Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 19


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Or fu detto a Gioab, come il re piangeva, ed era in duolo per ragion del figliuolo.1 Allora il re fremette, salì alla stanza superiore della porta e pianse. Così diceva mentre camminava: "Figlio mio Assalonne, figlio mio, figlio mio Assalonne! Magari fossi morto io al tuo posto, Assalonne figlio mio, figlio mio!".
2 E la vittoria in quel giorno si cangiò in lutto per tutto il popolo, perchè il popolo senti dire in quel giorno: II re piange il suo figliuolo.2 Fu riferito a Ioab: "Ecco, il re piange e fa lutto su Assalonne".
3 E il popolo si ritenne in quel dì dall'entrare nella città, come suol ritenersi un popolo, che è stato messo in rotta, ed è fuggito dalla battaglia.3 La vittoria in quel giorno si trasformò in lutto per tutto il popolo. Infatti tutto il popolo sentì dire in quel giorno: "Il re è afflitto per suo figlio".
4 Ma il re si era coperto il capo, e ad alta voce gridava: Figliuol mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio.4 Così in quel giorno il popolo rientrò alla chetichella in città, come furtivamente rientra il popolo coperto di vergogna dopo essersi dato alla fuga durante la battaglia.
5 Ma Gioab andò a trovare il re nella casa, e disse: Tu oggi hai coperta di rossore la faccia di tutti i tuoi servi, i quali hanno salvata la vita tua, e la vita de' tuoi figliuoli, e delle tue figlie, e la vita delle tue mogli, e la vita delle tue concubine.5 Il re si era velato il volto e gridava ad alta voce: "Figlio mio Assalonne, Assalonne figlio mio, figlio mio!".
6 Tu ami que' che ti odiano, e hai in odio quei che ti amano: e hai oggi fatto vedere, come non ti cale de' tuoi capitani, e dei tuoi servi, e ora io ho conosciuto esser vero, che se Assalonne fosse vivo, e tutti noi fossimo morti, allora saresti contento.6 Allora Ioab andò in casa del re e disse: "Oggi tu copri di vergogna il volto di tutti i tuoi servi, che hanno salvato la vita tua, quella dei tuoi figli e delle tue figlie, la vita delle tue mogli e quella delle tue concubine,
7 Ora pertanto alzati, ed esci fuora, e parla, e contenta i tuoi servi: perocché io giuro a te pel Signore, che se tu non esci fuora, neppur un uomo si resterà teco questa notte: e questo sarà ben peggio per te, che tutt'i mali, che ti sono caduti addosso dalla tua adolescenza fino al presente.7 amando quelli che ti odiano e odiando quelli che ti amano. Sì, oggi tu mostri che non esistono per te né capi né sudditi! Oggi capisco che se Assalonne fosse vivo e tutti noi morti, allora sarebbe cosa giusta ai tuoi occhi.
8 E il re allora si alzò, e si pose a sedere sulla porta (della città); e tutto il popolo seppe, come il re era assiso alla porta: e tutti in folla si presentarono al re: ma quei d'Israele se n'eran fuggiti alle loro tende.8 Ma ora àlzati, esci, parla al cuore dei tuoi servi perché io giuro per il Signore: se non esci, nessuno resterà con te questa notte, e questo sarebbe per te un male peggiore di tutti i mali che ti sono venuti addosso dalla tua giovinezza fino ad ora".
9 E di più tutto il popolo in tutte le tribù d'Israele altercava, e diceva: il re ci liberò dalle mani de' nostri nemici, egli ci salvò dalle mani de' Filistei, e ora ha dovuto fuggire da questa terra a causa di Assalonne.9 Allora il re si alzò e si pose a sedere alla porta. Fu annunciato a tutto il popolo: "Ecco, il re sta alla porta". E tutto il popolo andò davanti al re. Israele dunque era fuggito, ciascuno alla sua tenda.
10 Or Assalonne unto da noi per nostro re è morto nella battaglia: sino a quando vi state mutoli, e non fate tornare il re?10 Ora tutto il popolo discuteva in tutte le tribù d'Israele e diceva: "Il re ci ha liberato dalla mano dei nostri nemici, ci ha salvato dalla mano dei Filistei; ora egli è dovuto fuggire dal paese, a causa di Assalonne.
