Prima lettera ai Corinzi 15
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BIBBIA CEI 2008 | DIODATI |
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1 Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi | 1 ORA, fratelli, io vi dichiaro l’evangelo, il quale io vi ho evangelizzato, il quale ancora avete ricevuto, e nel quale state ritti. |
2 e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! | 2 Per lo quale ancora siete salvati, se lo ritenete nella maniera, che io ve l’ho evangelizzato; se non che abbiate creduto in vano. |
3 A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che | 3 Poichè imprima io vi ho dato ciò che ancora ho ricevuto: che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le scritture. |
4 fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture | 4 E ch’egli fu seppellito, e che risuscitò al terzo giorno, secondo le scritture. |
5 e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. | 5 E ch’egli apparve a Cefa, e dipoi a’ dodici. |
6 In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. | 6 Appresso apparve ad una volta a più di cinquecento fratelli, dei quali la maggior parte resta infino ad ora; ed alcuni ancora dormono. |
7 Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. | 7 Poi apparve a Giacomo, e poi a tutti gli apostoli insieme. |
8 Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. | 8 E dopo tutti, è apparito ancora a me, come all’abortivo. |
9 Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. | 9 Perciocchè io sono il minimo degli apostoli, e non son pur degno d’esser chiamato apostolo, perciocchè io ho perseguitata la chiesa di Dio. |
10 Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. | 10 Ma, per la grazia di Dio, io son quel che sono; e la grazia sua, ch’è stata verso me, non è stata vana; anzi ho vie più faticato che essi tutti; or non già io, ma la grazia di Dio, la quale è meco. |
11 Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. | 11 Ed io adunque, ed essi, così predichiamo, e così avete creduto |
12 Ora, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? | 12 Ora, se si predica che Cristo è risuscitato da’ morti, come dicono alcuni fra voi che non vi è risurrezione de’ morti? |
13 Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! | 13 Ora, se non vi è risurrezione de’ morti, Cristo ancora non è risuscitato. |
14 Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. | 14 E se Cristo non è risuscitato, vana è adunque la nostra predicazione, vana è ancora la vostra fede. |
15 Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. | 15 E noi ancora siamo trovati falsi testimoni di Dio; poichè abbiamo testimoniato di Dio, ch’egli ha risuscitato Cristo; il quale egli non ha risuscitato, se pure i morti non risuscitano. |
16 Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; | 16 Perciocchè, se i morti non risuscitano, Cristo ancora non è risuscitato. |
17 ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. | 17 E se Cristo non è risuscitato, vana è la vostra fede, voi siete ancora ne’ vostri peccati. |
18 Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. | 18 Quelli adunque ancora che dormono in Cristo son periti. |
19 Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. | 19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i più miserabili di tutti gli uomini |
20 Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. | 20 Ma ora Cristo è risuscitato da’ morti; egli è stato fatto le primizie di coloro che dormono. |
21 Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti. | 21 Perciocchè, poichè per un uomo è la morte, per un uomo altresì è la risurrezione de’ morti. |
22 Come infatti in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti riceveranno la vita. | 22 Imperocchè, siccome in Adamo tutti muoiono, così in Cristo tutti saranno vivificati. |
23 Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo. | 23 Ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo è le primizie; poi, nel suo avvenimento, saranno vivificati coloro che son di Cristo. |
24 Poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza. | 24 Poi sarà la fine, quando egli avrà rimesso il regno in man di Dio Padre; dopo ch’egli avrà ridotta al niente ogni signoria, ed ogni podestà, e potenza. |
25 È necessario infatti che egli regni finché non abbia posto tutti i nemici sotto i suoi piedi. | 25 Poichè conviene ch’egli regni, finchè egli abbia messi tutti i nemici sotto i suoi piedi. |
26 L’ultimo nemico a essere annientato sarà la morte, | 26 Il nemico, che sarà distrutto l’ultimo, è la morte. |
27 perché ogni cosa ha posto sotto i suoi piedi. Però, quando dice che ogni cosa è stata sottoposta, è chiaro che si deve eccettuare Colui che gli ha sottomesso ogni cosa. | 27 Perciocchè Iddio ha posta ogni cosa sotto i piedi di esso; ora, quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è cosa chiara che ciò è detto da colui infuori, che gli ha sottoposta ogni cosa. |
28 E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch’egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti. | 28 Ora, dopo che ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora il Figliuolo sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposta ogni cosa, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti. |
29 Altrimenti, che cosa faranno quelli che si fanno battezzare per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro? | 29 Altrimenti, che faranno coloro che son battezzati per li morti? se del tutto i morti non risuscitano, perchè son eglino ancora battezzati per li morti? |
