Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Psalmen 49


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EINHEITSUBERSETZUNG BIBELDIODATI
1 [Für den Chormeister. Ein Psalm der Korachiter.]1 Salmo, dato al capo de’ Musici, de’ figliuoli di Core. UDITE questo, popoli tutti; Porgete gli orecchi, voi tutti gli abitanti del mondo;
2 Hört dies an, ihr Völker alle,
vernehmt es, alle Bewohner der Erde,
2 E plebei, e nobili, E ricchi, e bisognosi tutti insieme.
3 ihr Leute aus dem Volk und vom Adel,
Reiche und Arme zusammen!
3 La mia bocca proferirà cose di gran sapienza; E il ragionamento del mio cuore sarà di cose di grande intendimento.
4 Mein Mund spreche weise Worte;
was mein Herz ersinnt, sei voller Einsicht.
4 Io inchinerò il mio orecchio alle sentenze; Io spiegherò sopra la cetera i miei detti notevoli.
5 Ich wende mein Ohr einem Weisheitsspruch zu,
ich enthülle mein Geheimnis beim Harfenspiel.
5 Perchè temerò ne’ giorni dell’avversità Quando l’iniquità che mi è alle calcagna m’intornierà?
6 Warum soll ich mich in bösen Tagen fürchten,
wenn mich der Frevel tückischer Feinde umgibt?
6 Ve ne son molti che si confidano ne’ lor beni, E si gloriano della grandezza delle lor ricchezze.
7 Sie verlassen sich ganz auf ihren Besitz
und rühmen sich ihres großen Reichtums.
7 Niuno però può riscuotere il suo fratello, Nè dare a Dio il prezzo del suo riscatto.
8 Loskaufen kann doch keiner den andern
noch an Gott für ihn ein Sühnegeld zahlen
8 E il riscatto della lor propria anima non può trovarsi, E il modo ne mancherà in perpetuo;
9 - für das Leben ist jeder Kaufpreis zu hoch,
für immer muss man davon abstehn -,
9 Per fare che continuino a vivere in perpetuo, E che non veggano la fossa;
10 damit er auf ewig weiterlebt
und niemals das Grab schaut.
10 Conciossiachè veggano che i savi muoiono, E che parimente i pazzi, e gli stolti periscono, E lasciano i lor beni ad altri.
11 Denn man sieht: Weise sterben;
genauso gehen Tor und Narr zugrunde,
sie müssen andern ihren Reichtum lassen.
11 Il loro intimo pensiero è che le lor case dimoreranno in eterno, E che le loro abitazioni dureranno per ogni età; Impongono i nomi loro a delle terre.
12 Das Grab ist ihr Haus auf ewig,
ist ihre Wohnung für immer,
ob sie auch Länder nach ihren Namen benannten.
12 E pur l’uomo che è in onore non vi dimora sempre; Anzi è renduto simile alle bestie che periscono.
13 Der Mensch bleibt nicht in seiner Pracht;
er gleicht dem Vieh, das verstummt.
13 Questa lor via è loro una pazzia; E pure i lor discendenti si compiacciono a seguire i lor precetti. Sela.
14 So geht es denen, die auf sich selbst vertrauen,
und so ist das Ende derer, die sich in großen Worten gefallen. [Sela]
14 Saranno posti sotterra, come pecore; La morte li pasturerà; E gli uomini diritti signoreggeranno sopra loro in quella mattina; E il sepolcro consumerà la lor bella apparenza, Che sarà portata via dal suo abitacolo
15 Der Tod führt sie auf seine Weide wie Schafe,
sie stürzen hinab zur Unterwelt. Geradewegs sinken sie hinab in das Grab;
ihre Gestalt zerfällt, die Unterwelt wird ihre Wohnstatt.
15 Ma Iddio riscuoterà l’anima mia dal sepolcro;
16 Doch Gott wird mich loskaufen aus dem Reich des Todes,
ja, er nimmt mich auf. [Sela]
16 Non temere, quando alcuno sarà arricchito, Quando la gloria della sua casa sarà accresciuta.
17 Lass dich nicht beirren, wenn einer reich wird
und die Pracht seines Hauses sich mehrt;
17 Perciocchè, quando egli morrà non torrà seco nulla; La sua gloria non gli scenderà dietro.
18 denn im Tod nimmt er das alles nicht mit,
seine Pracht steigt nicht mit ihm hinab.
18 Benchè egli abbia benedetta l’anima sua in vita sua; E tali ti lodino, se tu ti dài piacere, e buon tempo;
19 Preist er sich im Leben auch glücklich
und sagt zu sich:
«Man lobt dich, weil du dir's wohl sein lässt»,
19 Quella verrà là ove è la generazion de’ suoi padri; Giammai in eterno non vedranno la luce.
20 so muss er doch zur Schar seiner Väter hinab,
die das Licht nie mehr erblicken.
20 L’uomo che è in istato onorevole, e non ha intelletto, È simile alle bestie che periscono
21 Der Mensch in Pracht, doch ohne Einsicht,
er gleicht dem Vieh, das verstummt.