1 Fugge l'empio senza avere chi lo incalzi: ma il giusto è franco come un lione, e senza timore. | 1 Il malvagio uomo fugge prima che l' uomo lo cacci; (che spesso diviene che alcuno si difenda della cosa innanzi che ne sia dimandato, e quello mostra che meglio è colpevole nella cosa;) anco come il bene non teme per natura cosa che li possa gravare, tutto così il buono uomo non teme malizia d'altrui; (chè sua fidanza ha nel nostro Signore). |
2 A motivo de' peccati del mondo si moltiplicano li suoi principi; ma per la sapienza di un uomo, e per la cognizione delle cose che si insegnano, la vita del principe sarà più lunga. | 2 Egli è alcuna volta avvenuto, che in una terra è più signori, che in una altra, (e più sia la terra male guardata e peggior città); e ciò adviene per lo peccato della terra. (Però dice la Scrittura: la terra che saviamente è mantenuta, e ove ciascuno non è signore e non fa sua volontà, non puote essere se none buona; chè) il buono e diritto signore la guarda a diritto e saviamente, e intende la ragione di ciascuno per la dirittura; la vita del buono signore sarà più lunga. |
3 Un uomo povero, che opprime i poveri, è simile ad una pioggia violenta, che prepara la carestia. | 3 Quando il povero uomo è di tale potere, che egli fa male a suo potere, somiglia alla tempesta, che si guasta le biade che ne nasce la fame, (al tetto dove piove tutta via sanza dimorare, per che il caro tempo viene; e quello che con diritto s' affatica e lavora e acquista e guadagna ciò che gli bisogna, il guarda meglio che non fa colui che il toglie e in-. vola; che gli pare che non costi nulla). |
4 Quelli, che abbandonan la legge, lodano l'empio: quelli, che la osservano ardono di zelo contro di lui. | 4 Quelli che non (hanno cura di ben fare, e non hanno ne' cuori loro se none malizia, e non) tengono punto la legge, li disleali lodano (per malizie che veggiono loro fare); ma i prodi uomini, che guardano i comandamenti di Dio, sono incontro a coloro quanto possono. |
5 I malvaggi non pensano a quel, che è giusto; ma quelli, che cercano il Signore badano a ogni cosa. | 5 I malvagi uomini (dove che sieno) non ameranno già dirittura (nè bene fatto); ma coloro che amano Iddio, e che lo temono in loro cuore, odiano i disleali e li traditori. |
6 E più stimabile il povero, che cammina nella sua semplicità, che il ricco negli storti suoi andamenti. | 6 Meglio vale uno povero, semplice uomo (che sua vita mantiene in umilitade, sanza altrui vita gravare o ingannare), che non fa uno ricco, grande uomo, che tutta sua intenzione hae in altrui cose attrarre, e non ha cura come se le abbia. |
7 Chi osserva la legge è un saggio figliuolo; ma chi pasce i mangiatori, fa vergogna a suo padre. | 7 Quello che guarda i comandamenti (de' prìncipi) della legge non temerà già crudeltà nè povertà e potenza di mala giustizia; ma colui che tiene compagnia a malvagi uomini, ghiottoni e disleali genti, (non sarà già lungamente senza disavventura, e perciò) metterà duolo e pena ne' suoi amici. |
8 Chi aduna ricchezze per mezzo di usure, e di scrocchi, le aduna per un uomo liberale verso de' poveri. | 8 Colui che raduna ricchezza d'usura o di mal tolletto, grava molto la povera gente; (chè perciò sono molte genti, cioè femine e molti uomini, andati a dolore e a male). |
9 Chi chiude le orecchie per non ascoltare la legge, la orazione di lui sarà in esecrazione. | 9 L'uomo che non vuole udire nè intendere castigamento di legge, (non è già maraviglia s'egli viene a meno, e) sua preghiera non piacerà già a Dio (mentre che menerà tale vita). |
