Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Giosuè 10


font
BIBBIA CEI 2008BIBBIA MARTINI
1 Quando Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, venne a sapere che Giosuè aveva conquistato Ai e l’aveva votata allo sterminio e che, come aveva fatto a Gerico e al suo re, aveva fatto ad Ai e al suo re, e che quelli di Gàbaon avevano fatto pace con gli Israeliti e si trovavano ormai in mezzo a loro,1 Ma avendo inteso Adonisedec re di Gerusalemme, come Giosuè avea presa Hai, e l’avea distrutta (perocché come avea fatto a Gerico, e al suo re, cosi avea fatto ad Hai, e al suo re), e come i Gabaoniti si erano voltati dalla parte d'Israele, e si eran collegati con esso,
2 ebbe grande paura, perché Gàbaon era grande come una delle città regali, ed era più grande di Ai e tutti i suoi uomini erano valorosi.2 Ebbe gran paura. Imperocché Gabaon era città grande, e una delle città reali, e più grande della città di Hai, e tutti i suoi guerrieri erano di sommo valore.
3 Allora Adonì-Sedek, re di Gerusalemme, mandò questo messaggio a Oam, re di Ebron, a Piram, re di Iarmut, a Iafìa, re di Lachis e a Debir, re di Eglon:3 Per la qual cosa Adonisedec re di Gerusalemme mandò gente ad Oham re di Hebron, e a Pharam re di Jerimoth, e anche a Japhia re di Lachis, e a Dabir re di Eglon, che dicesse loro:
4 «Venite ad aiutarmi per attaccare Gàbaon, perché ha fatto pace con Giosuè e con gli Israeliti».4 Venite a me, e conducetemi soccorso, affinchè espugniamo Gabaon: per qual motivo lasceremo ch'ella siasi voltata dalla parte di Giosuè, e de’ figliuoli d’Israele?
5 Questi cinque re amorrei – il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon – con tutte le loro truppe si radunarono insieme, andarono ad accamparsi contro Gàbaon e le mossero guerra.
5 Si adunarono adunque, e si mossero cinque re Amorrhei, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Jerimoth, il re di Lachis, il re di Eglon coi loro eserciti, e posero il campo intorno a Gabaon, e l’assediarono.
6 Gli uomini di Gàbaon inviarono allora questa richiesta a Giosuè, all’accampamento di Gàlgala: «Da’ una mano ai tuoi servi! Vieni presto da noi a salvarci e aiutaci, perché si sono alleati contro di noi tutti i re degli Amorrei, che abitano le montagne».
6 Ma gli abitatori dell'assediata città di Gabaon spediron gente a Giosuè, il quale era allora attendato in Galgala, e gli dissero: Non tirarti indietro dal recar aiuto a' tuoi servi: muoviti prestamente, e liberaci col tuo soccorso: perocché si sono collegati contro di noi tutti i re degli Amorrhei che abitan la montagna.
7 Allora Giosuè salì da Gàlgala con tutto l’esercito e i prodi guerrieri,7 E Giosuè si mosse da Galgala, e con lui tutto l'esercito de' combattenti più valorosi.
8 e il Signore gli disse: «Non aver paura di loro, perché li consegno in mano tua: nessuno di loro resisterà davanti a te».
8 E il Signore disse a Giosuè: Non aver paura di coloro: perocché io gli ho dati in tuo potere: nissuno di loro potrà resistere a te.
9 Giosuè piombò su di loro all’improvviso, avendo marciato tutta la notte da Gàlgala.9 Giosuè adunque avendo camminato tutta la notte venendo da Galgala, improvissamente gli assaltò.
10 Il Signore li disperse davanti a Israele e inflisse loro una grande sconfitta a Gàbaon, li inseguì sulla via della salita di Bet-Oron e li batté fino ad Azekà e a Makkedà.10 E il Signore li mise in iscompiglio alla vista d'Israele: e diede loro una grande sconfitta a Gabaon, e (Israele) gl'inseguì facendone scempio per la strada che sale a Beth-horon sino ad Azeca, e Maceda.
11 Mentre essi fuggivano dinanzi a Israele ed erano alla discesa di Bet-Oron, il Signore lanciò dal cielo su di loro come grosse pietre fino ad Azekà e molti morirono. Morirono per le pietre della grandine più di quanti ne avessero uccisi gli Israeliti con la spada.11 E nel sottrarsi colla fuga a' figliuoli d'Israele, essendo quelli nella discesa di Beth-horon, il Signore piovve sopra di loro dal cielo delle grandi pietre fino ad Azeca: e molti più perirono per la grandinata dei sassi, che pe’ colpi delle spade de' figliuoli d'Israele.
12 Quando il Signore consegnò gli Amorrei in mano agli Israeliti, Giosuè parlò al Signore e disse alla presenza d’Israele:
«Férmati, sole, su Gàbaon,
luna, sulla valle di Àialon».
12 Allora si fu che Giosuè parlò al Signore nel giorno, in cui egli abbandonò gli Amorrhei al potere de' figliuoli d'Israele, e disse alla loro presenza: Sole, non ti muovere di sopra Gahaon; Luna, non muoverti di sopra la valle di Ajalon.
