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Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 12


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Il Signore adunque mandò Nathan a David: quegli andò, e gli disse: Due uomini erano nella stessa città, uno ricco, e l'altro povero:1 Il Signore mandò a David Natan, il quale, andato, gli disse: « In una città v'erano due uomini, uno ricco e l'altro povero.
2 Il ricco avea in gran numero pecore e bovi:2 Il ricco aveva pecore e buoi in gran quantità;
3 Il povero poi non avea niente affatto, fuori che una piccola pecorella, che avea comperata e allevata, ed essa era cresciuta in casa sua insieme co' suoi figliuoli, mangiando il pane di lui, e bevendo alla sua coppa, e dormendo nel suo seno: ed ei la teneva in luogo di figliuola.3 il povero non aveva altro che una piccola pecora, che egli aveva comprata e allevata, e che era cresciuta presso di lui insieme ai suoi figli, mangiando del suo pane, bevendo della sua coppa, e dormendo nel suo seno: era per lui come una figlia.
4 Or essendo arrivato un forestiero a casa del ricco, risparmiando questi le sue pecore, e i suoi bovi per fare un banchetto all'ospite, che era venuto a casa sua, si pigliò la pecora del povero, e ne fece vivande per colui che era venuto a casa sua.4 Ora il ricco, essendo andato da lui un pellegrino, per fargli un banchetto non prese le sue pecore e i suoi buoi, ma andò a prendere la pecora del povero e preparò dei cibi per l'uomo che era venuto da lui ».
5 Sdegnato altamente David contro un tal uomo, disse a Nathan: Viva il Signore: colui che ha fatto questo, è reo di morte.5 David, altamente sdegnato contro un tal uomo, disse a Natan: « Viva il Signore! E' degno di morte chi ha fatto questo.
6 Pagherà quattro volte il valor della pecora per aver fatto tal cosa, e non aver avuta pietà.6 Renderà la pecora al quadruplo, per aver fatta tal cosa ed avere agito senza pietà ».
7 Ma Nathan disse a David: Tu se' quell’uomo: Ecco quello che dice il Signore re Dio d'Israele: Io ti unsi re d’Israele, e io ti salvai dalle mani di Saul.7 Allora Natan disse a David: « Quell'uomo sei tu. Ecco ciò che dice il Signore Dio d'Israele: Io ti unsi re sopra Israele; io ti salvai dalla mano di Saul,
8 E ti feci padrone della casa del tuo Signore, e della casa d'Israele, e di Giuda: e se questo è poco, io ti aggiungerò cose molte maggiori.8 ti diedi la casa del tuo signore, e in seno le mogli del tuo signore; io ti diedi la casa d'Israele e di Giuda; e, se questo è poco, vi avrei aggiunto cose molto maggiori;
9 Per qual motivo adunque hai tu disprezzata la parola del Signore, facendo il male nel mio cospetto? tu hai ucciso di spada Uria di Heth, e hai presa per tua moglie la moglie di lui, e lui hai ucciso colla spada dei figliuoli di Ammon.9 ma tu, perchè hai disprezzata la parola del Signore, facendo il male nel mio cospetto? Tu hai ucciso di spada Uria l'Eteo, tu ti sei presa per tua moglie la moglie sua, e l'hai ucciso colla spada dei figli d'Ammon.
10 Per la qual cosa la spada penderà sempre sulla tua casa perchè tu mi hai disprezzato, e hai presa la moglie di Uria di Heth per farla tua moglie.10 Or dunque, la spada non si allontanerà giammai dalla tua casa, perchè tu mi hai disprezzato ed hai presa la moglie di Uria l'Eteo, per farla tua moglie.
11 Quindi tali cose dice il Signore: Ecco che io farò nascere le tue sciagure dalla tua stessa casa, e sotto gli occhi tuoi prenderò le tue mogli, e darolle ad un altro, il qual dormirà colle stesse tue mogli in faccia a questo sole:11 Così parla il Signore: Ecco che io farò sorgere sopra di te il male dalla tua casa, io prenderò sotto i tuoi occhi le tue mogli e le darò ad un tuo vicino, il quale dormirà colle tue mogli in faccia a questo sole.
12 Perocché tu hai fatto in segreto, e io farò queste cose a vista di tutto Israele, e a vista di questo sole.12 Tu hai agito in segreto; ma io compirò queste parole al cospetto di tutto Israele, e al cospetto del sole ».
13 E David disse a Nathan: Ho peccato contro il Signore. E Nathan disse a David: Il Signore ancora ha tolto il tuo peccato: tu non morrai.13 David disse a Natan: « Ho peccato contro il Signore ». Natan disse a David: « Il Signore ha perdonato il tuo peccato: tu non morrai;
14 Ma perchè tu hai fatto che i nemici del Signore bestemmiassero per tal causa, il figliuolo che ti è nato, certamente morrà.14 ma siccome hai fatto bestemmiare i nemici del Signore con tale azione, il figlio che ti è nato morrà senza dubbio ».
15 E Nathan se ne tornò a casa sua. E il Signore percosse il bambino partorito a David dalla moglie di Uria, e non vi restò speranza.15 Natan tornò a casa sua. Il Signore poi percosse il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a David, e non vi fu più speranza per lui.
16 E David fece orazione al Signore pel bambino, e digiunò rigorosamente, e stava segregato, giacendo sopra la terra.16 David pregò il Signore per il bambino, digiunò rigorosamente, stette ritirato a giacere per terra.
