Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Levitico 22


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Disse ancora il Signore a Mosè così:1 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
2 «Dirai ad Aronne ed a' figliuoli che guardino bene alle cose consacratemi da' figli d'Israele, per non profanare le cose messe da parte per me, che essi mi offrono. Io il Signore.2 Di’ ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, che si astengano dalle cose sacre de’ figliuoli d’Israele, e non profanino il mio Nome nelle cose che mi consacrano. Io sono il Signore.
3 Dirai a loro ed ai loro discendenti: - Ogni uomo della vostra stirpe, il quale avendo qualche immondezza s'accosterà alle cose state consacrate ed offerte dai figli d'Israele al Signore, perirà innanzi al Signore. Son io il Signore.3 Di’ loro: Se alcuno, di tutta la vostra progenie, nelle vostre generazioni, si appressa alla cose sacre, che i figliuoli di Israele avranno consacrate al Signore, avendo addosso la sua immondizia; quella persona sia ricisa dal mio cospetto. Io sono il Signore.
4 Un discendente d' Aronne che sia lebbroso, o soffra di perdite, non mangerà delle cose state santificate per me, sinchè non sia risanato. Chi avrà contratto immondezza per via di un morto o avrà versato del proprio umore,4 Niuno, della progenie di Aaronne, che sia lebbroso, o che abbia la colagione, non mangi delle cose sacre, finchè non sia netto. Parimente, se alcuno ha toccata qualunque persona immonda per un morto, o se d’alcuno è uscito seme genitale;
5 o avrà toccato un rettile o qualsiasi cosa immonda il cui contatto arrechi impurità,5 o se alcuno ha tocco qual si voglia rettile, per lo quale sia renduto immondo; o alcun uomo, per lo quale sia renduto immondo, secondo qualunque sua immondizia;
6 sarà immondo sino a sera, e non mangerà delle cose santificate; ma quando si sarà lavata la persona nell'acqua,6 la persona che l’avrà tocco sia immonda infino alla sera, e non mangi delle cose sacre, che prima ella non abbia lavate le sue carni con acqua.
7 ed il sole sarà tramontato, allora essendo tornato mondo mangerà delle cose santificate, perchè sono sua porzione.7 E, ciò fatto, dopo che il sole sarà tramontato, sarà netta; e poi potrà mangiar delle cose sacre; perciocchè sono suo cibo.
8 Non mangeranno d'un animale morto da sè, o ucciso da una bestia, nè si contamineranno per esso. Io sono il Signore.8 Non mangi il sacerdote alcuna carne di bestia morta da sè, o lacerata dalle fiere, per rendersi immondo. Io sono il Signore.
9 Osservino i miei comandamenti, per non divenir rei di peccato, e morire nel santuario dopo averlo profanato. Io il Signore che li voglio santi.9 Osservino adunque ciò che io ho comandato che si osservi, e non si carichino di peccato, e non muoiano per esso, se profanano questa mia ordinazione. Io sono il Signore che li santifico
10 Nessuno straniero mangerà delle cose consacrate; nemmeno l'ospite ed il mercenario del sacerdote ne mangeranno;10 E niuno strano non mangi delle cose sacre; il forestiere del sacerdote, nè il suo mercenario, non mangino delle cose sacre.
11 ma il servo comprato dal sacerdote e quello nato in casa di lui ne mangeranno.11 Ma, quando il sacerdote avrà comperata una persona co’ suoi danari, essa ne potrà mangiare; parimente il servo natogli in casa; costoro potranno mangiare del cibo di esso.
12 Se la figlia di un sacerdote s'è maritata ad uno qualunque del popolo, non mangerà delle cose santificate e delle primizie;12 E la figliuola del sacerdote, se è maritata a uno strano, non mangi dell’offerta delle cose sacre.
13 ma se diventata vedova o ripudiata senza figli sarà tornata alla casa del padre suo, allora si ciberà dei cibi del padre suo come faceva da ragazza. Nessun forestiero ha facoltà di mangiarne.13 Ma, se la figliuola del sacerdote è vedova, o ripudiata, senza aver figliuoli, e torna a stare in casa di suo padre, come nella sua fanciullezza; ella potrà mangiar delle vivande di suo padre; ma niuno straniere ne mangi.
14 Chi per ignoranza mangerà delle cose santificate aggiungerà un quinto a ciò che n'ha mangiato, e lo darà al sacerdote nel santuario.14 E se pure alcuno mangia alcuna cosa sacra per errore, sopraggiungavi il quinto, e dialo al sacerdote, insieme con la cosa sacra.
15 Non profaneranno le cose santificate dai figli d'Israele per offrirle al Signore,15 Non profanino adunque le cose sacre de’ figliuoli d’Israele, le quali essi avranno offerte al Signore.
