Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 15


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Di buon'ora, senza ritardo alcuno, i principi dei Sacerdoti con i seniori, gli Scribi e tutto il Sinedrio, fecero consiglio, e Gesù, legato e condotto via, fu consegnato a Pilato.1 E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato.
2 Pilato lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici».2 Pilato gli domandò: «Tu sei il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici».
3 I principi dei Sacerdoti intanto lo accusavano di molte cose.3 I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose.
4 Pilato allora gli domandò di nuovo: «Non rispondi nulla? Guarda di quante cose ti accusano».4 Pilato lo interrogò di nuovo dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!».
5 Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato se ne meravigliava.5 Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito.
6 Ora per la festa di Pasqua egli liberava a loro un carcerato, qualunque chiedessero.6 A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta.
7 C'era allora in prigione uno, chiamato Barabba, legato insieme a dei sediziosi, per aver in una sommossa commesso un omicidio.7 Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio.
8 Il popolo, adunatosi, cominciò a domandare che egli facesse come sempre aveva lor fatto.8 La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere.
9 E Pilato chiese loro: «Volete che vi dia libero il re dei Giudei?».9 Pilato rispose loro: «Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?».
10 Poichè sapeva bene che i principi dei Sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia.10 Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia.
11 I principi dei Sacerdoti però istigarono il popolo a chiedere piuttosto la liberazione di Barabba.11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba.
12 E Pilato di nuovo domandò: «Che volete dunque ch'io faccia del re dei Giudei?».12 Pilato disse loro di nuovo: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?».
13 Essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo».13 Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!».
14 E Pilato diceva loro: «Ma che male ha fatto?». E quelli gridavano più forte: «Crocifiggilo».14 Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo!».
15 Pilato, volendo soddisfare la moltitudine, liberò loro Barabba, e consegnò Gesù, dopo d'averlo fatto flagellare, per essere crocifisso.15 Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
16 I soldati poi lo condussero nell'atrio del Pretorio, e vi convocarono tutta la coorte.16 Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa.
17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero in capo,17 Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo.
18 e cominciarono a salutarlo: «Salve, o re dei Giudei».18 Poi presero a salutarlo: «Salve, re dei Giudei!».
19 E gli picchiavano la testa con una canna, gli sputavano addosso, e piegando il ginocchio, gli si prostravan davanti.19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui.
20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora, e gli rimisero le sue vesti. Condottolo fuori per crocifiggerlo,20 Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
21 costrinsero un certo Simone di Cirene, padre di Alessandro e di Rufo, che ritornava dalla campagna, a portare la croce di lui.21 Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo.
22 Lo condussero a un luogo, detto Golgota, che tradotto significa luogo del teschio.22 Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio»,
23 E gli offersero da bere vino mirrato; ma egli non ne bevve.23 e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.
24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirandole a sorte per sapere quel che ne toccherebbe a ciascuno.24 Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso.
25 Era l'ora terza, quando lo crocifissero.25 Erano le nove del mattino quando lo crocifissero.
26 E l'iscrizione che indicava il titolo della condanna, diceva: «IL RE DEI GIUDEI».26 La scritta con il motivo della sua condanna diceva: «Il re dei Giudei».
27 Con lui crocifissero due ladroni; uno alla sua destra e l'altro alla sinistra.27 Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra.
28 Così si adempì quella profezia: «È stato annoverato tra i malfattori».28
29 Quanti passavano lo bestemmiavano scrollando il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio di Dio e in tre giorni lo riedifichi,29 Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni,
30 salva te stesso, scendi dalla croce!».30 salva te stesso scendendo dalla croce!».
31 Nello stesso modo anche i principi dei Sacerdoti e gli Scribi, facendosi beffe di lui dicevano: «Ha salvato gli altri e non può salvare se stesso.31 Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso!
32 Il Cristo, re d'Israele, scenda adesso dalla croce, affinchè vediamo e crediamo!». Anche i crocifissi con lui lo svillaneggiavano.32 Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!». E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
33 All'ora sesta si fece buio su tutta la terra fino all'ora nona.33 Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio.
34 E all'ora nona, Gesù con gran voce esclamò: «Eloi, Eloi, lamma sabactani?», che tradotto significa: «Dio mio, Dio mio, perchè mi hai abbandonato?».34 Alle tre, Gesù gridò a gran voce: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?», che significa: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».
35 Alcuni degli astanti udito ciò, dissero: «Ecco, chiama Elia».35 Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Ecco, chiama Elia!».
36 E uno corse ad inzuppare una spugna nell'aceto e, postala in cima a una canna, gli dava da bere, dicendo: «Lasciate che vediamo se Elia viene a tirarlo giù».36 Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere».
37 Ma Gesù, mandando un gran grido, spirò.37 Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.
38 Il velo del tempio si squarciò in due parti, da capo a fondo.38 Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.
39 E il centurione che gli stava dirimpetto, vistolo spirare in quel modo, disse: «Quest'uomo era davvero Figlio di Dio».39 Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».
40 C'eran pure alcune donne che osservavan da lontano: tra esse vi era Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo il minore e di Giuseppe, e Salome;40 Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome,
41 le quali, fin da quando era in Galilea, lo seguivano e gli prestavan servigi; e molte altre che eran venute a Gerusalemme insieme con lui.41 le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
42 Venuta la sera, siccome era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato,42 Venuta ormai la sera, poiché era la Parasceve, cioè la vigilia del sabato,
43 venne Giuseppe d'Arimatea, nobile decurione, il quale pure aspettava il regno di Dio; coraggiosamente si presentò a Pilato a chiedere il corpo di Gesù.43 Giuseppe d’Arimatea, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù.
44 Pilato si meravigliò che fosse già spirato, e chiamato il centurione gli domandò se fosse già morto.44 Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo.
45 Conosciuta dal centurione la verità donò il corpo a Giuseppe.45 Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe.
46 Questi comprato un lenzuolo e deposto Gesù dalla croce, lo involse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia e rotolò una pietra all'ingresso del sepolcro.46 Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro.
47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Giuseppe stavano a guardare, dove lo collocavano.47 Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.