Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Siracide 25


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BIBBIA CEI 1974BIBBIA TINTORI
1 Di tre cose mi compiaccio e mi faccio bella,
di fronte al Signore e agli uomini:
concordia di fratelli, amicizia tra vicini,
moglie e marito che vivono in piena armonia.
1 Il mio spirito si compiace in tre cose che sono approvate da Dio e dagli uomini:
2 Tre tipi di persone io detesto,
la loro vita è per me un grande orrore:
un povero superbo, un ricco bugiardo,
un vecchio adultero privo di senno.

2 La concordia dei fratelli, l'amor dei vicini, un marito e una moglie che van ben d'accordo.
3 Nella giovinezza non hai raccolto;
come potresti procurarti qualcosa nella vecchiaia?
3 Tre specie di persone ha in odio l'anima mia e la loro esistenza mi dà gran noia:
4 Come s'addice il giudicare ai capelli bianchi,
e agli anziani intendersi di consigli!
4 il povero superbo, il ricco bugiardo, il vecchio stolto e insensato.
5 Come s'addice la sapienza ai vecchi,
il discernimento e il consiglio alle persone eminenti!
5 Quello che non hai raccolto in gioventù come potrai trovartelo nella vecchiaia?
6 Corona dei vecchi è un'esperienza molteplice,
loro vanto il timore del Signore.

6 Quanto è bello nei capelli bianchi il giudizio, e nei vecchi il saper dare consiglio!
7 Nove situazioni io ritengo felici nel mio cuore,
la decima la dirò con le parole:
un uomo allietato dai figli,
chi vede da vivo la caduta dei suoi nemici;
7 Come sta bene la sapienza negli anziani, e l'intelligenza e il consiglio negli elevati a dignità!
8 felice chi vive con una moglie assennata,
colui che non pecca con la sua lingua,
chi non deve servire a uno indegno di lui;
8 La corona dei vecchi è la molta esperienza, e la loro gloria è il timor di Dio.
9 fortunato chi ha trovato la prudenza,
chi si rivolge a orecchi attenti;
9 Io esalto nove cose che il cuore non può indovinare e la decima la dirò agli uomini colla lingua:
10 quanto è grande chi ha trovato la sapienza,
ma nessuno supera chi teme il Signore.
10 un uomo che ha le sue consolazioni nei figlioli, uno che da vivo vede la rovina dei suoi nemici.
11 Il timore del Signore è più di ogni cosa;
chi lo possiede a chi potrà esser paragonato?

11 Beato colui che sta con una donna di giudizio, colui che non ha peccato colla sua lingua, e che non ha servito a indegni di lui.
12 Qualunque ferita, ma non la ferita del cuore;
qualunque malvagità, ma non la malvagità di una donna;
12 Beato chi ha trovato un vero amico, e chi espone la giustizia a orecchio che ascolta.
13 qualunque sventura, ma non la sventura
causata dagli avversari;
qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici.
13 Quanto è grande colui che ha trovato la sapienza e la scienza! Ma nessuno è al di sopra di colui che teme il Signore.
14 Non c'è veleno peggiore del veleno di un serpente,
non c'è ira peggiore dell'ira di un nemico.
14 Il timore di Dio è supe riore a tutte le cose.
15 Preferirei abitare con un leone e con un drago
piuttosto che abitare con una donna malvagia.
15 Beato l'uomo che ha avuto il dono del timor di Dio! Chi lo possiede a chi si potrà paragonare?
16 La malvagità di una donna ne àltera l'aspetto,
ne rende il volto tetro come quello di un orso.
16 Il timor di Dio è il principio del suo amore, e a lui deve essere unito il principio della fede.
17 Suo marito siede in mezzo ai suoi vicini
e ascoltandoli geme amaramente.
17 La più grande piaga è la tristezza del cuore, la più grande malizia è quella della donna.
18 Ogni malizia è nulla, di fronte alla malizia di una
donna,
possa piombarle addosso la sorte del peccatore!
18 L'uomo sopporterà qualunque piaga, ma non la piaga del cuore,
19 Come una salita sabbiosa per i piedi di un vecchio,
tale la donna linguacciuta per un uomo pacifico.
19 e qualunque malizia, ma non la malizia della donna,
20 Non soccombere al fascino di una donna,
per una donna non ardere di passione.
20 e qualunque pena, ma non quella inflitta da chi odia,
21 Motivo di sdegno, di rimprovero e di grande disprezzo
è una donna che mantiene il proprio marito.
21 e qualunque vendetta, ma non la vendetta dei nemici.
22 Animo abbattuto e volto triste
e ferita al cuore è una donna malvagia;
22 Non c'è veleno peggiore del ve leno del serpente,
23 mani inerti e ginocchia infiacchite,
tale colei che non rende felice il proprio marito.
23 e non c'è sdegno peggiore dello sdegno della donna. Vorrei stare piuttosto con un leone e con un dragone, che con una donna malvagia.
24 Dalla donna ha avuto inizio il peccato,
per causa sua tutti moriamo.
24 La malvagità della donna ne cangia il volto, ne fa brutto il viso come quello d'un orso, lo fa apparire come un sacco. In mezzo ai vicini
25 Non dare all'acqua un'uscita
né libertà di parlare a una donna malvagia.
25 il suo marito geme, ascolta e sospira sommessamente.
26 Se non cammina al cenno della tua mano,
toglila dalla tua presenza.
26 Ogni malizia è piccola in paragone di quella d'una donna; cada sopra di lei la sorte del peccatore.
27 Com'è una salita sabbiosa per i piedi d'un vecchio, così è la donna linguacciuta per l'uomo tranquillo.
28 Non guardare alla bellezza della donna, non desiderare la donna per la sua bellezza.
29 L'ira della donna, e la spudoratezza, e la vergogna è grande.
30 La donna, se ha il comando, è contraria al marito.
31 Animo abbattuto, volto triste, cuor piagato, ecco la donna cattiva.
32 Mani fiacche e ginocchia vacillanti, ecco la donna che non rende felice il marito.
33 Dalla donna ebbe principio il peccato, e per lei moriamo tutti.
34 Non lasciare nemmeno un piccolo foro alla tua acqua, e alla donna malvagia non dare il per messo di uscire.
35 Se non cammina secondo le tue direttive, ti svergognerà in faccia ai nemici.
36 Separala dal tuo corpo, perchè non s'abusi sempre di te.