendo: Padre, oh! volessi tu trasportar da me questo calice! ma pure, non la mia volontà, me la tua sia fatta.
43 Apparuitautem illi angelus de caelo confortans eum. Et factus in agonia prolixiusorabat.43 Ed un angelo gli apparve dal cielo confortandolo.
44 Et factus est sudor eius sicut guttae sanguinis decurrentis interram.44 Ed egli, essendo in agonia, orava vie più intentamente; e il suo sudore divenne simile a grumoli di sangue, che cadevano in terra.
45 Et cum surrexisset ab oratione et venisset ad discipulos, invenit eosdormientes prae tristitia45 Poi, levatosi dall’orazione, venne ai suoi discepoli, e trovò che dormivano di tristizia.
46 et ait illis: “ Quid dormitis? Surgite; orate, neintretis in tentationem ”.
46 E disse loro: Perchè dormite? levatevi, ed orate, che non entriate in tentazione
47 Adhuc eo loquente, ecce turba; et, qui vocabatur Iudas, unus de Duodecim,antecedebat eos et appropinquavit Iesu, ut oscularetur eum.47 ORA, mentre egli parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno de’ dodici, andava davanti a loro, e si accostò a Gesù per baciarlo; perciocchè egli avea loro dato questo segno: Colui chi io bacerò è desso.
48 Iesus autem dixitei: “ Iuda, osculo Filium hominis tradis? ”.48 E Gesù gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell’uomo con un bacio?
49 Videntes autem hi, qui circaipsum erant, quod futurum erat, dixerunt: “ Domine, si percutimus in gladio?”.49 E coloro ch’erano della compagnia di Gesù, veggendo che cosa era per avvenire, dissero: Signore, percoteremo noi con la spada?
50 Et percussit unus ex illis servum principis sacerdotum et amputavitauriculam eius dextram.50 Ed un certo di loro percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spiccò l’orecchio destro.
51 Respondens autem Iesus ait: “ Sinite usque huc! ”.Et cum tetigisset auriculam eius, sanavit eum.51 Ma Gesù fece lor motto, e disse: Lasciate, basta! E, toccato l’orecchio di colui, lo guarì.
52 Dixit autem Iesus ad eos, quivenerant ad se principes sacerdotum et magistratus templi et seniores: “ Quasiad latronem existis cum gladiis et fustibus?52 E Gesù disse a’ principali sacerdoti, ed a’ capi del tempio, ed agli anziani, che eran venuti contro a lui: Voi siete usciti contro a me con ispade, e con aste, come contro ad un ladrone.
53 Cum cotidie vobiscum fuerim intemplo, non extendistis manus in me; sed haec est hora vestra et potestastenebrarum ”.
53 Mentre io era con voi tuttodì nel tempio, voi non metteste mai le mani sopra me; ma quest’è l’ora vostra, e la podestà delle tenebre
54 Comprehendentes autem eum, duxerunt et introduxerunt in domum principissacerdotum. Petrus vero sequebatur a longe.54 ED essi lo presero, e lo menarono, e lo condussero dentro alla casa del sommo sacerdote; e Pietro lo seguitava da lungi.
55 Accenso autem igni in medio atrioet circumsedentibus illis, sedebat Petrus in medio eorum.55 Ed avendo essi acceso del fuoco in mezzo della corte, ed essendosi posti a sedere insieme, Pietro si sedette nel mezzo di loro.
56 Quem cum vidissetancilla quaedam sedentem ad lumen et eum fuisset intuita, dixit:56 Or una certa fanticella, vedutolo seder presso del fuoco, e guardatolo fiso, disse: Anche costui era con lui.
57 “ Et hiccum illo erat! ”. At ille negavit eum dicens:57 Ma egli lo rinnegò, dicendo: Donna, io nol conosco.
58 “ Mulier, non novi illum!”. Et post pusillum alius videns eum dixit: “ Et tu de illis es! ”. Petrusvero ait: “ O homo, non sum! ”.58 E, poco appresso, un altro, vedutolo, gli disse: Anche tu sei di quelli. Ma Pietro disse: O uomo, non sono.
59 Et intervallo facto quasi horae unius,alius quidam affirmabat dicens: “ Vere et hic cum illo erat, nam et Galilaeusest! ”.59 E, infraposto lo spazio quasi d’un’ora, un certo altro affermava lo stesso, dicendo: In verità, anche costui era con lui; perciocchè egli è Galileo.
60 Et ait Petrus: “ Homo, nescio quid dicis! ”. Et continuo adhucillo loquente cantavit gallus.60 Ma Pietro disse: O uomo, io non so quel che tu dici. E subito, parlando egli ancora, il gallo cantò.
61 Et conversus Dominus respexit Petrum; etrecordatus est Petrus verbi Domini, sicut dixit ei: “ Priusquam gallus cantethodie, ter me negabis ”.61 E il Signore, rivoltosi, riguardò Pietro. E Pietro si rammentò la parola del Signore, come egli gli avea detto: Avanti che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte.
62 Et egressus foras flevit amare.
62 E Pietro se ne uscì, e pianse amaramente
63 Et viri, qui tenebant illum, illudebant ei caedentes;63 E COLORO che tenevano Gesù lo schernivano, percotendolo.
64 et velaverunt eum etinterrogabant eum dicentes: “ Prophetiza: Quis est, qui te percussit? ”.64 E velatigli gli occhi, lo percotevano in su la faccia; e lo domandavano, dicendo: Indovina chi è colui che ti ha percosso.
65 Et alia multa blasphemantes dicebant in eum.
65 Molte altre cose ancora dicevano contro a lui, bestemmiando.
66 Et ut factus est dies, convenerunt seniores plebis et principes sacerdotum etscribae et duxerunt illum in concilium suum66 Poi, come fu giorno, gli anziani del popolo, i principali sacerdoti, e gli Scribi, si raunarono, e lo menarono nel lor concistoro.
67 dicentes: “ Si tu es Christus,dic nobis ”. Et ait illis: “ Si vobis dixero, non credetis;67 E gli dissero: Sei tu il Cristo? diccelo. Ed egli disse loro: Benchè io vel dica, voi nol crederete.
68 si auteminterrogavero, non respondebitis mihi.
68 E se altresì io vi fo qualche domanda, voi non mi risponderete, e non mi lascerete andare.
69 Ex hoc autem erit Filius hominis sedens a dextris virtutis Dei ”.69 Da ora innanzi il Figliuol dell’uomo sederà alla destra della potenza di Dio.
70 Dixerunt autem omnes: “ Tu ergo es Filius Dei? ”. Qui ait ad illos: “ Vosdicitis quia ego sum ”.70 E tutti dissero: Sei tu adunque il Figliuol di Dio? Ed egli disse loro: Voi lo dite, perciocchè io lo sono.
71 At illi dixerunt: “ Quid adhuc desideramustestimonium? Ipsi enim audivimus de ore eius! ”.
71 Ed essi dissero: Che abbiam più bisogno di testimonianza? poichè noi stessi l’abbiamo udito dalla sua propria bocca