11 Ma il re Davidde mandò a dire a' sommi sacerdoti Sadoc e Abiathar: Parlate a' seniori di Giuda, e dite loro: Per qual motivo verrete voi gli ultimi a ricondurre il re a casa sua? (Perocché i discorsi di tutto Israele eran giunti a notizia del re in sua casa)11 Ma Assalonne, che avevamo consacrato sopra di noi, è morto in battaglia. Ora perché voi non fate niente per far tornare il re?". Ciò che si diceva da tutto Israele era pervenuto a Davide, nella sua casa.
12 Voi siete miei fratelli, voi mie ossa, e mia carne; perchè siete voi gli ultimi a far tornare il re?12 Allora il re Davide mandò a dire ai sacerdoti Zadòk ed Ebiatàr: "Parlate agli anziani di Giuda: "Perché dovreste essere gli ultimi a far tornare il re alla sua casa?
13 E dite ad Amasa: Non se' tu carne mia, e mio sangue? Il Signore faccia a me questo, e peggio, se io non ti fo per sempre capo delle mie schiere in luogo di Gioab.13 Voi siete miei fratelli, voi siete mie ossa e mia carne. Perché dovreste essere gli ultimi a far tornare il re?".
14 Ed egli piegò il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fossero un sol uomo: e mandarono a dire al re: Ritorna tu, e tutti i tuoi servi.14 E direte ad Amasà: "Non sei mie ossa e mia carne? Così mi faccia Dio e peggio ancora, se tu non sarai al mio cospetto capo dell'esercito per tutti i giorni al posto di Ioab!".
15 E il re tornò, e andò fino al Giordano, e tutto Giuda andò sino a Galgala incontro al re per servirlo nel passaggio del Giordano.15 Così piegò il cuore di ogni uomo di Giuda come di un sol uomo. Essi mandarono a dire al re: "Ritorna, tu e tutti i tuoi servi".
16 Ma Semei di Bahurim figliuolo di Gera figliuolo di Jemini andò in fretta incontro al re Davidde cogli uomini di Giuda,16 Allora il re fece ritorno e arrivò fino al Giordano. Intanto Giuda era giunto a Gàlgala per andare incontro al re, per aiutare il re nel passaggio del Giordano.
17 Avendo seco mille uomini di Beniamin, e Siba servo della casa di Saul, con quindici suoi figliuoli, venti servi, che eran con lui, e questi gittatisi nel Giordano per presentarsi al re;17 Pure Simeì, figlio di Ghera, beniaminita, originario di Bacurìm, si affrettò a scendere insieme con gli uomini di Giuda incontro al re Davide.
18 Passarono il guado affine di far passare la famiglia del re, e fare quello ch'ei comandasse. Ma Semei figliuolo di Gera prostratosi dinanzi al re, quando questi ebbe passato il Giordano,18 Mille uomini di Beniamino erano con lui. Anche Zibà, servo della casa di Saul, con i suoi quindici figli e i suoi venti servi attraversarono il Giordano davanti al re
19 Gli disse: Non punire, o signor mio, la mia iniquità, e non ricordarti delle ingiurie del tuo servo il dì, in cui uscivi di Gerusalemme, o re mio signore, e non ritenerle, o re, in cuor tuo.19 e si prestarono a far passare la casa del re e a compiere quello che a lui sarebbe piaciuto. E Simeì, figlio di Ghera, si prostrò davanti al re, mentre questi passava il Giordano.
20 Perocché io tuo servo conosco il mio peccato, e per questo son oggi venuto il primo di tutta la casa di Giuseppe incontro al re mio signore.20 Disse al re: "Non mi imputi il mio signore alcuna colpa! Non ricordare l'errore che ha commesso il tuo servo nel giorno che il re, mio signore, uscì da Gerusalemme, cosicché il re ne tenga conto.
21 Ma Abisai figliuolo di Sarvia rispose, e disse: E basteranno forse queste parole a far sì, che non sia messo a morte Semei, che ha maledetto il cristo del Signore?21 Sì, il tuo servo riconosce di aver peccato. Ma ecco, oggi sono venuto per primo fra tutta la casa di Giuseppe per scendere incontro al re, mio signore".
