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Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 9


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Demetrio, saputa la morte di Nicà­nore e la sconfitta del suo esercito, decisedi mandare di nuovo in Giudea Bacchide e Alcimo, con l'ala destra del suo esercito.1 Quando Demetrio seppe che era morto Nicànore ed era stato distrutto il suo esercito in combattimento, decise di mandare di nuovo Bàcchide e Àlcimo in Giudea e l’ala destra dell’esercito con loro.
2 Questi, presa la strada che mena a Gaigala, posero il campo a Masalot, in quel di Arbelle, che essi occuparono, uccidendo molta gente.2 Seguirono la via di Gàlgala e si accamparono sopra Mesalòt in Arbela; la occuparono e vi fecero morire molti uomini.
3 Il primo mese dell'anno centocinquantadue si avvicinarono coll'esercito a Gerusalemme,3 Nel primo mese dell’anno centocinquantadue posero il campo contro Gerusalemme.
4 e, levato il campo, andarono a Borea, con venti mila fanti e due mila cavalieri.4 Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila fanti e duemila cavalieri.
5 Giuda, con tre mila uomini scelti, aveva posto il campo a Laisa.5 Giuda era accampato a Elasà con tremila uomini scelti.
6 I suoi nel vedere la moltitudine di quell'esercito n'ebbero gran paura, e molti fuggirono dal campo, ove non restarono che ottocento soldati.6 Quando videro la massa di un esercito così numeroso, ne rimasero sgomenti e molti si dileguarono dal campo e non restarono che ottocento uomini.
7 Giuda vedendo così assottigliato il suo esercito nell'imminenza della battaglia, senti serrarsi il cuore, perchè non v'era tempo di radunarli, e si scoraggi.7 Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi,
8 Ma poi disse a quelli che restarono: « Su via, andiamo incontro ai nostri nemici, e tentiamo la battaglia ».8 e tutto affranto disse ai superstiti: «Alziamoci e andiamo contro i nostri avversari, nella speranza di poterli debellare».
9 Ma essi lo dissuadevano, col dire: « È impossibile: è meglio per ora mettersi in salvo, andare a trovare i nostri fratelli, e poi tornare a combattere contro costoro. Ora siam troppo pochi ».9 Ma lo dissuadevano dicendo: «Per il momento non riusciremo a fare altro che metterci in salvo, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo contro di loro; da soli siamo troppo pochi».
10 Ma Giuda disse: « Lungi da noi il fuggire da loro: se è giunta l'ora nostra, moriamo da valorosi per i nostri fratelli, senza lasciare questa macchia alla nostra gloria ».10 Giuda disse: «Non faremo mai una cosa simile: fuggire da loro! Se è giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria».
11 Mosso l'esercito dagli accampamenti, i nemici vennero loro incontro colla cavalleria divisa in due parti, coi frombolieri e gli arcieri alla testa dell'esercito, con tutta la gente di maggior valore nelle prime file.11 L’esercito nemico uscì dal campo, schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i più validi erano tutti in prima fila e Bàcchide stava all’ala destra.
12 Bacchide era nell'ala destra: le schiere si avvicinavano dai due lati al suono delle trombe.12 La falange si mosse avanzando ai due lati, al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe.
13 Anche i soldati di Giuda alzarono le grida: la terra tremò al rumor degli eserciti, e cominciò la battaglia, che durò dalla mattina fino alla sera.13 La terra fu scossa dal fragore degli eserciti. Si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera.
14 Giuda, avendo osservato che la parte più forte dell'esercito di Bacchide era l'ala destra, prese seco i più valorosi14 Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell’esercito erano a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi
15 e la sconfisse, inseguì il nemico fino al monte d'Azoto.15 e fu travolta l’ala destra dal loro urto ed egli la inseguì fino al monte di Azoto.
16 Ma quelli dell'ala sinistra, vedendo sconfitta l'ala destra, corsero dietro a Giuda e ai suoi e li presero alle spalle.16 Ma quelli dell’ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l’ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle.
17 La battaglia divenne accanita: vi furono da ambo le parti gran numero di morti.17 Così si accese la battaglia e caddero molti feriti a morte, da una parte e dall’altra;
18 Morì anche Giuda e gli altri fuggirono.18 cadde anche Giuda e gli altri fuggirono.
19 Gionata e Simone, preso il cadavere di Giuda loro fratello, lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri nella città di Mondin.19 Giònata e Simone raccolsero Giuda, loro fratello, e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri, a Modin.
