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Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Geremia 26


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BIBBIA RICCIOTTILA SACRA BIBBIA
1 - Nel principio del regno di Joachim, figlio di Josia re di Giuda [mi] fu comunicata questa parola dal Signore che mi disse:1 All'inizio del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, ci fu questa parola da parte del Signore, in questi termini:
2 «Così dice il Signore: - Fermati nell'atrio della casa del Signore, e ai cittadini di tutte le città di Giuda, dalle quali vengono ad adorare nella casa del Signore, dirai tutte le parole ch'io ti ho ordinato di dir loro; nessuna parola devi tralasciare.2 "Così dice il Signore: Mettiti nell'atrio della casa del Signore e annuncia a tutte le città di Giuda, che vengono a prostrarsi nella casa del Signore, tutte le parole che io ti avrò ordinato di dire a loro: non omettere alcunché.
3 Potrebbe darsi che ascoltassero e si convertisse ciascuno dalla sua mala via, e che io mi ripenta del male che penso di far loro, a causa della malvagità dei loro intendimenti.3 Forse ti ascolteranno e ritorneranno dalla propria strada malvagia e mi pentirò della sventura che io sto meditando di recare a loro a causa della malvagità delle loro azioni.
4 E dirai loro: "Il Signore dice così: Se voi non mi darete ascolto di camminare nella mia legge che vi ho dato,4 Dirai loro: Così dice il Signore: Se non mi darete ascolto, camminando nella mia legge che ho posto dinanzi a voi,
5 di prestar orecchio alle parole dei miei servi i profeti che ho mandati a voi facendomi premura e inviandoveli e non avete voluto ascoltarli,5 ubbidendo alle parole dei miei servi, i profeti, che io mando a voi con tempestività e sollecitudine, se non li ascolterete,
6 ridurrò questa casa come Silo, e darò questa città all'esecrazione di tutte le genti della terra"-».6 allora renderò questa casa come Silo e renderò questa città una maledizione fra tutte le nazioni della terra".
7 Ora i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo stettero a udire Geremia che parlava queste parole nella casa del Signore.7 Quando i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo ebbero ascoltato Geremia che proferiva queste parole nella casa del Signore,
8 Ma appena Geremia ebbe finito di dire quanto il Signore gli aveva ordinato dicesse a tutto il popolo, lo presero esclamando: «Sia messo a morte!8 avvenne che, avendo terminato Geremia di dire quanto gli aveva ordinato il Signore di riferire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo lo arrestarono dicendo: "Devi morire!
9 Perchè ha egli profetato nel nome del Signore dicendo: - Come Silo diverrà questa casa, e questa città sarà devastata in guisa tale che non vi sia più chi l'abiti? -». E tutto il popolo si adunò contro Geremia nella casa del Signore.9 Perché profetizzi nel nome del Signore dicendo: "Come Silo sarà questa casa"? e "Questa città sarà distrutta e senza abitanti"?". Tutto il popolo si radunò attorno a Geremia nella casa del Signore.
10 Or i principi di Giuda udirono queste cose e salirono dalla reggia alla casa del Signore, e si assisero all'ingresso della Porta nuova della casa del Signore.10 Quando i prìncipi di Giuda udirono queste parole, dalla casa del re ascesero alla casa del Signore e si sedettero all'ingresso della Porta Nuova della casa del Signore.
11 E i sacerdoti e i profeti parlarono ai principi e a tutto il popolo dicendo: «La pena di morte è dovuta a quest'uomo! perchè contro questa città ha profetizzato a quel modo che avete udito colle vostre stesse orecchie».11 Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai prìncipi e a tutto il popolo: "Sentenza di morte merita quest'uomo, perché ha profetizzato contro questa città, come voi avete sentito con i vostri orecchi".
12 E Geremia parlò ai principi e a tutto il popolo dicendo: «Mi ha mandato il Signore a profetizzare a questa casa e a questa città tutte le parole che avete udite.12 Geremia rispose a tutti i prìncipi e a tutto il popolo, così: "Il Signore mi ha inviato a profetizzare contro questa casa e contro questa città tutto ciò che avete ascoltato.
13 Orsù volgete al bene una volta le vostre vie e le vostre intenzioni e date ascolto alla voce del Signore Dio vostro, e il Signore si pentirà del male che aveva pronunziato contro di voi.13 Ma ora migliorate le vostre vie e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore, Dio vostro, e il Signore si pentirà della sventura che ha pronunciato contro di voi.