22 Ma Davidde disse: Che ho io da fare con voi, o figliuoli di Sarvia? Perchè fate voi oggi da miei avversarii? Sarà egli vero, che si uccida quest'oggi un uomo in Israele? Non so io forse, che oggi sono stato fatto re d'Israele?22 Abisài, figlio di Zeruià, prese a dire: "Per questo forse non dovrebbe essere messo a morte Simeì? Ha maledetto il consacrato del Signore!".
23 E il re disse a Semei: Tu non morrai: e gliene fe’ giuramento.23 Allora Davide disse: "Che ho io con voi, figli di Zeruià, che oggi siate per me come un avversario? Oggi dovrebbe essere messo a morte un uomo in Israele? Non so forse che oggi io sono re su Israele?".
24 Anche Miphiboseth figliuolo di Saul andò incontro al re coi piedi sporchi, e colla barba non tagliata, e non avea lavate le sue vesti dal dì, in cui era partito il re (di Gerusalemme) fino al dì del pacifico suo ritorno.24 Poi il re disse a Simeì: "Non morirai!". Il re glielo giurò.
25 Ed essendosi presentato al re in Gerusalemme, il re gli disse: Perchè non venisti tu meco, o Miphiboseth?25 Anche Merib-Baal, figlio di Saul, era sceso incontro al re. Egli non aveva curato i piedi, né si era acconciato la barba, né si era più lavato i vestiti dal giorno che il re era partito fino al giorno che tornò in pace.
26 Rispose Miphiboseth: II mio servo, o re mio signore, si burlò di me: gli avea detto io tuo servo, che mi allestisse l’asino, perchè io sopra di esso potessi andare col re, conciossiachè sono stroppiato io tuo servo.26 Quando giunse da Gerusalemme incontro al re, il re gli domandò: "Perché non sei venuto con me, Merib-Baal?".
27 Ed egli per giunta ha portato accuse contro di me tuo servo a te, o re mio signore: ma tu, o re signor mio, tu se' come un Angelo di Dio: fa quello che è di tuo piacimento.27 Egli rispose: "O re, mio signore, il mio servo mi ha tradito. Infatti il tuo servo aveva pensato: "Voglio sellarmi l'asina, per poterla cavalcare e andare con il re!". Perché il tuo servo è zoppo.
28 Imperocché non ha meritato la casa del padre mio dal re mio signore, se non la morte: e tu ricevesti me tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa: di che adunque poss'io con giustizia dolermi? o come poss'io ancora importunare il re?28 Egli però ha calunniato il tuo servo presso il re, mio signore. Ma il re, mio signore, è come un angelo di Dio: fa' quello che sembra bene ai tuoi occhi!
29 Il re pertanto gli disse: Che occorre, che tu dica di più? quello che ho detto, starà: tu, e Siba, dividetevi le tenute.29 Veramente tutta la casa di mio padre non era che gente degna di morte per il re, mio signore. Eppure tu hai posto il tuo servo tra quelli che mangiano alla tua mensa. Quale diritto ho io ancora da reclamare presso il re?".
30 E Miphiboseth rispose al re: Si prenda pur egli ogni cosa, dappoiché il re mio signore se n'è tornato in pace a casa sua.30 Il re gli disse: "Perché seguiti a dire parole? Io dico: tu e Zibà vi dividerete i campi".
31 Similmente Berzellai di Galaad, partitosi da Rogelim, servì il re nel passaggio del Giordano, pronto a seguirlo anche di là dal fiume.31 E Merib-Baal disse al re: "Prenda pure tutto, dal momento che il re, mio signore, è tornato in pace alla sua casa!".
32 Ora Berzellai di Galaad era assai vecchio, cioè di ottant’anni, ed egli avea somministrato viveri al re, quando era agli alloggiamenti: perocché egli era molto facoltoso.32 Anche Barzillài, il galaadita, era sceso da Roghelìm, e attraversò il Giordano con il re per prendere congedo da lui al Giordano.
33 E il re disse a Berzellai: Vieni meco a riposarti in pace a Gerusalemme.33 Barzillài era molto vecchio, aveva ottant'anni; fu lui a mantenere il re durante la sua permanenza a Macanàim; era infatti molto facoltoso.
34 Ma Berzellai disse al re: Di che età son io, che debba andare col re a Gerusalemme?34 Il re disse a Barzillài: "Tu vieni con me perché ti voglio mantenere con me a Gerusalemme".
