Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 7


font
BIBBIA MARTINIBIBBIA RICCIOTTI
1 Disse adunque il principe de' sacerdoti: queste cose stanno elleno così?1 - E il sommo sacerdote parlò, dicendogli: «Stanno proprio così le cose udite?».
2 Ma egli disse: Uomini fratelli, e padri udite: il Dio della gloria apparì al padre nostro Abramo, mentre era nella Mesopotamia, prima che abitasse in Charran,2 Egli disse: «Fratelli e padri, vogliate ascoltarmi. Il Dio della gloria apparve ad Abramo, nostro padre, mentr'era in Mesopotamia, prima che andasse a stabilirsi in Caran,
3 E disselli: Parti dalla tua terra, e dalla tua parentela, e vieni in quel paese, che io ti mostrerò.3 e gli disse: - Esci dal tuo paese e dal tuo parentado, e vieni nel paese che io ti mostrerò. -
4 Allora esci dalla terra de' Caldei, e abitò in Charran. E di là, morto che fu suo padre, trasportollo (Dio) in questo paese, dove ora voi abitate.4 Allora egli uscì dal paese de' Caldei, e si stabilì in Caran. Di là, dopo la morte di suo padre, Iddio lo fece venir in questo paese dove adesso abitate.
5 E non gli diede di esso in proprietà nemmen tanto da posare il piede: ma gli promise di farne padrone lui, e la sua discendenza dopo di lui, non avendo egli prole.5 E non gli diede ivi in possesso neppure la larghezza d'un piede, ma gli promise darne a lui il possesso ne' suoi discendenti dopo di lui; e questo glielo promise quand'egli non aveva ancora alcun figliuolo.
6 E Dio gli disse, che la discendenza di lui sarebbe pellegrina in paese altrui, e la avrebbero posta in ischiavitù, e sarebbe maltrattata per quattrocento anni:6 Iddio gli disse che la discendenza di lui sarebbe pellegrina in terra straniera, ridotta in servitù e maltrattata per quattrocent'anni.
7 E la nazione, di cui sarà stata schiava, la giudicherò io, disse il Signore: e dopo queste cose usciranno, e serviranno a me in questo luogo.7 Ma disse pure: - Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo la prova usciranno, e serviranno a me nel luogo mio. -
8 E diedegli l'alleanza della circoncisione: e così egli generò Isacco, e lo circoncise l'ottavo giorno: e Isacco Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi.8 Poi ci fu il patto della circoncisione; e così Abramo, avuto Isacco, lo circoncise l'ottavo giorno; Isacco circoncise Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi.
9 I patriarchi poi per invidia venderon Giuseppe, onde fu condotto in Egitto: ma Dio era con lui:9 E i patriarchi, invidiosi di Giuseppe, lo vendereno per essere menato in Egitto; ma Dio era con lui;
10 Ed egli lo cavò fuora di tutto le sue tribolazioni: e diedegli grazia, e sapienza dinanzi a Faraone re d'Egitto, onde lo costituì soprintendente dell'Egitto, e di tutta la sua casa.10 e lo liberò da tutte le sue tribolazioni, e gli diede grazia e sapienza davanti a Faraone, re d'Egitto, che lo costituì governatore del regno e di tutta la sua casa.
11 Venne di poi la fame sopra tutto l'Egitto, e nella Chananea, e miseria grande: e i padri nostri non trovavano da mangiare.11 Venne poi una carestia in tutto l'Egitto e in Canaan; la miseria era grande, e i nostri padri non trovavan di che vivere.
12 E avendo udito Giacobbe, che vi era del grano in Egitto, mandò da prima i padri nostri:12 Ma avendo udito Giacobbe che in Egitto c'era del grano, vi mandò una prima volta i nostri padri.
13 E la seconda volta fu riconosciuto Giuseppe da' suoi fratelli, e si rese nota a Faraone la stirpe di lui.13 La seconda volta Giuseppe fu riconosciuto da' suoi fratelli, e Faraone seppe della famiglia di Giuseppe.
