Scrutatio

Lunedi, 6 maggio 2024 - San Pietro Nolasco ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 28


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 E usciti che fummo dal pericolo, sapemmo che l'isola si chiamava Malta. E gli abitanti ci trattarono con molta umanità.1 E usciti che fummo fuor di pericolo, allora conoscemmo, che l'isola chiamavasi Malta. E ci trattaron que' barbari con molta umanità.
2 Infatti, acceso un gran fuoco, ci ristoraron tutti dall'umidità che avevamo addosso e dal freddo.2 Imperocché acceso il fuoco, ristorarono tutti noi dalla umidità, che ci offendeva, e dal freddo.
3 Ma avendo Paolo raccolto dei sarmenti e messili sul fuoco, una vipera, saltata fuori per il calore, gli si attaccò alla mano.3 Ma avendo Paolo raccolto alquanti sarmenti, e messili sul fuoco, una vipera saltata fuori dal caldo se gli attaccò alla mano.
4 Or ap­pena gli abitanti videro il serpente pendergli dalla mano, dicevan tra loro: Certo che costui deve essere qualche omicida, chè scampato dal mare, la giustizia non lo lascia vivere.4 Or tosto, che videro i barbari il serpente pendergli dalla mano, dicevano tra di loro: certo, che un qualche omicida è costui, cui salvato dal mare, la vendetta (di Dio) non permette che viva.
5 Egli, però, scosso il serpe nel fuoco, non ne risentì alcun male.5 Egli però scosso il serpe nel fuoco, non né patì male alcuno.
6 Ma quelli aspettavano che avesse a gonfiare e cadere morto ad un tratto. Avendo però aspettato molto, e non vedendo venirgli alcun male, cangiato parere, dicevano che era un Dio.6 Ma quelli si aspettavano, ch'egli avesse a gonfiare, e a cadere a un tratto, e morire. Ma avendo aspettato molto, e non vedendo venirgli alcun male, cangiato parere, dicevano che egli era un Dio.
7 Intorno a quel luogo aveva i suoi possessi il principale dell'isola chiamato Publio, il quale ci accolse e ci trattò amorevolmente per tre giorni.7 Intorno a quel luogo aveva le sue possessioni il principe dell'isola, per nome Publio, il quale ci accolse, e ci trattò amorevolmente per tre giorni.
8 Or avvenne che il padre di Publio stava in letto tormentato da febbri e dissenteria. Paolo, andato da lui ed avendo pregato, impostegli le mani, lo guarì.8 E accadde, che il padre di Publio stava in letto tormentato dalle febbri, e da dissenteria. E andato da lui Paolo, e fatta orazione, e impostegli le mani, lo guari.
9 Dopo questo fatto tutti quelli che nell'isola avevano malattie, venivano ed erano risanati.9 Dopo il qual fatto tutti quelli de avevano malattie nell'isola, venivano, ed erano sanati:
10 Essi poi ci resero molti onori e quando entrammo in mare ci fornirono il necessario.10 I quali anche ci fecero molti onori, e allorché entrammo in nave, vi miser sopra le cose necessarie.
11 Dopo tre mesi ci imbarcammo su nave alessandrina che aveva svernato nell'isola, e portava l'insegna dei Castori.11 E dopo tre mesi partimmo sopra una nave Alessandrina, la quale avea svernato nell'isola, ed avea l'insegna de' Castori.
12 Arrivati a Siracusa, ci fermammo tre giorni.12 E arrivati a Siracusa, ci fermammo ivi tre giorni.
13 E di lì, sempre costeggiando, toccammo Reggio, e, levatosi poi il giorno dopo il vento del mezzodì, in due giorni arrivammo a Pozzuoli:13 E di li facendo il giro della costa, giungemmo a Reggio: e dopo un giorno soffiando Austro, arrivammo in due dì a Pozzuoli;
14 dove, avendo trovati dei fratelli, fummo pregati a rimaner presso di loro sette giorni; e così ci incamminammo per Roma.14 Dove avendo trovato de' fratelli, fummo pregati a star con essi sette giorni: e cosi e' incamminammo verso Roma.
15 E di là i fratelli avendone avuta notizia, ci vennero incontro fino al foro d'Appio e alle tre Taverne. Paolo, veduti che li ebbe, ringraziò Dio e prese animo.15 E di là avendo udite i fratelli le cose nostre, ci venner incontro sino al foro di Appio, e alle tre taberne. I quali veduti che ebbe Paolo, rendette grazie a Dio, e si consolò.
16 E arrivati che fummo a Roma, fu permesso a Paolo di starsene da sè con un soldato a custode.16 E quando fummo arrivati a Roma, fu permesso a Paolo di starsene da se con un soldato che lo custodiva.