13 Si fermò il sole
e la luna rimase immobile
finché il popolo non si vendicò dei nemici.
Non è forse scritto nel libro del Giusto? Stette fermo il sole nel mezzo del cielo, non corse al tramonto un giorno intero.
13 E si fermarono il sole e la luna, fintantoché il popolo facesse vendetta de' suoi nemici. Questa cosa non è ella scritta nel libro de’ giusti? Stette adunque fermo il sole nel mezzo del cielo, e non si affrettò a tramontare per lo spazio di un giorno.
14 Né prima né poi vi fu giorno come quello, in cui il Signore ascoltò la voce d’un uomo, perché il Signore combatteva per Israele.14 Non fu mai nè prima, nè dopo giornata sì lunga, obbedendo il Signore alla voce di un uomo, e pugnando in favor d’Israele.
15 Giosuè e tutto Israele ritornarono verso l’accampamento di Gàlgala.
15 E se ne tornò Giosuè con tutto Israele agli alloggiamenti di Galgala.
16 Quei cinque re fuggirono e si nascosero nella grotta a Makkedà.16 Or i cinque re eran fuggiti, e si erano nascosti in una caverna della città di Maceda:
17 Fu riferito a Giosuè: «Sono stati trovati i cinque re, nascosti nella grotta a Makkedà».17 E fu recato avviso a Giosuè come erano stati scoperti i cinque re appiattati nella caverna della città di Maceda.
18 Giosuè disse loro: «Rotolate grosse pietre contro l’entrata della grotta e appostate alcune sentinelle per sorvegliarli.18 Ed egli ordinò, e disse a' compagni: Rotolate delle grandi pietre all'imboccatura della caverna, e mettetevi degli uomini diligenti a guardia di que’ che son dentro.
19 Voi però non fermatevi: continuate a inseguire i vostri nemici, attaccate la loro retroguardia e non lasciateli rientrare nelle loro città, perché il Signore, vostro Dio, li consegna nelle vostre mani».19 Ma voi non istate oziosi, anzi inseguite il nemico, e uccidete i men lesti alla fuga: e non permettete che si rifuggano nelle loro città forti quelli che Dio ha dato nelle mani vostre.
20 Quando Giosuè e gli Israeliti ebbero finito di infliggere loro una sconfitta tanto grande da finirli, e i superstiti che erano loro sfuggiti ebbero raggiunto le loro fortezze,20 Fu adunque fatto gran macello de' nemici, quasi fino all’ultimo loro esterminio; e quegli, a' quali riuscì di sottrarsi alle mani d'Israele, entrarono nelle città forti.
21 tutto l’esercito ritornò sano e salvo all’accampamento di Makkedà presso Giosuè. Nessuno osò più muover lingua contro gli Israeliti.
21 E tutto l'esercito se ne tornò salvo, e senza perdita di un uomo a trovar Giosuè in Maceda, dove allora era il campo: e non v'ebbe cane che abbaiasse contro i figliuoli d'Israele.
22 Giosuè quindi ordinò: «Aprite l’ingresso della grotta e fatemi uscire dalla grotta quei cinque re».22 E Giosuè ordinò, e disse: Aprite l'imboccatura della caverna, e menate fuora dinanzi a me i cinque re che vi sono appiattati.
23 Così fecero e gli condussero fuori dalla grotta quei cinque re: il re di Gerusalemme, il re di Ebron, il re di Iarmut, il re di Lachis e il re di Eglon.23 E i ministri eseguirono il comando, e trasser fuora dalla caverna, e presentarono a lui i cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Jerimoth, il re di Lachis, il re di Eglon.
24 Quando quei re furono fatti uscire dinanzi a Giosuè, egli convocò tutti gli Israeliti e disse agli ufficiali che avevano marciato con lui: «Avvicinatevi e ponete i vostri piedi sul collo di questi re!». Quelli si avvicinarono e posero i piedi sul loro collo.24 E condotti che furono alla sua presenza, chiamò egli a sè tutti gli uomini d'Israele, e disse a' principi dell'esercito, che eran accanto a lui: Andate, e mettete i piedi sul collo di questi re. E quegli essendo andati, e avendo calpestati co' piedi i colli di que' re soggiogati,
25 Disse loro Giosuè: «Non temete e non spaventatevi! Coraggio, siate forti, perché così farà il Signore a tutti i nemici contro cui dovrete combattere».25 Disse egli loro di nuovo: Non temete, non vi sbigottite, fatevi cuore, siate costanti: perocché così farà il Signore a tutti i nemici vostri, contro dei quali avete a combattere.
26 Dopo di ciò, Giosuè li colpì e li fece morire e li fece appendere a cinque alberi. Vi rimasero appesi fino a sera.26 Indi Giosuè li fece battere, e uccidere, e li fece impiccare a cinque forche, e rimaser appiccati fino alla sera.
27 All’ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi e li gettarono nella grotta dove si erano nascosti. All’ingresso della grotta posero grosse pietre, che sono lì ancora oggi.
