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Giovedi, 2 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Isaia 44


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Ed ora ascolta, o Giacobbe mio servo, o Israele mio eletto.1 Ora ascolta, Giacobbe, servo mio, Israele che ho eletto!
2 Queste cose dice il Signore che t'ha fatto, che t'ha formato dal seno della madre, il tuo aiuto: « Non temere, o Giacobbe mio servo, o giustissimo da me eletto;2 Così parla il Signore, che ti ha fatto, ti ha formato nel seno materno e ti aiuta: "Non temere, servo mio Giacobbe, Iesurùn, che ho eletto!
3 perchè io coprirò d'acque la terra sitibonda e di ruscelli la terra arida: effonderò il mio spirito sopra la tua discendenza, e la mia benedizione sopra la tua stirpe.3 Perché farò scorrere acqua nella steppa e fiumi nella terra arida. Effonderò il mio spirito sulla tua progenie e la mia benedizione sulla tua posterità.
4 E germineranno tra le erbe, come salci lungo le acque correnti.4 Cresceranno come erba in mezzo all'acqua, come salici lungo i corsi d'acqua.
5 Uno dirà: « Io sono del Signore », l'altro prenderà il nome di Giacobbe: un altro poi scriverà sulla sua mano: « Del Signore » e prenderà il soprannome da Israele ».5 Questi dirà: "Io appartengo al Signore", quegli si chiamerà col nome di Giacobbe; un altro scriverà sulla mano: "del Signore", e verrà indicato con il nome d'Israele".
6 Così parla il Signore, il re d'Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: « Io sono il primo, io sono l'ultimo, e fuori di me non c'è Dio.6 Così parla il Signore, il re d'Israele, il suo redentore, il Signore degli eserciti: "Io sono il primo e io sono l'ultimo, all'infuori di me non vi è Dio.
7 Chi è come me? Chiami, proclami, e m'esponga l'ordine delle cose dal giorno in cui io stabilii gli antichi popoli. Annunzino ad essi l'avvenire e le cose future.7 Chi è come me? Lo proclami! Lo annunci e me lo esponga! Chi ha fatto intendere le cose future dall'eternità? Ci annuncino ciò che succederà!
8 Non vi spaventate, non vi turbate: da un pezzo io l'ho fatto sapere e l'ho predetto: voi mi siete testimoni: vi può essere un Dio fuori di me, un plasmatore che io non conosca?8 Non lasciatevi spaventare e non temete! Non l'ho forse fatto intendere e annunciato da molto tempo? Voi ne siete testimoni: vi è forse un dio all'infuori di me? Non vi è una roccia! Non ne conosco!".
9 I fabbricatori d'idoli sono, tutti insieme, un niente, e loro a nulla gioveranno le cose che stiman preziose; essi ne son testimoni, che nulla vedono, che non intendono, e son confusi.9 I fabbricatori di idoli sono tutti un niente e i loro oggetti preziosi non valgono a nulla. I loro testimoni non vedono e non comprendono, per cui saranno coperti di vergogna.
10 Chi ardì fabbricare un Dio e fondere un idolo buono a nulla?10 Chi forma un dio e fonde il simulacro senza attendere vantaggio?
11 Ecco, tutti quelli che vi han preso parte saran confusi: questi artefici son degli uomini: s'adunino tutti insieme, si presentino, e tremeranno, e saran tutti svergognati.11 Ecco, tutti i suoi seguaci saranno coperti di confusione e gli artigiani non sono che uomini. Si raccolgano tutti e si presentino! Saranno insieme spaventati e confusi.
12 Il fabbro lavora colla lima, col fuoco, e col martello dà forma al suo lavoro, lo riduce a forza di braccia, patirà la fame e verrà meno, non beverà acqua e sarà spossato.12 Il fabbro lavora il ferro sulle braci e col martello gli dà la forma, lo rifinisce col suo braccio vigoroso, soffre la fame ed è estenuato, non beve acqua e si stanca.
13 Il legnaiolo tende il regolo, dà forma all'idolo collo scalpello, lo riduce colla squadra, gli dà il rotondo col compasso, gli dà la forma d'uomo, d'uomo di bell'aspetto, che resti in casa.13 Il falegname stende il regolo, disegna l'idolo con lo stilo, lo fabbrica con scalpelli, lo misura con il compasso facendolo a forma d'uomo, come una splendida figura umana, perché possa abitare in un tempio.
14 Taglia i cedri, porta via un leccio, una querce che era stata fra gli alberi del bosco. Ha piantato un pino, che la pioggia ha fatto crescere,14 Egli si taglia i cedri, prende un cipresso o una quercia, che fa crescere vigorosi tra gli alberi della foresta; egli pianta un frassino, che la pioggia fa crescere.
15 e serve agli uomini per il fuoco, ed egli l'ha preso e s'è scaldato, l'ha fatto bruciare e ha cotto il pane; di quello che è rimasto ci ha fatto un dio, e l'adora, ci ha fabbricato un idolo, e si prostra dinanzi a lui.15 Ciò serve all'uomo per bruciare; ne prende una parte, e si scalda e ancora ne accende il fuoco e cuoce il pane; con il resto fabbrica un dio e l'adora, ne fa un simulacro e lo venera.
