Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 23


font
BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Con lo sguardo fisso al sinedrio, Paolo disse: «Fratelli, io ho agito fino ad oggi davanti a Dio in piena rettitudine di coscienza».1 Intendens autem concilium Paulus ait: “ Viri fratres, ego omniconscientia bona conversatus sum ante Deum usque in hodiernum diem ”.
2 Ma il sommo sacerdote Anania ordinò ai presenti di percuoterlo sulla bocca.2 Princeps autem sacerdotum Ananias praecepit astantibus sibi percutere os eius.
3 Paolo allora gli disse: «Dio percuoterà te, muro imbiancato! Tu siedi a giudicarmi secondo la Legge e contro la Legge comandi di percuotermi?».3 Tunc Paulus ad eum dixit: “ Percutiet te Deus, paries dealbate! Et tu sedesiudicans me secundum legem et contra legem iubes me percuti? ”.
4 E i presenti dissero: «Osi insultare il sommo sacerdote di Dio?».4 Et, quiastabant, dixerunt: “ Summum sacerdotem Dei maledicis?”.
5 Rispose Paolo: «Non sapevo, fratelli, che fosse il sommo sacerdote; sta scritto infatti: Non insulterai il capo del tuo popolo».
5 Dixit autemPaulus: “ Nesciebam, fratres, quia princeps est sacerdotum; scriptum est enim:“Principem populi tui non maledices” ”.
6 Paolo, sapendo che una parte era di sadducei e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti».6 Sciens autem Paulus quia una pars esset sadducaeorum, et altera pharisaeorum,exclamabat in concilio: “ Viri fratres, ego pharisaeus sum, filiuspharisaeorum; de spe et resurrectione mortuorum ego iudicor ”.
7 Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducei e l’assemblea si divise.7 Et cum haecdiceret, facta est dissensio inter pharisaeos et sadducaeos; et divisa estmultitudo.
8 I sadducei infatti affermano che non c’è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose.8 Sadducaei enim dicunt non esse resurrectionem neque angelum nequespiritum; pharisaei autem utrumque confitentur.
9 Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo nulla di male in quest’uomo. Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato».9 Factus est autem clamormagnus; et surgentes scribae quidam partis pharisaeorum pugnabant dicentes: “Nihil mali invenimus in homine isto: quod si spiritus locutus est ei aut angelus”;
10 La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.10 et cum magna dissensio facta esset, timens tribunus ne discerpereturPaulus ab ipsis, iussit milites descendere, ut raperent eum de medio eorum acdeducerent in castra.
11 La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».
11 Sequenti autem nocte, assistens ei Dominus ait: “Constans esto! Sicut enim testificatus es, quae sunt de me, in Ierusalem, sic teoportet et Romae testificari ”.
12 Fattosi giorno, i Giudei ordirono un complotto e invocarono su di sé la maledizione, dicendo che non avrebbero né mangiato né bevuto finché non avessero ucciso Paolo.12 Facta autem die, faciebant concursum Iudaei et devoverunt se dicentes nequemanducaturos neque bibituros, donec occiderent Paulum.
13 Erano più di quaranta quelli che fecero questa congiura.13 Erant autem plus quamquadraginta, qui hanc coniurationem fecerant;
14 Essi si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani e dissero: «Ci siamo obbligati con giuramento solenne a non mangiare nulla sino a che non avremo ucciso Paolo.14 qui accedentes ad principessacerdotum et seniores dixerunt: “ Devotione devovimus nos nihil gustaturos,donec occidamus Paulum.
15 Voi dunque, insieme al sinedrio, dite ora al comandante che ve lo conduca giù, con il pretesto di esaminare più attentamente il suo caso; noi intanto ci teniamo pronti a ucciderlo prima che arrivi».
15 Nunc ergo vos notum facite tribuno cum concilio, utproducat illum ad vos, tamquam aliquid certius cognituri de eo; nos vero,priusquam appropiet, parati sumus interficere illum ”.
16 Ma il figlio della sorella di Paolo venne a sapere dell’agguato; si recò alla fortezza, entrò e informò Paolo.16 Quod cum audisset filius sororis Pauli insidias, venit et intravit in castranuntiavitque Paulo.
17 Questi allora fece chiamare uno dei centurioni e gli disse: «Conduci questo ragazzo dal comandante, perché ha qualche cosa da riferirgli».17 Vocans autem Paulus ad se unum ex centurionibus ait: “Adulescentem hunc perduc ad tribunum, habet enim aliquid indicare illi ”.
18 Il centurione lo prese e lo condusse dal comandante dicendo: «Il prigioniero Paolo mi ha fatto chiamare e mi ha chiesto di condurre da te questo ragazzo, perché ha da dirti qualche cosa».18 Et ille quidem assumens eum duxit ad tribunum et ait: “ Vinctus Paulus vocansrogavit me hunc adulescentem perducere ad te, habentem aliquid loqui tibi ”.