14 E Giuseppe mandò a chiamare il padre suo Giacobbe, e tutta la sua famiglia di settantacinque anime.14 Allora Giuseppe mandò per Giacobbe suo padre e per tutto il suo parentado, ch'era di settantacinque anime;
15 E andò Giacobbe in Egitto, e morì egli, e i padri nostri.15 e Giacobbe scese in Egitto, e vi morì lui e i padri nostri:
16 E furon trasportati a Sichem, eposti nel sepolcro comperato da Abramo a prezzo di denaro da' figliuoli di Emmor figliuolo di Sichem.16 i quali tutti furon trasportati a Sichem, e posti nel sepolcro che Abramo aveva comprato a danaro da' figli di Emor in Sichem.
17 Ma avvicinandosi il tempo della promessa giurata da Dio ad Abramo, crebbe, e multiplicò, il popolo nell'Egitto,17 Ma come si avvicinava il tempo della promessa che Dio aveva fatto ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto;
18 Sino a tantoché venne un altro re dell'Egitto, il quale non sapeva nulla di Giuseppe.18 e venne su un altro re, che nulla sapeva di Giuseppe.
19 Questi usando astuzie contro la nostra stirpe, maltrattò i padri nostri di modo, cha esponessero i proprj figli, perché non si propagassero.19 Costui, usando astuzie contro la nostra stirpe, trattò duramente i nostri padri, sino a comandar loro d'esporre i neonati perchè non vivessero.
20 Nello stesso tempo nacque Mosè, ed era caro a Dio, il quale fu nudrito per tre mesi nella casa di suo padre.20 In quel tempo nacque Mosè, caro a Dio; e fu nutrito per tre mesi in casa del padre suo;
21 E quando fu esposto, lo raccolse la figliuola di Faraone, e se lo allevò come figliuolo.21 ma poi che fu esposto, la figliuola di Faraone lo raccolse e se lo allevò come figlio.
22 E fu addottrinato Mosè in tutta la sapienza degli Egiziani, ed era potente in parole, e in opere.22 E così, istruito in tutta la sapienza degli Egiziani, divenne potente in parole e in opere.
23 Compiuta poi che ebbe l'età di quarant' anni, gli entrò in cuore di visitare i suoi fratelli, i figliuoli d'Israello.23 E quando fu su' quarant'anni, gli entrò in cuore di visitar i suoi fratelli, i figli d'Israele.
24 E vedutone uno, che veniva maltrattato, prestogli aiuto: e fece le vendette dell'oppresso, avendo ucciso l'Egiziano.24 E vistone uno maltrattato, lo difese e vendicò l'oppresso, uccidendo l'Egiziano.
25 Ed egli si pensava, che i suoi fratelli intenderebbero, come Dio per mano di lui dava loro la salute: ma essi non l'intesero.25 E' si pensava che i suoi fratelli capirebbero che Dio li voleva salvare per mezzo di lui; ma essi non l'intesero.
26 Il dì seguente si fece vedere ad essi, mentre altercavano: e gli esortava alla pace, dicendo: O uomini, voi siete fratelli perché vi fate del male l'un all'altro?26 Il giorno seguente, comparve tra loro, mentre alcuni litigavano, e li esortò alla pace, dicendo: - O uomini, voi siete fratelli, perchè vi maltrattate l'un l'altro? -
27 Ma colui, che faceva ingiuria al prossimo, lo rispinse, dicendo: Chi ti ha costituito principe, e giudice sopra di noi?27 Ma colui che maltrattava il prossimo, lo respinse, e gli disse: - Chi ti ha costituito nostro capo e giudice?
28 Vuoi tu forse uccidermi, come uccidesti jeri l'Egiziano?28 Mi vuoi forse uccidere, come ieri uccidesti l'Egiziano? -
29 A questa parola fuggì Mosè: e stette pellegrino nella terra di Madiàn, dove generò due figliuoli.29 A tal parola Mosè fuggì, e se n'andò come forestiero nella terra di Madian, dov'ebbe due figliuoli.
30 E passati quaranta anni gli apparì nel deserto del monte Sina l'Angelo nel fuoco fiammante di un roveto.30 In capo a quarant'anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sion, nella fiamma d'un roveto ardente.
