Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Atti degli Apostoli 24


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Or cinque giorni dopo arrivò il sommo sacerdote Anania con alcuni anziani ed un oratore, certo Tertullo, i quali comparvero davanti al governatore, contro Paolo.1 ORA, cinque giorni appresso, il sommo sacerdote Anania discese, insieme con gli anziani, e con un certo Tertullo, oratore; e comparvero davanti al governatore contro a Paolo.
2 E Tertullo, citato Paolo, cominciò l'accusa dicendo: Che noi godiamo per te profonda pace e che molte cose siano riformate dalla tua provvidenza,2 Ed esso essendo stato chiamato, Tertullo cominciò ad accusarlo, dicendo:
3 lo riconosciamo sempre in ogni luogo, con tutta gratitudine, ottimo Felice.3 Godendo per te di molta pace, ed essendo molti buoni ordini stati fatti da te a questa nazione, per lo tuo provvedimento, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo con ogni ringraziamento, eccellentissimo Felice.
4 Ma per non disturbarti troppo a lungo, ti prego di ascoltarci brevemente colla tua solita clemenza.4 Or acciocchè io non ti dia più lungamente impaccio, io ti prego che secondo la tua equità, tu ascolti quello che abbiamo a dirti in breve.
5 Abbiamo trovato quest'uomo pestilenziale, istigatore di sedizioni tra i Giudei di tutto il mondo, e anima dell'agitazione di tutta la setta dei Nazareni.5 Che è, che noi abbiam trovato quest’uomo essere una peste, e commuover sedizione fra tutti i Giudei che son per lo mondo, ed essere il capo della setta de’ Nazarei.
6 Egli ha tentato di profanare anche il tempio, e noi, avendolo preso, volevamo giudicarlo secondo la nostra legge;6 Il quale ha eziandio tentato di profanare il tempio; onde noi, presolo, lo volevam giudicare secondo la nostra legge.
7 ma il tribuno Lisia, sopraggiunto, lo strappò con violenza dalle nostre mani,7 Ma il capitano Lisia sopraggiunto, con grande sforzo, ce l’ha tratto delle mani, e l’ha mandato a te;
8 ordinando ai suoi accusatori di venire a te; or tu, esaminandolo, potrai da lui essere informato di tutte queste cose delle quali noi lo accusiamo.8 comandando eziandio che gli accusatori d’esso venissero a te; da lui potrai tu stesso, per l’esaminazione che tu ne farai, saper la verità di tutte le cose delle quali non l’accusiamo.
9 Ed anche i Giudei confermarono che le cose stavano proprio così.9 E i Giudei acconsentirono anch’essi a queste cose, dicendo che stavan così
10 Ma Paolo, avendogli il preside fatto segno di parlare, rispose: Sapendo che da molti anni tu governi questa nazione, con maggiore fiducia parlerò a mia difesa.10 E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto cenno che parlasse, rispose: Sapendo che tu già da molti anni sei stato giudice di questa nazione, più animosamente parlo a mia difesa.
11 Tu infatti puoi sincerarti come non son più di dodici giorni da che arrivai a Gerusalemme per adorare,11 Poichè tu puoi venire in notizia che non vi son più di dodici giorni, che io salii in Gerusalemme per adorare.
12 e non mi hanno trovato a disputare con alcuno nel tempio, nè fare assembramenti di popolo nelle sinagoghe,12 Ed essi non mi hanno trovato nel tempio disputando con alcuno, nè facendo raunata di popolo nelle sinagoghe, nè per la città.
13 nè in città; nè potrebbero provare dinanzi a te le cose di cui ora mi accusano.13 Nè anche possono provare le cose, delle quali ora mi accusano.
