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Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Ezechiele 33


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 La parola del Signore mi fu indirizzata in questi termini:1 Mi giunse la parola del Signore:
2 « Figlio dell'uomo, parla ai figli del tuo popolo, e di' loro: Riguardo ad una terra, quando io avrò fatto venire sopra di lei la spada, e il popolo di quella terra avrà preso uno dei suoi infimi e l'avrà posto sopra di sè come sentinella,2 "Figlio dell'uomo, parla ai tuoi connazionali; di' loro: Se in un paese faccio arrivare la spada e la popolazione prende uno tra i suoi e lo istituisce sentinella;
3 se questo, vedendo la spada che viene contro il paese, dà fiato alla tromba e avverte il popolo,3 se vede la spada venire contro il paese e suona la tromba e sveglia il popolo
4 dato che uno, chiunque sia, sentito il suono della tromba, non stia in guardia, e, venuta la spada, lo prenda, il suo sangue sarà sopra la sua testa:4 e uno sente, sì, il suono della tromba ma non ci bada, e arriva la spada e lo coglie, allora il suo sangue ricade su di lui;
5 ha sentito il suono della tromba e non è stato in guardia: il suo sangue sarà sopra di lui; se poi starà in guardia, salverà la sua vita.5 ha sentito il suono della tromba ma non ci ha badato; il suo sangue ricade su di lui. Se invece egli ci bada, ha salvato la sua vita.
6 Se invece la sentinella, veduta la spada che viene, non darà fiato alla tromba, e il popolo non starà in guardia, e, venuta la spada, toglierà da essi un uomo, questi certamente è stato preso per la sua iniquità, ma del suo sangue io ne chiederò conto alla sentinella.6 Ma se la sentinella vede la spada venire, ma non suona la tromba e il popolo non si sveglia e arriva la spada e fa qualche vittima, questa è colta nella sua colpa ma del suo sangue chiederò conto alla sentinella.
7 Così riguardo a te, o figlio dell'uomo: io t'ho posto come sentinella della casa d'Israele: sentita dunque dalla mia bocca la parola, annunziala loro da parte mia.7 Orbene, o figlio dell'uomo, io ho istituito te sentinella per la casa d'Israele; sentirai dalla mia bocca la parola e li sveglierai da parte mia.
8 Se, quando io dico all'empio: « Empio, di sicuro morrai », tu non parli per far ritirar l'empio dalla sua via, l'empio morrà nella sua iniquità, ma io chiederò conto a te del suo sangue.8 Quando dico all'empio: "Empio, devi morire", se tu non parli per ridestare l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morrà per sua colpa; ma del suo sangue chiederò conto a te.
9 Se poi l'empio, avvertito da te perchè torni indietro dalle sue vie, non torna indietro dalla sua via, egli morrà nella sua iniquità, ma tu avrai liberata l'anima tua ».9 Se tu invece hai ridestato l'empio dalla sua condotta perché si converta da essa, ma egli non si converte dalla sua colpa, allora l'empio morrà per la sua colpa e tu avrai salvato la tua anima.
10 Or tu, o figlio dell'uomo, di' alla casa d'Israele: « Voi avete parlato in questi termini: — Le nostre iniquità, i nostri peccati stan sopra di noi, e a causa di essi noi siamo consumati: come dunque potremo aver vita? »10 Ora tu, figlio dell'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite così: "Le nostre ribellioni e i nostri peccati sono sopra di noi, a causa di essi stiamo languendo, come potremo vivere?".
11 Di' loro: « Io vivo — dice il Signore Dio, — io non voglio la morte dell'empio, ma che l'empio si ritiri dalla sua via e viva, tornate indietro, tornate indietro dalle vostre pessime vie. E perchè andate a morire, o casa d'Israele? »11 Di' loro: Per la mia vita, oracolo del Signore Dio, non mi compiaccio certo della morte dell'empio ma della conversione dell'empio dalla sua condotta, perché viva! Convertitevi, convertitevi dalla vostra condotta cattiva, e allora perché mai dovreste morire, o casa d'Israele?
