Salmi 143

BIBBIA RICCIOTTI	BIBBIA CEI 1974
1 - Salmo di David contro Golia. Benedetto il Signore Iddio mio, che addestra le mie mani alla battagliae le mie dita alla guerra,	1 'Salmo. Di Davide.' Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica, tu che sei fedele, e per la tua giustizia rispondimi.
2 [ch'è] la mia misericordia e il mio rifugio, il mio difensore e il mio liberatore, il protettore mio nel quale spero, che sottomette il mio popolo sotto di me.	2 Non chiamare in giudizio il tuo servo: nessun vivente davanti a te è giusto.
3 O Signore, che cos'è l'uomo perchè tu ti mostri a lui? o il figliuolo dell'uomo perchè di lui tu ti curi?	3 Il nemico mi perseguita, calpesta a terra la mia vita, mi ha relegato nelle tenebre come i morti da gran tempo.
4 L'uomo è simile a un soffio, i suoi giorni com'ombra si dileguano.	4 In me languisce il mio spirito, si agghiaccia il mio cuore.
5 O Signore, china i tuoi cieli e discendi, tocca i monti sì che fumino;	5 Ricordo i giorni antichi, ripenso a tutte le tue opere, medito sui tuoi prodigi.
6 fulmina le folgori e disperdili, scocca le tue frecce e sgomentali.	6 A te protendo le mie mani, sono davanti a te come terra riarsa.
7 Stendi la tua mano dall'alto. Tirami fuori e liberami dalle acque molte, dalla mano degli stranieri,	7 Rispondimi presto, Signore, viene meno il mio spirito. Non nascondermi il tuo volto, perché non sia come chi scende nella fossa.
8 la cui bocca parla vanità [e inganno], la cui destra è una destra spergiura.	8 Al mattino fammi sentire la tua grazia, poiché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te si innalza l'anima mia.
9 O Dio, un cantico nuovo io ti canterò, sull'arpa dalle dieci corde inneggerò a te!	9 Salvami dai miei nemici, Signore, a te mi affido.
10 [A te] che concedi salvezza [e vittoria] ai re, che liberasti David tuo servo dalla spada micidiale.	10 Insegnami a compiere il tuo volere, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.
11 Tirami via, liberamidalla mano degli stranieri, la cui bocca parla vanità [e inganno], la cui destra è una destra spergiura.	11 Per il tuo nome, Signore, fammi vivere, liberami dall'angoscia, per la tua giustizia.
12 I figli [de' giusti] son come piante novellenel loro rigoglio giovanile, le loro figliuole sono eleganti, adorne a mo' d'un tempio.	12 Per la tua fedeltà disperdi i miei nemici, fa' perire chi mi opprime, poiché io sono tuo servo.
13 Le loro dispense son piene, riboccanti di questo e di quello. Le loro pecore, feconde, abbondanti [a migliaia] ne' loro pascoli;
14 le vacche loro, grasse [e robuste]. Non v'è rovina di breccia [nelle mura] o passaggio [indifeso], nè grida [di spavento] nelle loro piazze.
15 Beato [tutti] dicono il popolo che ha queste cose: beato il popolo di cui il Signore è il suo Dio!