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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Geremia 17


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA TINTORI
1 Il peccato di Giuda è scritto con stilo di ferro,
è inciso con punta di diamante
sulla tavola del loro cuore
e sui corni dei loro altari.
1 Il peccato di Giuda è scritto con stile di ferro e con punta di diamante, è impresso sulla tavola del loro cuore, sopra i corni dei loro altari.
2 Così i loro figli ricorderanno
i loro altari e i loro pali sacri
presso gli alberi verdi, sui colli elevati,
2 Siccome i loro figli si son ricordati dei loro altari, dei loro boschi, delle ombrose piante sugli alti monti
3 sui monti e in aperta campagna.
«I tuoi averi e tutti i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
come ricompensa per tutti i peccati
commessi in tutti i tuoi territori.
3 sacrificano nei campi, io darò al saccheggio i tuoi beni, e tutti i tuoi tesori, i tuoi alti luoghi per i peccati, in tutto il tuo territorio,
4 Dovrai ritirare la mano
dall’eredità che ti avevo dato;
ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché avete acceso il fuoco della mia ira,
che arderà sempre».
Così dice il Signore:
4 e tu resterai spogliata della tua eredità da me donata, ti farò serva dei tuoi nemici, in una terra a te ignota. Giacché hai fatto divampare il fuoco del mio furore, arderà eternamente.
5 «Maledetto l’uomo che confida nell’uomo,
e pone nella carne il suo sostegno,
allontanando il suo cuore dal Signore.
5 Queste cose dice il Signore: Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e si appoggia alla carne, e allontana il suo cuore dal Signore.
6 Sarà come un tamerisco nella steppa;
non vedrà venire il bene,
dimorerà in luoghi aridi nel deserto,
in una terra di salsedine, dove nessuno può vivere.
6 Egli sarà come un tamarisco nel deserto: non godrà il bene quando venga; ma starà nell'aridità del deserto, in terre salse e inabitabili.
7 Benedetto l’uomo che confida nel Signore
e il Signore è la sua fiducia.
7 Benedetto l'uomo che confida nel Signore, e di cui Dio sarà la speranza.
8 È come un albero piantato lungo un corso d’acqua,
verso la corrente stende le radici;
non teme quando viene il caldo,
le sue foglie rimangono verdi,
nell’anno della siccità non si dà pena,
non smette di produrre frutti.
8 Egli sarà come albero piantato lungo le acque, che distende verso l'umore le sue radici e non temerà, venuto che sia il caldo. Le sue foglie saran verdeggianti, senza darsi pena della siccità, non cesserà mai di dar frutti.
9 Niente è più infido del cuore
e difficilmente guarisce!
Chi lo può conoscere?
9 Tutti hanno un cuore malvagio e inscrutabile, chi lo potrà conoscere?
10 Io, il Signore, scruto la mente
e saggio i cuori,
per dare a ciascuno secondo la sua condotta,
secondo il frutto delle sue azioni.
10 Ma io, il Signore, io scruto i cuori, io distinguo gli affetti, e dò a ciascuno secondo le sue opere, secondo il frutto dei suoi propositi.
11 È come una pernice che cova uova altrui,
chi accumula ricchezze in modo disonesto.
A metà dei suoi giorni dovrà lasciarle
e alla fine apparirà uno stolto».
11 Come la pernice cova delle uova non fatte da lei così uno acquista ingiustamente delle ricchezze; ma alla metà dei suoi giorni dovrà lasciarle, e, all'ultimo suo momento, sarà un insensato.
12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio,
è il luogo del nostro santuario!
12 Trono di gloria, altezza eterna, luogo di nostra santificazione,
13 O speranza d’Israele, Signore,
quanti ti abbandonano resteranno confusi;
quanti si allontanano da te saranno scritti nella polvere,
perché hanno abbandonato
il Signore, fonte di acqua viva.
13 o speranza d'Israele, o Signore, tutti quelli che t'abbandonano saran confusi, quelli che s'allontanano da te saranno scritti in terra; perchè hanno abbandonato la sorgente delle acque vive, il Signore.
14 Guariscimi, Signore, e guarirò,
salvami e sarò salvato,
poiché tu sei il mio vanto.
