Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Geremia 9


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BIBBIA CEI 2008VULGATA
1 Chi mi darà nel deserto un rifugio per viandanti?
Lascerei il mio popolo e mi allontanerei,
perché sono tutti adùlteri, una massa di traditori.
1 Quis dabit capiti meo aquam,
et oculis meis fontem lacrimarum,
et plorabo die ac nocte interfectos filiæ populi mei ?
2 «Tendono la loro lingua come il loro arco;
non la verità ma la menzogna
domina nella terra.
Passano da un delitto all’altro
e non conoscono me.
Oracolo del Signore.
2 Quis dabit me in solitudine diversorium viatorum,
et derelinquam populum meum,
et recedam ab eis ?
quia omnes adulteri sunt,
cœtus prævaricatorum.
3 Ognuno si guardi dal suo prossimo,
non fidatevi neppure del fratello,
poiché ogni fratello inganna come Giacobbe
e ogni amico va spargendo calunnie.
3 Et extenderunt linguam suam
quasi arcum mendacii et non veritatis :
confortati sunt in terra,
quia de malo ad malum egressi sunt,
et me non cognoverunt, dicit Dominus.
4 Ognuno si beffa del suo prossimo,
nessuno dice la verità.
Hanno addestrato la lingua a dire menzogne,
operano l’iniquità, incapaci di convertirsi.
4 Unusquisque se a proximo suo custodiat,
et in omni fratre suo non habeat fiduciam :
quia omnis frater supplantans supplantabit,
et omnis amicus fraudulenter incedet.
5 Angheria su angheria, inganno su inganno;
rifiutano di conoscermi».
Oracolo del Signore.
5 Et vir fratrem suum deridebit,
et veritatem non loquentur :
docuerunt enim linguam suam loqui mendacium ;
ut inique agerent laboraverunt.
6 Perciò dice il Signore degli eserciti:
«Ecco, li raffinerò al crogiolo e li saggerò;
come dovrei comportarmi con la figlia del mio popolo?
6 Habitatio tua in medio doli :
in dolo renuerunt scire me, dicit Dominus.
7 Saetta micidiale è la loro lingua,
inganno le parole della loro bocca.
Ognuno parla di pace con il prossimo,
ma nell’intimo gli ordisce un tranello.
7 Propterea hæc dicit Dominus exercituum :
Ecce ego conflabo, et probabo eos :
quid enim aliud faciam a facie filiæ populi mei ?
8 Non dovrei forse punirli?
Oracolo del Signore.
Di una nazione come questa
non dovrei vendicarmi?».
8 Sagitta vulnerans lingua eorum,
dolum locuta est.
In ore suo pacem cum amico suo loquitur,
et occulte ponit ei insidias.
9 Sui monti alzerò gemiti e lamenti,
un canto di lutto sui pascoli della steppa,
perché sono desolati, nessuno più vi passa,
né più si ode il grido del bestiame.
Gli uccelli dell’aria e le bestie del cielo
sono tutti fuggiti, scomparsi.
9 Numquid super his non visitabo, dicit Dominus,
aut in gente hujusmodi non ulciscetur anima mea ?
10 «Ridurrò Gerusalemme a un cumulo di rovine,
a un rifugio di sciacalli;
ridurrò alla desolazione le città di Giuda,
senza più abitanti».
10 Super montes assumam fletum ac lamentum,
et super speciosa deserti planctum,
quoniam incensa sunt, eo quod non sit vir pertransiens,
et non audierunt vocem possidentis :
a volucre cæli usque ad pecora transmigraverunt et recesserunt.
11 Chi è così saggio da capirlo?
A chi ha parlato la bocca del Signore, perché lo annunci?
Perché la terra è devastata,
desolata come un deserto senza passanti?
11 Et dabo Jerusalem in acervos arenæ,
et cubilia draconum :
et civitates Juda dabo in desolationem,
eo quod non sit habitator.
12 Ha detto il Signore: «È perché hanno abbandonato la legge che avevo loro posto innanzi e non hanno ascoltato la mia voce e non l’hanno seguita,12 Quis est vir sapiens qui intelligat hoc,
et ad quem verbum oris Domini fiat, ut annuntiet istud,
quare perierit terra, et exusta sit quasi desertum,
eo quod non sit qui pertranseat ?
