Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 9


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Demetrio, saputa la morte di Nicà­nore e la sconfitta del suo esercito, decisedi mandare di nuovo in Giudea Bacchide e Alcimo, con l'ala destra del suo esercito.1 Demetrio, avendo appreso che Nicànore era caduto in battaglia e il suo esercito distrutto, decise d'inviare di nuovo Bàcchide e Alcimo nella terra di Giuda alla testa dell'ala destra dell'esercito.
2 Questi, presa la strada che mena a Gaigala, posero il campo a Masalot, in quel di Arbelle, che essi occuparono, uccidendo molta gente.2 Questi presero la strada di Gàlgala e vennero ad accamparsi a Mesalot nell'Arbela, la occuparono e fecero perire molte persone.
3 Il primo mese dell'anno centocinquantadue si avvicinarono coll'esercito a Gerusalemme,3 Nel primo mese dell'anno 152 posero il campo a Gerusalemme;
4 e, levato il campo, andarono a Borea, con venti mila fanti e due mila cavalieri.4 poi partirono e andarono a Berea con ventimila uomini e duemila cavalieri.
5 Giuda, con tre mila uomini scelti, aveva posto il campo a Laisa.5 Giuda intanto si era accampato ad Elasa con tremila uomini scelti.
6 I suoi nel vedere la moltitudine di quell'esercito n'ebbero gran paura, e molti fuggirono dal campo, ove non restarono che ottocento soldati.6 Come videro quella grande moltitudine di forze, ne ebbero grande paura e molti fuggirono dal campo, non rimanendo che ottocento uomini.
7 Giuda vedendo così assottigliato il suo esercito nell'imminenza della battaglia, senti serrarsi il cuore, perchè non v'era tempo di radunarli, e si scoraggi.7 Giuda, allora, come vide che il suo esercito si era disciolto mentre la battaglia incalzava, ebbe una stretta al cuore, perché non aveva più tempo di radunarli.
8 Ma poi disse a quelli che restarono: « Su via, andiamo incontro ai nostri nemici, e tentiamo la battaglia ».8 Avvilito, disse a quelli che erano rimasti: "Leviamoci e marciamo contro i nostri avversari, se mai possiamo combattere contro di essi".
9 Ma essi lo dissuadevano, col dire: « È impossibile: è meglio per ora mettersi in salvo, andare a trovare i nostri fratelli, e poi tornare a combattere contro costoro. Ora siam troppo pochi ».9 Quelli però lo dissuadevano dicendo: "Non possiamo; ma ora salviamo piuttosto le nostre vite e poi ritorneremo con i nostri fratelli e combatteremo contro di loro. Siamo così pochi!".
10 Ma Giuda disse: « Lungi da noi il fuggire da loro: se è giunta l'ora nostra, moriamo da valorosi per i nostri fratelli, senza lasciare questa macchia alla nostra gloria ».10 Giuda replicò: "Non sia mai che io faccia una tal cosa, fuggendo davanti a costoro! Se la nostra ora è arrivata, moriamo con coraggio per i nostri fratelli e non lasciamo un motivo d'accusa per la nostra gloria".
11 Mosso l'esercito dagli accampamenti, i nemici vennero loro incontro colla cavalleria divisa in due parti, coi frombolieri e gli arcieri alla testa dell'esercito, con tutta la gente di maggior valore nelle prime file.11 L'esercito nemico uscì dal campo e i Giudei si disposero per affrontarlo. La cavalleria era divisa in due parti; i frombolieri e gli arcieri procedevano davanti all'esercito e in prima fila stavano tutti i più forti, mentre Bàcchide era all'ala destra.
12 Bacchide era nell'ala destra: le schiere si avvicinavano dai due lati al suono delle trombe.12 La falange si avvicinò dalle due parti suonando le trombe. Quelli di Giuda fecero risuonare anch'essi le trombe.
13 Anche i soldati di Giuda alzarono le grida: la terra tremò al rumor degli eserciti, e cominciò la battaglia, che durò dalla mattina fino alla sera.13 La terra tremò per il fragore degli eserciti e la battaglia durò dal mattino fino alla sera.
