Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 20


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Gioab col fratello Abitai dando dietro a Sebo figliuolo di Bochri, che tramava sedizione in Israele contro del re, per via uccide Amasa, e finalmente si ritira dopo che è gettato dalle mura il capo di Seba.

1Or egli avvenne, che vi si trovò un uomo di Belial per nome Seba, figliuolo di Bochri della tribù di Beniamin: ed egli suonò la tromba, e disse: Noi non abbiam che fare con Davidde, nè cosa in comune col figliuolo d'Isai. Torna, o Israele, alle tue tende.2E tutto Israele si separò da Davidde, e seguitò Seba figliuolo di Bochri: ma que’ di Giuda stetter sempre a' fianchi del loro re dal Giordano fino a Gerusalemme.3Ma il re tosto che fu arrivato in sua casa a Gerusalemme, fece prendere le dieci concubine lasciate a custodire la casa, e le fece rinchiudere, somministrando loro gli alimenti, e non si accostò ad esse, ma si stetter rinchiuse vivendo quai vedove fino al giorno della loro morte.4Indi il re disse ad Amasa: Mettimi insieme tutti gli uomini di Giuda per di qui a tre giorni, e tu pur ci sarai presente.5Amasa pertanto andò a mettere insieme la gente di Giuda: ma tardò oltre il tempo fissatogli dal re.6E David disse ad Abisai: Ora ci darà più da fare Seba figliuolo di Bochri, che Assalonne. Prendi adunque i servi del tuo signore, va in traccia di esso, affinchè non si assicuri forse in alcuna delle città forti, e ci scappi dalle mani.7Partì egli adunque insieme cogli uomini di Gioab, e que' di Cerethi, e di Phelethi: e tutti i più valorosi partirono da Gerusalemme per tener dietro a Seba figliuolo di Bochri.8E quand'essi furono arrivati presso alla gran pietra che è in Gabaon, Amasa venne ad incontrarli. Or Gioab era vestito di una tonaca stretta misurata appuntino alla sua corporatura, e sopra di questa avea la spada appesa a' fianchi nel suo fodero, e talmente fatta che per ogni legger movimento poteva uscir fuora, e fare il colpo.9Gioab pertanto disse ad Amasa: Buon dì, fratel mio. E colla mano destra prese Amasa al mento come per baciarlo.10Or Amasa non fece attenzione alla spada, che avea Gioab, e questi lo ferì nel fianco, e fecegli cadere gli intestini per terra, e senz'altro colpo quegli si morì. E Gioab con Abisai suo fratello tenner dietro a Seba figliuolo di Bochri.11Frattanto alcuni dei compagni di Gioab rimasi presso al cadavere di Amasa dicevano: Ecco colui, che voleva essere compagno di Davidde in luogo dì Gioab.12E Amasa giaceva in mezzo alla strada coperto di sangue: e qualcheduno osservò, come si fermava tutta la gente per vederlo, e strascinò Amasa fuor della strada in un campo, e coprillo con un mantello, affinchè que’ che passavano, non si fermassero a mirarlo.13E tolto ch'ei fu dalla strada, tutta la gente seguitava Gioab per tener dietro a Seba figliuolo di Bochri.14Or questi era passato per mezzo a tutte le tribù di Israele fino ad Abela, e Bethmaacha, e si era unito con lui il fior della gente.15E quelli andarono ad assediarlo in Abela, che è Bethmaacha, e circondarono di trincea la città, e la chiusero: e tutta la gente di Gioab si affaticarono per abbattere le muraglie.16Ma una saggia donna di quella città, gridò: Udite, udite: dite a Gioab, che si appressi, perocché io ho da parlargli.17Ed essendosi egli fatto innanzi, dissegli colei: Se' tu Gioab? Ed egli rispose: Son io. Ed ella cosi gli parlò: Ascolta le parole della tua serva. Ed ei rispose: Ascolto.18E quella soggiunse: Fu già antico proverbio: Chi chiede consiglio, cerchi consiglio in Abela: e così conseguivano il loro intento.19Non son io colei, che do risposte veraci io Israele? e tu cerchi di rovinare una città, di esterminare una madre iti Israele? Perchè vuoi tu sperdere l’eredità del Signore?20Rispose Gioab: Mai no, mai no: io non disperdo, io non distruggo.21Il fatto non è così: ma un uomo della tribù di Ephraim, Seba detto, figliuolo di Bochri, si è ribellato contro il re Davidde: dateci lui solo, e ci ritireremo dalla città. E la donna disse a Gioab: Or ora ti sarà gettata la sua testa dalla muraglia.22Ella adunque andó attorno discorrendo a tutto il popolo con sagge parole: e quegli troncato il capo di Seba figliuolo di Bochri, lo gettarono a Gioab, il quale fece sonar la tromba, e si ritirò ognuno dalla città per andarsene alle sue tende: e Gioab tornò al re a Gerusalemme.23Gioab pertanto ebbe il comando di tutto l'esercito d'Israele; e Banaia figliuolo di Joiada comandava a quelli di Cereti, e di Phelethi.24E Adura presedeva ai tributi, e Giosaphat figliuolo di Ahilud era segretario.25E Siva era scrivano; e Sadoc, e Abiathar sommi sacerdoti.26E Ira di Giair sacerdote di Davidde.

