Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 15


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Assulonne, acquietatosi il favore del popolo, congiura in Hebron contro del padre, il quale sen fugge, rimandati indietro alcuni pochi con arca, e tra questi Chusai, per isventare i disegni di Achitophel.

1Dopo di ciò Assalonne si procurò de’ cocchi, e dei cavalieri, e cinquanta uomini, che andavano innanzi a lui.2E la mattina levatosi Assalonne si metteva vicino all'ingresso della porta, e tutti coloro che avevano affari, e venivano a chiedere giustizia al re, li chiamava a sé Assalonne, e diceva: Di qual città se' tu? E quegli rispondeva: Io tuo servo sono della tal tribù d'Israele.3E Assalonne gli rispondeva: Mi pare che tu dica bene, e abbi ragione: ma non havvi chi sia destinato dal re per sentirti. E soggiungeva Assalonne:4Oh chi mi facesse giudice del paese, affinchè a me ricorressero tutti quelli che hanno affari, e io li potessi decidere secondo giustizia?5Oltre a ciò, quando alcuno andava a salutarlo, egli porgevagli la mano, e lo abbracciava, e lo baciava.6Così faceva con tutti quei d'Israele che venivano per esser sentiti, e giudicati dal re; e si caparrava il cuore degli uomini d'Israele.7Ma passato il quarantesimo anno disse Assalonne al re David: Io andrò, e adempirò in Hebron i voti fatti da me al Signore.8Perocchè il tuo servo essendo a Gessur nella Siria, fece questo voto, e disse: Se il Signore mi farà tornare a Gerusalemme, offrirò sagrifizio al Signore.9E il re David gli disse: Va in pace. E quegli partì e andò in Hebron.10Ma Assalonne mandò emissarii in tutte le tribù d'Israele che dicessero: Subito che udirete il suono della tromba, direte: Assalonne regna già in Hebron.11Or con Assalonne erano andati da Gerusalemme dugento uomini invitati (da lui) i quali lo seguirono con semplicità di cuore e senza sapere niente de' suoi fini.12Assalonne invitò parimente Achitophel Gilonita consigliere di David dalla sua città di Gilo. E nel tempo ch’egli stava immolando vittime, si formava una possente congiura, e cresceva il numero della gente, che correva in folla verso Assalonne.13Venne pertanto a Davidde un messo, che disse: Tutto Israele si è dato di tutto cuore a seguire Assalonne,14E David disse a’ suoi servi, che eran con lui in Gerusalemme: Orsù fuggiamo, perocché non avrem luogo di scampo, quando sia venuto Assalonne: affrettatevi a partire, affinchè col suo arrivo non ci prevenga, e porti rovine sopra di noi, e metta a fil di spada la gente della città.15Dissero i servi del re a lui: Tutto quel che ci comanderà il re nostro Signore, sarà eseguito di buona voglia da noi tuoi servi.16Partì adunque il re a piedi con tutta la sua famiglia, e lasciò dieci concubine a custodire il palazzo.17E il re, e tutto Israele uscirono a piedi, ed essendo già lungi dalla casa, egli si fermò:18E tutti i suoi servi facevano il viaggio presso a lui, e le legioni di Gerethi, e di Phelethi, e tutti i Gethei, guerrieri di valore, in numero di seicento uomini, i quali lo avean seguito da Geth, camminavano a piedi dinanzi a lui,19Ma il re disse ad Ethai di Geth: Perchè vieni tu con noi? Torna indietro, e statti col re, essendo tu forestiero, e uscito dal tuo paese.20Jeri tu se’ arrivata, e oggi sarai costretto a partire con noi? quanto a me io andrò, dove debbo andare: torna indietro, e riconduci teco i tuoi fratelli, e il Signore sarà misericordioso, e fedele con te, perchè tu hai dimostrata la tua gratitudine, e lealtà.21Ma Ethai rispose al re: Viva il Signore, e viva il re mio padrone: in qualunque luogo sarai tu, o re signor mio, ivi sarà o vivo, o morto il tuo servo.22E David disse ad Ethai: Vieni, e passa. E passò Ethai Getheo, e tutta la gente che era con lui, e tutta l'altra moltitudine.23E tutti piangevano, e singhiozzavano forte: e passò tutto il popolo, ed anche il re passò il torrente Cedron: e tutta la gente s'incamminò per la strada, che mena al deserto.24Venne anche Sadoc sommo sacerdote, e con lui tutti i Leviti, che portavan l'arca del testamento di Dio, e deposero l’arca di Dio: e Abiathar le andò appresso aspettando che finisse di passar tutto il popolo, che era uscito dalla città.25Ma il re disse a Sadoc: Riporta in città l'arca di Dio: se io troverò grazia negli occhi del Signore, egli mi rimenerà, e farammi vedere e questa, e il suo tabernacolo.26Ma se egli mi dirà. Non ti voglio: io son preparato, faccia egli quello che a lui piace.27E soggiunse il re a Sadoc sommo sacerdote: Torna in pace alla città, o Veggente: e Achimaas tuo figliuolo, e Gionata figliuolo di Abiathar, due vostri figliuoli, sieno con voi.28Ecco che io vo a nascondermi nelle pianure del deserto, sino a tanto che altre nuove mi vengano da voi.29Sadoc adunque, e Abiathar riportarono l'arca di Dio in Gerusalemme, e ivi si stettero.30Or Davidde saliva il colle degli ulivi, e lo saliva piangendo, e camminava a piedi ignudi, col capo coperto: e parimente tutto il popolo che era con lui, saliva col capo coperto, e piangendo.31E fu riferito a Davidde, come anche Achitophel era entrato nella congiura di Assalonne; e disse David; Signore, infatua, ti prego, i consigli di Achitophel.32E mentre Davidde stava per arrivare alla vetta del monte, in cui voleva adorare il Signore, sopraggiunse ad un tratto presso di lui Chusai di Arachi colla veste stracciata, e il capo coperto di polvere.33E Davidde gli disse: Se tu vieni con me, mi sarai di peso.34Ma se tornerai in città, e dirai ad Assalonne: Io, o re, son tuo servo: come ho servito al padre tuo, cosi servirò a te: tu dissiperai i disegni di Achitophel.35E tu avrai con te Sadoc, e Abiathar sacerdoti, e tutto quello che sentirai dirsi in casa del re, lo farai sapere a Sadoc, e ad Abiathar sacerdoti.36E sono con essi due loro figliuoli, Achimaas figliuolo di Sadoc, e Gionata figliuolo di Abiathar, e per essi mi darete notizia di tutto quello che saprete.37Or nel punto, in cui Chusai amico di David arrivò in città Assalonne ancora arrivò in Gerusalemme.