12 Tu adunque, o figlio dell'uomo, di' ai figli del tuo popolo: « La giustizia del giusto non lo libererà nel giorno del suo peccato, e l'empietà dell'empio non nocerà a lui nel giorno in cui si convertirà dalla sua empietà, e il giusto non potrà vivere nella sua giustizia il giorno in cui abbia peccato.12 Tu, figlio dell'uomo, di' ai tuoi connazionali: La giustizia del giusto non lo salverà se diventa ribelle, e l'empietà dell'empio non gli sarà d'inciampo se si converte dal commettere empietà, e il giusto non può vivere per la sua giustizia se pecca!
13 Anche quando avrò detto al giusto che vivrà veramente, se egli, confidando nella sua giustizia, farà il male, tutte le sue opere buone saran dimenticate, a causa dell'iniquità da lui commessa, e per essa morrà.13 Quando dico al giusto che vivrà, se lui confida nella sua giustizia ma fa il male, tutta la sua giustizia non sarà affatto ricordata e per il male che ha commesso morrà.
14 E se, quando avrò detto all'empio: « Tu morrai cortamente » egli farà penitenza del suo peccato e agirà secondo il diritto e la giustizia,14 E quando dico all'empio che deve morire, se si converte dal suo peccato e rispetta il diritto e la giustizia,
15 se questo empio restituirà il pegno, e renderà quel che ha rapito, e seguirà i precetti della vita, senza far nulla d'ingiusto, avrà la vera vita e non morrà;15 restituisce il pegno e ripara la rapina, segue i decreti che dànno vita senza fare più il male, quello vivrà; non morrà!
16 tutti i peccati da lui fatti non gli saranno imputati: avendo agito secondo il diritto e la giustizia, avrà la vera vita ».16 Tutto il suo peccare non sarà ricordato; ha attuato i decreti e quindi vivrà!
17 E i figli del tuo popolo han detto: « Il modo di fare del Signore non è giusto ». Invece è il loro modo d'agire che non è giusto.17 Ma i tuoi connazionali dicono: "Non è retta la condotta del Signore", mentre è la loro condotta che non è retta!
18 Infatti, quando il giusto, allontanatosi dalla sua giustizia, commetterà l'iniquità, da questa avrà la morte;18 Se il giusto si perverte, non è più giusto e fa il male e a causa di ciò morirà;
19 E quando l'empio, abbandonata l'empietà, agirà secondo il diritto e la giustizia, da queste avrà la vita.19 e se l'empio si converte dalla sua empietà e rispetta il diritto e la giustizia, a causa di ciò vivrà.
20 E voi a dire: « Il modo d'agire del Signore non è retto ». Io giudicherò ciascun di voi secondo la propria condotta, o casa d'Israele ».20 Voi dite: "Non è retta la condotta del Signore": ebbene: vi giudicherò io, ciascuno secondo la sua condotta, o casa d'Israele!".
21 Nell'anno duodecimo della nostra deportazione, nel decimo mese, ai cinque del mese, venne da me uno che era fuggito da Gerusalemme, e disse: « La città è stata distrutta ».21 Nell'anno undicesimo del nostro esilio, il quindici del decimo mese, arrivò da me un profugo da Gerusalemme a dirmi: "La città è stata espugnata".
22 Or la mano del Signore era stata su di me la sera avanti che arrivasse il fuggiasco, e mi aveva aperta la bocca, finché venne a me il fuggiasco la mattina: allora, aperta la mia bocca, non stetti più in silenzio.22 La mano del Signore si era posata su di me alla sera, prima dell'arrivo del profugo. Egli aveva aperto la mia bocca al mattino prima che quello arrivasse da me; mi aprì la bocca e non fui più muto.
