Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Prima lettera ai Corinzi 15


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi1 Vi richiamo poi, o fratelli, il vangelo che vi ho annunziato e che avete ricevuto, nel quale perseverate,
2 e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
2 e dal quale ricevete la salvezza, se lo ritenete nei termini con cui ve l'ho annunziato; altrimenti avreste creduto invano.
3 A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che
3 Vi ho dunque trasmesso, anzitutto, quello che ho ricevuto, che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture,
4 fu sepolto
e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture
4 e che fu sepolto, e fu risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture;
5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici.
5 e che apparve a Cefa, e poi ai Dodici.
6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, la maggior parte dei quali vive ancora, mentre alcuni sono morti.
7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.7 Poi apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli.
8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.8 Infine apparve anche a me, ultimo di tutti, come a un aborto.
9 Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.9 Io infatti sono l'ultimo tra gli apostoli, neanche degno di venire chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio.
10 Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.10 Per grazia di Dio sono quello che sono, e la sua grazia in me non fu vana; anzi, ho faticato più di tutti loro, non io invero, ma la grazia di Dio con me.
11 Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
11 Sia dunque io sia loro così predichiamo e così avete creduto.
12 Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?12 Ora, se si predica che Cristo fu risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non si dà risurrezione dai morti?
13 Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto!13 Ché se non si dà risurrezione dai morti, neanche Cristo fu risuscitato!
14 Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede.14 Ma se Cristo non fu risuscitato, è vana la nostra predicazione, vana la vostra fede.
15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono.15 E ci troveremmo ad essere falsi testimoni di Dio, perché abbiamo testimoniato di Dio che ha risuscitato il Messia, mentre non l'avrebbe risuscitato, se fosse vero che i morti non risorgono.
16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto;16 Se infatti non si dà risurrezione di morti, neanche Cristo è risorto;
17 ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.17 e se Cristo non è risorto, è inutile la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
18 Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti.18 E anche quelli che si sono addormentati in Cristo sono perduti.
19 Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
19 Se avessimo speranza in Cristo soltanto in questa vita, saremmo i più miserabili di tutti gli uomini.
20 Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti.20 Ma invece Cristo è stato risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono.
21 Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.21 Poiché, se per un uomo venne la morte, per un uomo c'è anche la risurrezione dei morti;
22 Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita.22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo.
23 Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.23 Ma ciascuno al suo posto. Prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli di Cristo;
24 Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.24 quindi la fine, quando consegnerà il regno a Dio Padre, dopo aver annientato ogni principato, potestà e potenza.
25 È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.25 Deve infatti regnare finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi.
26 L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte,26 L'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte, perché ogni cosa ha sottoposto ai suoi piedi.
27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa.27 Ma quando dice: "ogni cosa è sottoposta", è chiaro che si eccettua Colui che ha sottomesso a lui ogni cosa.
28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, farà atto di sottomissione a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, affinché Dio sia tutto in tutti.
29 Altrimenti, che cosa faranno quelli che si fanno battezzare per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?29 Se così non fosse, che cosa farebbero quelli che si battezzano per i morti? Se assolutamente i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
30 E perché noi ci esponiamo continuamente al pericolo?30 E perché ci esponiamo al pericolo continuamente?
31 Ogni giorno io vado incontro alla morte, come è vero che voi, fratelli, siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore!31 Ogni giorno io affronto la morte, com'è vero che voi siete il mio vanto, o fratelli, in Cristo Gesù Signore nostro!
32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le fiere, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani morremo.
33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi».33 Non lasciatevi ingannare: Corrompono i buoni costumi i discorsi cattivi.
34 Tornate in voi stessi, come è giusto, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
34 Ritornate in voi, secondo giustizia, e non peccate. Taluni dimostrano di non conoscere Dio; lo dico a vostra vergogna!
35 Ma qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?».35 Ma qualcuno dirà: "Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?".
36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore.36 Stolto, ciò che tu semini non prende vita se prima non muore;
37 Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere.37 e quello che semini non è il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere:
38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo.38 Dio gli darà un corpo come vuole, a ciascun seme il proprio corpo.
39 Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci.39 Non ogni carne è la medesima carne; altra è la carne di un uomo e altra quella di un animale; altra quella di un uccello e altra quella di un pesce.
40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri.40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri; altro è lo splendore dei corpi celesti, e altro quello dei corpi terrestri.
41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore.41 Altro è lo splendore del sole, altro quello della luna, altro quello delle stelle: ogni astro differisce dall'altro nello splendore.
42 Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità;42 Così anche la risurrezione dei morti: si semina nella corruzione, si risorge nell'incorruttibilità;
43 è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza;43 si semina nello squallore, si risorge nello splendore; si semina nell'infermità, si risorge nella potenza;
44 è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che
44 si semina un corpo naturale, risorge un corpo spirituale. Se infatti c'è un corpo naturale, vi è pure un corpo spirituale.
45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.45 Sta scritto: il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito vivificante.
46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale.46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma il naturale, poi lo spirituale.
47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo.47 Il primo uomo tratto dalla terra è di polvere, ma il secondo uomo viene dal cielo.
48 Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti.48 Qual è l'uomo di polvere, così sono quelli di polvere, ma qual è il celeste, così saranno i celesti.
49 E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste.49 E come abbiamo portato l'immagine dell'uomo di polvere, così porteremo l'immagine dell'uomo celeste.
50 Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l’incorruttibilità.
50 Vi dico, o fratelli, che la carne e il sangue, non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che è corruttibile eredita l'incorruttibilità.
51 Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati,51 Ecco, vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati:
52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.52 in un istante, in un batter d'occhio, all'ultima tromba; suonerà infatti la tromba, i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati.
53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità.53 Questo corpo corruttibile deve rivestire l'incorruttibilità e questo corpo mortale rivestire l'immortalità.
54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata inghiottita nella vittoria.
54 Quando questo corpo corruttibile sarà rivestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si realizzerà la parola che sta scritta: La morte è stata ingoiata nella vittoria.
55 Dov’è, o morte, la tua vittoria?
Dov’è, o morte, il tuo pungiglione?
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è, o morte, il tuo pungiglione?
56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge.56 Il pungiglione della morte è il peccato e la potenza del peccato è la legge.
57 Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!57 Ma siano rese grazie a Dio che ci concede la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.58 Perciò, o fratelli miei carissimi, rimanete saldi, irremovibili, prodigandovi senza sosta nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.