Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 20


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Ed avvenne che in uno di quei giorni, mentre egli nel tempio insegnava, al popolo e lo evangelizzava, s'adunarono i principi dei sacerdoti e gli scribi cogli anziani1 E avvenne, che in un di quei giorni, mentre egli insegnava al popolo nel tempio, ed evangelizzava, si radunarono i principi de' sacerdoti, e gli Scribi con i seniori.
2 e presero a dirgli: dicci con quale autorità fai queste cose, e chi ti ha dato questa autorità.2 E preser a dirgli: Spiegaci, con quale autorità fai tu queste cose: o chi sia, che ha dato a te tale autorità?
3 Ma Gesù rispose loro: Vi faro anch'io una domanda:3 Ma Gesù rispose, e disse loro: Vi farò ancor io una interrogazione. Rispondete a me:
4 Ditemi, il battesimo di Giovanni, era dal cielo o dagli uomini?4 Il battesimo di Giovanni veniva egli dal cielo, o dagli uomini?
5 Ed essi dentro di se così ragionavano. Se rispondiamo, dal cielo, dirà: E allora perchè non gli avete creduto?5 Ma essi ruminavano dentro di se, dicendo: Se diciamo, dal cielo, ei risponderà: Perché dunque non avete creduto a lui?
6 Se poi diciamo: dagli uomini, tutto il popolo ci lapiderà, essendo persuaso che Giovanni era un profeta.6 Se poi diremo, dagli uomini, il popolo tutto ci lapiderà: perché è persuaso, che Giovanni era profeta.
7 E risposero che non sapevano donde venisse.7 E risposer, che non sapevano, di dove fosse.
8 E Gesù disse loro: Neppure io vi dico con quale autorità fo' queste cose.8 E Gesù disse loro: Nemmen io dico a voi, con quale autorità fo queste cose.
9 Indi prese a dire al popolo questa parabola: Un uomo piantò una vigna, e, allogatala a certi coloni, partì per lungo viaggio.9 E principiò a dire al popolo questa parabola: Un uomo piantò una vigna, e la diede in affitto a vignaiuoli: ed egli stette per molto tempo in lontan paese.
10 E nella stagione mandò un servo a quei coloni perchè gli dessero dei frutti di quella vigna; ma i coloni lo picchiarono e lo rimandarono a mani vuote.10 E a suo tempo mandò un servo a' vignaiuoli, perché gli desser de' frutti della vigna. Ma questi lo batterono, e lo rimandarono con le mani vuote.
11 Mandò loro ancora un altro servo. Ma quelli picchiato e vituperato anche questo, lo rimandarono a mani vuote.11 E seguitò a mandare un altra servo. Ma quegli avendo battuto anche questo, e fattagli vergogna, lo rimandorono con le mani vote.
12 Ed egli di nuovo ne mandò un terzo; ma essi cacciarono anche questo, dopo averlo ferito.12 E si rifece da capo a mandare il terzo: ed essi ferirono, e cacciaron via anche questo.
13 Disse allora il padrone della vigna: Che dovrò fare? Manderò il mio figlio diletto; forse quando lo vedrannogli avran riguardo.13 Disse allora il padrone della vigna: Che farò io? Manderò il mio figliuolo diletto: forse quando lo vedranno, gli porteranno rispetto.
14 Ma i coloni, appena lo videro, così ragionarono tra loro: Questo è l'erede: uccidiamolo e l'eredità sarà nostra.14 Ma i vignaiuoli veduto che l'ebbero, la discorsero tra di loro, e disaero: Questo è l'erede, ammazziamolo, perché nostra sia l'eredità.
15 E, cacciatolo fuor della vigna, lo uccisero. Che farà dunque di costoro il padrone della vigna?15 E cacciatolo fuora della vigna, lo ammazzarono. Che farà adunque di costro il padrone della vigna?
16 Verrà e sterminerà quei coloni e darà ad altri la vigna. Ed essi, udito ciò, dissero: Non sia mai.16 Verrà, e sterminerà questi vignaiuoli, e darà la vigna ad altri. La qual cosa quegli avendo udita, dissero: Non sia mai questo.
17 Ma egli fissatili, disse: Che vuol dire: adunque ciò che sta scritto: La pietra riprovata dagli edificatori è diventata pietra angolare?17 Egli però miratili fissamente disse: Che è adunque quel, che sta scritto: La pietra rigettata da coloro, che fabbricavano, è divenuta testata dell'angolo?
18 Chiunque cadrà su tal pietra sarà sfracellato ed essa stritolerà quello sul quale sarà caduta.18 Chiunque cadrà sopra tal pietra, si fracasserà: e sopra cui ella cadrà, lo stritolerà.
19 E i principi dei sacerdoti o gli Scribi cercarono allora di mettergli le mani addosso, essendosi bene accorti come avesse detto contro di loro tale parabola; ebbero paura del popolo.19 E i principi de' sacerdoti, e gli Scribi cercavano di mettergli le mani indosso in quel punto medesimo: ma ebber paura del popolo; imperocché compresero, che questa parabola l'aveva detta per loro.
20 E spiandolo, gli mandaron degli insidiatori che si fingevano onesti, per prenderlo in fallo nei suoi discorsi e così consegnarlo all'autorità, in balia del governatore.20 E stando in aguato, mandarono degli emissarj, i quali si fingessero uomini religiosi, per avvilupparlo in discorsi, a fin di metterlo nelle mani del principato, e della podestà, del preside.