19 Il comandante lo prese per mano, lo condusse in disparte e gli chiese: «Che cosa hai da riferirmi?».19 Apprehendens autem tribunus manum illius, secessit cum eo seorsum etinterrogabat: “ Quid est, quod habes indicare mihi? ”.
20 Rispose: «I Giudei si sono messi d’accordo per chiederti di condurre domani Paolo nel sinedrio, con il pretesto di indagare più accuratamente nei suoi riguardi.20 Ille autem dixit:“ Iudaei constituerunt rogare te, ut crastina die Paulum producas inconcilium, quasi aliquid certius inquisiturum sit de illo.
21 Tu però non lasciarti convincere da loro, perché più di quaranta dei loro uomini gli tendono un agguato: hanno invocato su di sé la maledizione, dicendo che non avrebbero né mangiato né bevuto finché non l’avessero ucciso; e ora stanno pronti, aspettando il tuo consenso».
21 Tu ergo necredideris illis; insidiantur enim ei ex eis viri amplius quadraginta, qui sedevoverunt non manducare neque bibere, donec interficiant eum; et nunc paratisunt exspectantes promissum tuum ”.
22 Il comandante allora congedò il ragazzo con questo ordine: «Non dire a nessuno che mi hai dato queste informazioni».
22 Tribunus igitur dimisit adulescentem praecipiens, ne cui eloqueretur quoniam“ haec nota mihi fecisti ”.
23 Fece poi chiamare due dei centurioni e disse: «Preparate duecento soldati per andare a Cesarèa insieme a settanta cavalieri e duecento lancieri, tre ore dopo il tramonto.23 Et vocatis duobus centurionibus, dixit: “Parate milites ducentos, ut eant usque Caesaream, et equites septuaginta etlancearios ducentos, a tertia hora noctis,
24 Siano pronte anche delle cavalcature e fatevi montare Paolo, perché venga condotto sano e salvo dal governatore Felice».24 et iumenta praeparate ”, utimponentes Paulum salvum perducerent ad Felicem praesidem,
25 Scrisse una lettera in questi termini:25 scribens epistulamhabentem formam hanc:
26 «Claudio Lisia all’eccellentissimo governatore Felice, salute.26 “ Claudius Lysias optimo praesidi Felici salutem.
27 Quest’uomo è stato preso dai Giudei e stava per essere ucciso da loro; ma sono intervenuto con i soldati e l’ho liberato, perché ho saputo che è cittadino romano.27 Virum hunc comprehensum a Iudaeis et incipientem interfici ab eis, supervenienscum exercitu eripui, cognito quia Romanus est.
28 Desiderando conoscere il motivo per cui lo accusavano, lo condussi nel loro sinedrio.28 Volensque scire causam,propter quam accusabant illum, deduxi in concilium eorum;
29 Ho trovato che lo si accusava per questioni relative alla loro Legge, ma non c’erano a suo carico imputazioni meritevoli di morte o di prigionia.29 quem inveniaccusari de quaestionibus legis ipsorum, nihil vero dignum morte aut vinculishabentem crimen.
30 Sono stato però informato di un complotto contro quest’uomo e lo mando subito da te, avvertendo gli accusatori di deporre davanti a te quello che hanno contro di lui».
30 Et cum mihi perlatum esset de insidiis, quae in virumpararentur, confestim misi ad te denuntians et accusatoribus, ut dicant adversumeum apud te ”.
31 Secondo gli ordini ricevuti, i soldati presero Paolo e lo condussero di notte ad Antipàtride.31 Milites ergo, secundum praeceptum sibi assumentes Paulum, duxerunt per noctemin Antipatridem;
32 Il giorno dopo, lasciato ai cavalieri il compito di proseguire con lui, se ne tornarono alla fortezza.32 et postera die, dimissis equitibus, ut abirent cum eo,reversi sunt ad castra.
33 I cavalieri, giunti a Cesarèa, consegnarono la lettera al governatore e gli presentarono Paolo.33 Qui cum venissent Caesaream et tradidissent epistulampraesidi, statuerunt ante illum et Paulum.
34 Dopo averla letta, domandò a Paolo di quale provincia fosse e, saputo che era della Cilìcia,34 Cum legisset autem etinterrogasset de qua provincia esset, et cognoscens quia de Cilicia:
35 disse: «Ti ascolterò quando saranno qui anche i tuoi accusatori». E diede ordine di custodirlo nel pretorio di Erode.35 “Audiam te, inquit, cum et accusatores tui venerint ”; iussitque in praetorio Herodis custodiri eum.