23 E la parola del Signore mi fu indirizzata in questi termini:23 Mi giunse la parola del Signore:
24 « Figlio dell'uomo, quelli che stanno tra quelle rovine, sopra la terra d'Israele, van dicendo: « A bramo era solo, ed ebbe in eredità questa terra, or noi siamo molti, e il dominio di questa terra è stato dato a noi ».24 "Figlio dell'uomo, gli abitanti di quelle rovine nel paese d'Israele vanno dicendo: "Abramo era addirittura solo quando ereditò la terra, ed è a noi, che siamo molti, che è stata data la terra in possesso ereditario".
25 Per questo, di' loro: « Cosi parla il Signore Dio: Voi, che mangiate (la carne) col sangue, che alzate i vostri occhi ai vostri (idoli) immondi, che spargete il sangue, voi possederete questa terra?25 Ebbene, di' loro: Così dice il Signore: Voi mangiate carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, versate sangue, e vorreste ereditare il paese?
26 Voi che vi siete appoggiati sulle vostre spade, che faceste cose abominevoli, che avete contaminato ciascuno la moglie del suo prossimo, voi possederete questa terra? »26 Vi siete poggiati sulla vostra spada, commetteste abominazioni, ciascuno contamina la moglie del prossimo, e vorreste ereditare il paese?
27 Ecco quanto tu devi dir loro: « Così parla il Signore Dio: Io vivo! quelli che stanno tra le rovine cadranno sotto la spada, quelli che sono alla campagna saran preda delle fiere e divorati, quelli poi che sono nelle fortezze e nelle caverne moriranno di peste.27 Così dirai loro: Così dice Dio, mio Signore: Per la mia vita, certamente quelli che sono tra le rovine cadranno di spada e quelli che sono in aperta campagna li ho destinati in pasto alle bestie e quelli che sono nascosti nei rifugi e nelle grotte morranno di peste.
28 E ridurrò questa terra ad una solitudine, a un deserto, e cesserà la superbia della sua potenza, e i monti d'Israele saran desolati in modo che nessuno vi passi.28 Renderò il paese una tale desolazione che vi lascerà storditi e cesserà l'arroganza della sua forza e le montagne d'Israele saranno desolate, senza che vi passi più nessuno.
29 E sapranno che io sono il Signore, quando avrò ridotta la loro terra a solitudine, a deserto, a causa di tutte le loro abominazioni da essi commesse.29 Riconosceranno che io sono il Signore, quando avrò reso il paese una tale desolazione che lascerà storditi, per tutte le abominazioni che hanno commesso.
30 Ma quanto a te, o figlio dell'uomo, i figli del tuo popolo, che parlano di te lungo le mura e sulle porte delle case, e parlan tra sé, l'uno all'altro, dicendo: « Venite, andiamo a sentire quale sia la parola che viene dal Signore »,30 Quanto a te, figlio dell'uomo, i tuoi connazionali che parlottano contro di te lungo i muri e all'ingresso delle case, dicendosi l'un l'altro: "Andiamo e sentiamo quale parola ci viene da parte del Signore",
31 vengono a te come se venisse un popolo, e siedono dinanzi a te come mio popolo, e ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica, le riducono ad un cantico della loro bocca, e il loro cuore va dietro alla loro avarizia31 verranno da te come suol venire il popolo, si siederanno di fronte a te e staranno a sentire le tue parole, ma non le metteranno in pratica; infatti hanno nella loro bocca la menzogna: il loro cuore, infatti, va dietro alle loro ricchezze.
32 e tu sei per essi come un cantico armonioso cantato da voce dolce e soave: essi ascoltan le tue parole, ma non le mettono in pratica.32 E tu, vedi, sei per loro un canto di spasimanti, di bella melodia e dolce accompagnamento. Sentono le tue parole ma non le mettono certo in pratica!
33 Ma quando avverrà quello che è stato predetto — ed ecco viene — allora sapranno che in mezzo a loro v'è un profeta ».33 Ma quando ciò avverrà -- e già sta avvenendo! -- riconosceranno che ci fu un profeta in mezzo a loro".