10 Chi con frode conduce i giusti nella mala via, precipiterà nella propria sua fossa: e gli innocenti saran padroni de' beni di lui. | 10 Colui che inganna il prode uomo, e che lo tiene e mette in mala via (e in peccato, misfa contro a Dio e al suo prossimo, per tale vita, se non la lascia,) verrà in mala fine, e li beni suoi averanno coloro li quali sono di buona fede; (e al bene ch' elli averà fatto, s'egli ne fece punto, piglieranno molte genti esempio, quando vedranno che non avverrà loro se non poco). |
11 L'uomo ricco si crede sapiente: ma il povero dotato di prudenza lo smaschererà. | 11 Lo ricco uomo crede essere savio per suo avere; e molti uomini sono tenuti savi, che se fussono poveri, sarebbono tenuti folli; (e a coloro guardano molti uomini). |
12 Nella prosperità de' giusti travasi gloria grande: sotto il regno degli empj vanno in rovina gli uomini. | 12 (Quando vede che il prode uomo hae longamente vivuto sanza peccato, allo sguardo del mondo ha buona conoscenza; nella fine molto ne devono essere lieti quelli che l'hanno amato in questo secolo; chè per la buona vita ch' egli ha menata gli è apparecchiata la gioia che dura sempre;) molta gloria è nelle cose onde stanno lieti i giusti; là dove i malvagi uomini hanno signoria sopra povera gente, le genti e le terre vanno a male e a confusione. |
13 Chi nasconde i suoi delitti, non avrà bene; ma chi li confessa, e gli abbandona, otterrà misericordia. | 13 Quello che non discuopre la sua vita, hae confusione; (se non chiede consiglio de' suoi misfatti a colui che ha potere, non sarà già in pace di cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza sua de' misfatti, onde si sente colpevole;) ma quello che guarda la sua mala vita e lasciala, (elli riconosce il suo peccato), e chiama mercè a Dio, averà da lui misericordia. |
14 Beato l'uomo, che è sempre timoroso; ma chi è duro di cuore precipiterà in sciagure. | 14 Ciascuno uomo che in Dio crede, deve essere tuttavia in paura e in dottanza; (elli si deve tuttavia ricordare de' dolori e de' tormenti dello inferno, quelli che l'averanno sanza fallire e che non pensano di ben fare;) e quelli che a ciò non pensano, anderanno niale. |
15 Lion che rugge, orso affamato egli è un principe empio, che regna sopra un povero popolo. | 15 Il principe che è avaro e vizioso e ha signoria sopra l'altre genti (loro grava molto) assomiglia il lione che va in preda e divora l'altre bestie; e somiglia tale uomo l'orso che muore di fame; (non ha pietà di cosa che venga ). |
16 Un principe che manca di prudenza, opprimerà molti con vessazioni: ma chi odia l'avarizia farà lunga vita. | 16 Il signore che (è reo e angoscioso e che) non vuole intendere il bene, va cercando cagione per che possa offendere coloro che sono sotto di lui; (e però vanno molte terre a male;) ma colui che odia avarizia (e non cura di malvagio avere) viverà lungamente (in bene e in pace). |
17 Chi per via di calunnie sparge il sangue, in cui è la vita, quand'anche fugga sino a gittarsi in un baratro, nissuno lo riterrà. | 17 L'uomo che non ha pietade nè mercede d'altrui, Iddio e tutto il mondo il deve odiare; e se gli avviene mala ventura, niuno n'averà ira; (ancora Iddio non averae pietade di lui nella fine). |
18 Chi cammina con semplicità, avrà salute; chi batte vie storte, caderà una volta. | 18 Quello che semplicemente crede nel nostro Signore, sarà salvo, (e secura tutta sua vita, servendolo); quello che è disleale e rigoglioso di mala vita (sarà disfatto e) cadrà sanza rilevarsi. |