14 Quant'a me, eccomi, sono nelle vostre mani, fate di me quello che è bene e giusto agli occhi vostri.14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quel che è meglio agli occhi vostri e più giusto.
15 Però voglio che sappiate e conosciate che, se voi mi mettete a morte, mettete il sangue innocente su di voi e su questa città e sui suoi abitanti, perchè in verità il Signore mi ha mandato a voi per dire alle vostre orecchie tutte queste parole».15 Soltanto sappiate fermamente che se voi mi fate morire, un sangue innocente voi ponete sopra voi stessi, sopra questa città e sopra i suoi abitanti, poiché veramente il Signore mi ha inviato contro di voi a proferire ai vostri orecchi tutte queste parole".
16 E i principi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non può essere condannato a morte, perchè ha parlato a voi nel nome del Signore Dio nostro».16 Allora i prìncipi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: "Non c'è per quest'uomo sentenza di morte, perché ha parlato a noi nel nome del Signore, Dio nostro".
17 Frattanto si alzarono alcuni dei seniori del luogo e parlarono a tutta l'assemblea del popolo dicendo:17 Ora, si erano alzati alcuni degli anziani del paese e dissero a tutta l'assemblea del popolo così:
18 «Michea di Morasti fu profeta ai tempi di Ezechia re di Giuda e parlò a tutto il popolo di Giuda dicendo: - così dice il Signore degli eserciti: "Sion come un campo sarà arata, e Gerusalemme sarà un mucchio di pietre, e il monte della casa del Signore, una cima silvestre".18 "Michea il morastita stava profetizzando ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e disse a tutto il popolo di Giuda: "Così dice il Signore degli eserciti: Sion come campo sarà arata e Gerusalemme diverrà rovine e il monte del tempio un'altura boscosa!".
19 Lo condannò forse a morte, Ezechia re di Giuda e tutto Giuda? non ebbero essi timore del Signore e non cercarono di propiziarsi la sua faccia? e il Signore si pentì del male che aveva pronunciato contro di loro. Noi quindi facciamo un male grande contro le anime nostre».19 Lo fece forse condannare a morte Ezechia, re di Giuda, insieme a tutto Giuda? Forse che non temette il Signore e placò il volto del Signore e il Signore si pentì della sventura che aveva preannunciato contro di loro? Noi, invece, stiamo facendo un male grande contro noi stessi".
20 Vi fu pure un altro che profetava nel nome del Signore, Uria figlio di Semei di Cariatiarim, e profetava contro questa città e contro cotesto paese cose somiglianti in tutto alle parole di Geremia.20 Ci fu ancora un uomo che profetizzava nel nome del Signore, Uria, figlio di Semaià, da Kiriat-Iearim; egli profetizzò contro questa città e contro questo paese, perfettamente come Geremia.
21 E udì il re Joachim con tutti i magistrati e principi suoi quelle parole; e il re cercò di ucciderlo. Ma Uria, avutone sentore, ebbe paura e se ne fuggì ed entrò in Egitto.21 Il re Ioiakìm ascoltò, insieme a tutti i suoi ufficiali e tutti i prìncipi, le sue parole e cercò di metterlo a morte, ma Uria lo seppe ed ebbe timore; quindi fuggì ed entrò in Egitto.
22 E Joachim mandò uomini in Egitto, Elnatan figlio di Acobor e altri con lui in Egitto,22 Allora il re Ioiakìm inviò degli uomini in Egitto, Elnatàn, figlio di Acbor e altri con lui.
23 e trassero dall'Egitto Uria e lo condussero al re Joachim che lo percosse colla spada e gettò il suo cadavere tra i sepolcri del popolo ignobile.23 Costoro fecero uscire Uria dall'Egitto e lo ricondussero al re Ioiakìm che lo fece uccidere di spada e poi gettò il suo cadavere fra le tombe dei figli del popolo.
24 Così Aicam figlio di Safan si adoperò in favore di Geremia, affinchè non fosse dato in mano del popolo e non lo facessero morire.24 Allora la mano di Achikàm, figlio di Safàn, fu a favore di Geremia, affinché non lo consegnassero in potere del popolo per farlo morire.