31 Veduto ciò si stupì Mosè della apparizione: e accostandosi egli per osservare, udì una voce del Signore, che dissegli:31 E Mosè, veduto ciò, si stupì di quella visione; e come si accostava per considerar la cosa, si fece udire questa voce del Signore:
32 Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. Atterrito Mosè non ardiva di osservare.32 - Io sono il Dio de' tuoi padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. - E Mosè, tutto tremante, non ardiva più guardare.
33 Ma il Signore gli disse: Cavati da' tuoi piedi le scarpe: perché il luogo, dove stai, è terra santa.33 Allora il Signore gli disse: - Tògliti i calzari da' piedi, perchè il luogo dove stai è terra santa.
34 Ho veduto, ho veduto l'afflizione del popolo mio, che è in Egitto, e ho uditi i loro gemiti, e sono disceso per liberargli. Ora vieni, e ti manderò in Egitto.34 Sì, l'ho veduta l'afflizione del mio popolo che è in Egitto; ho udito i loro gemiti, e son disceso per liberarli. Or dunque, vieni; io manderò te in Egitto. -
35 Questo Mosè, cui rifiutarono col dire: Chi ti ha costituito principe, e giudice? questo e principe, e liberatore mandollo Iddio per ministero dell'Angelo, che gli apparì nel roveto.35 Guardate: questo Mosè, che avevan rinnegato dicendo: - Chi ti ha costituito capo e giudice? -, Dio lo mandò come capo e liberatore sotto la guida dell'angelo apparsogli nel roveto.
36 Questi li trasse fuori, avendo fatto segni, e prodigj nella terra di Egitto, e nel mare rosso, e nel deserto per quaranta anni.36 Fu lui che li trasse fuor dell'Egitto, facendo prodigi e miracoli, nel paese nel Mar Rosso e nel deserto, per quaranta anni.
37 Questi è quel Mosè, che disse a' figliuoli d'Israele: Dio susciterà a voi un profeta del numero de' vostri fratelli, come me, lui ascolterete.37 Questo è quel Mosè, che disse a' figliuoli d'Israele: - Dio vi susciterà di mezzo a' vostri fratelli un Profeta; ascoltatelo, come me avete ascoltato. -
38 Questi è, che fu colla adunanza del popolo nel deserto coll' Angelo, che gli parlava nel monte Sina, e con i padri nostri: e ricevette le parole di vita per darle a noi,38 È questi che si trovò nell'assemblea del deserto con l'angelo che gli parlava dal monte Sinai e co' padri nostri, e ricevette parole di vita per darle a noi.
39 Al quale non vollero essere ubbidienti i padri nostri: ma lo rigettarono e si rivolsero co' loro cuori all'Egitto,39 Eppure i padri nostri rifiutarono di ubbidirgli, anzi lo rinnegarono, e, rimpiangendo in cuor loro l'Egitto,
40 Dicendo ad Aronne: Fa' a noi degli dei, i quali ci vadano innanzi: perchè di quel Mosè, che ci ha tratti dalla terra di Egitto, non sappiam quel, che ne sia stato.40 dissero ad Aronne: - Facci degli dèi che ci guidino; perchè di questo Mosè che ci trasse dalla terra d'Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. -
41 E fecer di que' giorni un vitello, e offerirono sagrifizio a un simolacro, e si rallegrarono delle opere delle lor mani.41 E in que' giorni fecero un vitello, offersero un sacrificio a codest'idolo, ed esultarono dell'opera che avevan fatta con le loro mani.
42 Ma Dio da lor si rivolse, egli diede a servire alla milizia del cielo, come sta scritto nel libro de' profeti: Mi avete voi forse offerto vittime, e ostie per quaranta anni nel deserto o casa d'Israele?42 Ma Dio si rivolse da loro, e li abbandonò al culto degli idoli, come sta scritto nel libro de' profeti: "Casa d'Israele, eran forse vittime e sacrifici, che m'offrivate, durante i quarant'anni nel deserto,
43 Ma voi avete portato il padiglione di Moloch, e l'astro del vostro Dio Rempham, figure fatte da voi per adorarle. E io vi trasporterò di là da Babilonia.43 quando vi portavate appresso la tenda di Moloc e l'astro di Remfan, idoli che vi eravate fabbricati per prostrarvici dinanzi? Perciò, io vi farò deportare al di là di Babilonia".