16 La metà l'ha bruciata col fuoco, coll'altra metà ci ha cotte le carni da mangiare, ha cotte le sue vivande e s'è saziato, s'è scaldato e ha detto: « Ah! mi sono scaldato, ho visto il fuoco! »16 Una metà la brucia al fuoco e sulle sue braci cuoce la carne, mangia l'arrosto e si sazia, inoltre si riscalda e dice: "Ah, mi sono riscaldato, ho visto la fiamma!".
17 Di ciò che è restato s'è fatto un dio, un idolo e gli si prostra davanti e l'adora, e prega, dicendo: « Salvami: tu sei il mio Dio! »17 Con il resto egli fabbrica un dio, un simulacro, lo venera, lo adora e gli rivolge la preghiera dicendo: "Salvami, perché tu sei il mio dio!".
18 Non sanno, non capiscono nulla, hanno gli occhi impiastricciati in modo da non vedere e da non capire col loro cuore.18 Non sanno e non comprendono, perché i loro occhi sono coperti in modo da non vedere, i loro cuori impediti in modo da non comprendere.
19 Non riflettono nella loro mente, non hanno nè intelligenza nè buon senso da dire: « Ne ho bruciata la metà al fuoco, sui suoi carboni ci ho cotto il pane, ci ho cotte le carni per i miei pasti, e di quel che resta ne farò un idolo? Mi prostrerò davanti ad un pezzo di legno? »19 Egli non considera nel suo cuore, non ha né scienza né intelligenza per dire: "La metà l'ho bruciata sul fuoco e sulle sue braci ho anche cotto il pane; ho arrostito la carne e l'ho mangiata; con il resto fabbricherò l'abominazione, venererò un pezzo di legno"?
20 Una parte di esso è cenere, un cuore stolto l'adora, e non potrà liberare se stesso, e non potrà dire: « Forse nella mia destra è la menzogna ».20 Egli si pasce di cenere, il suo cuore sedotto lo travia; egli non salverà la sua vita e non dirà: "Non è forse una falsità ciò che tengo in mano?".
21 Ricordati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perchè tu sei mio servo, io t'ho fatto: tu Sei mio servo; o Israele, non ti dimenticare di me.21 "Ricorda queste cose, o Giacobbe, o Israele, poiché tu sei il mio servo! Ti ho formato, tu sei il mio servo; o Israele, io non ti dimenticherò!
22 Ho fatte sparire come nubi le tue iniquità, come nebbia i tuoi peccati: ritorna a me, chè t'ho redento.22 Ho disperso come una nube le tue trasgressioni, i tuoi peccati come una nuvola. Ritorna a me, perché io ti ho redento".
23 Cieli, cantate inni, chè il Signore ha fatto misericordia, giubilate, ultimi confini della terra, fate echeggiare i canti di lode, o montagne, o foreste con tutte le vostre piante, perchè il Signore ha redento Giacobbe, e sarà glorificato Israele.23 Giubilate, o cieli, perché il Signore ha agito! Esultate, profondità della terra! Gridate di gioia, o montagne, e tu, foresta, con tutti i tuoi alberi! Perché il Signore ha redento Giacobbe e ha manifestato la sua gloria in Israele.
24 Così parla il Signore, il tuo redentore, che ti ha formato dal seno della madre: « Io sono il Signore che ho fatto tutte le cose, io solo distendo i cieli, e rendo stabile la terra, e nessuno è con me.24 Così parla il Signore, il tuo redentore, colui che ti ha formato fin dal seno materno: "Io sono il Signore che ha creato tutto, che da solo ho disteso i cieli, ho fissato la terra: chi era con me?
25 Io rendo vani i presagi degli indovini, e faccio impazzire gli astrologò fo indietreggiare i sapienti, rendo stoltezza la loro scienza.25 Io anniento i presagi degli indovini e faccio delirare i maghi; faccio indietreggiare i sapienti e rendo folle la loro scienza.
26 Io compio le parole del suo servo, eseguisco il consiglio dei suoi inviati, io, che dico a Gerusalemme: « Sarai abitata », alle città di Giuda: « Sarete riedificate » io rialzerò le loro rovine.26 Confermo la parola del mio servo e do successo al consiglio dei miei inviati; io che dico a Gerusalemme: "Sarai abitata" ed alle città di Giuda: "Sarete ricostruite", e riedificherò le sue rovine.
27 Io che dico all'abisso: « Asciugati », io farò seccare i tuoi fiumi.27 Sono io che dico all'oceano: "Séccati", e faccio inaridire i tuoi fiumi.
28 Io che dico a Ciro: « Tu sei il mio pastore, e tu adempirai tutti i miei voleri », io che dico a Gerusalemme: « Sarai riedificata » e al tempio: « Sarai rifondato ».28 Sono io che dico a Ciro: "Mio pastore"! Ed egli compirà tutti i miei desideri; che dico a Gerusalemme: "Sarai riedificata", ed al tempio: "Sarai ristabilito"!".