14 Giuda, avendo osservato che la parte più forte dell'esercito di Bacchide era l'ala destra, prese seco i più valorosi14 Giuda vide allora che Bàcchide e il forte dell'esercito erano dalla parte destra: si radunarono, perciò, attorno a lui tutti i più coraggiosi e
15 e la sconfisse, inseguì il nemico fino al monte d'Azoto.15 l'ala destra per loro mezzo fu battuta e li inseguirono fino al monte di Asdòd.
16 Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo sconfitta l'ala destra, corsero dietro a Giuda e ai suoi e li presero alle spalle.16 Quelli dell'ala sinistra, però, come videro che l'ala destra era stata battuta, si voltarono sui passi di Giuda e dei suoi, stringendoli alle spalle.
17 La battaglia divenne accanita: vi furono da ambo le parti gran numero di morti.17 La battaglia si fece aspra da una parte e dall'altra e molti caddero trafitti.
18 Morì anche Giuda e gli altri fuggirono.18 Giuda cadde e gli altri fuggirono.
19 Gionata e Simone, preso il cadavere di Giuda loro fratello, lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri nella città di Mondin.19 Gionata e Simone, allora, raccolsero Giuda, loro fratello, e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri in Modin.
20 E tutto il popolo d'Israele ne fece gran lutto, e lo pianse per molto tempo,20 Tutto Israele lo pianse e fece un grande lutto su di lui, ripetendo per più giorni questo lamento:
21 e dicevano: « Come mai è caduto l'eroe, il salvatore del popolo d'Israele? »21 "Come è caduto il forte, lui che salvava Israele?".
22 Tutte le altre guerre di Giuda, e gli: eroismi che fece e la sua grandezza non sono scritte, perchè troppo grande ne sarebbe il numero.22 Il resto delle azioni di Giuda, delle sue guerre, degli atti di valore da lui compiuti e della sua grandezza non è stato scritto. Erano infatti troppo numerosi.
23 Dopo la morte di Giuda, gl'iniqui scapparon fuori in tutto il territorio d'Israele, e alzarono il capo tutti gli operatori; d'iniquità.23 Dopo la morte di Giuda, i senza legge riapparvero su tutto il territorio d'Israele e tutti gli operatori di iniquità si risollevarono.
24 Essendoci stata in quel tempo grandissima fame, tutto il paese e gli abitanti si assoggettarono a Bacchide.24 In quei giorni, poi, vi fu una fame assai grande e il paese passò dalla loro parte.
25 E Bacchide scelse gli uomini empii e li; pose al governo del paese.25 Bàcchide da parte sua scelse uomini empi e li costituì signori della regione.
26 E questi andavano a cercare e a scovare gli amici di; Giuda, e li portavano a Bacchide, che si vendicava sopra di loro e ne prendeva, gioco.26 Questi ricercavano gli amici di Giuda e, rintracciatili, li conducevano da Bàcchide, il quale si vendicava su di essi e li scherniva.
27 E grande fu la tribolazione in Israele, quale non ci fu mai dal tempo in cui non si vide più un profeta in Israele.27 Fu una grande tribolazione per Israele, quale non vi era stata mai dal giorno che non era più apparso un profeta in mezzo a loro.
28 Allora si adunarono tutti gli amici dì Giuda e dissero a Gionata:28 Si riunirono perciò tutti gli amici di Giuda e dissero a Gionata:
29 « Da che è morto tuo fratello Giuda, non si trova un uomo simile a lui, che possa combattere contro i nostri nemici, contro Bacchide e contro coloro che odiano la nostra nazione.29 "Da quando tuo fratello Giuda è morto, non vi è uomo simile a lui per uscire ed entrare contro i nemici e Bàcchide e contro quelli che sono ostili alla nostra gente.
30 Or noi ti eleggiamo in questo giorno come principe in luogo di lui, e come dùce nelle nostre guerre ».30 Ora, perciò, noi eleggiamo te al suo posto, nostro capo e duce per combattere le nostre guerre".