Note:

15,1:Si procurò de' cocchi, ec. Morto Ammon, e morto Cheleab secondogenito (del quale altri credono, che non sia mai fatta menzione, perchè fosse incapace di regnare per qualche difetto) Assalonne, che era terzogenito, si persuase agevolmente di dover succedere al padre; ma la sua ambizione non permettendogli di aspettare in morte di David, dopo il suo ritorno dall'esilio concepì l'orribile disegno di levare dal trono il proprio padre. Non gli mancava ne bella presenza, ne talento, ne eloquenza, ne ardire per insinuarsi negli animi del popolo amante di novità, e facile a lasciarsi sedurre dalle apparenze.

15,7:Ma passato il quarantesimo anno. Quest'anno quaranta si conta comunemente dalla prima nazione di David fatta da Samuele; secondo altri dalla vittoria di David sopra il gigante. Notisi però, che Giuseppe Ebreo e Teodoreto e le versioni Siriaca ed Arabica in vece di anno quarantesimo portano l'anno quarto; che sarebbe l'anno quarto dopo il ritorno di Assalonne alla casa del padre; e di più molti antichi MSS. della nostra vulgata hanno la stessa lezione.
Adempirò in Hebron. La città di Hebron per essere sepultura degli antichi Patriarchi, era rispettata come luogo santo; e ivi era nato Assalonne. cap. III. 3.

15,11:Con Assalonne erano andati... dugento uomini ec. Questi erano persone dabbene e buoni soldati di Davidde, i quali Assalonne volle aver seco per dar credito al suo partito, e forse per dar ad intendere alla moltitudine, che in quello, ch'ei faceva, il padre era seco d'accordo. Questi non erano del segreto, e furono invitati sotto pretesto di accompagnarlo a quel sacrifizio, e trovarsi al solenne banchetto, che ne veniva in appresso.