44 Ebbero i padri nostri il tabernacolo del testimonio nel deserto, conforme aveva ordinato Dio, dicendo a Mosè, che lo facesse secondo il modello, che avea veduto.44 Il tabernacolo della testimonianza era co' padri nostri nel deserto, come Dio aveva ordinato parlando a Mosè, che lo facesse nella forma che gli fu data a vedere;
45 Il quale ricevuto di mano in mano lo condusser seco i padri nostri con Gesù a prender possesso delle nazioni, le quali andò Dio scacciando dal cospetto dei padri nostri sino ai giorni di Davidde.45 e poi che l'ebbero ricevuto, i padri nostri, guidati da Giosuè, lo introdussero qui, dopo la sottomissione de' popoli che Dio scacciò d'innanzi a loro sino a' giorni di David,
46 Il quale trovò grazia davanti a Dio, e pregò di trovare un tabernacolo pel Dio di Giacobbe.46 il quale trovò grazia presso Dio e chiese di preparare una ferma dimora al Dio di Giacobbe.
47 Salomone poi edificò casa per esso.47 Ma fu Salomone quello che gli edificò una casa.
48 Ma non abita in templi manofatti l'Eccelso, come dice il profeta:48 L'Altissimo però non abita in templi fatti da man d'uomo come dice il profeta:
49 Il cielo è mio trono: e la terra sgabello a' miei piedi. Qual sorta di casa mi edificherete, dice il Signore? O qual sarà il luogo del mio riposo?49 - Mio trono è il cielo: e la terra è sgabello a' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il Signore, o, qual sarà il luogo del mio riposo?
50 Non ha ella fatto la mano mia tutte queste cose?50 Non ha la mia mano formate tutte queste cose? -
51 Duri di cervice, e incirconcisi di cuore, e di adito, voi sempre resistete allo Spirito santo, come i padri vostri, così anche voi.51 Gente di dura cervice, incirconcisi di cuore e d'orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo! Come fecero i padri vostri, allo stesso modo fate voi.
52 Qual de' profeti non perseguitarono i padri vostri? E ucciser coloro, de predicevano la venuta del Giusto, di cui voi siete stati adesso i traditori, e gli omicidi:52 Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? Uccisero perfino quelli che preannunziavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli assassini!
53 I quali avete ricevuto la legge per ministero degli Angeli, e non l'avete osservata.53 Voi, che avete ricevuta la legge come trasmessavi da angeli, e non l'avete osservata».
54 All'udir tali cose si rodevano nei loro cuori, e digrignavano i denti contro di lui.54 All'udir queste cose, fremevan di rabbia nei loro cuori, e digrignavano i denti contro di lui.
55 Ma egli pieno essendo di Spirito santo, fiso mirando il cielo, vide la gloria di Dio, e Gesù stante alla destra di Dio. E disse: Ecco che io veggo aperti i cieli, e il Figliuolo dell'uomo stante alla destra di Dio.55 Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi nel cielo, vide la gloria di Dio, e Gesù stare alla destra di Dio.
56 Ma quegli alzando le grida, si turaron le orecchie, e tutti riaccordo gli corsero addosso con furia.56 E disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell'uomo stare alla destra di Dio».
57 E cacciatolo fuora della città lo lapidavano: e i testimoni posarono le loro vesti ai piedi di un giovanotto chiamato Saulo.57 Quelli, con grandi strida, si turaron gli orecchi, e tutti insieme gli si avventarono addosso;
58 E lapidavano Stefano, il quale orava, e diceva: Signore Gesù, ricevi il mio spirito.58 e, trascinatolo fuori della città, si diedero a lapidarlo. I testimoni deposero le loro vesti a' piedi di un giovane, chiamato Saulo.
59 E piegate le ginocchia, gridò ad alta voce, dicendo: Signore, non imputar loro questa cosa a peccato. E detto questo si addormentò nel Signore. E Saulo era consenziente alla morte di lui.59 E lapidavano Stefano, mentr'egli invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, ricevi lo spirito mio».
60 Poi, caduto ginocchioni, gridò a gran voce: «Signore, non imputar loro questo peccato». E, detto questo, si addormentò nel Signore. E Saulo consentì alla morte di lui.