Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Geremia 6


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Mettetevi in salvo, figli di Beniamino,
fuori di Gerusalemme.
A Tekòa suonate il corno,
innalzate segnali su Bet-Cherem,
perché dal settentrione si affaccia una sventura
e una grande rovina.
1 Fugite, filii Beniamin,
de medio Ierusalem;
et in Thecua clangite bucina
et super Bethcharem levate vexillum,
quia malum visum est ab aquilone
et contritio magna.
2 La bella e incantevole figlia di Sion
io riduco al silenzio.
2 Speciosam et delicatam silere feci
filiam Sion.
3 Verso di essa muovono i pastori con le greggi;
fissano le tende tutt’intorno,
ognuno pascola la sua parte.
3 Ad eam venient pastores et greges eorum,
figent in ea tentoria in circuitu;
pascet unusquisque partem suam.
4 «Proclamate contro di essa la guerra santa;
su, assaliamola in pieno giorno!
Sventurati noi! Già il giorno declina,
già si allungano le ombre della sera.
4 “ Sanctificate super eam bellum,
consurgite, et ascendamus in meridie;
vae nobis, quia declinavit dies,
quia longiores factae sunt umbrae vesperi!
5 Su, allora, assaliamola di notte,
distruggiamo i suoi palazzi!».
5 Surgite, et ascendamus in nocte
et dissipemus domos eius ”.
6 Perché così dice il Signore degli eserciti:
«Tagliate i suoi alberi,
costruite un terrapieno davanti a Gerusalemme:
è una città sotto giudizio,
in essa tutto è oppressione.
6 Quia haec dicit Dominus exercituum:
“ Caedite lignum eius
et fundite circa Ierusalem aggerem;
haec est civitas visitationis,
omnis calumnia in medio eius.
7 Come fluisce l’acqua da una sorgente,
così da essa scorre l’iniquità.
Violenza e oppressione vi risuonano,
dinanzi a me stanno sempre dolori e piaghe.
7 Sicut effluere facit cisterna aquam suam,
sic illa effluere facit malitiam suam;
violentia et vastitas auditur in ea,
coram me semper afflictio et plaga.
8 Lasciati correggere, o Gerusalemme,
perché io non mi allontani da te
e non ti riduca a un deserto,
a una terra disabitata».
8 Erudire, Ierusalem,
ne forte recedat anima mea a te,
ne forte ponam te desertam,
terram inhabitabilem ”.
9 Così dice il Signore degli eserciti:
«Racimolate, racimolate come una vigna
il resto d’Israele;
stendi ancora la mano verso i tralci
come un vendemmiatore».
9 Haec dicit Dominus exercituum:
“ Usque ad racemum colligent quasi in vinea
reliquias Israel.
Converte manum tuam
quasi vindemiator ad palmites ”.
10 A chi parlerò,
chi scongiurerò perché mi ascolti?
Il loro orecchio non è circonciso,
non sono capaci di prestare attenzione.
La parola del Signore è per loro oggetto di scherno,
non ne vogliono sapere.
10 Cui loquar et quem contestabor, ut audiat?
Ecce incircumcisae aures eorum,
et audire non possunt;
ecce verbum Domini factum est eis in opprobrium,
et non suscipient illud.
11 Perciò sono pieno dell’ira del Signore,
non posso più contenerla.
«Riversala sui bambini nella strada
e anche sul gruppo dei giovani,
perché saranno presi insieme uomini e donne,
l’anziano e il decrepito.
11 Idcirco furore Domini plenus sum,
laboravi sustinens.
“ Effunde super parvulum foris
et super concilium iuvenum simul;
etiam vir cum muliere capietur,
senex cum pleno dierum.
12 Le loro case passeranno a stranieri,
insieme con i loro campi e le loro donne,
perché io stenderò la mano
sugli abitanti della terra».
Oracolo del Signore.
12 Et transibunt domus eorum ad alteros,
agri et uxores pariter,
quia extendam manum meam
super habitantes terram ”,
dicit Dominus.
13 Perché dal piccolo al grande
tutti commettono frode;
dal profeta al sacerdote
tutti praticano la menzogna.
13 A minore quippe usque ad maiorem
omnes avaritiae student,
et a propheta usque ad sacerdotem
cuncti faciunt dolum.
14 Curano alla leggera la ferita del mio popolo,
dicendo: «Pace, pace!», ma pace non c’è.
14 Et curant contritionem populi mei in levitate
dicentes: “ Pax, pax ”; et non est pax.
15 Dovrebbero vergognarsi dei loro atti abominevoli,
ma non si vergognano affatto,
non sanno neppure arrossire.
«Per questo cadranno vittime come gli altri,
nell’ora in cui li visiterò crolleranno», dice il Signore.
