Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 7


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA MARTINI
1 Non fare il male, perché il male non ti prenda.
1 Non fare il male, e il male non verrà sopra di te.
2 Allontànati dall'iniquità ed essa si allontanerà da te.
2 Partiti dall'uom perverso, e sarai lungi dal male.
3 Figlio, non seminare nei solchi dell'ingiustizia
per non raccoglierne sette volte tanto.
3 Figliuolo, non seminare cattiva semenza ne' solchi dell'ingiustizia, e non avrai da mieterne il settuplo.
4 Non domandare al Signore il potere
né al re un posto di onore.
4 Non chiedere al Signore di esser condottiere di altri, né al re un posto di onore.
5 Non farti giusto davanti al Signore
né saggio davanti al re.
5 Non ti spacciare per giusto dinanzi a Dio; perocché egli è conoscitore de' cuori, e non allettare di comparire sapiente dinanzi al re.
6 Non cercare di divenire giudice,
che poi ti manchi la forza di estirpare l'ingiustizia;
altrimenti temeresti alla presenza del potente
e getteresti una macchia sulla tua dirittura.
6 Non cercare di essere fatto pudice; se non hai petto da farti largo a traverso dell'iniquità: affinchè non avvenga, che tu temendo la faccia di un potente, abbi da esporre alle cadute la tua equità.
7 Non offendere l'assemblea della città
e non degradarti in mezzo al popolo.
7 Guardati dall'offendere la moltitudine della città; e non ti gettare in mezzo al popolo.
8 Non ti impigliare due volte nel peccato,
perché neppure di uno resterai impunito.
8 Non congiungere peccato con peccato: perocché nemmen per un solo non sarai esente da pena.
9 Non dire: "Egli guarderà all'abbondanza dei miei doni,
e quando farò l'offerta al Dio altissimo
egli l'accetterà".
9 Guardati dall'aver un cuor pusillanime:
10 Non mancar di fiducia nella tua preghiera
e non trascurare di fare elemosina.
10 Non trascurar l'orazione, e il far limosina.
11 Non deridere un uomo dall'animo amareggiato,
poiché c'è chi umilia e innalza.
11 Non dire: Iddio avrà riguardo a' molti miei doni, e quand'io offerirò i miei doni all'Altissimo, ei gli accetterà.
12 Non fabbricare menzogne contro tuo fratello
e neppure qualcosa di simile contro l'amico.
12 Non ti burlare di un uomo, che ha il cuore afflitto; perocché quegli, che umilia, ed esalta, egli è Dio, che tutto vede.
13 Non volere in nessun modo ricorrere alla menzogna,
perché le sue conseguenze non sono buone.
13 Non inventar menzogne contro del tuo fratello; e noi fare similmente contro l'amico.
14 Non parlar troppo nell'assemblea degli anziani
e non ripetere le parole della tua preghiera.
14 Guardati dal proferire alcuna menzogna; perché l'avvezzarsi a ciò non è cosa buona.
15 Non disprezzare il lavoro faticoso,
neppure l'agricoltura creata dall'Altissimo.
15 Non essere verboso nella adunanza de' seniori; e non ripeter parola nella tua orazione.
16 Non unirti alla moltitudine dei peccatori,
ricòrdati che la collera divina non tarderà.
16 Non odiare le opere di fatica, né l'agricoltura istituita dall'Altissimo.
17 Umilia profondamente la tua anima,
perché castigo dell'empio sono fuoco e vermi.
17 Non ti associare alla turba degli indisciplinati.
18 Non cambiare un amico per interesse,
né un fratello fedele per l'oro di Ofir.
18 Ricorditi dell'ira, la quale non sarà lenta.
19 Non disdegnare una sposa saggia e buona,
poiché la sua bontà val più dell'oro.
19 Umilia grandemente il tuo spirito: perocché il fuoco, e il verme puniranno la carne dell'empio.
20 Non maltrattare uno schiavo che lavora fedelmente
né un mercenario che dà tutto se stesso.
20 Non venir in rottura coll'amico, che tarda a renderti del denaro; e non disprezzare un fratello carissimo in confronto dell'oro.
21 Ami l'anima tua un servo saggio
e non ricusargli la libertà.