17 E tre giorni dopo Paolo convocò i principali Giudei, ai quali, convenuti, disse: Fratelli, io senza aver fatto nulla di male nè contro il popolo, nè contro le patrie consuetudini, incatenato, da Gerusalemme fui dato in potere dei Romani.17 E tre giorni dopo convocò Paolo i principali Giudei. I quali essendo insieme venuti, disse loro: uomini fratelli, io non avendo fatto niente contro il popolo, o contro le consuetudini patrie, incatenato fui messo da Gerusalemme nelle mani de' Romani;
18 Questi, avendomi esaminato e non trovato in me alcuna colpa degna di morte, volevan lasciarmi.18 I quali avendomi disaminato, volevano mettermi in libertà, per non essere in me colpa alcuna degna di morte.
19 Ma, opponendo visi i Giudei, son stato costretto ad appellare a Cesare, senza però alcuna intenzione d'accusare la mia nazione.19 Ma opponendovisi i Giudei, sono stato costretto ad appellare a Cesare, non come se fossi per accusare in qual che cosa la mia nazione.
20 Per questo motivo dunque, ho chiesto di vedervi e di parlare con voi, chè io porto questa catena per la speranza d'Israele.20 Per questo motivo adunque ho chiesto di vedervi, e di parlare con voi. Conciossiachè a cagione della speranza d'Israele da questa catena son cinto.
21 Però essi gii risposero: Noi nè abbiamo ricevute intorno a te lettere? dalla Giudea, nè è venuto alcuno dei fratelli ad avvisarci o a dirci di te alcun male.21 Eglino però gli dissero: noi né abbiamo ricevuto lettere intorno a te dalla Giudea, né è venuto alcuno de' fratelli ad avvisarci, o dirci alcun male di te.
22 Vorremmo però sentir da te come la pensi, chè riguardo a questa setta ci è noto come essa abbia dappertutto contradditori.22 Brameremo però di udire da te i tuoi sentimenti: imperocché riguardo a questa setta è noto a noi, come egli ha in ogni luogo contradditori.
23 E fissatogli il giorno, molti andarono al suo alloggio; ed egli da mane a sera espose e dimostrò loro il regno di Dio, convincendoli di quel che riguardava Gesù, per mezzo della legge e dei profeti.23 E fissatogli il giorno, andarono da lui nell'ospizio molti a' quali esponeva, e dimostrava il regno di Dio, e li con vinceva di quel, che riguardava Gesù, per mezzo della legge di Mosè, e de' profeti, dalla mattina sino alla sera.
24 E chi credeva a quello che era detto e chi non credeva.24 E alcuni credevano a quello che si diceva: altri non credevano.
25 E non trovandosi d'accordo tra loro, se ne partirono, mentre Paolo non diceva loro che queste parole: Bene lo Spirito Santo ha parlato per mezzo del profeta ai padri nostri,25 Ed essendo discordi tra di loro, se n'andavano, dicendo Paolo sol questa parola: lo spirito santo bene ha parlato per Isaia profeta ai padri nostri,
26 dicendo: Va a questo popolo e di' loro: Colle orecchie ascolterete, e non intenderete, e cogli ocelli vedrete e non distinguerete,26 Dicendo: va' da questo popolo, e di' loro: con le orecchie udirete, e non intenderete: e vedendo vedrete, e non distinguerete.
27 poichè il cuore di questo popolo è divenuto insensibile; son duri d'orecchi ed han chiusi i loro occhi, onde non avvenga che vedan cogli occhi e sentano cogli orecchi e col cuore intendano e si convertano ed io li sani.27 Imperocché si è incrassato il cuore di questo popolo, e sono duri di orecchie, e hanno serrati i loro occhi: onde a sorte non veggan con gli occhi, e con le orecchie odano, e col cuore intendano, e si convertano, e io li sani.
28 Vi sia dunque noto che questa salute di Dio è stata mandata ai Gentili, ed essi l'ascolteranno.28 Siavi adunque noto, come alle genti è stata mandata questa salute di Dio, ed esse ascolteranno.
29 E, dette che ebbe loro queste cose, si partirono da lui i Giudei, altamente questionando tra loro.29 E dette che egli ebbe queste cose, si partiron da lui i Giudei, quistionando forte tra di loro.
30 Paolo dimorò per due anni interi nella casa che aveva presa a pigione e vi riceveva tutti quelli che andavano da lui,30 E Paolo dimorò per due interi anni nella casa, che avea presa a pigione: e riceveva tutti que' che aiutavan da lui,
31 predicando il regno di Dio ed insegnando con tutta libertà, e senza alcuna proibizione, le cose che riguardavano nostro Signore Gesù Cristo.31 Predicando il regno di Dio e insegnando le cose spettanti al Signore Gesù Cristo con ogni libertà, senza che gli fosse proibito.