13 ma hanno seguito la caparbietà del loro cuore e i Baal che i loro padri avevano fatto loro conoscere».13 Et dixit Dominus :
Quia dereliquerunt legem meam quam dedi eis,
et non audierunt vocem meam,
et non ambulaverunt in ea,
14 Pertanto così dice il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: «Ecco, farò loro ingoiare assenzio e bere acque avvelenate;14 et abierunt post pravitatem cordis sui,
et post Baalim, quod didicerunt a patribus suis :
15 li disperderò in mezzo a nazioni che né loro né i loro padri hanno conosciuto e manderò dietro a loro la spada finché non li abbia sterminati».
15 idcirco hæc dicit Dominus exercituum, Deus Israël :
Ecce ego cibabo populum istum absinthio,
et potum dabo eis aquam fellis.
16 Così dice il Signore degli eserciti:
«Attenti, chiamate le lamentatrici, che vengano!
Fate venire le più brave!».
16 Et dispergam eos in gentibus
quas non noverunt ipsi et patres eorum,
et mittam post eos gladium,
donec consumantur.
17 Facciano presto,
per intonare su di noi un lamento.
Sgorghino lacrime dai nostri occhi,
le nostre palpebre stillino acqua,
17 Hæc dicit Dominus exercituum, Deus Israël :
Contemplamini, et vocate lamentatrices, et veniant :
et ad eas quæ sapientes sunt mittite, et properent :
18 perché una voce di lamento si ode da Sion:
«Quanto siamo rovinati!
Che vergogna abbandonare il paese,
e vedere abbattute le nostre abitazioni!».
18 festinent, et assumant super nos lamentum :
deducant oculi nostri lacrimas,
et palpebræ nostræ defluant aquis.
19 Udite, dunque, o donne, la parola del Signore,
i vostri orecchi accolgano la parola della sua bocca.
Insegnate alle vostre figlie il lamento,
l’una all’altra un canto di lutto.
19 Quia vox lamentationis audita est de Sion :
Quomodo vastati sumus,
et confusi vehementer ?
quia dereliquimus terram ;
quoniam dejecta sunt tabernacula nostra.
20 Poiché la morte è entrata dalle nostre finestre,
si è introdotta nei nostri palazzi,
ha abbattuto i fanciulli nella via
e i giovani nelle piazze.
20 Audite ergo, mulieres, verbum Domini,
et assumant aures vestræ sermonem oris ejus,
et docete filias vestras lamentum,
et unaquæque proximam suam planctum :
21 Parla! Oracolo del Signore:
«I cadaveri degli uomini giacciono
come letame nel campo,
come covoni dietro il mietitore,
e nessuno li raccoglie».
21 quia ascendit mors per fenestras nostras ;
ingressa est domos nostras,
disperdere parvulos deforis,
juvenes de plateis.
22 Così dice il Signore:
«Non si vanti il sapiente della sua sapienza,
non si vanti il forte della sua forza,
non si vanti il ricco della sua ricchezza.
22 Loquere : Hæc dicit Dominus :
Et cadet morticinum hominis
quasi stercus super faciem regionis,
et quasi fœnum post tergum metentis,
et non est qui colligat.
23 Ma chi vuol vantarsi,
si vanti di avere senno e di conoscere me,
perché io sono il Signore che pratico la bontà,
il diritto e la giustizia sulla terra,
e di queste cose mi compiaccio.
Oracolo del Signore.
23 Hæc dicit Dominus :
Non glorietur sapiens in sapientia sua,
et non glorietur fortis in fortitudine sua,
et non glorietur dives in divitiis suis :
24 Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali punirò tutti i circoncisi che rimangono non circoncisi:24 sed in hoc glorietur, qui gloriatur,
scire et nosse me,
quia ego sum Dominus qui facio misericordiam,
et judicium, et justitiam in terra :
hæc enim placent mihi, ait Dominus.
25 l’Egitto, Giuda, Edom, gli Ammoniti e i Moabiti e tutti coloro che si radono le tempie, i quali abitano nel deserto, perché tutte queste nazioni e tutta la casa d’Israele sono incirconcisi nel cuore».25 Ecce dies veniunt, dicit Dominus,
et visitabo super omnem qui circumcisum habet præputium,
26 super Ægyptum, et super Juda, et super Edom,
et super filios Ammon, et super Moab ;
et super omnes qui attonsi sunt in comam,
habitantes in deserto :
quia omnes gentes habent præputium,
omnis autem domus Israël incircumcisi sunt corde.