19 Chi lavora la sua terra, avrà del pane da satollarsi; ma chi è amico dell'ozio, abbonderà di miserie. | 19 (Quello che travaglia suo corpo in fare penitenza e servire a Dio, sarae tutto tempo in gioia di cuore e in abbondanza di bene; ma quello che non sa cominciare penitenza nè bene fare, però che teme che non si possa tenere, sarae tutto giorno in miseria e in dolore, e anderà di male in peggio). Chi lavora il suo podere satollerassi del pane; ma chi starà pigro diventerà mendico. |
20 L'uomo leale sarà lodato assai: ma chi ha fretta di farsi ricco, non sarà innocente. | 20 L'uomo leale sanza malizia e sanza invidia sarà lodato da molte genti; quello che desidera d'essere ricco (e non puote sanza tale cosa dove non ha diritto) non fie sanza colpa. |
21 Chi in giudizio è accettator di persone, non fa bene; costui anche per un tozzo di pane abbandona la verità. | 21 L'uomo che tiene giustizia, e non fa dirittura così al povero come al ricco, fa molto grande peccato; (chè non si doverebbe piegare dalla diritta via nè per amore nè per persona;) e s' elli fa altrimenti che dirittura, elli mostra che ami più fare torto per donare, che non fa dirittura mantenere per Iddio, e lealtà e giustizia. |
22 L'uomo, che ha fretta di arricchire, e porta invidia ad altri, ci non sa che lo invaderà repentinamente la povertà. | 22 L'uomo che desidera d' essere ricco, e ha invidia d'altrui, (nou teme di fare malizia nè peccato, pure ch' elli abbia sua volontà; e quando elli lungo tempo è stato in tale vita, e non se ne guarda, e Iddio vede che non ha cura d'amendarsi, allora li manda la morte che l'abbatte, e vanne allo inferno) non s'accorge che gli viene addosso povertà. |
23 Chi corregge un uomo sarà alla fine più accetto a lui, che quegli, il quale con lingua lusinghiera lo inganna. | 23 Quello che castiga il prode uomo (e scampalo da pericolo), averà grande grazia (da Dio per sua bontade), e amerallo assai più che colui che per bello sembiante lo inganna. |
24 Chi ruba a suo padre, ed a sua madre, e dice ciò non esser peccato, è compagno dell'omicida. | 24 Elli sono una maniera di gente che pigliano arditamente delle cose di loro padre, e dicono che bene il possono fare, e non credono avere peccato; ma (la Scrittura dice che) quello che ciò fa è partefice ad uno omicidio. |
25 Colui, che si millanta, e si gonfia, fa nascere delle contese; ma chi spera nel Signore otterrà salute. | 25 L'uomo che ha sicurtà e fidanza in sua forza e in suo potere, non è già savio; ma quello che saviamente fa sanza altrui gravare, sarà lodato dalle genti. |
26 Chi si confida ne' suoi consigli è uno stolto; ma chi cammina con saggezza, sarà salvo: | 26 Chi s'affida al cuor suo è stolto; e chi va saviamente sarà salvo. |
27 Chi dona al povero non sarà mai in bisogno; ma chi disprezza colui che domanda, soffrirà penuria. | 27 Quello che fa volentieri limosina, e dà delle sue cose per Dio a' poveri, non averà già bisogno nè povertà in sua vita; ma quello che non vuole udire il povero quand' elli il priega, sarà in povertà (e in dolore in questo secolo e nell' altro). |
28 Quando gli empj alzeranno il capo, gli uomini anderanno a nascondersi: quando quelli saranno spenti, moltiplicheranno i giusti. | 28 Quando i disleali uomini sono in signoria (sopra buone genti, molto è grande malaventura, chè) molti prodi uomini sono a dolore; ma quando sono alla loro mala fine, molte genti ne prendono esempio, e perciò che hanno veduta la mala ventura de' disleali, e' si castigano e prendono a fare bene (per tale esemplo). |