Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Salmi 143


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Salmo di David contro Golia. Benedetto il Signore Iddio mio, che addestra le mie mani alla battagliae le mie dita alla guerra,1 Psalmus David. Adversus Goliath. Benedictus Dominus Deus meus,
qui docet manus meas ad prælium,
et digitos meos ad bellum.
2 [ch'è] la mia misericordia e il mio rifugio, il mio difensore e il mio liberatore, il protettore mio nel quale spero, che sottomette il mio popolo sotto di me.2 Misericordia mea et refugium meum ;
susceptor meus et liberator meus ;
protector meus, et in ipso speravi,
qui subdit populum meum sub me.
3 O Signore, che cos'è l'uomo perchè tu ti mostri a lui? o il figliuolo dell'uomo perchè di lui tu ti curi?3 Domine, quid est homo, quia innotuisti ei ?
aut filius hominis, quia reputas eum ?
4 L'uomo è simile a un soffio, i suoi giorni com'ombra si dileguano.4 Homo vanitati similis factus est ;
dies ejus sicut umbra prætereunt.
5 O Signore, china i tuoi cieli e discendi, tocca i monti sì che fumino;5 Domine, inclina cælos tuos, et descende ;
tange montes, et fumigabunt.
6 fulmina le folgori e disperdili, scocca le tue frecce e sgomentali.6 Fulgura coruscationem, et dissipabis eos ;
emitte sagittas tuas, et conturbabis eos.
7 Stendi la tua mano dall'alto. Tirami fuori e liberami dalle acque molte, dalla mano degli stranieri,7 Emitte manum tuam de alto : eripe me,
et libera me de aquis multis,
de manu filiorum alienorum :
8 la cui bocca parla vanità [e inganno], la cui destra è una destra spergiura.8 quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera iniquitatis.
9 O Dio, un cantico nuovo io ti canterò, sull'arpa dalle dieci corde inneggerò a te!9 Deus, canticum novum cantabo tibi ;
in psalterio decachordo psallam tibi.
10 [A te] che concedi salvezza [e vittoria] ai re, che liberasti David tuo servo dalla spada micidiale.10 Qui das salutem regibus,
qui redemisti David servum tuum de gladio maligno,
11 Tirami via, liberamidalla mano degli stranieri, la cui bocca parla vanità [e inganno], la cui destra è una destra spergiura.11 eripe me, et erue me de manu filiorum alienorum,
quorum os locutum est vanitatem,
et dextera eorum dextera iniquitatis.
12 I figli [de' giusti] son come piante novellenel loro rigoglio giovanile, le loro figliuole sono eleganti, adorne a mo' d'un tempio.12 Quorum filii sicut novellæ plantationes in juventute sua ;
filiæ eorum compositæ,
circumornatæ ut similitudo templi.
13 Le loro dispense son piene, riboccanti di questo e di quello. Le loro pecore, feconde, abbondanti [a migliaia] ne' loro pascoli;13 Promptuaria eorum plena, eructantia ex hoc in illud ;
oves eorum f?tosæ, abundantes in egressibus suis ;
14 le vacche loro, grasse [e robuste]. Non v'è rovina di breccia [nelle mura] o passaggio [indifeso], nè grida [di spavento] nelle loro piazze.14 boves eorum crassæ.
Non est ruina maceriæ, neque transitus,
neque clamor in plateis eorum.
15 Beato [tutti] dicono il popolo che ha queste cose: beato il popolo di cui il Signore è il suo Dio!15 Beatum dixerunt populum cui hæc sunt ;
beatus populus cujus Dominus Deus ejus.