14 Guariscimi, o Signore, e sarò guarito; salvami, e sarò salvato: la mia gloria sei tu.
15 Essi mi dicono:
«Dov’è la parola del Signore?
Si compia finalmente!».
15 Ecco essi stanno a dirmi: — Dov'è la parola del Signore? S'adempia! —
16 Io non ho insistito presso di te per la sventura
né ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai.
Ciò che è uscito dalla mia bocca è innanzi a te.
16 Ma io non mi son turbato, seguendo te, mio pastore, e non ho desiderato, come tu sai, il giorno dell'uomo: quello che uscì dalle mie labbra fu retto dinanzi a te.
17 Non essere per me causa di spavento,
tu, mio solo rifugio nel giorno della sventura.
17 Non mi diventare causa di spavento tu, mia speranza nel giorno dell'afflizione.
18 Siano confusi i miei avversari, non io,
si spaventino loro, non io.
Manda contro di loro il giorno della sventura,
distruggili due volte.
18 Sian confusi i miei persecutori e non io, tremino essi e non tremi io; fa piombare su di loro il giorno dell'afflizione, percuotili con doppio flagello.
19 Il Signore mi disse: «Va’ a metterti alla porta dei Figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme.19 Ecco quanto mi dice il Signore: « Va e fermati sulla porta dei figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e fermati su tutte le porte di Gerusalemme,
20 Dirai loro: Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda e voi tutti Giudei e abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte.20 e dirai loro: — Ascoltate la parola del Signore, o re di Giuda, o Giuda tutto quanto, e voi tutti, o abitanti di Gerusalemme che entrate per queste porte.
21 Così dice il Signore: Per amore della vostra stessa vita, guardatevi dal trasportare un peso in giorno di sabato e dall’introdurlo per le porte di Gerusalemme.21 Queste cose dice il Signore: Abbiate cura delle anime vostre, e non portate pesi nel giorno di sabato, e non ne fate entrare per le porte di Gerusalemme;
22 Non portate alcun peso fuori dalle vostre case in giorno di sabato e non fate alcun lavoro, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri.22 non fate uscire fardelli dalle vostre case nel giorno di sabato, e non fate verun lavoro; santificate il giorno di sabato come io ordinai ai vostri padri.
23 Ma essi non ascoltarono né prestarono orecchio, anzi si intestardirono a non ascoltarmi e a non accogliere la lezione.23 Essi non diedero ascolto, non piegarono le loro orecchie, ma indurarono la loro cervice ostinandosi a non darmi ascolto, a non ricevere l'insegnamento.
24 Se mi ascolterete sul serio – oracolo del Signore –, se non introdurrete nessun peso entro le porte di questa città in giorno di sabato e santificherete il giorno di sabato non eseguendo alcun lavoro,24 Se voi mi ascolterete — dice il Signore — e non farete passare fardelli per le porte di questa città nel giorno di sabato, se santificherete il giorno di sabato e non farete in esso verun lavoro,
25 entreranno per le porte di questa città re e prìncipi che sederanno sul trono di Davide, vi passeranno su carri e su cavalli insieme ai loro ufficiali, agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Questa città sarà abitata per sempre.25 per le porte di questa città entreranno i re e i principi assisi sul trono di David, sopra cocchi e cavalli, essi e i loro principi, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme, e questa città sarà abitata in eterno.
26 Verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino e dalla Sefela, dai monti e dal meridione, presentando olocausti, sacrifici, offerte e incenso e sacrifici di ringraziamento nel tempio del Signore.26 E verranno dalle città di Giuda e dai dintorni di Gerusalemme, dalla terra di Beniamino, dalle pianure, dai monti, dal Mezzogiorno, a portare olocausti e vittime, sacrifizi e incenso, a portare offerte nella casa del Signore.
27 Ma se non ascolterete il mio comando di santificare il giorno di sabato, di non trasportare pesi e di non introdurli entro le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accenderò un fuoco alle sue porte; esso divorerà i palazzi di Gerusalemme e mai si estinguerà».27 Se poi non mi ascolterete, riguardo al santificare il giorno di sabato, al non portare pesi, al non farli passare per le porte di Gerusalemme nel giorno di sabato, io appiccherò il fuoco alle sue porte, e questo di vorerà le case di Gerusalemme e non si estinguerà mai ».