Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 22


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Cantico di ringraziamento composto da Davidde per la sua liberazione da tutti nemici.

1Or Davidde cantò al Signore le parole di questo cantico il giorno, in cui il Signore lo liberò dalle mani di tutti li suoi nemici, e dalle mani di Saul.2E disse: II Signore mio asilo, e mia fortezza, e mio salvatore.3Dio mia difesa, in lui spererò: mio scudo, e mia possente salute: tu che m'ingrandisci, tu mio rifugio: salvator mio, tu mi libererai dall'iniquità.4Invocherò il Signore, che è degno di lode: e sarò salvo da' miei nemici.5Imperocché mi circondarono gli affanni di morte: torrenti di gente iniqua mi spaventarono.6I lacci dell'inferno mi cinsero: mi stringevano i lacci di morte.7Nella mia tribolazione invocherò il Signore, e verso il mio Dio alzerò le strida: ed egli dal suo tempio udirà le mie voci, e alle orecchie di lui perverranno i miei clamori.8Si commosse, e fu in tremore la terra: agitate furono, e scosse le fondamenta de' monti, perchè egli era con essi sdegnato.9Dalle sue narici si alza il fumo, e la sua faccia getta fuoco divoratore: da lui sono accesi i carboni.10Abbassò i cieli, e discese: e una nebbia caliginosa (era) sotto i suoi piedi.11Salì sopra i Cherubini, e sciolse il suo volo: strisciò sull'ale de' venti.12Sì occultò nelle tenebre, che avea d'intorno: fe' distillare le acque dalle nubi dei cieli.13Dal fulgore, che gli va innanzi, preser fuoco gli ardenti carboni.14Tuonerà dal cielo il Signore; e l'Altissimo farà udir la sua voce.15Scagliò sue saette, e dissipò quella gente: i suoi fulmini, e la distrusse.16Scoperte (allora) rimasero le voragini del mare; e aperti i fondamenti della terra alle minacce del Signore, al soffio impetuoso del suo furore.17Stese dall'alto la mano, e mi prese; e dalle profonde acque mi trasse.18Liberommi dal nemico mio potentissimo, e da coloro, che mi odiavano: perchè eran più forti di me.19Ei mi prevenne nel giorno dell'afflizione: il Signore fu mio sostegno.20E fuor mi trasse all’aperto: mi liberò, perchè ebbe buon volere per me.21Darà mercede a me il Signore secondo la mia giustizia: renderà a me secondo la purezza delle mie mani.22Perocché io seguitai attentamente le vie del Signore, ed empiamente non operai contro il mio Dio.23Conciossiachè tutti i suoi giudizii mi stanno dinanzi agli occhi; i suoi precetti non gettai lungi da me.24E sarò perfetto con lui: e mondo mi serberò dalla mia iniquità.25E darà mercede a me il Signore secondo la mia giustizia: e secondo la purezza delle mie mani nel cospetto degli occhi suoi.26Col santo tu (o Dio) sarai santo: e perfetto coll'uom perfetto.27Coll’uom innocente tu sarai innocente: e con chi mal fa, tu sarai malfacente.28Tu salverai la nazione de' poveri: e i superbi umilierai col tuo sguardo.29La mia lampa se' tu, o Signore: le mie tenebre schiarirai tu, o Signore.30Col tuo ajuto correrò armato di tutto punto (a combattere) e coll'ajuto del mio Dio valicherò la muraglia.31Immacolata la via di Dio: la parola del Signore purgata (quasi) col fuoco: egli è scudo di tutti quelli che sperano in lui.32Chi è Dio fuori che il Signore? e chi è potente fuori che il nostro Dio?33Iddio è quegli, che di fortezza mi veste: e la strada mi appiana perfettamente.34I miei piedi fece uguali a quelli de' cervi, e in luogo sublime mi collocò.35Egli avvezzò le mie mani a combattere, e le mie braccia fe’ simili a un arco di bronzo.36Tu lo scudo mi desti di tua salute, e la tua benignità m'ingrandì.37Tu allargasti la strada a' miei passi: e i miei calcagni non saranno spossati giammai.38Darò dietro a' miei nemici, e gli sterminerò: e non avrò posa, fino a tanto ch'io gli abbia consunti.39Li consumerò, e gl’infrangerò, onde non possano rialzarsi: cadranno sotto i miei piedi.40Tu di fortezza mi ammantasti per la battaglia: abbattesti sotto di me quelli che contro di me alzaron bandiera.41Facesti, che a me volgesser le spalle i miei nemici: que' che mi odiavano, e io gli sperderò.42Alzeranno le strida, e non sarà chi li salvi: (alzeran le strida) al Signore, e non saranno esauditi.43Li dispergerò come polvere della terra: gl’infrangerò, e gli pesterò, come si fa del fango delle contrade.44Tu mi salverai dalle contraddizioni del popol mio: mi custodirai, perchè io sia capo delle nazioni: un popolo da me sconosciuto mi servirà.45I figliuoli bastardi mi faran resistenza: al primo udire mi obbediranno.46I figliuoli bastardi si struggeranno: e saran ridotti a strettezze né loro angusti recinti.47Viva il Signore, e (sia) benedetto il mio Dio; e sia esaltato Iddio potente, ch'è mia salute.48Tu, o Dio, tu fai le mie vendette, e soggetti a me le nazioni.49Tu mi traesti dalle mani de' miei nemici, e m'innalzasti sopra coloro che a me si opponevano: tu dall'uomo iniquo mi liberasti.50Per questo, o Signore, io ti confesserò tra le genti: e laude canterò al tuo nome.51A lui che ha maravigliosamente salvato il suo re, e fa misericordia a Davidde suo cristo, e alla sua stirpe pe' secoli.

Note:

22,1:Or Davidde cantò, ec. Questo cantico è lo stesso che il Salmo XVII.; onde ne riserbiamo la sposizione al suo luogo tra' Salmi. Solamente qui noterò, esser cosa evidente, che per errore de‘ copisti sia qui stata fatta la trasposizione di un membretto del versetto 45. per ragione della quale sarebbe qui diverso assolutamente il senso da quel che si ha nel Salmo XVII. v. 44. 45. 46. Tutto si accomoda leggendo in tal guisa: Vers. 45 Populus, quem ignoro, serviet mihi; auditu auris obedict mihi. u. tu. F lii alieni ec.