20 E tutto il popolo d'Israele ne fece gran lutto, e lo pianse per molto tempo,20 Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando:
21 e dicevano: « Come mai è caduto l'eroe, il salvatore del popolo d'Israele? »21 «Come è potuto cadere l’eroe che salvava Israele?».
22 Tutte le altre guerre di Giuda, e gli: eroismi che fece e la sua grandezza non sono scritte, perchè troppo grande ne sarebbe il numero.22 Il resto delle imprese di Giuda e delle battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.
23 Dopo la morte di Giuda, gl'iniqui scapparon fuori in tutto il territorio d'Israele, e alzarono il capo tutti gli operatori; d'iniquità.23 Dopo la morte di Giuda riapparvero gli iniqui in tutto il territorio d’Israele e risorsero tutti gli operatori d’ingiustizia.
24 Essendoci stata in quel tempo grandissima fame, tutto il paese e gli abitanti si assoggettarono a Bacchide.24 In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e gli stessi abitanti della regione passarono dalla loro parte.
25 E Bacchide scelse gli uomini empii e li; pose al governo del paese.25 Bàcchide scelse uomini rinnegati e li fece padroni della regione.
26 E questi andavano a cercare e a scovare gli amici di; Giuda, e li portavano a Bacchide, che si vendicava sopra di loro e ne prendeva, gioco.26 Si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li conducevano da Bàcchide, che si vendicava di loro e li scherniva.
27 E grande fu la tribolazione in Israele, quale non ci fu mai dal tempo in cui non si vide più un profeta in Israele.27 Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava dal giorno in cui non era più apparso un profeta in mezzo a loro.
28 Allora si adunarono tutti gli amici dì Giuda e dissero a Gionata:28 Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Giònata:
29 « Da che è morto tuo fratello Giuda, non si trova un uomo simile a lui, che possa combattere contro i nostri nemici, contro Bacchide e contro coloro che odiano la nostra nazione.29 «Da quando è morto tuo fratello Giuda, non c’è uomo simile a lui per condurre l’azione contro i nemici e Bàcchide, e contro gli avversari della nostra nazione.
30 Or noi ti eleggiamo in questo giorno come principe in luogo di lui, e come dùce nelle nostre guerre ».30 Ora noi oggi eleggiamo te nostro capo e condottiero al suo posto, per combattere le nostre battaglie».
31 Allora Gionata accettò il principato, e successe a Giuda suofratello.31 Giònata assunse il comando in quella occasione e prese il posto di Giuda, suo fratello.
32 Bacchide, appena avutane la notizia, cercò di farlo uccidere.32 Bàcchide, avutane notizia, cercava di ucciderlo.
33 Ma, accortisene Gionata, Simone suo fratello e tutti quelli che eran con lui, fuggirono nel deserto di Tecua, e si fermarono presso il lago di Asfar.33 Ma Giònata e Simone, suo fratello, con tutti i loro seguaci, lo seppero e fuggirono nel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar.
34 Bacchide ne fu informato, e in giorno di sabato col suo esercito andò di là dal Giordano.34 Bàcchide però lo venne a sapere in giorno di sabato e si portò anche lui con tutto il suo esercito al di là del Giordano.
35 E Gionata mandò suo fratello, capo del popolo, a pregare i Nabatei suoi amici, per affidar loro i propri bagagli, che eran imolti.35 Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei, suoi amici, di poter deporre presso di loro i propri equipaggiamenti, che erano abbondanti.
36 Ma i figli di lambri, usciti di Madaba, presero Giovanni con tutto quel che aveva, e se ne andarono colla preda.36 Ma i figli di Iambrì, che abitavano a Màdaba, fecero una razzia e catturarono Giovanni con tutte le cose che aveva e portarono via tutto.
37 Dopo tali cose fu riferito a Gionata e a Simone suo fratello, che i figli di lambri celebravano delle nozze solenni, e conducevano con gran pompa da Madaba la sposa, la quale era figliola di uno dei più grandi principi di Canaan. 337 Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne».
38 Allora, ricordandosi del sangue di Giovanni loro fratello, si mossero e si nascosero dietro un riparo del monte.38 Si ricordarono allora del sangue del loro fratello Giovanni, perciò si mossero e si appostarono in un antro del monte.
