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Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 1


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Or egli avvenne che essendo già morto Saul, David, disfatti gli Amaleciti, tornò a Siceleg, dove era da due giorni.1 Dopo la morte di Saul, Davide ritornò dalla strage di Amalek e rimase a Ziklàg due giorni.
2 Quando il terzo giorno comparve un uomo che veniva dal campo di Saul colla veste stracciata, col capo sparso di polvere, e accostatosi a David si prostrò colla faccia per terra, e lo adorò:2 Al terzo giorno, ecco arrivare un uomo dall'accampamento di Saul, con le vesti stracciate e con la testa cosparsa di terra. Giunto presso Davide, cadde a terra facendo prostrazioni.
3 E David gli disse: Donde vieni? E quegli disse: Dal campo d’Israele sono fuggito.3 Davide gli domandò: "Da dove vieni?". Gli rispose: "Mi sono messo in salvo dall'accampamento d'Israele".
4 E David disse a lui: Che è egli avvenuto? dimmelo. E quegli rispose: II popolo è fuggito dalla battaglia, e molti del popolo sono morti: e anche Saul, e Gionata suo figliuolo son morti.4 E Davide gli domandò: "Come è andata la cosa? Su, raccontami!". Riferì che il popolo era fuggito dalla battaglia, che molti del popolo erano caduti ed erano morti; perfino Saul e suo figlio Gionata erano morti.
5 E David disse a quel giovane, che raccontava tai cose: Come sai tu che sia morto Saul, e Gionata suo figliuolo?5 Davide domandò al giovane che l'informava: "Come hai saputo che Saul e suo figlio Gionata sono morti?".
6 E quel giovane disse: Io era casualmente arrivato sul monte Gelboe, quando Saul si gettò sulla punta della sua lancia: e si appressavano de’ cocchi, e dei cavalieri.6 Rispose il giovane che gli dava notizie: "Capitai per caso sul monte Gelboe, ed ecco, Saul era appoggiato alla sua lancia: già carri e cavalieri gli erano addosso.
7 E rivoltosi indietro, e vedendomi, mi chiamò. E avendogli io risposto: Eccomi:7 Allora, voltatosi, mi vide e mi chiamò; io risposi: "Eccomi!".
8 Disse egli a me: Chi sei tu? E io dico a lui: Sono un Amalecita.8 Mi domandò: "Chi sei?". Gli risposi: "Sono un amalecita".
9 Ed egli mi disse: Sta sopra di me, e uccidimi; perocché sono oppresso di affanno, e sono tuttora pieno di vita.9 Mi disse: "Ti prego, vienimi addosso e uccidimi, perché sono preso da angosce, benché la mia vita sia tuttora in me".
10 E standogli sopra lo uccisi, ben sapendo come non potea vivere dopo tal rovina: e presi il diadema che avea in testa, e lo smaniglio che avea al suo braccio, e gli ho portati qua a te mio signore.10 Allora mi gettai su di lui e lo uccisi, poiché capivo che non sarebbe sopravvissuto alla sua caduta. Poi presi il diadema che portava in capo e il bracciale che aveva al braccio e li ho portati qui al mio signore".
11 Ma David, prese le sue vesti, stracciolle, e (similmente) tutti quelli che eran con lui,11 Davide afferrò le proprie vesti e le stracciò; così fecero anche tutti gli uomini che erano con lui.
12 E si battevano il petto e piangevano, e digiunaron fino alla sera a causa di Saul, e di Gionata suo figliuolo, e del popolo del Signore, e della casa d'Israele, perchè eran periti di spada.12 Fecero cordoglio, piansero e digiunarono fino a sera su Saul e su Gionata suo figlio, sul popolo del Signore e sulla casa d'Israele, perché erano caduti di spada.
13 Disse poi David al giovane, che avagli recata la nuova: Ionde se' tu? E quegli rispose: Son figliuolo di un uomo forestiero Amalecita.13 Poi Davide domandò al giovane che l'informava: "Di dove sei?". Rispose: "Sono figlio di uno straniero amalecita".