Note:

20,1:Selmi figliuolo di Bochri. Quest'uomo credesi, che fosse, come Semei, parente di Saul; il primo merito di essem nominato è il suo delitto.

20,4:Il re disse ad Amasa: ec. Davidde volle mantener la promessa gatta ad Amesa, cap. XIX. 13.; ma Dio permise, che la vosa andasse altrimenti, come vedremo, perchè Dio volle, che Amasa portasse in pena della sua ribeliione contra Dnvidde.

20,8:Or Gioab era vestito, ec. Gioab senza averne avuto ordine dal re, ando con Abisai per uccider Amasa, a cui Davidde volea dare il suo posto, come prima per la stessa causa avea ucciso Abner. Or la maniera usata da Gioab per togliere dal mondo Amasa proditoriamente, dovette esser questa, per quanto si può intendere, combinando col testo Ebreo la nostra volgata, Gioab sopra la veste stretta militare avea a cintola un pugnale corto, che avea il fodero assai largo; onde per qualunque legger movimento il pugnale ne usciva fuori, e poteva impugnarsi e adoperarsi: Gioab chinandosi per salutare Amasa, il pugnale usci del fodero, cioab colla sinistra lo raccoglie senza che Amasa sospetti di nulla, tanto più che nel punto stesso Gioab prese il mento di Amasa come per baciarlo; e mentre Amasa pensa a tutt'altro, Gioab gli ficca il pugnale nel fianco. Prendere la barba di uno, e bacciarla, era segno di ossequio. Quindi Cicerone descrive una statua d'Ercole, che avea la barba di oro tutta consumata da' baci di que' che adornano quel dio.

20,18:Chi chiede consiglio, cerchi consiglio in Abele. Questa città dovea essere famosa pegli uomini saggi e giusti, o perchè gli abitanti fosser naturalmente di buon indole, o perchè ivi meglio, che altrove si coltivasser gli studi. Questa stessa donna era in riputazione di molta intelligenza e facondia.

20,18:Non son io colei, che do risposte ec. La donna parla in nome della citta, almeno parmi che ciò si rilevi da quello, che segue: alcuni però vogliono, che ella così parli di se medesima; la che inverisimile sembra, e improprio, e fu donna certamente non altro cercava se non di persuadere Gioab ad aver rispetto per quella città.

20,26:Ira... era sacerdote di Davidde. Ira essendo sacerdote stava con Davidde. Offeriva per lui i sacrifizj, e gli teneva compagnia nelle sue orazioni e divozioni particolari. Vedi Teodoreto. Cosi quest'ira non potreb'essere della stirpe del famoso Jair figljuolo di Machir, che era non della tribù di Levi, ma di Manasse. V'ha chi interpreta la parola sacerdote per consigliere, ovvero ministro principale.