15,12:Invitò parimente Achitophel. Egli era avolo di Bethsabea; ma probabilmente Assalonne lo guadagnò con larghe promesse.

15,13:Tutto Israele si è data ec. Questo avviso si vede, che fu recato a Davidde assai tardi; mentre egli ebbe appena tempo di fuggire da Gerusalemme. Ma chi avrebbe potuto immaginarsi possibile un cambiamento si grande nel popolo, che dimentico delle cose grandi operate da questo re, e della sua rettitudine, e della stessa elezione, che Dio avea fatta di lui per regnare, si porti a secondare con tanto impegno l'iniqua trama di un figliuolo disumanato? Assalonne si era guadagnato l'affetto di molti; il fatto di Bethsabea, e la morte del marito innocente doveano aver fatto perdere molto a Davidde della stima e dell'amore del popolo; ma tutto questo non sarebbe bastato a produrre una rivoluzione si grande, se Dio, il quale volea punire questo principe, non avesse permesso, che negli occhi di questo popolo scomparissero a un tratto tutti i pregi e le virtu di lui, e lo stesso popolo restasse affascinato dall'esteriori prerogative di Assalonne, dalle promesse e dalle speranze. Ciò ben vedea Davidde, il quale non tanto afflitto della ribellione, quanto della causa data alla ribellione colle sue colpe, per andarle incontro con frutto prese tosto i sentimenti e l'abito di penitente per disarmare l'ira dei Signore prima di pensare a valersi delle forze, che gli restavano per andare incontro a' nemici. Si consideri posatamente la fuga di questo principe dalla sua capitale, quello ch'eì dice, quello ch'eì fa; e riconosceremo come egli senza perturbazion di mente, senza perdere la speranza nel suo Dio, senza lasciar indietro veruna di quelle attenzioni, che convenivano al presente suo stato, fugge da Gerusalemme, perché Dio vuole, che egli fugga, e porti in ispirito di penitenza questa massima umiliazione; per questo egli esce a piedi, e a piedi nudi, e tralle lagrime e i singhiozzi de' servi fedeli, che gli trafiggono l'anima; offerendo a Dio il sacrifizio di un cuore contrito e umiliato, sacrifizio, che non è disprezzato giammai dal Signore.

15,17:Essendo già lungi dalla casa egli si fermò ec. Per mettere in ordine la sua gente, la quale confusamente gli andava dietro.

15,18:E i Gethei. Erano soldati originari di Geth, donde erano venuti al servizio di David, abbracciato (come credesi) il Giudaismo. Ethai di Geth venuto di fresco da quel paese dovea essere stato fatto pel suo valere capitano di questi soldati. Ma notisi come Davidde nella sua fuga non ha (fuori della sua famiglia) altri compagni, che forestieri.

15,20:Torna indietro, e riconduci ec. Spicca qui mirabilmente il buon cuore di Davidde, il quale non vorrebbe, che questo straniero venuto da poco tempo con altri suoi concittadini a servirlo, si esponesse agr incomodi e ai pericoli della sua fuga. Credesi, che Ethai e i suoi fosser proseliti.

15,23:Passa il torrente Cedron, che scorrea di mezzo tralle mura della città e il monte degli ulivi. Cedron vuol dire ambroso.

15,25-26:Riporta... l'arca di Dio: ec. Risplende nel fatto e nelle parole di David una umiltà, una fede, una rassegnazione ammirabile alle disposizioni della Provvidenza. E gli si priva della consolazione di avere presso di se l'arca del Signore, per non esporre e le vite de' sacerdoti al furore di Assalonne e l'arca stessa al pericolo di essere profanata. Davidde considerando se solo come causa di tutto quello che avveniva pei suoi peccati, bramava in certo modo di esser solo a portarne, la pena.

15,27:O Veggente, o Profeta. Con tal nome chiama il sommo Sacerdote, perchè questi rivestito dell'Ephod consultava il Signore, e ne riferiva gli oracoli.