15 Confusi sunt, quia abominationem fecerunt;
quin potius confusione non sunt confusi
et erubescere nescierunt.
“ Quam ob rem cadent inter ruentes;
tempore, quo visitavero eos, corruent ”,
dicit Dominus.
16 Così dice il Signore:
«Fermatevi nelle strade e guardate,
informatevi dei sentieri del passato,
dove sta la strada buona percorretela,
così troverete pace per la vostra vita».
Ma essi hanno risposto: «Non la prenderemo!».
16 Haec dicit Dominus:
“ State super vias et videte
et interrogate de semitis antiquis,
quae sit via bona, et ambulate in ea
et invenietis refrigerium animabus vestris ”.
Et dixerunt: “ Non ambulabimus! ”.
17 Ho posto sentinelle per vegliare su di voi:
«Fate attenzione al suono del corno».
Hanno risposto: «Non ci baderemo!».
17 Et constitui super vos speculatores:
“ Audite vocem tubae ”.
Et dixerunt: “ Non audiemus! ”.
18 Per questo ascoltate, o genti,
e sappi, o assemblea, ciò che avverrà di loro;
18 Ideo audite, gentes,
et cognosce, congregatio,
quanta ego faciam eis.
19 ascolta, o terra:
«Ecco, io faccio venire contro questo popolo la sventura,
frutto dei loro pensieri,
perché non hanno prestato attenzione alle mie parole
e hanno rigettato la mia legge.
19 Audi terra: “ Ecce ego adducam mala super populum istum,
fructum cogitationum eorum,
quia verba mea non audierunt
et legem meam proiecerunt.
20 Perché mi offrite incenso di Saba
e la preziosa cannella che viene da lontano?
I vostri olocausti non mi sono graditi,
non mi piacciono i vostri sacrifici».
20 Ut quid mihi tus, quod de Saba venit,
et calamus suave olens de terra longinqua?
Holocautomata vestra non sunt accepta,
et victimae vestrae non placent mihi ”.
21 Perciò così dice il Signore:
«Ecco, metterò pietre d’inciampo per questo popolo
e inciamperanno insieme padri e figli;
vicini e amici periranno».
21 Propterea haec dicit Dominus:
“ Ecce ego dabo in populum istum offendicula,
et offendent in eis patres et filii simul,
vicinus et proximus peribunt ”.
22 Così dice il Signore:
«Ecco, un popolo viene dalla terra del settentrione,
una grande nazione si muove dall’estremità della terra.
22 Haec dicit Dominus:
“ Ecce populus venit de terra aquilonis,
et gens magna consurget a finibus terrae;
23 Impugnano archi e lance,
sono crudeli, senza pietà.
Il loro clamore è quello di un mare agitato
e montano cavalli,
pronti come un sol uomo alla battaglia
contro di te, figlia di Sion».
23 arcum et acinacem arripiet,
crudelis est et non miserebitur;
vox eorum quasi mare sonabit,
et super equos ascendent,
praeparati quasi vir ad proelium
adversum te, filia Sion ”.
24 «Appena ne abbiamo udito la fama
ci sono cadute le braccia;
si è impadronita di noi l’angoscia,
come gli spasimi di partoriente».
24 “ Audivimus famam eius;
dissolutae sunt manus nostrae,
tribulatio apprehendit nos,
dolores ut parturientem ”.
25 Non uscite nei campi
e non camminate per le strade,
perché la spada nemica
è terrore all’intorno.
25 Nolite exire ad agros
et in via ne ambuletis,
quoniam gladius inimici,
pavor in circuitu.
26 Figlia del mio popolo, vèstiti di sacco
e ròtolati nella cenere.
Fa’ lutto come per un figlio unico,
laméntati amaramente,
perché improvviso
piomberà su di noi il distruttore!
26 Filia populi mei, accingere cilicio
et volutare in cinere,
luctum unigeniti fac tibi,
planctum amarum,
quia repente veniet vastator super nos.
27 Io ti ho posto come colui che saggia il mio popolo,
perché tu conoscessi e saggiassi la loro condotta.
27 Probatorem dedi te in populo meo;
et scies et probabis viam eorum.
28 Sono tutti ribelli,
spargono calunnie,
duri come bronzo e ferro:
corrompono tutto.
28 Omnes isti principes rebelles,
ambulantes fraudulenter.
Aes et ferrum,
omnia isti corrumpunt.
29 Il mantice soffia con forza,
ma il piombo resta intatto nel fuoco;
invano si vuole raffinarlo a ogni costo,
le scorie non si separano.
29 Sufflavit sufflatorium in igne,
consumptum est plumbum;
frustra conflavit conflator,
scoriae enim non sunt separatae.
30 Argento rifiutato li chiamano,
perché il Signore li ha rifiutati.
30 Argentum reprobum vocate eos,
quia Dominus proiecit illos.