31 Allora Gionata accettò il principato, e successe a Giuda suofratello.31 Così Gionata in quello stesso giorno assunse il comando e si levò al posto di Giuda, suo fratello.
32 Bacchide, appena avutane la notizia, cercò di farlo uccidere.32 Quando lo seppe, Bàcchide cercava di ucciderlo.
33 Ma, accortisene Gionata, Simone suo fratello e tutti quelli che eran con lui, fuggirono nel deserto di Tecua, e si fermarono presso il lago di Asfar.33 Ma Gionata, Simone suo fratello e tutti quelli che erano con lui lo seppero e fuggirono nel deserto di Tekòa, accampandosi presso l'acqua della cisterna di Asfar.
34 Bacchide ne fu informato, e in giorno di sabato col suo esercito andò di là dal Giordano.34 Bàcchide lo seppe in un giorno di sabato e anch'egli andò con tutto il suo esercito al di là del Giordano.
35 E Gionata mandò suo fratello, capo del popolo, a pregare i Nabatei suoi amici, per affidar loro i propri bagagli, che eran imolti.35 Gionata mandò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei suoi amici di poter deporre presso di essi il loro bagaglio che era abbondante.
36 Ma i figli di lambri, usciti di Madaba, presero Giovanni con tutto quel che aveva, e se ne andarono colla preda.36 Ma da Màdaba uscirono i figli di Iambri, catturarono Giovanni con tutte le cose che aveva e se le portarono via.
37 Dopo tali cose fu riferito a Gionata e a Simone suo fratello, che i figli di lambri celebravano delle nozze solenni, e conducevano con gran pompa da Madaba la sposa, la quale era figliola di uno dei più grandi principi di Canaan. 337 Dopo questo fatto, fu riferito a Gionata e a Simone suo fratello: "I figli di Iambri celebrano un grande sposalizio e da Nàdabat accompagnano la sposa, figlia di uno dei più grandi signori di Canaan, con grande pompa".
38 Allora, ricordandosi del sangue di Giovanni loro fratello, si mossero e si nascosero dietro un riparo del monte.38 Si ricordarono allora del sangue di Giovanni, loro fratello, e andarono a nascondersi al riparo di un monte.
39 Alzati gli occhi osservarono, ed ecco gran movimento e numeroso corteo; lo sposo coi suoi amici e i suoi fratelli si avanzava incontro ad essi con timpani e strumenti musicali e molte armi.39 Alzarono i loro occhi per osservare ed ecco, tra un vocìo confuso, un grande corteo con lo sposo, i suoi amici e i suoi fratelli, che muovevano incontro a quelli con tamburi, strumenti musicali e grande apparato.
40 Allora uscirono dall'imboscata e li assalirono e li uccisero: molti caddero feriti, il resto fuggì alla montagna, ed essi ne presero tutto le spoglie.40 Si gettarono allora su di essi dal loro nascondiglio e li massacrarono. Molti caddero trafitti e gli altri fuggirono verso la montagna. Essi perciò ne raccolsero il bottino
41 Così le nozze si cambiarono in lutto, e i suoni delle lor musiche in lamentazioni.41 e così lo sposalizio si cambiò in pianto e il suono dei loro strumenti musicali in lamento.
42 Ed essi, vendicato il sangue del loro fratello, tornarono verso le rive del Giordano.42 Avendo in tal modo vendicato il sangue del loro fratello, se ne tornarono alla palude del Giordano.
43 Bacchide, avendo ciò risaputo, in giorno di sabato, con grande esercito, andò fino alle rive del Giordano.43 Bàcchide, avendolo saputo, andò anch'egli in giorno di sabato fino alle rive del Giordano con un grande esercito.
44 Allora donata disse ai suoi: « Su via, combattiamo contro i nostri nemici, perchè noi non siamo nel caso di ieri e dei giorni precedenti:44 Gionata disse a quelli che erano con lui: "Leviamoci e combattiamo per le nostre vite, poiché oggi non è come ieri e l'altro ieri.
