Scrutatio

Giovedi, 28 marzo 2024 - San Castore di Tarso ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 4


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Parabola del seminatore

1Ricominciò poi ad insegnare vicino al mare, e gli si radunò intorno gran folla, di modo che egli montato su una barca stava sul mare, mentre tutta la folla stava sulla riva.2Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro ammaestrandoli:3Udite: ecco, andò il seminatore a seminare,4e mentre gettava il seme, parte ne cadde lungo la strada, e vennero gli uccelli del cielo e se lo beccarono.5Altro cadde in luoghi sassosi, ove non trovò terra sufficiente e, subito spuntò, non avendo profondità di terreno;6ma levatosi il sole, riarse, e siccome non aveva radice, seccò.7Altro cadde tra le spine e le spine crebbero e lo soffocarono e non diè frutto.8Altro finalmente, cadde in buona terra e portò frutto che venne su rigoglioso e giunse a dare ove il trenta, ove il sessanta e ove il cento.9E diceva: Chi ha orecchi da intendere intenda.10Or quando fu solo, i dodici che eran con lui lo interrogarono intorno alla parabola.11Ed egli disse loro: A voi è dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma con quelli di fuori tutto si fa per via di parabole;12affinchè guardando vedano e non discernano e ascoltando odano e non comprendano; onde non avvenga che si convertano e siano rimessi i loro peccati.13E disse loro: Non intendete questa parabola? Come allora comprenderete tutte le altre?14Il seminatore semina la Parola.15Or quelli che ricevono il seme lungo la strada sono coloro nei quali è seminata la Parola; ma appena l'hanno udita, subito viene satana e porta via la Parola in loro seminata.16Parimenti, quelli che l'han ricevuto in luoghi sassosi, son coloro che, udita la Parola, subito la ricevono con allegrezza,17ma, non avendo in sè radice, son del momento; e poi quando incontrino tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito si scandalizzano.18Gli altri che lo ricevono tra le spine son quelli che ascoltano la Parola,19ma le cure mondane e l'inganno delle ricchezze e la cupidigia delle altre cose, penetrando in loro, soffocano la Parola, che rimane così infruttuosa.20E quelli che ricevono il seme in buon terreno son coloro che ascoltano la Parola e l'accolgono e portati frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento.21E diceva loro: Che forse vien accesala lucerna per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? non forse per essere posta sul candeliere?22Non c'è infatti nulla di nascosto che non venga a manifestarsi, e nulla è stato occultato, se non per essere poi messo alla luce.23Chi ha orecchi da intendere intenda.24Diceva pur loro: Badate a ciò che udite. Con la misura con la quale misurate, vi sarà rimisurato e con giunta.25Infatti a chi ha, sarà dato, e a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha.

La semina e la mietitura

26Diceva ancora: Il regno di Dio è come uno che getta il seme in terra27e va a dormire la notte e si leva il giorno; intanto il seme barbica e cresce mentre lui non ci bada.28Che la terra produce spontanea, prima l'erba, poi la spiga, e quindi, nella spiga, il frumento ben granito.29E quando il frutto è maturo, subito ei vi mette la falce, perchè la mietitura è venuta.

Il granello di senapa

30Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio? o con qual parabola lo figureremo?31E' come un granello di senapa, il quale, quando si semina in terra è il più piccolo di tutti i semi che son al mond032Ma seminato che sia, diventa il maggiore dei legumi e fa rami così grandi che gli uccelli del cielo possono all'ombra di lui riposarsi.33E con molte di queste parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere;34e non parlava loro senza parabole; ma poi in privato spiegava tutto ai suoi discepoli.

Parabola del seminatore

35Lo stesso giorno, venuta la sera, disse loro: Passiamo all'altra riva.36Essi, licenziato il popolo, lo prendono così com'era, nella barca; ed altre barche eran con lui.37Ed ecco levarsi una grande procella di vento che spingeva le onde nella barca, in modo che essa già si empiva.38Ma egli se ne stava a poppa dormendo su un guanciale. Lo svegliano e gli dicono: Maestro, non t'importa che ci perdiamo?39Ed egli alzatosi, sgridò il vento e disse al mare: Taci, quietati. E si quietò il vento e si fece una grande calma.40E disse loro: Perchè avete tanta paura? Non avete ancora fede? E presi da gran timore dicevano tra loro: Chi è mai costui al quale anche il mare e i venti obbediscono?