14 E disse David: Come non hai avuto ribrezzo di stender la tua mano per uccidere il cristo del Signore?14 Davide gli disse: "Come mai non hai avuto timore di stendere la tua mano per uccidere il consacrato del Signore?".
15 E chiamato uno de' suoi servi, disse David: Vieni qua, gettati sopra costui. Ed ei gli diede il colpo, e colui morì.15 Davide chiamò uno dei giovani e disse: "Avvicinati, colpiscilo!". Lo colpì e quello morì.
16 E David disse a lui: II tuo sangue (sia) sulla tua testa; imperocché la tua bocca ti ha condannato, avendo tu detto: Io ho ucciso il cristo del Signore.16 Davide gli disse: "Il tuo sangue ricada sul tuo capo, poiché la tua stessa bocca ha testimoniato contro di te dicendo: "Io ho ucciso il consacrato del Signore".
17 E David fece questo cantico funebre sopra Saul, e sopra Gionata suo figliuolo.17 Davide allora intonò questa elegia su Saul e su Gionata, suo figlio,
18 E ordinò che s'insegnasse a' figliuoli di Giuda il cantico dell'arco come nel libro de’ Giusti sta scritto. Or egli disse: ripensa, o Israele, a coloro i quali delle lor ferite son morti sopra i tuoi colli.18 e ordinò di insegnarla ai figli di Giuda. Ecco è scritta nel Libro del Giusto.
19 Gli eroi d'Israele sono stati uccisi sopra i tuoi monti: come son eglino morti questi campioni?19 "Sui tuoi colli, o Israele, il tuo vanto è stato trafitto! Come sono caduti i prodi?
20 Non si porti tal nuova a Geth, non si porti tal nuova nelle piazze di Ascalona: perchè non ne faccian festa le figliuole de’ Filistei, e non esultino le figlie degli incirconcisi.20 Non l'annunziate a Gat, non date la notizia per le vie di Ascalon, perché non gioiscano le figlie dei Filistei, non esultino le figlie degli incirconcisi.
21 Monti di Gelboe, nè rugiada, nè piova cada sopra di voi, nè campi abbiate, onde offerir si possano le primizie: perocché colà fu gittato per terra lo scudo dei forti, lo scudo di Saul, come se egli non fosse stato unto con olio.21 O monti di Gelboe, né rugiada né pioggia su di voi, né campi di primizie, poiché lì è stato profanato lo scudo dei prodi, lo scudo di Saul mai unto con olio,
22 Nel sangue degli uccisi, nelle grasse viscere dei valorosi non ha lasciato mai di saziarsi la freccia di Gionata: la spada di Saul non è mai rientrata nel fodero senza frutto.22 ma dal sangue dei trafitti, dal grasso dei prodi. L'arco di Gionata non si ritrasse mai e la spada di Saul non ritornava a vuoto.
23 Saul, e Gionata amabili, e gloriosi nella lor vita, più veloci dell'aquile, più forti de' leoni, non sono stati divisi neppur nella morte.23 Saul e Gionata, amabili e deliziosi, né in vita né in morte furono separati. Erano più veloci delle aquile, più arditi dei leoni.
24 Figlie d' Israele spargete lagrime sopra Saulle, il quale vi rivestiva di delicate vesti di scarlatto, e vi somministrava aurei fregi per adornarvi.24 Figlie d'Israele, piangete su Saul, che vi rivestiva di scarlatto con delizie, che ornava di gioielli d'oro le vostre vesti.
25 Come mai son eglino caduti i forti nella battaglia? Come mai è stato ucciso Gionata sopra i tuoi monti?25 Come sono caduti i prodi in mezzo alla battaglia? Gionata sui tuoi colli è stato trafitto!
26 Te io piango, o fratello mio, Gionata, bello oltre modo, e amabile più d'ogni amabil fanciulla. In quella guisa che la madre ama l'unico figlio, così io ti amava.26 Una gran pena ho per te, fratello mio Gionata, mi eri tanto caro! Era meraviglioso per me il tuo amore più dell'amore delle donne!
27 Come mai sono caduti i forti, e le loro armi guerriere si son perdute ?27 Come sono caduti i prodi, e sono perite quelle forze bellicose?".