Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 16


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BIBBIA MARTINILA SACRA BIBBIA
1 Arrivo adunque a Derbe, e a Listra. Ed ecco, che quivi si ritrovava un certo discepolo per nome Timoteo, figliuolo di una donna Giudea fedele, di padre Gentile.1 Arrivò anche a Derbe e a Listra. C'era là un discepolo di nome Timoteo, figlio di una donna giudea, credente, ma di padre greco,
2 A lui rendevano buona testimonianza i fratelli, che erano in Lastra, e in Iconio.2 che era assai stimato dai fratelli in Listra e Iconio.
3 Volle Paolo, che questi andasse seco: e presolo lo circoncise per riguardo de' Giudei, che erano in que' luoghi; perché tutti sapevano, che il padre di lui era Gentile.3 Paolo voleva condurlo con sé nei suoi viaggi e, presolo con sé, lo circoncise, a causa dei Giudei che si trovavano in quelle regioni. Tutti infatti sapevano che suo padre era greco.
4 E passando di città in città raccomandavan di osservare le regole stabilite dagli apostoli, e dai sacerdoti, che erano in Gerusalemme.4 Mentre viaggiavano di città in città, trasmettevano loro i decreti sanciti dagli apostoli e dagli anziani in Gerusalemme, perché li osservassero.
5 E le chiese si assodavano nella fede, e diventavano ogni giorno più numerose.5 Le chiese si fortificavano nella fede e crescevano di numero ogni giorno.
6 Passata poi la Frigia, e il paese della Galazia, fu loro vietato dallo Spirito Santo di aununziar la parola di Dio nell'Asia.6 Passarono poi per la Frigia e la regione della Galazia, impediti dallo Spirito Santo ad annunciare la parola nell'Asia.
7 Ed essendo giunti nella Misia tentavano di andare nella Bitinia, ma nol permise loro lo Spirito di Gesù.7 Giunti ai confini della Misia tentavano di recarsi in Bitinia, ma lo Spirito di Gesù non lo permise loro.
8 E traversata la Misia, giunsero a Troade.8 Allora, oltrepassata la Misia, discesero a Troade.
9 E fu veduta la notte da Paolo una visione. Un cert'uomo di Macedonia se gli presentava pregandolo, e dicendo: passa nella Macedonia, e ajutaci.9 Durante la notte Paolo ebbe una visione: un macedone in piedi lo supplicava dicendo: "Passa in Macedonia e aiutaci".
10 E subito che egli ebbe veduta questa visione, cercammo di partire per la Macedonia, accertati, che ci avesse il Signore chiamati ad evangelizzare colà.10 Subito dopo la visione, cercammo di partire per la Macedonia, certi che Dio ci aveva chiamati per annunciare loro il vangelo.
11 E fatta vela da Troade a dirittura andammo a Samotracia, e il di seguente a Napoli.11 Salpàti da Tròade ci dirigemmo verso Samotràcia e il giorno seguente a Neàpoli.
12 E di lì a Filippi, colonia, che è la prima città di quella parte di Macedonia e dimorammo in questa città alcuni giorni.12 Di là ci recammo a Filippi, che è la prima città del distretto di Macedonia, ed è colonia. In questa città facemmo una sosta di parecchi giorni.
13 E il giorno di sabato uscimmo fuori di porta vicino al fiume, dove pareva, che fosse l'orazione: e postici a sedere parlavamo alle donne congregate.13 Il sabato uscimmo fuori della porta, presso un fiume dove pensavamo che si facesse la preghiera. Ci mettemmo a sedere e parlammo alle donne che vi erano radunate.
14 E una certa donna per nome Lidia della città di Thiatira, che vendeva la porpora, timorata di Dio, ascoltò: cui il Signore apri il cuore per attendere a quello, che diceva Paolo.14 Una donna, di nome Lidia, venditrice di porpora, della città di Tiatira, che onorava Dio, stava in ascolto: il Signore le aprì il cuore perché potesse comprendere le cose dette da Paolo.
15 E battezzata, che fu ella, e la sua famiglia, pregò, dicendo: Se avete giudicato, che io sia fedele al Signore, venite, e fermatevi a casa mia; e ci fé forza.15 Dopo essere stata battezzata con tutta la famiglia, ci invitò con queste parole: "Se mi giudicate fedele al Signore, venite a stare nella mia casa". E ci costrinse ad accettare.
16 Accadde poi, che andando noi all'orazione, una serva, che aveva lo spirito di Pitone, ci venne incontro. Ella portava molto guadagno a' suoi padroni col fare l'indovina.16 Or mentre ci recavamo alla preghiera, ci venne incontro una schiava che aveva uno spirito divinatorio, la quale procurava un forte guadagno ai suoi padroni pronunciando oracoli.
17 Costei seguitando Paolo, e noi, gridava: Questi uomini sono servi di Dio altissimo, che annunziano a voi la via della salute.17 Costei si mise a seguire Paolo e noi e ci gridava dietro: "Questi uomini sono i servi del Dio Altissimo, che vi annunciano la via della salvezza".
18 Ciò ella faceva per molti giorni. Ma Paolo annojato, rivoltosi disse allo Spirito: Ordino a te nel nome di Gesù Cristo, che esca da costei; e nel medesimo punto se n' andò.18 La cosa si ripeté per molti giorni. Paolo infine, seccato, rivoltosi allo spirito disse: "Ti comando, in nome di Gesù Cristo, di uscire da lei". In quello stesso momento lo spirito se ne uscì.