45 abbiamo infatti di faccia in armi il nemico, di qua e di là le acque del Giordano, le rive, le paludi, le boscaglie; non c'è luogo di uscita.45 Ecco, infatti, i nemici davanti e di dietro, l'acqua del Giordano da una parte e dall'altra e poi la palude e la boscaglia, sicché non vi è possibilità di ritirarsi.
46 Or dunque alzate le voci al cielo, per esser liberati dalle mani dei vostri nemici ». E si attaccò la battaglia.46 Ora, dunque, gridate al Cielo affinché possiate salvarvi dalle mani dei nostri nemici".
47 Gionata stese la mano per colpire; Bacchide, ma questi lo schivò, tirandosi indietro.47 Si attaccò battaglia e Gionata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi gli sfuggì piegandosi indietro.
48 E Gionata e i suoi saltarono nel Giordano, e lo passarono a nuoto sotto gli occhi dei nemici.48 Allora Gionata balzò con i suoi nel Giordano e a nuoto raggiunsero l'altra parte. Gli altri però non attraversarono il Giordano dopo di loro.
49 E dei soldati di Bacchide perirono in quel giorno mille uomini, e se ne tornarono a Gerusalemme.49 In quel giorno caddero circa mille uomini di Bàcchide.
50 E fecero delle piazze forti nella Giudea: le fortezze che erano in Gerico, in Ammaus, in Betoron, in Betel, in Tamnata, in Fara, in Topo, le munirono di alte mura, di porte e di sbarre.50 Bàcchide tornò a Gerusalemme, fece costruire molte fortificazioni nella Giudea, ossia le fortezze di Gèrico, Emmaus, Bet-Oron, Betel, Tamnata, Piraton e Tefon, con alte mura, porte e sbarre
51 E (Bacchide) vi mise dei presidii per rinnovare le ostilità contro Israele.51 e vi pose delle guarnigioni per infierire contro Israele.
52 E fortificò la città di Betsura, e Gazara, e la cittadella, e vi pose dei presidii e depositi di viveri.52 Fortificò ancora la città di Bet-Zur, di Ghezer e l'Acra e vi pose presidi e provviste di viveri.
53 Presi poi in ostaggio i figli dei principali del paese, li tenne prigionieri nella cittadella di Gerusalemme.53 Prese inoltre i figli dei capi della regione come ostaggi e li pose sotto custodia nell'Acra a Gerusalemme.
54 Or nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo comandò di atterrare il muro della parte interiore della casa santa, e di distruggere le opere dei profeti, e cominciò a distruggere.54 L'anno 153, nel secondo mese, Alcimo comandò di abbattere il muro del cortile interno del santuario, distruggendo così l'opera dei profeti. Fu iniziata l'opera di demolizione,
55 Ma in quel tempo Alcimo fu percosso (da Dio), e le sue imprese furono impedite; la sua bocca restò chiusa, fu tutto paralizzato, e non potè più dire una parola, nè dare alcun ordine riguardo alla sua casa.55 ma in quel tempo Alcimo ebbe un colpo e la sua opera fu interrotta. La sua bocca si chiuse e restò paralizzata, cosicché non poté più articolare parola e impartire ordini riguardo alla sua casa.
56 E in quel tempo morì Aleimo, in mezzo a grandi tormenti.56 Alcimo morì in quel tempo, con grande spasimo
57 Visto che Alcimo era morto, Bacchide se ne tornò al re, e il paese stette in pace per due anni.57 e Bàcchide, appena vide che Alcimo era morto, fece ritorno dal re e così la terra di Giuda rimase tranquilla per due anni.
58 Allora tutti gl'iniqui pensarono e dissero: « Ecco Gionata e i suoi stanno tranquilli, senza alcun timore: or dunque facciamo venire Bacchide, e li prenderà tutti in una sola notte.58 Tutti gli iniqui tennero questo consiglio: "Ecco, Gionata e i suoi vivono nella calma con fiducia. Facciamo, dunque, venire Bàcchide ed egli li prenderà tutti in una sola notte".