21 E questi lo interrogarono, dicendo: Maestro, sappiamo che tu parli ed insegni rettamente, che non guardi in faccia a nessuno, ma insegni la via di Dio secondo la verità.21 Costoro lo interrogarono e dissero: Maestro, noi sappiamo, che tu parli, e insegni dirittamente: e non hai rispetti umani; ma la via di Dio dimostri con verità:
22 Ci è lecito o no pagare il tributo a Cesare?22 E egli lecito a noi di dare il tributo a Cesare, sì, o no?
23 Ma egli, conoscendo la loro astuzia, disse: Perchè mi tentate?23 Ma Gesù conoscendo la loro furberia, disse loro: Perché mi tentate voi?
24 Mostratemi un danaro, Di chi è l'immagine e l'iscrizione? Risposero: Di Cesare.24 Fatemi vedere un denaro. Di chi è l'immagine, e l'iscrizione, che questo porta?. Gli risposer: Di Cesare.
25 E Gesù a loro: Rendete dunque a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio.25 Ed ci disse loro: Rendete dunque a Cesare quel, che è di Cesare; e a Dio quel, che è di Dio.
26 E non poterono intaccar le sue parole davanti al popolo; quindi, maraviglia: della sua risposta, si tacquero.26 E non poterono intaccare le sue parole dinanzi al popolo: e ammirati della sua risposta si tacquero.
27 Andarono però a lui alcuni dei Sadducei, i quali negano la risurrezione, e l'interrogarono dicendo27 E si fecer innanzi alcuni de' Sadducei, i quali negano, che siavi risurrezione, e gli fecero un quesito,
28 dicendo: Maestro, Mosè ci ha lasciato scritto: Uno che muore senza figli, suo fratello ne sposi la vedova e susciti prole al fratello.28 Dicendo: Maestro, ha lasciato a noi scritto Mosé, che ove venga a morire ad alcuno un fratello ammogliato, che sia senza figliuoli, il fratello sposi la moglie di lui, e dia discendenza al fratello.
29 Eran dunque sette fratelli, il primo prese moglie e morì senz afigli.29 Egli erano adunque sette fratelli: e il primo prese moglie, e mori senza figliuoli;
30 il secondo sposò la ve­dova e morì pure senza prole.30 E il secondo sposò la donna, e mori anch' egli senza figliuoli.
31 E la sposò il terzo e così tutti e sette, e moriron senza lasciar figlioli.31 E il terzo la sposò. E il simil fecero tutti gli altri, e non lasciaron figliuoli, e morirono.
32 Finalmente morì anche la donna.32 Mori dopo di tutti anche la donna.
33 Or nella risurrezione di chi di loro sarà moglie? chè l'ebbero in moglie tutti e sette.33 Nella risurrezione adunque chi di essi avralla in moglie? Conciossiaché ella è stata moglie di tutti sette.
34 E Gesù rispose loro: I figli di questo secolo sposano e si fanno sposare;34 E Gesù disse loro: Tra i figliuoli di questo secolo vi è moglie, e marito:
35 ma coloro che saran giudicati degni dell'altro secolo e di risorgere dai morti, nè sposeranno, nè si mariteranno,35 Ma coloro, che saran giudicati degni di quell'altro secolo, e di risorger da morte, né si ammogliano, né si maritano:
36 non potendo più morire, essendo simili agli Angeli, e figli di Dio, come figli della risurrezione.36 Conciossiaché non potranno più morire: perché sono simili agli Angeli, e sono figliuoli di Dio, essendo figliuoli della risurrezione.
37 Che poi i morti risuscitino, l'ha dichiarato anche Mosè nel passo del roveto, quando chiama il Signore il Dio d'Àbramo, il Dio d'Isacco, il Dio di Giacobbe.37 Che poi siano per risuscitare i morti, dimostrollo anche Mosè presso al roveto, chiamando il Signore il Dio di Abramo, e il Dio di Isacco, e il Dio di Giacobbe.
38 Or non è Dio dei morti, ma dei vivi, perchè tutti son vivi per lui.38 Or ei non è il Dio de' morti, ma de' vivi: imperocché per lui tutti sono vivi.
39 Ed alcuni degli Scribi soggiunsero: Maestro, hai detto bene.39 E alcuni degli Scribi preser la parola, e gli dissero: Maestro, hai parlato bene.
40 E nessuno ardiva più interrogarlo.40 E nissuno più ardiva di interrogarlo.
41 Ma egli disse loro: Come fanno a dire che il Cristo è Figlio di David;41 Ma egli disse loro: Come mai dicono, che il Cristo sia figliuolo di David?
42 mentre David stesso, nel libro dei Salmi, dice: Il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra,42 E lo stesso Davidde dice nel libro de' Salmi: il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra,
43 finch'io non abbia posto i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi?43 Sino a tanto che io metta i tuoi nemici quale sgabello a' tuoi piedi.
44 David adunque lo chiama Signore, e allora come può essere suo Figlio?44 Davidde adunque lo chiama Signore: e come è egli suo figliuolo?
45 Ascoltate da tutto il popolo, disse ai suoi discepoli:45 E a sentita di tutto il popolo disse a' suoi discepoli:
46 Guardatevi dagli Scribi che passeggian volentieri in lunghe vesti, e desiderano le riverenze nelle piazze, i primi seggi nelle sinagoghe ed i primi posti nei banchetti,46 Guardatevi dagli Scribi, i quali vogliono camminare in lunghe vesti, e amano di essere salutati nel foro, e di avere le prime sedie nelle sinagoghe, e i primi posti ne' conviti:
47 che divorano le case delle vedove, ostentando lunghe orazioni. Costoro avranno a subire più severa condanna.47 I quali col pretesto di lunghe orazioni divoran le case delle vedove. Costoro incorreranno più rigorosa condanna.