39 Alzati gli occhi osservarono, ed ecco gran movimento e numeroso corteo; lo sposo coi suoi amici e i suoi fratelli si avanzava incontro ad essi con timpani e strumenti musicali e molte armi.39 Ed ecco, alzando gli occhi, videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e i fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburelli e strumenti musicali e grande apparato.
40 Allora uscirono dall'imboscata e li assalirono e li uccisero: molti caddero feriti, il resto fuggì alla montagna, ed essi ne presero tutto le spoglie.40 Balzando sopra di loro dall’appostamento in cui si trovavano, li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte, ed essi presero le loro spoglie.
41 Così le nozze si cambiarono in lutto, e i suoni delle lor musiche in lamentazioni.41 Le nozze furono mutate in lutto e i suoni delle loro musiche in lamento.
42 Ed essi, vendicato il sangue del loro fratello, tornarono verso le rive del Giordano.42 Così vendicarono il sangue del loro fratello e ritornarono nelle paludi del Giordano.
43 Bacchide, avendo ciò risaputo, in giorno di sabato, con grande esercito, andò fino alle rive del Giordano.43 Bàcchide ne ebbe notizia e venne in giorno di sabato fin sulle sponde del Giordano con un numeroso esercito.
44 Allora donata disse ai suoi: « Su via, combattiamo contro i nostri nemici, perchè noi non siamo nel caso di ieri e dei giorni precedenti:44 Giònata disse ai suoi: «Alziamoci e combattiamo per la nostra vita, perché oggi non è come ieri e l’altro ieri.
45 abbiamo infatti di faccia in armi il nemico, di qua e di là le acque del Giordano, le rive, le paludi, le boscaglie; non c'è luogo di uscita.45 Ecco, abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall’uno e dall’altro lato abbiamo l’acqua del Giordano, la palude e la boscaglia: non c’è possibilità di scampo.
46 Or dunque alzate le voci al cielo, per esser liberati dalle mani dei vostri nemici ». E si attaccò la battaglia.46 Alzate perciò ora le vostre grida al Cielo, perché possiate salvarvi dalla mano dei vostri nemici».
47 Gionata stese la mano per colpire; Bacchide, ma questi lo schivò, tirandosi indietro.47 E si attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro.
48 E Gionata e i suoi saltarono nel Giordano, e lo passarono a nuoto sotto gli occhi dei nemici.48 Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l’altra sponda; ma gli altri non passarono il Giordano per inseguirli.
49 E dei soldati di Bacchide perirono in quel giorno mille uomini, e se ne tornarono a Gerusalemme.49 Dalla parte di Bàcchide caddero in quella giornata circa mille uomini.
50 E fecero delle piazze forti nella Giudea: le fortezze che erano in Gerico, in Ammaus, in Betoron, in Betel, in Tamnata, in Fara, in Topo, le munirono di alte mura, di porte e di sbarre.50 Bàcchide poi tornò a Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Èmmaus, Bet-Oron, Betel, Tamnata, Piratòn e Tefon, con mura alte, porte e sbarre, e
51 E (Bacchide) vi mise dei presidii per rinnovare le ostilità contro Israele.51 vi pose un presidio per molestare Israele.
52 E fortificò la città di Betsura, e Gazara, e la cittadella, e vi pose dei presidii e depositi di viveri.52 Fortificò anche la città di Bet-Sur, Ghezer e la Cittadella e vi stabilì milizie e vettovaglie.
53 Presi poi in ostaggio i figli dei principali del paese, li tenne prigionieri nella cittadella di Gerusalemme.53 Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li pose come prigionieri nella Cittadella a Gerusalemme.
54 Or nell'anno centocinquantatrè, nel secondo mese, Alcimo comandò di atterrare il muro della parte interiore della casa santa, e di distruggere le opere dei profeti, e cominciò a distruggere.54 Nell’anno centocinquantatré, nel secondo mese, Àlcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; distrusse così l’opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire.
55 Ma in quel tempo Alcimo fu percosso (da Dio), e le sue imprese furono impedite; la sua bocca restò chiusa, fu tutto paralizzato, e non potè più dire una parola, nè dare alcun ordine riguardo alla sua casa.55 Ma in quel tempo Àlcimo ebbe un grave malore e la sua opera fu interrotta. La sua bocca rimase impedita e paralizzata, e non poteva più parlare né dare disposizioni per la sua casa.