59 E andarono a dargli questo consiglio.59 Andarono a consigliarsi con lui
60 Ed egli si mise in marcia con grosso esercito, e scrisse segretamente ai suoi partigiani che erano nella Giudea, d'impadronirsi di Gionata e della sua gente; ma non poteron farlo, perchè i loro disegni furon da essi conosciuti.60 ed egli si mosse per venire con un grosso esercito e inviò in segreto delle lettere a tutti i suoi fautori in Giudea affinché catturassero Gionata con i suoi. Non vi riuscirono, perché il loro disegno fu svelato.
61 E (Gionata) prese cinquanta uomini del paese, che erano stati a capo delle milizie e li fece morire.61 Anzi, questi catturarono una cinquantina di uomini della regione, che erano stati istigatori di tale iniquità, e li uccisero.
62 Poi Gionata e Simone colla loro gente si ritirarono a Betbessen, che è nel deserto, ne ripararono le rovine e la fortificarono.62 Dopo di ciò, Gionata con Simone e i suoi si ritirò a Bet-Basi nel deserto, ne riparò le rovine e la fortificò.
63 Bacchide, saputa la cosa, radunò tutte le sue truppe, e ne mandò avviso a quelli che erano nella Giudea.63 Quando lo seppe, Bàcchide radunò tutta la sua gente e ne informò quelli della Giudea.
64 E andò a porre il campo sopra Betbessen, e l'assediò per molti giorni, e fece le macchine.64 Poi venne a porre il campo contro Bet-Basi e l'assediò per molti giorni, facendovi costruire anche macchine.
65 Ma Gionata, lasciato nella città Simone suo fratello, so ne andò pel paese e tornò con un po' di gente.65 Gionata, intanto, lasciato suo fratello Simone nella città, uscì per la regione percorrendola con pochi uomini.
66 E battè Odaren e i suoi fratelli, e i figli di Faseron nelle loro tende, e cominciò a fare strage e a crescere nelle forze.66 Batté Odomèra con i suoi fratelli e i figli di Fasiron nelle loro tende, iniziando in questo modo a colpire e a salire in potenza.
67 Intanto Simone e la sua gente uscirono dalla città e die dero fuoco alle macchine.67 Anche Simone e i suoi uscirono dalla città e incendiarono le macchine.
68 Allora assalirono Bacchide e lo sconfissero e lo gettarono in profonda tristezza facendogli andare in fumo tutti i suoi disegni e i suoi tentativi.68 Affrontarono Bàcchide, che fu da essi sconfitto, e gli inflissero una grande umiliazione. Il suo disegno, infatti, e il suo intervento erano stati resi vani.
69 Egli, sdegnato con quei malvagi che l'avevan consigliato ad andare nel loro paese, ne fece ammazzare molti, e poi decise di tornarsene col rimanente dei suoi nel suo paese.69 Fortemente adirato contro gli uomini senza legge che gli avevano consigliato di venire nel paese, ne uccise molti e decise di partire per la sua terra.
70 Gionata, quando lo seppe, gli spedì ambasciatori per far pace con lui e riavere i prigionieri.70 Gionata, appena lo seppe, gli inviò messaggeri per concludere con lui la pace e perché fossero loro resi i prigionieri.
71 L'altro li accolse e ne accettò le proposte, e giurò di non fargli alcun male per tutto il tempo della sua vita,71 Accettò, facendo secondo le sue parole, e gli giurò che non avrebbe cercato più di fargli del male per tutti i giorni di sua vita.
72 e gli restituì i prigionieri che nel passato aveva fatti nel paese di Giuda, e parti, e se ne andò al suo paese, e non tornò mai più nella Giudea.72 Gli restituì i prigionieri che aveva catturato in passato nella terra di Giuda; poi, voltatosi, se ne andò al suo paese e non pensò più di tornare nel loro territorio.
73 Così fini la guerra in Israele. Gionata fissò la sua dimora a Macmas, ed ivi cominciò a render giustizia al popolo, e fece sparire gli empi da Israele.73 Così si riposò la spada in Israele e Gionata si stabilì a Micmas. Ivi Gionata cominciò a giudicare il popolo e fece sparire gli empi da Israele.