Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 12


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 In quel tempo medesimo il re Erode cominciò a maltrattare alcuni della Chiesa.1 OR intorno a quel tempo il re Erode mise le mani a straziare alcuni di que’ della chiesa.
2 E uccise di spada Giacomo fratello di Giovanni.2 E fece morir con la spada Giacomo, fratel di Giovanni.
3 E vedendo, che ciò dava piacere a' Giudei, aggiunse di far catturare anche Pietro. Ed erano i giorni degli azzimi.3 E veggendo che ciò era grato a’ Giudei, aggiunse di pigliare ancora Pietro or erano i giorni degli azzimi.
4 E avutolo nelle mani, lo mise in prigione, dandolo in guardia a quattro quartine di soldati, volendo dopo la Pasqua presentarlo al popolo.4 E presolo, lo mise in prigione, dandolo a guardare a quattro mute di soldati di quattro l’una; volendone, dopo la Pasqua, dare uno spettacolo al popolo
5 Pietro adunque era custodito nella prigione. Ma orazioni continua facevasi a Dio dalla Chiesa per lui.5 Pietro adunque era guardato nella prigione; ma continue orazioni erano fatte della chiesa per lui a Dio.
6 Ma quando Erode stava per presentarlo, la notte stessa Pietro dormiva in mezzo a due soldati, legato con due catene: e le guardie alla porta custodivano la prigione.6 Or la notte avanti che Erode ne facesse un pubblico spettacolo, Pietro dormiva in mezzo di due soldati, legato di due catene; e le guardie davanti alla porta guardavano la prigione.
7 Ed ecco, che sopraggiunse un Angelo del Signore, e splendè una luce nell'abitazione: e percosso Pietro nel fianco (l'Angelo) lo risvegliò, dicendo: Levati sù prestamente. E caddero dalle mani di lui le catene.7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse, ed una luce risplendè nella casa; e l’angelo, percosso il fianco a Pietro, lo svegliò, dicendo: Levati prestamente. E le catene gli caddero dalle mani.
8 E l'Angelo gli disse: Cingiti, e legati i tuoi sandali. Ed egli fece cosi. E gli disse: Buttati addosso il tuo pallio, e seguimi.8 E l’angelo gli disse: Cingiti, e legati le scarpe. Ed egli fece così. Poi gli disse: Mettiti la tua veste attorno, e seguitami.
9 Ed egli uscendo lo seguiva, e non sapeva, che fosse vero quello, che faceasi dall'Angelo: ma si credea di vedere una visione.9 Pietro adunque, essendo uscito, lo seguitava, e non sapeva che fosse vero quel che si faceva dall’angelo; anzi pensava vedere una visione.
10 E passata la prima, e la seconda guardia, giunsero alla porta di ferro, che mette in città: la quale s'aprì loro da se medesima. E usciti fuora andarono avanti una contrada: e subitamente si partì da lui l'Angelo.10 Ora, com’ebbero passata la prima e la seconda guardia, vennero alla porta di ferro che conduce alla città, la qual da sè stessa si aperse loro; ed essendo usciti, passarono una strada, e in quello stante l’angelo si dipartì da lui.
11 E Pietro rientrato in se, disse: Adesso veramente so, che il Signore ha mandato il suo Angelo, e mi ha tratto dalle mani di Erode, e da tutto quello, che si aspettava il popolo de' Giudei.11 E Pietro, ritornato in sè, disse: Ora per certo conosco, che il Signore ha mandato il suo angelo, e mi ha liberato di man d’Erode, e di tutta l’aspettazion del popolo de’ Guidei.
12 E considerata la cosa, andò alla casa di Maria madre di Giovanni soprannominato Marco, dove stavano congregati molti, e facevano orazione.12 E considerando la cosa, venne in casa di Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, ove molti fratelli erano raunati, ed oravano.
13 E avendo egli picchiato all'uscio del cortile, una fanciulla per nome Rode andò a prendere l'imbasciata.13 Ed avendo Pietro picchiato all’uscio dell’antiporto, una fanticella, chiamata per nome Rode, si accostò chetamente per sottascoltare.
14 E riconosciuta la voce di Pietro, per l'allegrezza non aprì la porta, ma correndo dentro diede la nuova, che Pietro era alla porta.14 E, riconosciuta la voce di Pietro, per l’allegrezza non aperse la porta; anzi, corse dentro, e rapportò che Pietro stava davanti all’antiporto.
15 Ma quelli le dissero: Tu se' impazzita. Ella però asseriva, che era così. Ed eglino dissero: Egli è il suo Angelo.15 Ma essi le dissero: Tu farnetichi. Ed ella pure affermava che così era. Ed essi dicevano: Egli è il suo angelo.
16 Ma Pietro continuava a picchiare. E aperto che ebbero, lo videro, e rimasero stupefatti.16 Or Pietro continuava a picchiare. Ed essi, avendogli aperto, lo videro, e sbigottirono.
17 Ma fatto lor segno con mano, che si tacessero, raccontò, in qual modo il Signore lo avesse cavato di prigione, e disse: Fate saper queste cose a Giacomo, ed ai fratelli. E partitosi andò altrove,17 Ma egli, fatto lor cenno con la mano che tacessero, raccontò loro come il Signore l’avea tratto fuor di prigione. Poi disse: Rapportate queste cose a Giacomo, ed ai fratelli. Ed essendo uscito, andò in un altro luogo.
18 Ma fattosi giorno, era non piccol rumore tra' soldati sopra quel, che fosse, seguito di Pietro.18 Ora, fattosi giorno, vi fu non piccol turbamento fra i soldati, che cosa Pietro fosse divenuto.
19 Ed Erode, fatto cercar di lui, nè avendolo trovato, disaminati i custodi, comandò, che fosser menati (alla morte): e andato dalla Giudea a Cesarea, quivi si fermò.19 Ed Erode, ricercatolo, e non avendolo trovato, dopo avere esaminate le guardie, comandò che fosser menate al supplicio. Poi discese di Giudea in Cesarea, e quivi dimorò alcun tempo
20 Era egli irato co' Tiri, e co' Sidonj. Ma questi di comune consenso andaron da lui, e col favore di Blasto cameriere del re domandavano pace, perché egli dava al loro paese onde sussistere.20 Or Erode era indegnato contro a’ Tirii, e Sidonii, ed avea nell’animo di far lor guerra; ma essi di pari consentimento si presentarono a lui; e, persuaso Blasto, cameriere del re, chiedevano pace; perciocchè il lor paese era nudrito di quel del re.
21 E il dì stabilito Erode vestito di abito reale, e sedendo sul trono, parlamentava con essi.21 E in un certo giorno assegnato, Erode, vestito d’una vesta reale, e sedendo sopra il tribunale, arringava loro.
22 E il popolo acclamava: Voce di un Dio, e non di un uomo.22 E il popolo gli fece delle acclamazioni, dicendo: Voce di Dio, e non d’uomo.
23 Ma subitamente l'Angelo del Signore lo percosse, perché non avea dato gloria a Dio: e roso da' vermi, spirò.23 E in quello stante un angelo del Signore lo percosse, perciocchè non avea data gloria a Dio; e morì, roso da’ vermini.
24 Ma la parola di Dio cresceva, e fruttificava.24 Ora la parola di Dio cresceva, e moltiplicava.
25 E Barnaba, e Saul, ritornaron da Gerusalemme adempiuto il lor ministero, avendo condotto seco Giovanni soprannominato Marco.25 E Barnaba, e Saulo, compiuto il servigio, ritornarono di Gerusalemme in Antiochia, avendo preso ancora seco Giovanni soprannominato Marco