Scrutatio

Venerdi, 19 aprile 2024 - San Leone IX Papa ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 20


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Paolo in Grecia e in Macedonia

1Quietato che fu il tumulto, Paolo, chiamati i discepoli e confortatili, diede loro l'addio e partì, per andare in Macedonia.2E avendo scorsi quei paesi e avendovi fatte molte istruzioni, passò in Grecia;3dove essendo stato tre mesi, pensò di navigar per la Siria; ma avendogli in questo tese insidie i Giudei, decise di ritornare nella Macedonia.4E lo accompagnarono Sopatro di Pirro di Berea ed Aristarco e Secondo, Tessalonicesi, e Gaio di Derbe e Timoteo e gli asiani Tichico e Trofìmo.5Questi, essendo partiti prima, ci aspettavano a Troade;6noi poi facemmo vela dopo i giorni degli azzimi da Filippi e in cinque giorni li raggiungemmo a Troade dove ci fermammo sette giorni.

Paolo a Troade risuscita il giovane Eutico

7E il primo giorno della settimana, essendoci adunati per hungere il pane, Paolo, che stava per partire il giorno dopo, conferendo con essi prolungò il discorso fino alla mezzanotte.8E c'eran molte lampade nel cenacolo dove eran radunati.9E un giovanetto, per nome Eutico, stando a sedere sopra la finestra immerso in un profondo sonno, mentre Paolo tirava in lungo il discorso, trasportato dal sonno, cadde giù dal terzo piano e fu levato di terra morto.10Ma disceso, Paolo si gettò sopra di lui ed abbracciatolo, gli disse: Non vi affannate, l'anima sua è in lui.11E risalito che fu, spezzato il pane, e preso cibo, dopo aver parlato ancora fino all'alba, se ne partì.12E ricondussero vivo il fanciulletto e furono oltremodo consolati.

Paolo a Mileto

13Ma noi, entrati in nave, andammo ad Asson per quivi riprendere Paolo che aveva così fissato, dovendo egli fare il cammino per terra.14Raggiunti che ci ebbe ad Asson, presolo con noi, andammo a Mitilene.15E di lì fatta vela, il dì seguente arrivammo dirimpetto a Chio, e il giorno dopo prendemmo terra a Samo, e l'altro dì giungemmo a Mileto.16Chè Paolo aveva stabilito di oltrepassare Efeso per non esser trattenuto in Asia, avendo infatti premura di celebrare, se gli fosse stato possibile, il giorno di Pentecoste in Gerusalemme.

L'addio di Paolo agli anziani di Efeso

17Ma da Mileto mandò ad Efeso a chiamare gli Anziani della Chiesa.18E venuti essi da lui, e stando insieme, disse loro: Voi sapete in qual maniera, dal primo giorno in cui entrai nell'Asia, mi sia diportato sempre con voi,19servendo al Signore con tutta umiltà, fra le lacrime le prove che mi son piombate addosso per le insidie dei Giudei,20come non mi sia risparmiato per annunziarvi ed insegnarvi delle cose utili sia in pubblico che per le case,21inculcando ai Giudei e ai Gentili la penitenza verso Dio e la fede nel Signore nostro Gesù Cristo.22Ed ora, ecco che io, costretto dallo Spirito Santo, vado a Gerusalemme non sapendo quali cose là mi abbiano ad accadere:23se non chè lo Spirito Santo in tutte le città mi assicura e mi dice che catene e tribolazioni mi aspettano a Gerusalemme.24Ma niuna di queste cose io temo, nè tengo la mia vita più di me, purché io compia la mia missione e il ministero ricevuto dal Signore Gesù per rendere testimonianza al Vangelo della grazia di Dio.25E ora ecco; io so che voi tutti, fra i quali son passato predicando il regno di Dio, non vedrete più la mia faccia.26Perciò vi prendo in questo giorno a testimoni come io sono mondo del sangue di tutti.27Infatti non mi sono mai ricusato di annunziare tutto il consiglio di Dio.28Badate a voi stessi e a tutto il gregge di cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per pascere la Chiesa di Dio, acquistata da lui col suo sangue.29Io so che dopo la mia partenza entreranno tra voi dei lupi rapaci che non risparmieranno il gregge.30Ed anche in mezzo a voi stessi si leveranno su degli uomini ad insegnare cose perverse, per trarsi dietro dei discepoli.31Perciò vegliate, rammentandovi che per tre anni non ho mai cessato dì e notte di ammonire con lacrime ciascun di voi.32Ed ora vi raccomando a Dio ed alla parola della grazia di lui che può edificare e darvi l'eredità tra tutti i santi suoi.33Non ho bramato nè argento, nè oro, nè vesti di alcuno.34Voi lo sapete che al bisogno mio ed a quelli che son con me han provveduto queste mie mani.35E in tutto vi ho dimostrato che sì lavorando bisogna soccorrere gli infermi, ricordandosi delle parole del Signore Gesù, il quale disse: E' meglio dare che ricevere.36Detto questo, postosi in ginocchio, pregò con tutti loro.37E fu grande il pianto di tutti, e gettandosi al collo di Paolo, lo baciavano,38afflitti sopratutto per quella parola che egli aveva loro detta, che non vedrebbero più la sua faccia; e lo accompagnarono alla nave.