Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Geremia 26


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Nel principio del regno di Joachim, figlio di Josia re di Giuda [mi] fu comunicata questa parola dal Signore che mi disse:1 NEL principio del regno di Gioiachim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, questa parola mi fu dal Signore indirizzata, dicendo:
2 «Così dice il Signore: - Fermati nell'atrio della casa del Signore, e ai cittadini di tutte le città di Giuda, dalle quali vengono ad adorare nella casa del Signore, dirai tutte le parole ch'io ti ho ordinato di dir loro; nessuna parola devi tralasciare.2 Così ha detto il Signore: Presentati nel cortile della Casa del Signore, e pronunzia a tutte le città di Giuda che vengono per adorar nella Casa del Signore, tutte le parole che io ti ho comandato di dir loro; non sottrarne nulla.
3 Potrebbe darsi che ascoltassero e si convertisse ciascuno dalla sua mala via, e che io mi ripenta del male che penso di far loro, a causa della malvagità dei loro intendimenti.3 Forse ubbidiranno, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; ed io altresì mi pentirò del male, che penso di far loro per la malvagità de’ lor fatti.
4 E dirai loro: "Il Signore dice così: Se voi non mi darete ascolto di camminare nella mia legge che vi ho dato,4 Di’ loro adunque: Così ha detto il Signore: Se voi non mi ubbidite, per camminar nella mia Legge, la quale io vi ho proposta;
5 di prestar orecchio alle parole dei miei servi i profeti che ho mandati a voi facendomi premura e inviandoveli e non avete voluto ascoltarli,5 per ascoltar le parole dei miei servitori profeti, i quali io vi mando; a’ quali, benchè io li abbia mandati del continuo per ogni mattina, voi non avete però ubbidito;
6 ridurrò questa casa come Silo, e darò questa città all'esecrazione di tutte le genti della terra"-».6 io renderò questa Casa simile a Silo, e metterò questa città in maledizione appresso tutte le genti della terra
7 Ora i sacerdoti e i profeti e tutto il popolo stettero a udire Geremia che parlava queste parole nella casa del Signore.7 Or i sacerdoti, e i profeti, e tutto il popolo, udirono Geremia pronunziando queste parole nella Casa del Signore.
8 Ma appena Geremia ebbe finito di dire quanto il Signore gli aveva ordinato dicesse a tutto il popolo, lo presero esclamando: «Sia messo a morte!8 Laonde, dopo che Geremia ebbe fornito di pronunziare tutto ciò che il Signore gli avea comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti, e tutto il popolo lo presero, dicendo: Del tutto tu morrai.
9 Perchè ha egli profetato nel nome del Signore dicendo: - Come Silo diverrà questa casa, e questa città sarà devastata in guisa tale che non vi sia più chi l'abiti? -». E tutto il popolo si adunò contro Geremia nella casa del Signore.9 Perchè hai tu profetizzato in Nome del Signore, dicendo: Questa Casa sarà come Silo, e questa città sarà deserta, senza abitatori? E tutto il popolo si adunò appresso di Geremia nella Casa del Signore.
10 Or i principi di Giuda udirono queste cose e salirono dalla reggia alla casa del Signore, e si assisero all'ingresso della Porta nuova della casa del Signore.10 E i principi di Giuda, avendo intese queste cose, salirono dalla casa del re alla Casa del Signore, e sedettero all’entrata della porta nuova della Casa del Signore.
11 E i sacerdoti e i profeti parlarono ai principi e a tutto il popolo dicendo: «La pena di morte è dovuta a quest'uomo! perchè contro questa città ha profetizzato a quel modo che avete udito colle vostre stesse orecchie».11 E i sacerdoti, e i profeti parlarono a’ principi di Giuda, ed a tutto il popolo, dicendo: Quest’uomo deve esser giudicato a morte; perciocchè ha profetizzato contro a questa città, come voi avete udito co’ vostri propri orecchi.
12 E Geremia parlò ai principi e a tutto il popolo dicendo: «Mi ha mandato il Signore a profetizzare a questa casa e a questa città tutte le parole che avete udite.12 E Geremia parlò a tutti i principi, ed a tutto il popolo, dicendo: Il Signore mi ha mandato per profetizzare contro a questa Casa, e contro a questa città, tutte le parole che voi avete udite.
13 Orsù volgete al bene una volta le vostre vie e le vostre intenzioni e date ascolto alla voce del Signore Dio vostro, e il Signore si pentirà del male che aveva pronunziato contro di voi.13 Ora dunque, ammendate le vostre vie, e i vostri fatti, ed ubbidite alla voce del Signore Iddio vostro; e il Signore si pentirà del male ch’egli ha pronunziato contro a voi.