14 Io però ti confesso che, seguendo quella dottrina che essi chiamano eresia, servo al Padre e Dio mio, credendo tutto ciò che è scritto nella legge e nei profeti;14 Ora, ben ti confesso io questo, che, secondo la professione, la quale essi chiamano setta, così servo all’Iddio de’ padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge, e ne’ profeti;
15 avendo speranza in Dio, che verrà quella risurrezione dei giusti e degli iniqui che essi stessi aspettano.15 avendo speranza in Dio, che la risurrezione de’ morti, così giusti come ingiusti, la quale essi ancora aspettano, avverrà.
16 E per questo io mi studio di conservare sempre incontaminata la coscienza davanti a Dio ed agli uomini.16 E intanto, io esercito me stesso in aver del continuo la coscienza senza offesa inverso Iddio, e inverso gli uomini.
17 Or dopo molti anni sono venuto per portare elemosine alla mia nazione e oblazioni e voti.17 Ora, in capo di molti anni, io son venuto per far limosine, ed offerte alla mia nazione.
18 E tra queste cose, mi hanno trovato purificato nel tempio, senza assembramento di gente, senza tumulto,18 Le quali facendo, alcuni Giudei dell’Asia mi hanno trovato purificato nel tempio, senza turba, e senza tumulto.
19 quei certi Giudei d'Asia, i quali pur dovevano comparire davanti a te ed accusarmi, se avessero contro di me qualche cosa.19 A loro conveniva di comparire davanti a te, e d’accusarmi, se aveano cosa alcuna contro a me.
20 Ma anche questi stessi dicano se han trovato in me colpa, quando io sono stato nel Sinedrio,20 Ovvero, dicano questi stessi, se hanno trovato alcun misfatto in me, quando io mi son presentato davanti al concistoro.
21 eccetto quella sola parola colla quale esclamai in mezzo a loro: Io sono oggi giudicato da voi sulla risurrezione dei morti.21 Se non è di questa sola parola, che io gridai, essendo in piè fra loro: Io sono oggi giudicato da voi intorno alla risurrezione de’ morti
22 Or Felice, informato a pieno di questa dottrina, prorogò la causa, dicendo: Vi ascolterò venuto che sia il tribuno Lisia.22 Or Felice, udite queste cose, li rimise ad un altro tempo, dicendo: Dopo che io sarò più appieno informato di questa professione, quando il capitano Lisia sarà venuto, io prenderò conoscenza dei fatti vostri.
23 E diede ordine al centurione di custodirlo, ma di lasciargli un po' di libertà e di non impedir ad alcuno dei suoi di prestargli assistenza.23 E ordinò al centurione che Paolo fosse guardato, ma che fosse largheggiato, e ch’egli non divietasse ad alcun de’ suoi di servirlo, o di venire a lui.
24 E dopo qualche giorno, Felice, venuto con sua moglie Brasilia che era della Giudea, chiamò Paolo e l'ascoltò circa la fede di Gesù Cristo.24 Or alcuni giorni appresso, Felice, venuto con Drusilla, sua moglie, la quale era Giudea, mandò a chiamar Paolo, e l’ascoltò intorno alla fede in Cristo Gesù.
25 Ma disputando Paolo della giustizia, della castità e del giudizio futuro, Felice atterrito, disse: Per ora, vattene e a suo tempo ti chiamerò.25 E, ragionando egli della giustizia, e della temperanza, e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, rispose: Al presente vattene; ma un’altra volta, quando io avrò opportunità, io ti manderò a chiamare.
26 Nel medesimo tempo, sperava che Paolo gli avrebbe dato del danaro, perciò discorreva con lui facendolo spesso venire a sè.26 Sperando insieme ancora che gli sarebber dati danari da Paolo, acciocchè lo liberasse; per la qual cosa ancora, mandandolo spesso a chiamare, ragionava con lui.
27 Passati così due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo. Volendo però far cosa grata ai Giudei, Felice lasciò Paolo in prigione.27 ORA, in capo di due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo; e Felice volendo far cosa grata ai Giudei, lasciò Paolo prigione