30 E perché noi ci esponiamo continuamente al pericolo? | 30 Perchè siamo noi ancora ad ogni ora in pericolo? |
31 Ogni giorno io vado incontro alla morte, come è vero che voi, fratelli, siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore! | 31 Io muoio tuttodì; sì, per la gloria di voi, ch’io ho in Cristo Gesù, nostro Signore. |
32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo. | 32 Se, secondo l’uomo, io ho combattuto con le fiere in Efeso, che utile ne ho io? se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perciocchè domani morremo. |
33 Non lasciatevi ingannare: «Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi». | 33 Non errate: cattive compagnie corrompono i buoni costumi. |
34 Tornate in voi stessi, come è giusto, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna. | 34 Svegliatevi giustamente, e non peccate; perciocchè alcuni sono ignoranti di Dio; io lo dico per farvi vergogna |
35 Ma qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». | 35 Ma dirà alcuno: Come risuscitano i morti, e con qual corpo verranno? |
36 Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore. | 36 Pazzo! quel che tu semini non è vivificato, se prima non muore. |
37 Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere. | 37 E quant’è a quel che tu semini, tu non semini il corpo che ha da nascere; ma un granello ignudo, secondo che accade, o di frumento, o d’alcun altro seme. |
38 E Dio gli dà un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme il proprio corpo. | 38 E Iddio, secondo che ha voluto, gli dà il corpo; a ciascuno de’ semi il suo proprio corpo. |
39 Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci. | 39 Non ogni carne è la stessa carne; anzi, altra è la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra la carne de’ pesci, altra la carne degli uccelli. |
40 Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri. | 40 Vi sono ancora de’ corpi celesti, e de’ corpi terrestri; ma altra è la gloria de’ celesti, altra quella de’ terrestri. |
41 Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un’altra nello splendore. | 41 Altro è lo splendore del sole, ed altro lo splendor della luna, ed altro lo splendor delle stelle; perciocchè un astro è differente dall’altro astro in isplendore. |
42 Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; | 42 Così ancora sarà la risurrezione dei morti; il corpo è seminato in corruzione, e risusciterà in incorruttibilità. |
43 è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; | 43 Egli è seminato in disonore, e risusciterà in gloria; egli è seminato in debolezza, e risusciterà in forza; egli è seminato corpo animale, e risusciterà corpo spirituale. |
44 è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale. Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che | 44 Vi è corpo animale, e vi è corpo spirituale. |
45 il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. | 45 Così ancora è scritto: Il primo uomo Adamo fu fatto in anima vivente; ma l’ultimo Adamo in ispirito vivificante. |
46 Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. | 46 Ma lo spirituale non è prima; ma prima è l’animale, poi lo spirituale. |
47 Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. | 47 Il primiero uomo, essendo di terra, fu terreno; il secondo uomo, che è il Signore, è dal cielo. |
48 Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. | 48 Qual fu il terreno, tali sono ancora i terreni; e quale è il celeste, tali ancora saranno i celesti. |
49 E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste. | 49 E come noi abbiam portata l’immagine del terreno, porteremo ancora l’immagine del celeste. |
50 Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l’incorruttibilità. | 50 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue, non possono eredare il regno di Dio; parimente, la corruzione non ereda l’incorruttibilità |
51 Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, | 51 Ecco, io vi dico un misterio: non già tutti morremo, ma ben tutti saremo mutati; in un momento, in un batter d’occhio, al sonar dell’ultima tromba. |
52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. | 52 Perciocchè la tromba sonerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati. |
53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità. | 53 Poichè conviene che questo corruttibile rivesta incorruttibilità, e che questo mortale rivesta immortalità. |
54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d’incorruttibilità e questo corpo mortale d’immortalità, si compirà la parola della Scrittura: La morte è stata inghiottita nella vittoria. | 54 E quando questo corruttibile avrà rivestita incorruttibilità, e che questo mortale avrà rivestita immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta: La morte è stata abissata in vittoria. |
55 Dov’è, o morte, la tua vittoria? Dov’è, o morte, il tuo pungiglione? | 55 O morte, ov’è il tuo dardo? o inferno, ov’è la tua vittoria? |
56 Il pungiglione della morte è il peccato e la forza del peccato è la Legge. | 56 Or il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge. |
57 Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo! | 57 Ma ringraziato sia Iddio, il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo |
58 Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. | 58 Perciò, fratelli miei diletti, state saldi, immobili, abbondanti del continuo nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore |