Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Proverbi 7


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BIBBIA MARTININOVA VULGATA
1 Figliuol mio, pon mente alle mie parole, e fatti, un tesoro de' miei precetti.1 Fili mi, custodi sermones meos
et praecepta mea reconde tibi.
2 Figliuolo, osserva i miei documenti, ed avrai vita: custodisci la mia legge, come la pupilla del tuo occhio:2 Serva mandata mea et vives,
et legem meam quasi pupillam oculi tui.
3 Portala legata alle tue dita: scrivila sulle tavole del cuor tuo.3 Liga ea in digitis tuis,
scribe illa in tabulis cordis tui.
4 Di alla sapienza: Tu se' mia sorella, e alla prudenza da il nome di tua amica,4 Dic sapientiae: “ Soror mea es ”
et prudentiam voca Amicam,
5 Affinchè ella ti difenda dalla donna straniera, e dalla donna altrui, la quale addolcia le sue parole.5 ut custodiat te a muliere extranea
et ab aliena, quae verba sua dulcia facit.
6 Imperocché io stava osservando dalla finestra della mia casa, dietro alla gelosia,6 De fenestra enim domus meae
per cancellos prospexi
7 E veggo dei pazzerelli, e considero un giovinetto insensato,7 et video inter parvulos;
considero inter filios vecordem iuvenem,
8 Che passa per la piazza vicino all'angolo, e presso alla casa di colei spasseggia.8 qui transit per plateam iuxta angulum
et prope viam domus illius graditur
9 A bruzzolo, venuta la sera tral buio, e le tenebre della notte.9 in obscuro advesperascente die,
in mediis tenebris et caligine.
10 Ed ecco che va incontro a lui la donna abbigliata da meretrice scaltra nel far preda di anime, cianciatrice, e girona,10 Et ecce, occurrit illi mulier ornatu meretricio,
cauta corde, garrula et rebellans,
11 Che non sa star in riposo, né può tenere in casa i suoi piedi,11 quietis impatiens
nec valens in domo consistere pedibus suis:
12 E ora nella contrada, ora nelle piazze, ora in un cantone tende i suoi lacci.12 nunc foris, nunc in plateis
et iuxta angulos insidians.
13 Or ella gettate le braccia sul giovinetto, lo bacia, e con faccia sfrontata lo accarezza, e dice:13 Apprehensumque deosculatur iuvenem
et procaci vultu blanditur dicens:
14 Io avea fatto voto di vittime (pacifiche), oggi ho adempiuto il mio voto,14 “ Victimas pro salute vovi,
hodie reddidi vota mea;
15 Per questo son uscita fuori a incontrarti, bramosa di vederti, e ti ho ritrovato.15 idcirco egressa sum in occursum tuum
desiderans te videre et repperi.
16 Ho steso sulle corde il mio letto, vi ho messo sopra coperte ricamate d'Egitto:16 Stragulatis vestibus lectulum meum stravi,
linteis pictis ex Aegypto;
17 Ho sparso il mio letto di mirra, e di aloè, e di cinnamomo.17 aspersi cubile meum myrrha
et aloe et cinnamomo.
18 Vieni, inebriamoci di delizie, e soddisfacciamo a' nostri desiderj, fino che il giorno apparisca:18 Veni, inebriemur voluptatibus,
usque mane fruamur amoribus.
19 Imperocché l'uomo non è in casa sua, è andato a fare un viaggio lunghissimo.19 Non est enim vir in domo sua;
abiit via longissima,
20 Ha portato seco un sacchetto di denaro; tornerà a casa il di del plenilunio.20 sacculum pecuniae secum tulit,
in die plenae lunae reversurus est in domum suam ”.
21 Colle molte parole ella lo tira nella rete, e colle lusinghe delle sue labbra gli da la spinta.21 Irretivit eum multis sermonibus
et blanditiis labiorum protraxit illum.
22 Egli tosto la segue, qual bue condotto al macello, e come agnello, che scherza, e non sa egli lo stolto, che è menato alla catena,22 Stultus eam sequitur quasi bos ductus ad victimam,
sicut irretitur vinculo cervus,
23 Fino a tanto che la saetta trafigga il cuore di lui (egli è) come un uccello, che vola al laccio, e non sa che si tratta del pericolo di sua vita.23 donec transfigat sagitta iecur eius;
velut si avis festinet ad laqueum
et nescit quod de periculo animae illius agitur.
24 Ora adunque, figliuol mio, ascoltami, e pon mente alle parole della mia bocca.24 Nunc ergo, fili mi, audi me
et attende verbis oris mei.
25 Non si lasci strascinare il cuor tuo nelle vie di costei, e non andar errando pe' suoi sentieri:25 Ne abstrahatur in viis illius mens tua,
neque decipiaris semitis eius.
26 Perocché molti ella ferì, e gittò per terra, e i più forti furon tutti uccisi da lei,26 Multos enim vulneratos deiecit,
et fortissimi quique interfecti sunt ab ea:
27 La casa di lei è strada dell'inferno, strada, che mena fino ai penetrali di morte.27 viae inferi domus eius
penetrantes in interiora mortis.