21 Non ti separar da una donna giudiziosa, e dabbene, la quale nel timor del Signore ti toccò in sorte; perocché la grazia della sua verecondia val più che l'oro.
22 Hai bestiame? Abbine cura;
se ti è utile, resti in tuo possesso.
22 Non maltrattare il tuo servo, che opera con fedeltà; né il mercenario, che consuma per te la sua vita.
23 Hai figli? Educali e sottomettili fin dalla giovinezza.
23 Il servo sensato sia amato da te, come l'anima tua, non gli negare la sua libertà, e nol lasciare in miseria.
24 Hai figlie? Vigila sui loro corpi
e non mostrare loro un volto troppo indulgente.
24 Hai tu de' bestiami? va a visitarli; e se sono utili, restino presso di te.
25 Accasa una figlia e avrai compiuto un grande affare;
ma sposala a un uomo assennato.
25 Hai tu de' figliuoli? istruiscili, e domali dalla loro puerizia.
26 Hai una moglie secondo il tuo cuore? Non ripudiarla;
ma di quella odiata non fidarti.

26 Hai tu delle figliuole? custodisci la loro verginità, e non mostrar ad esse il viso ridente.
27 Onora tuo padre con tutto il cuore
e non dimenticare i dolori di tua madre.
27 Da a marito la figliuola, ed hai fatto un'opera grande; ma dalla ad un uomo sensato.
28 Ricorda che essi ti hanno generato;
che darai loro in cambio di quanto ti hanno dato?

28 Se tu hai una moglie secondo cuor tuo, non la mandar via; e nondarti ad una, che sia odiosa.
29 Temi con tutta l'anima il Signore
e riverisci i suoi sacerdoti.
29 Con tutto il cuor tuo onora il padre tuo; e non ti scordare de' gemiti di tua madre.
30 Ama con tutta la forza chi ti ha creato
e non trascurare i suoi ministri.
30 Ricordati, che senza di essi tu non saresti nato; e rendi ad essi secondo quello, che han fatto per te.
31 Temi il Signore e onora il sacerdote,
consegna la sua parte, come ti è stato comandato:
primizie, sacrifici espiatori, offerta delle spalle,
vittima di santificazione e primizie delle cose sante.

31 Temi il Signore con tutta l'anima tua, e onora i suoi sacerdoti.
32 Al povero stendi la tua mano,
perché sia perfetta la tua benedizione.
32 Con tutte le tue forze ama colui, che ti ha creato: e non abbandonare i suoi ministri.
33 La tua generosità si estenda a ogni vivente
e al morto non negare la tua grazia.
33 Onora il Signore con tutta l'anima tua, e rispetta i sacerdoti; e mondati offerendo le spalle (delle ostie).
34 Non evitare coloro che piangono
e con gli afflitti mòstrati afflitto.
34 Da ad essi la parte delle primizie, e (delle ostie) di espiazione, come fu a te comandato; e mondati dalla tua negligenza colle poche (vittime).
35 Non indugiare a visitare un malato,
perché per questo sarai amato.
35 Offerirai in dono al Signore le spalle delle tue vittime, e il sagrifizio di santificazione, e le primizie delle cose sante:
36 In tutte le tue opere ricordati della tua fine
e non cadrai mai nel peccato.
36 E stendi al povero la tua mano (affinchè sia perfetta la tua propiziazione, e la tua benedizione).
37 La beneficenza è gradita a tutti i viventi; e tu non negarla nemmeno ai morti.
38 Non mancare di porgere consolazione a chi piange; e tieni compagnia agli afflitti.
39 Non ti paia greve il visitare il malato; perocché per tali mezzi ti fonderai nella carità.
40 In tutte le tue azioni ricordati del tuo ultimo fine, e non peccherai in eterno.