14 Quant'a me, eccomi, sono nelle vostre mani, fate di me quello che è bene e giusto agli occhi vostri.14 E quant’è a me, eccomi nelle vostre mani; fatemi secondo che vi parrà bene, e diritto.
15 Però voglio che sappiate e conosciate che, se voi mi mettete a morte, mettete il sangue innocente su di voi e su questa città e sui suoi abitanti, perchè in verità il Signore mi ha mandato a voi per dire alle vostre orecchie tutte queste parole».15 Ma pur sappiate per certo che se voi mi fate morire, voi mettete del sangue innocente addosso a voi, ed a questa città, ed ai suoi abitanti; perciocchè in verità il Signore mi ha mandato a voi, per pronunziare a’ vostri orecchi tutte queste parole
16 E i principi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non può essere condannato a morte, perchè ha parlato a voi nel nome del Signore Dio nostro».16 Allora i principi, e tutto il popolo, dissero a’ sacerdoti, ed a’ profeti: Non vi è cagione di condannare quest’uomo a morte; conciossiachè egli ci abbia parlato in Nome del Signore Iddio nostro.
17 Frattanto si alzarono alcuni dei seniori del luogo e parlarono a tutta l'assemblea del popolo dicendo:17 Ed alcuni degli anziani del paese di levarono, e parlarono a tutta la raunanza del popolo, dicendo:
18 «Michea di Morasti fu profeta ai tempi di Ezechia re di Giuda e parlò a tutto il popolo di Giuda dicendo: - così dice il Signore degli eserciti: "Sion come un campo sarà arata, e Gerusalemme sarà un mucchio di pietre, e il monte della casa del Signore, una cima silvestre".18 Michea Morastita profetizzò a’ dì di Ezechia, re di Giuda, e parlò a tutto il popolo di Giuda, dicendo: Così ha detto il Signore degli eserciti: Sion sarà arata come un campo, e Gerusalemme sarà ridotta in monti di ruine, e la montagna del Tempio in poggi di boschi.
19 Lo condannò forse a morte, Ezechia re di Giuda e tutto Giuda? non ebbero essi timore del Signore e non cercarono di propiziarsi la sua faccia? e il Signore si pentì del male che aveva pronunciato contro di loro. Noi quindi facciamo un male grande contro le anime nostre».19 Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda, lo fecero eglino perciò morire? anzi non temette egli il Signore, e non supplicò egli al Signore? Laonde il Signore si pentì del male che egli avea ronunziato contro a loro. Noi dunque facciamo un gran male contro alle anime nostre.
20 Vi fu pure un altro che profetava nel nome del Signore, Uria figlio di Semei di Cariatiarim, e profetava contro questa città e contro cotesto paese cose somiglianti in tutto alle parole di Geremia.20 Ben vi fu anche un altro uomo, che profetizzò in Nome del Signore, cioè: Uria, figliuolo di Semaia, da Chiriat-iearim; il quale profetizzò contro a questa città, e contro a questo paese, secondo tutte le parole di Geremia.
21 E udì il re Joachim con tutti i magistrati e principi suoi quelle parole; e il re cercò di ucciderlo. Ma Uria, avutone sentore, ebbe paura e se ne fuggì ed entrò in Egitto.21 E il re Gioiachim, e tutti i suoi uomini di valore, e tutti i principi, udirono le parole di esso; e il re procacciò di farlo morire; ma Uria l’intese, e temette, e se ne fuggì, ed entrò in Egitto.
22 E Joachim mandò uomini in Egitto, Elnatan figlio di Acobor e altri con lui in Egitto,22 Ma il re Gioiachim mandò degli uomini in Egitto, cioè Elnatan, figliuolo di Acbor, ed altri personaggi con lui.
23 e trassero dall'Egitto Uria e lo condussero al re Joachim che lo percosse colla spada e gettò il suo cadavere tra i sepolcri del popolo ignobile.23 Ed essi trassero Uria fuor di Egitto, e lo condussero al re Gioiachim; ed egli lo percosse con la spada, e fece gittare il suo corpo morto fra le sepolture del comun popolo.
24 Così Aicam figlio di Safan si adoperò in favore di Geremia, affinchè non fosse dato in mano del popolo e non lo facessero morire.24 Ma la mano di Ahicam, figliuolo di Safan, fu con Geremia, acciocchè non fosse messo in man del popolo, per farlo morire