17 Ma andarono a lui i più vecchi domestici per astringerlo a levarsi da terra: ma nol volle fare, e non prese cibo con essi.17 Gli anziani di casa sua andarono per farlo levare da terra; ma egli non diè ascolto e non prese il cibo con loro.
18 Or venne che al settimo giorno il bambino si morì: e i servi di David non ardivano di dargli la nuova della morte del bambino: perocché dicevano: Quando il bambino era tuttora in vita, noi gli parlavamo, ed egli non ascoltava le nostre parole: quanto più si affliggerà ove noi gli diciamo: II bambino è morto?18 Dopo sette giorni il bambino morì; e i servi di David non avevano coraggio d'annunziargli che il bambino era morto, perchè dicevano: « Se non ci dava ascolto quando gli si parlava essendo ancora in vita il bambino, quanto più s'affliggerà ora, se andiamo a dirgli che il bambino è morto? »
19 Ma veggendo David, come i suoi servi cicalavano sotto voce: comprese, che il bambino era morto; e disse a' suoi servi: E’ egli forse morto il bambino? Risposero: È morto.19 Ma David vedendo che i suoi servi parlavano sotto voce, comprese che il bambino era morto, e disse ai suoi servi: « E' forse morto il bambino? » Essi risposero: « E' morto ».
20 Allora David si alzò da terra e si lavò, e si unse: e cangiate le vesti entrò nella casa del Signore, e lo adorò, e tornato a sua casa chiese, che gli portasser da mangiare e mangiò.20 Allora David si alzò da terra, si lavò, si unse, e mutate le vesti, entrò nella casa del Signore, ove adorò. Tornato poi a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare, e mangiò.
21 E i suoi servi gli dissero: Che vuol dir questo? quando il bambino era ancor vivo, tu hai digiunato, e pianto: morto che è stato, ti sei alzato, e hai mangiato.21 I suoi servi gli dissero: « Come mai hai agito in questa maniera? Quando il bambino era ancor vivo, tu hai digiunato e pianto, dopo che è morto, ti sei alzato ed hai mangiato ».
22 Ed egli disse: Ho digiunato, e ho pianto a causa del bambino, mentr'ei vivea tuttora, perchè io diceva: Chi sa, che forse il Signore non me lo renda, e resti in vita il figliuolo?22 David disse: « Ho digiunato e pianto pel bambino mentre era vivo, perchè io dicevo: Chi sa? Forse il Signore me lo renderà; il fanciullo potrà vivere.
23 Ma ora ch'egli è morto, perchè ho io da digiunare? Potrò io ancor ritornarlo alla vita? piuttosto andrò io a trovarlo: ma egli non tornerà a me.23 Ma ora che il fanciullo è morto, perchè dovrei digiunare? Potrò forse farlo ritornare di nuovo? E più facile che io vada dov'è lui; ma egli non tornerà a me ».
24 E David racconsolò Bethsabea sua moglie, e andò a dormir con essa: ed ella ebbe un figliuolo, e gli diede il nome di Salomone, e il Signore lo amò.24 David consolò Betsabea sua moglie, andò a dormire con lei, ed essa ebbe un figlio al quale pose nome Salomone. Il Signore l'amò
25 E mandò il profeta Nathan, e gli fece porre il nome di Amabile al Signore, perchè il Signore lo amava.25 e dando gli ordini per mezzo di Natan profeta, lo chiamò Amabile al Signore, perchè il Signore lo amava.
26 Frattanto Gioab assediava Rabbath degli Ammoniti, e stava per espugnare quella città reale.26 Intanto Gioab combatteva contro Rabbat dei figli d'Ammon. Stando per attaccare la città reale.
27 E spedì Gioab de’ messi a David per dirgli: Io ho fatto l’assedio della città di Rabbath, e sta per esser presa la città delle acque.27 Gioab spedì dei messi a David, dicendo: « Ho combattuto contro Rabbat, e la Città dell'acque deve esser presa;
28 Tu adunque raduna adesso il rimanente del popolo, e dà l'assalto alla città, e fattene padrone affinchè essendo soggiogata da me non si ascriva a me la vittoria.28 or dunque raduna il rimanente del popolo e assedia la città e prendila, chè la città non venga distrutta da me e la vittoria non sia ascritta al mio nome ».
29 Davidde pertanto adunò tutto il popolo, e si mosse verso Rabbath, e assalitala, la prese.29 David allora adunò tutto il popolo, andò contro Rabbat, l'attaccò e la prese.
30 E tolse dalla testa del loro re il diadema, che pesava un talento d'oro, e conteneva gemme di grandissimo pregio, il quale fu posto sulla testa di David. E riportò ancora grandissima preda della città:30 Tolse dal capo del loro re il diadema, che pesava un talento d'oro e aveva gemme preziosissime. Questo fu posto sul capo di David. Portò via dalla città grandissima preda.
31 E condottine via gli abitanti li fece segare, e fece passar sopra di loro dei carri con ruote di ferro; e li fece sbranare con coltelli, e gettare in fornaci da mattoni: così egli fece a tutte le città degli Ammoniti. E se ne tornò David con tutto l'esercito a Gerusalemme.31 Ne condusse via gli abitanti e li fece segare, fece passare sopra di loro dei carri ferrati, li tagliò a pezzi con coltelli, li gettò in fornaci da mattoni. Così trattò tutte le città dei figli d'Ammon. Poi David tornò con tutto l'esercito a Gerusalemme.