35 Io ho oggimai ottanta anni: i miei sensi son'eglino assai vegeti per distinguere il dolce dall'amaro? ovver può egli il tuo servo trovar suo piacere nel mangiare, e nel bere? o star ancora a sentire le voci dei cantori, e delle cantatrici? Per qual motivo il tuo servo sarà di aggravio al re mio signore?35 Ma Barzillài rispose al re: "Quanto mi resta da vivere, perché io salga col re a Gerusalemme?
36 Ti seguirò io tuo servo ancor per un poco di là dal Giordano: ma non ho bisogno di tal cambiamento.36 Io adesso ho ottant'anni. Forse posso distinguere il buono dal cattivo? O può gustare il tuo servo quello che mangia e quello che beve? O posso ascoltare la voce dei cantori e delle cantanti? Perché il tuo servo dovrebbe essere ancora di peso al re, mio signore?
37 Ma, ti prego, lascia che io tuo servo me ne torni a morire nella mia patria, e ivi io sia sepolto presso alla sepoltura di mio padre, e di mia madre. Ma ecco qui Chamaam tuo servo, venga egli teco, o re signor mio, e fa di lui quello che a te piacerà.,37 Il tuo servo attraverserà appena il Giordano con il re. E perché il re dovrebbe ripagarmi con questa ricompensa?
38 E il re gli disse: Verrà meco Chamaam, e io farò per lui tutto quello che tu vorrai, e otterrai da me tutto quello che domanderai.38 Lascia tornare indietro il tuo servo, perché io muoia nella mia città presso la tomba di mio padre e di mia madre. Ma ecco il tuo servo Chimàm: verrà lui con il re, mio signore: fa' a lui quello che piace ai tuoi occhi".
39 E quando il re, e tutto il popolo ebber passato il Giordano, il re baciò Berzellai, e Io benedisse: ed egli se ne tornò a casa sua,39 Davide rispose: "Chimàm verrà con me, e io gli farò ciò che piace ai tuoi occhi: tutto quello che vorrai da me, te lo farò".
40 E il re passò a Galgala, e con lui Chamaam. Or tutto il popolo di Giuda avea accompagnato il re nel suo passaggio del Giordano, e vi si era trovata solamente la metà del popolo d'Israele.40 Allora tutto il popolo attraversò il Giordano. Il re era già passato. Il re baciò Barzillài, lo benedì ed egli tornò al suo paese.
41 Per la qual cosa tutti gli uomini d'Israele affollatisi intorno al re gli dissero: con qual titolo i nostri fratelli gli uomini di Giuda ti hanno rubato, e han fatto passare il Giordano al re, e alla sua famiglia, e a tutta la gente di David con lui?41 Il re proseguì per Gàlgala e Chimàm passò con lui. Tutto il popolo di Giuda e metà del popolo d'Israele fecero passare il re.
42 E tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: Perchè il re appartiene a noi più dappresso: perchè vi alterate voi per simil cosa? Abbiam noi mangiato qualche cosa al re, ovver sono stati dati a noi dei donativi?42 Ma ecco che tutti gli uomini d'Israele andarono dal re e dissero: "Perché i nostri fratelli di Giuda ti hanno rubato e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua casa e a tutti gli uomini di Davide?".
43 E quelli d'Israele risposero a que' di Giuda, e dissero: Noi siam dieci volte da più di voi riguardo al re, e Davidde appartiene a noi più che a voi: per qual motivo ci avete fatto questo torto, e perchè non è stato dato avviso primieramente a me, affinchè io riconducessi il mio re? Ma gli uomini di Giuda risposero con qualche asprezza a quei d'Israele.43 Tutti gli uomini di Giuda risposero a quelli d'Israele: "Perché il re è mio parente! Perché ti adiri per questa cosa? Abbiamo forse mangiato qualcosa del re oppure ci è stata offerta qualche porzione?".
44 La gente d'Israele rispose a quella di Giuda: "Io ho dieci parti sul re e anche su Davide io conto più di te! Perché mi hai disprezzato? Non ho fatto io per primo la proposta di far ritornare il mio re?". Ma la parola della gente di Giuda fu più dura della parola della gente di Israele.