Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 10


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BIBBIA RICCIOTTIVULGATA
1 - Roboamo se ne andò a Sichem, perchè là erasi raccolto tutto Israele per costituirlo re.1 Profectus est autem Roboam in Sichem : illuc enim cunctus Israël convenerat ut constituerent eum regem.
2 Quando Geroboamo, figlio di Nabat, che era in Egitto, (dove era fuggito per scampare dal re Salomone) ebbe notizia di ciò, fece tosto ritorno.2 Quod cum audisset Jeroboam filius Nabat, qui erat in Ægypto (fugerat quippe illuc ante Salomonem), statim reversus est.
3 Lo mandarono a chiamare e venne con tutto Israele e parlarono a Roboamo in questi termini:3 Vocaveruntque eum, et venit cum universo Israël : et locuti sunt ad Roboam, dicentes :
4 «Tuo padre ci ha oppresso sotto un durissimo giogo: sia il tuo governo più mite di quello del padre tuo, che ci impose una schiavitù ben grande e sollevaci un po' dalle gravezze; e così ti serviremo».4 Pater tuus durissimo jugo nos pressit : tu leviora impera patre tuo, qui nobis imposuit gravem servitutem, et paululum de onere subleva, ut serviamus tibi.
5 Ed egli rispose loro: «Tornate da me fra tre giorni». Partito il popolo,5 Qui ait : Post tres dies revertimini ad me. Cumque abiisset populus,
6 egli si consigliò coi vecchi, che erano stati consiglieri di Salomone, durante la sua vita, e disse loro: «Che mi consigliate di rispondere al popolo?».6 iniit consilium cum senibus qui steterant coram patre ejus Salomone dum adhuc viveret, dicens : Quid datis consilii ut respondeam populo ?
7 Essi gli risposero: «Se tu asseconderai questo popolo e lo tratterai con miti parole, ti serviranno sempre».7 Qui dixerunt ei : Si placueris populo huic, et leniveris eos verbis clementibus, servient tibi omni tempore.
8 Ma egli abbandonato il consiglio dei vecchi, cominciò a intendersela coi giovani, che erano stati educati con lui ed erano del suo seguito,8 At ille reliquit consilium senum, et cum juvenibus tractare cœpit, qui cum eo nutriti fuerant, et erant in comitatu illius.
9 e chiese loro: «Che pare a voi? oppure che debbo rispondere a questo popolo, che mi ha detto: -Alleggerisci il giogo, che c'impose il padre tuo?- ».9 Dixitque ad eos : Quid vobis videtur ? vel respondere quid debeo populo huic, qui dixit mihi : Subleva jugum quod imposuit nobis pater tuus ?
10 Ed essi risposero da giovani educati con lui fra i divertimenti, e dissero: «Così devi parlare al popolo che ti ha detto: - Il tuo padre ci ha oppressi con un giogo pesante e tu devi alleggerircelo. - Così risponderai loro : - Il mio dito mignolo è più grosso dei lombi del padre mio.10 At illi responderunt ut juvenes, et nutriti cum eo in deliciis, atque dixerunt : Sic loqueris populo qui dixit tibi : Pater tuus aggravavit jugum nostrum, tu subleva : et sic respondebis ei : Minimus digitus meus grossior est lumbis patris mei.
11 Se il padre mio vi impose un giogo pesante, io ve lo renderò ancor più pesante; se il padre mio vi castigò con flagelli io vi strazierò con gli scorpioni -».11 Pater meus imposuit vobis grave jugum, et ego majus pondus apponam ; pater meus cecidit vos flagellis, ego vero cædam vos scorpionibus.
12 Venuti dunque Geroboamo e tutto il popolo il terzo giorno da Roboamo, come egli aveva loro intimato,12 Venit ergo Jeroboam et universus populus ad Roboam die tertio, sicut præceperat eis.
13 il re, abbandonando il consiglio dei vecchi, rispose parole aspre,13 Responditque rex dura, derelicto consilio seniorum :
14 e secondo il consiglio dei giovani rispose: «Il padre mio vi impose un giogo pesante, ma io ve lo renderò ancora più pesante. Il padre mio vi battè colle verghe, io vi strazierò cogli scorpioni».14 locutusque est juxta juvenum voluntatem : Pater meus grave vobis imposuit jugum, quod ego gravius faciam ; pater meus cecidit vos flagellis, ego vero cædam vos scorpionibus.
15 E non si arrese alle preghiere del popolo, poichè era stabilito da Dio che si adempisse la parola proferita da Aia il Silonita a Geroboamo figlio di Nabat.15 Et non acquievit populi precibus : erat enim voluntatis Dei ut compleretur sermo ejus quem locutus fuerat per manum Ahiæ Silonitis ad Jeroboam filium Nabat.
16 Allora tutto il popolo all'udire le parole così aspre del re, gli parlò in questi termini: «Noi non abbiamo a che fare con Davide, nè abbiamo eredità col figlio di Isai. Ritorni Israele alle sue tende, e tu vattene a governare la casa tua di Davide». E se ne andò Israele alle sue tende,16 Populus autem universus rege duriora dicente, sic locutus est ad eum : Non est nobis pars in David, neque hæreditas in filio Isai. Revertere in tabernacula tua, Israël ; tu autem pasce domum tuam David. Et abiit Israël in tabernacula sua.
17 e così sui figli di Israele, che abitavano nella città di Giuda, regnò Roboamo.17 Super filios autem Israël qui habitabant in civitatibus Juda, regnavit Roboam.
18 Mandò allora il re Roboamo, Aduram, che sopraintendeva alle imposte, ma i figli d'Israele lo lapidarono e morì. Allora il re Roboamo s'affrettò a montare sopra il carro e se ne fuggì a Gerusalemme.18 Misitque rex Roboam Aduram, qui præerat tributis, et lapidaverunt eum filii Israël, et mortuus est : porro rex Roboam currum festinavit ascendere, et fugit in Jerusalem.
19 Israele si staccò dalla casa di Davide fino a questi giorni.19 Recessitque Israël a domo David, usque ad diem hanc.