19 Ma vedendo i padroni di lei, che se n' era andata la speranza del loro guadagno, presero Paolo, e Sita, e gli condussero nel foro ai decurioni:19 I padroni, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono nella piazza del mercato, davanti alle autorità.
20 E presentatigli ai magistrati, dissero: Questi uomini mettono sossopra la nostra città, essendo Giudei:20 Li presentarono ai magistrati e dissero: "Questi uomini mettono a soqquadro la nostra città: sono Giudei
21 E predicano cerimonie, le quali non è lecito a noi di abbracciare, né di praticare essendo noi Romani.21 e predicano usanze che non possiamo accogliere né praticare, poiché siamo Romani".
22 E insieme la moltitudine insorse contro di essi: e i magistrati, lacerate loro le vesti, ordinarono, che fossero battuti con le verghe.22 Allora la folla insorse contro di loro e i magistrati, fatti strappare loro di dosso i vestiti, comandarono che fossero bastonati.
23 E date loro molte battiture li cacciarono in prigione, dando ordine al custode, che facesse buona guardia.23 Dopo averli caricati di percosse li gettarono nella prigione, ordinando al custode di custodirli con grande cautela.
24 Il quale ricevuto simil comando, li mise nella più profonda segreta, e strinse in ceppi i loro piedi.24 Egli, a seguito di tale ordine, li gettò nella parte più interna della prigione e assicurò i piedi loro ai ceppi.
25 E su la mezza notte Paolo, e Sila oravano, cantando laudi a Dio: e i carcerati gli udivano.25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila stavano pregando e cantando inni a Dio, e gli altri prigionieri li ascoltavano.
26 Ma a un tratto venne un gran tremuoto, e tale, che si scossero le fondamenta della prigione; e si apriron di subito tutte le porte, e si sciolsero a tutti le catene.26 Ed ecco che improvvisamente vi fu un terremoto così violento da scuotere le fondamenta del carcere. Si apersero di colpo tutte le porte e si sciolsero le catene di tutti i carcerati.
27 E risvegliatosi il custode della prigione, e vedute aperte le porte della prigione, sguainata la spada, voleva uccidersi, credendo, che i prigioni fossero fuggiti.27 Il custode della prigione, svegliatosi e viste aperte le porte della prigione, tratta fuori la spada stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti.
28 Ma Paolo gridò ad alta voce, dicendo: Non fare a te male alcuno, mentre siam qui tutti quanti.28 Ma Paolo gridò a gran voce: "Non farti del male, poiché siamo tutti qui".
29 E quegli avendo chiesto del lume entrò dentro, e tremante si gittò a' piedi di Paolo, e di Sila.29 Allora chiese un lume, balzò dentro e tutto tremante cadde ai piedi di Paolo e di Sila.
30 E menatili fuora, disse: Signori, che deggio fare per esser salvo?30 Poi li condusse fuori e disse: "Signore, che cosa debbo fare per salvarmi?".
31 Ed essi dissero: Credi nel Signore Gesù, e sarai salvo tu, e la tua famiglia.31 Essi risposero: "Credi nel Signore Gesù e sarai salvo tu e la tua famiglia".
32 E parlarono della parola del Signore a lui, e a quanti erano nella di lui casa.32 E annunciarono la parola del Signore a lui e a tutti quelli della sua casa.
33 E presili seco in quella stessa ora di notte, lavò le loro piaghe, e fu battezzato egli, e tutta la sua famiglia immmediatamente.33 Egli, a quell'ora della notte, li prese con sé, lavò loro le piaghe e subito fu battezzato, lui e tutti i suoi.
34 E condottigli a casa sua, apparecchiò loro da mangiare, e fece festa dell'avere creduto a Dio con tutti i suoi.34 Poi li condusse a casa sua, apparecchiò loro la tavola e si rallegrò con tutta la sua famiglia perché aveva creduto in Dio.
35 E fattosi giorno, i magistrati mandarono i littori a dire: Metti in libertà quegli uomini.35 Fattosi giorno, i magistrati mandarono i littori a dire: "Lascia andare liberi quegli uomini".
36 E il custode portò questa nuova a Paolo: I magistrati hanno mandato a liberarvi: or dunque uscite, e andatevene in pace.36 Il custode della prigione riferì queste parole a Paolo: "I magistrati hanno mandato a dire di rilasciarvi. Ora dunque uscite e andate in pace".
37 Ma Paolo disse loro: Ci hanno battuti pubblicamente, senza che fossimo condannati. Romani, come siamo, messi in prigione, e ora nascostamente ci mandan via? Non sarà così: ma vengano,37 Ma Paolo disse alle guardie: "Ci hanno bastonati pubblicamente e senza processo, noi che siamo cittadini romani, e ci hanno gettato in prigione; e ora di nascosto ci cacciano via? Così no! Vengano essi stessi a metterci in libertà!".
38 Ed eglino ci traggan fuora. Riferirono i littori queste parole a' magistrati, i quali sentendo, che erano romani, ebber paura:38 I littori riferirono queste parole ai magistrati ed essi si spaventarono, udendo che si trattava di cittadini romani,
39 E andarono, e fecer loro buone parole, e trattili fuora li pregarono di partirsi dalla città.39 e vennero a fare le loro scuse. Poi li accompagnarono fuori e li pregarono di allontanarsi dalla città.
40 Ed eglino usciti di prigione entrarono in casa di Lidia: e veduti i fratelli gli consolarono, e si partirono.40 Usciti dalla prigione entrarono in casa di Lidia e, veduti i discepoli, li consolarono. Poi partirono.