27 E sul tramontar del sole ordinò a’ compagni di levarli dai loro patiboli. E levatili, li gettarono nella caverna, in cui erano appiattati, e misero sull’entrata delle grosse pietre, le quali vi son rimase fino al dì d'oggi.
28 Giosuè in quel giorno conquistò Makkedà: passò a fil di spada la città e il suo re, li votò allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa; non lasciò alcun superstite e trattò il re di Makkedà come aveva trattato il re di Gerico.
28 Lo stesso giorno prese ancor Giosuè per forza la città di Maceda, e mise a fil di spada il suo re, e tutti gli abitanti di essa: nè vi lasciò nemmen qualche piccolo avanzo. E fece al re di Maceda, come avea fatto al re di Gerico.
29 Da Makkedà Giosuè e tutto Israele passarono a Libna e l’attaccarono.29 E da Maceda passò con tutto Israele a Lebna, e l'assediò:
30 Il Signore consegnò anche questa città e il suo re nelle mani d’Israele, che la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa; non vi lasciò alcun superstite e trattò il suo re come aveva trattato il re di Gerico.
30 E il Signore la diede insieme col suo re nelle mani d’Israele; e misero a fil di spada quanti si trovarono abitatori nella città: e non vi lasciaron anima viva. E fecero al re di Lebna, come avean fatto al re di Gerico.
31 Da Libna Giosuè e tutto Israele passarono a Lachis, si accamparono contro di essa e l’attaccarono.31 Da Lebna passò a Lachis con tutto Israele: e circondatala col suo esercito l’assediò.
32 Il Signore consegnò Lachis nelle mani d’Israele: la conquistò il secondo giorno e la passò a fil di spada con ogni essere vivente che era in essa, come aveva fatto a Libna.32 E il Signore diede Lachis nelle mani d'Israele, e la prese il secondo giorno, e mise a fil di spada tutta la gente che v'era dentro, come avea fatto a Lebna.
33 Allora Oram, re di Ghezer, andò in soccorso di Lachis. Giosuè batté lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcun superstite.
33 In quel tempo si mosse Horam re di Gazer per recare soccorso a Lachis: e Giosuè lo sconfisse con tutta la sua gente fino all'ultimo sterminio.
34 Da Lachis Giosuè e tutto Israele passarono a Eglon, si accamparono contro di essa e l’attaccarono.34 E passò da Lachis ad Eglon, e vi pose assedio.
35 La presero quello stesso giorno e la passarono a fil di spada, votando allo sterminio ogni essere vivente che era in essa, come avevano fatto a Lachis.
35 E la espugnò nel medesimo giorno: e mise a fil di spada tutta la gente che vi era dentro, appunto come avea fatto a Lachis.
36 Da Eglon Giosuè e tutto Israele salirono a Ebron e l’attaccarono.36 Andò parimente con tutto Israele da Eglon a Hebron, e le pose l'assedio:
37 Presero e passarono a fil di spada la città, il suo re, tutti i suoi villaggi e ogni essere vivente che era in essa. Non lasciarono alcun superstite, come avevano fatto a Eglon: la votarono allo sterminio, con ogni essere vivente che era in essa.
37 E la prese, e mise tutto a fil di spada, ucciso anche il suo re, e così fece a tutte le piccole città di quel paese, e a tutta la gente che vi abitava: non la perdonò a nissuno: come avea fatto ad Eglon, così fece anche ad Hebron, mettendo a fil di spada quanta gente vi ritrovò.
38 Poi Giosuè, e con lui tutto Israele, si volsero a Debir e l’attaccarono.38 Indi tornò verso Dabir,
39 La presero con il suo re e tutti i suoi villaggi, li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio ogni essere vivente che era in essa: non lasciarono alcun superstite. Trattarono Debir e il suo re come avevano trattato Ebron e come avevano trattato Libna e il suo re.
39 La prese, e la saccheggiò: e uccise il suo, re, e mise a fil di spada quanta gente si trovò anche per le città circonvicine: non vi lasciò anima viva: come avea fatto ad Hebron, e a Lebna, e a' loro re, così fece a Dabir, e al suo re.
40 Così Giosuè conquistò tutta la regione: le montagne, il Negheb, la Sefela, le pendici, con tutti i loro re. Non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni vivente, come aveva comandato il Signore, Dio d’Israele.40 Giosuè adunque devastò tutto il paese montuoso, e di mezzodì, e il paese di pianura, e Asedoth co' loro re: non vi lasciò reliquia, ma uccise tutto quello che respirava, come gli aveva ordinato il Signore Dio d'Israele.
41 Giosuè li conquistò da Kades-Barnea fino a Gaza, con tutto il territorio di Gosen fino a Gàbaon.41 Da Cadesbarne sino a Gaza, e tutta la terra di Gosen fino a Gabaon:
42 Giosuè prese tutti questi re e i loro territori in una sola volta, perché il Signore, Dio d’Israele, combatteva per Israele.42 E in una scorsa prese tutti i re, e devastò i loro paesi: perocché il Signore Dio d'Israele combattè per lui.
43 Infine Giosuè e tutto Israele ritornarono all’accampamento di Gàlgala.43 E se ne tornò con tutto Israele a Galgala, dove era l'accampamento.