16 acciò non abbiano a portar la pena del loro delitto d'aver mangiato cose santificate. Io il Signore che li voglio santi -».16 E non si carichino d’iniquità di colpa, mangiando le cose da essi consacrate; perciocchè io sono il Signore che li santifico
17 Ed il Signore disse a Mosè:17 IL Signore parlò ancora a Mosè, dicendo:
18 «Parla ad Aronne, ai suoi figliuoli, ed a tutti i figliuoli di Israele, dicendo loro: - Se uno della casa d'Israele, o dei forestieri che abitano con voi vorrà fare un sacrifizio, in adempimento d'un voto o di sua spontanea volontà, quel che offrirà in olocausto al Signore18 Parla ad Aaronne e a’ suoi figliuoli, e a tutti i figliuoli d’Israele; e di’ loro: Quando alcuno della casa d’Israele, ovvero de’ forestieri che sono in Israele, offerirà la sua offerta, secondo tutti i lor voti, e le loro offerte volontarie, che offeriranno al Signore per olocausto;
19 per esser da voi immolato, sarà un maschio senza macchia, o bove o pecora o capra;19 acciocchè sia gradita per voi, sia un maschio senza difetto, d’infra i buoi, o d’infra le pecore, o d’infra le capre.
20 se avrà un difetto non l'offrirete, e non sarebbe accetto al Signore.20 Non offerite nulla che abbia difetto; perciocchè non sarebbe gradito per voi.
21 Quando un uomo offre al Signore un'ostia pacifica in adempimento di un voto o per libera offerta, sia di bovi come di pecore, l'offra senza macchia, acciò sia gradita; non sia in essa macchia alcuna.21 Parimente, quando alcuno offerirà al Signore sacrificio da render grazie, o per singolar voto, o per offerta volontaria, sia quello di buoi, o di pecore, o di capre, senza difetto; acciocchè sia gradito; non siavi alcun difetto.
22 Un animale cieco, o con qualche membro rotto, con cicatrici o pustole o rogna o scabbia, non l'offrite al Signore e non ne bruciate di simili sull'altare del Signore.22 Non offerite al Signore bestia alcuna cieca, nè che abbia alcun membro fiaccato, nè monca, nè porrosa, nè rognosa, nè scabbiosa; e non presentatene alcuna tale in su l’Altare al Signore, per offerta che si fa per fuoco.
23 Un bove o una pecora che abbiano tagliati gli orecchi o la coda, potrai offrirli volontariamente ma non si può con essi sciogliere un voto.23 Ben potrai, per offerta volontaria, offerir bue, o pecora, o capra, che abbia alcun membro di manco, o di soverchio; ma per voto non sarebbe gradita.
24 Non offrite al Signore alcun animale che abbia i testicoli ammaccati o schiacciati, o tagliati e asportati; non fate mai di queste cose nel vostro paese.24 Non offerite al Signore alcun animale che abbia i granelli schiacciati, o infranti, o strappati, o ricisi; e non ne fate di tali nel vostro paese.
25 Non riceverete dallo straniero, per offrirli al Dio vostro nè pani nè qualsiasi altra cosa volesse darvi, perchè son tutte cose corrotte e macchiate; non le ricevete -».25 Nè prendetene alcuni di man degli stranieri, per offerirne cibo al Signore; perciocchè il lor vizio è in essi; v’è in essi difetto; non sarebbero graditi per voi.
26 Disse inoltre il Signore a Mosè:26 Il Signore parlò ancora a Mosè dicendo:
27 «Il vitello, l'agnello, il capretto, per sette giorni dalla loro nascita stiano alle mammelle della loro madre; dall'ottavo giorno in poi, potranno esser offerti al Signore.27 Quando sarà nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stia sette giorni sotto la madre; poi dall’ottavo giorno innanzi, sarà gradito per offerta da ardere al Signore.
28 Ma tanto una vacca quanto una pecora, non siano immolate in uno stesso giorno coi loro parti.28 E non iscannate in uno stesso giorno la vacca, o la pecora, o la capra, col suo figlio.
29 Quando immolerete in rendimento di grazie al Signore una vittima per averlo propizio,29 E quando voi sacrificherete al Signore sacrificio di laude, sacrificatelo in maniera ch’egli sia gradito per voi.
30 mangiatela in quello stesso giorno; non ne rimanga alcunchè per la mattina del giorno appresso. Io il Signore.30 Mangisi nell’istesso giorno; non ne lasciate nulla di avanzo fino alla mattina seguente. Io sono il Signore.
31 Custodite i miei comandamenti ed osservateli. Io il Signore.31 E osservate i miei comandamenti, e metteteli in opera. Io sono il Signore.
32 Non profanate il mio santo nome, affinchè io sia glorificato in mezzo ai figli d'Israele. Io il Signore che vi santifico,32 E non profanate il mio santo Nome; onde io mi santifichi me stesso nel mezzo de’ figliuoli d’Israele. Io sono il Signore che vi santifico;
33 che vi cavai dalla terra d'Egitto per essere il vostro Dio. Io il Signore».33 che vi ho tratti fuor del paese di Egitto, per essere vostro Dio. Io sono il Signore