56 E in quel tempo morì Aleimo, in mezzo a grandi tormenti.56 Àlcimo morì in quel tempo con grande tormento.
57 Visto che Alcimo era morto, Bacchide se ne tornò al re, e il paese stette in pace per due anni.57 Bàcchide, vedendo che Àlcimo era morto, se ne tornò presso il re, e la Giudea rimase tranquilla per due anni.
58 Allora tutti gl'iniqui pensarono e dissero: « Ecco Gionata e i suoi stanno tranquilli, senza alcun timore: or dunque facciamo venire Bacchide, e li prenderà tutti in una sola notte.58 Tutti gli iniqui tennero questo consiglio: «Ecco, Giònata e i suoi vivono tranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bàcchide, che li catturerà tutti in una sola notte».
59 E andarono a dargli questo consiglio.59 Andarono e tennero consiglio da lui.
60 Ed egli si mise in marcia con grosso esercito, e scrisse segretamente ai suoi partigiani che erano nella Giudea, d'impadronirsi di Gionata e della sua gente; ma non poteron farlo, perchè i loro disegni furon da essi conosciuti.60 Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s’impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma non vi riuscirono, perché era stata svelata la loro trama.
61 E (Gionata) prese cinquanta uomini del paese, che erano stati a capo delle milizie e li fece morire.61 Anzi, questi presero una cinquantina di uomini, tra i promotori di tale scelleratezza nel paese, e li misero a morte.
62 Poi Gionata e Simone colla loro gente si ritirarono a Betbessen, che è nel deserto, ne ripararono le rovine e la fortificarono.62 Poi Giònata e Simone con i loro uomini si ritirarono a Bet-Basì nel deserto, ricostruirono le sue rovine e la fortificarono.
63 Bacchide, saputa la cosa, radunò tutte le sue truppe, e ne mandò avviso a quelli che erano nella Giudea.63 Lo seppe Bàcchide; radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea.
64 E andò a porre il campo sopra Betbessen, e l'assediò per molti giorni, e fece le macchine.64 Quindi andò ad accamparsi presso Bet-Basì e l’attaccò per molti giorni allestendo anche macchine.
65 Ma Gionata, lasciato nella città Simone suo fratello, so ne andò pel paese e tornò con un po' di gente.65 Giònata lasciò Simone, suo fratello, nella città e uscì nella regione, percorrendola con un drappello di armati.
66 E battè Odaren e i suoi fratelli, e i figli di Faseron nelle loro tende, e cominciò a fare strage e a crescere nelle forze.66 Batté Odomerà con i suoi fratelli e i figli di Fasiròn nel loro attendamento. Cominciarono così a battersi e aumentarono di forze.
67 Intanto Simone e la sua gente uscirono dalla città e die dero fuoco alle macchine.67 Simone, a sua volta, e i suoi fecero una sortita dalla città e incendiarono le macchine.
68 Allora assalirono Bacchide e lo sconfissero e lo gettarono in profonda tristezza facendogli andare in fumo tutti i suoi disegni e i suoi tentativi.68 Poi attaccarono Bàcchide, che fu da loro sconfitto, e lo posero in grande angustia, perché il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto.
69 Egli, sdegnato con quei malvagi che l'avevan consigliato ad andare nel loro paese, ne fece ammazzare molti, e poi decise di tornarsene col rimanente dei suoi nel suo paese.69 Si rivolse con rabbia contro quegli iniqui, che l’avevano consigliato di venire in quella regione, e ne mandò a morte molti; poi decise di ritornare nella sua terra.
70 Gionata, quando lo seppe, gli spedì ambasciatori per far pace con lui e riavere i prigionieri.70 Giònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace e scambiare i prigionieri.
71 L'altro li accolse e ne accettò le proposte, e giurò di non fargli alcun male per tutto il tempo della sua vita,71 Quegli accettò e fece secondo le sue proposte, giurandogli che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni;
72 e gli restituì i prigionieri che nel passato aveva fatti nel paese di Giuda, e parti, e se ne andò al suo paese, e non tornò mai più nella Giudea.72 gli restituì i prigionieri che prima aveva catturato nella Giudea e, messosi sulla via del ritorno, se ne andò nella sua terra e non volle più tornare nel loro territorio.
73 Così fini la guerra in Israele. Gionata fissò la sua dimora a Macmas, ed ivi cominciò a render giustizia al popolo, e fece sparire gli empi da Israele.73 Così si riposò la spada in Israele. Giònata si stabilì a Micmas. Incominciò a governare il popolo e fece sparire i rinnegati da Israele.