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Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Secondo libro delle Cronache 26


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BIBBIA TINTORIBIBBIA RICCIOTTI
1 Allora tutto il popolo di Giuda costituì re il suo figlio Ozia, di sedici anni, in luogo di Amasia suo padre.1 - Tutto il popolo di Giuda allora costituì re, invece del padre Amasia, il figliuolo di lui Ozia di anni sedici,
2 Egli edificò Ailat e la riasso gettò a Giuda, dopo che il re si fu addormentato coi suoi padri.2 il quale edificò Ailat e la restituì al dominio di Giuda, dopo che il re si fu addormentato coi padri suoi.
3 Ozia aveva sedici anni quando cominciò a regnare, e regnò cinquantadue anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Iechelia di Gerusalemme.3 Ozia aveva sedici anni, quando cominciò a regnare e ne regnò cinquantadue in Gerusalemme. Ebbe per madre, Jechelia di Gerusalemme.
4 Egli fece ciò che era giusto negli occhi del Si­gnore, secondo tutto quello che aveva fatto Amasia suo padre,4 Si comportò bene al cospetto del Signore, secondo tutto ciò che fece Amasia suo padre.
5 e cercò il Signore finché visse Zaccaria, uomo che intendeva e vedeva il Signore, e siccome cercò il Signore, il Signore lo diresse in tutto.5 Si diede a cercare Iddio durante la vita di Zaccaria, uomo che intendeva e vedeva Dio, e finchè cercò il Signore, questi lo diresse in tutte le cose.
6 Infatti egli, uscito a combattere contro i Filistei, distrusse le mura di Get, quelle di Iabnia e le mura d'Azoto, e di più fabbricò dei castelli in Azoto e nel paese dei Filistei.6 Da ultimo uscì a combattere contro i Filistei e demolì le mura di Get, di Jabnia e di Azoto e fabbricò castelli in Azoto e tra i Filistei.
7 Il Signore lo aiutò e contro i Filistei e contro gli Arabi che abitavano in Gurbaal e contro gli Ammoniti.7 Dio lo aiutò contro i Filistei, contro gli Arabi abitanti di Gurbaal e contro gli Ammoniti.
8 Gli Ammoniti pagavano il tributo a Ozia. Il suo nome si sparse fino all'Egitto a causa delle frequenti vittorie.8 Gli Ammoniti offrivano doni a Ozia e la fama di lui giunse fino ai confini d'Egitto, a cagione delle sue frequenti vittorie.
9 Ozia costruì in Gerusalemme delle torri sopra la porta dell'angolo e sopra la porta della valle, e le altre sopra lo stesso lato delle mura, e le fortificò.9 Ozia edificò torri in Gerusalemme sulla porta dell'angolo, sulla porta della valle ed altre sullo stesso fianco delle mure e le fortificò.
10 Fece pure delle torri nel deserto, e scavò moltissime cisterne, avendo molti bestiami, tanto nelle campagne quanto nella vastità del deserto. Egli ebbe anche delle vigne e dei vignaioli sui monti e sul Carmelo, essendo un uomo molto dedito all'agricoltura.10 Costruì anche torri nel deserto e scavò cisterne in gran numero, avendo egli molte pecore sia nella pianura che nella vastità del deserto. Ebbe anche delle vigne e dei vignaiuoli tra i monti e al Carmelo; poichè egli era uomo dato all'agricoltura.
11 L'esercito dei suoi com­battenti che andavano alla guerra, era sotto il segretario Iehiel, il dottore Maasia e Anania, che era uno dei capi dell'armata del re.11 L'esercito de' suoi combattenti, che andavano alla guerra, era comandato dallo scriba Jeiel, da Maasia dottore, e da Anania, uno dei capitani del re.
12 Il numero completo dei prin­cipi, secondo le famiglie degli uomini di valore, era di due mila seicento.12 In tutto, il numero dei principi delle famiglie degli uomini valorosi era di duemilaseicento;
13 Tutto l'esercito che stava ai loro comandi era di trecentosette mila cinquecento uomini abili alla guerra e che com­battevano contro i nemici del re.13 essi comandavano tutto l'esercito di trecentosettemilacinquecento uomini atti alla guerra e a combattere gli avversari del re.
14 Per tutti costoro, cioè per tutto l'esercito, Ozia fornì scudi, lance, elmi, corazze, archi e fìonde per scagliare sassi.14 Ozia preparò a costoro, cioè per tutto l'esercito, scudi, aste, cimieri, corazze, archi e fionde per scagliare sassi
15 In Gerusalemme fece delle macchine di varia specie, che collocò nelle torri e agli angoli delle mura per scagliar frecce e grosse pietre. Si sparse lontano la sua fama, perchè il Signore lo assisteva e gli dava vigore.15 e fabbricò in Gerusalemme diversi tipi di macchine, che collocò sulle torri e agli angoli delle mura per lanciare frecce e grosse pietre; e il suo nome divenne famoso nelle regioni lontane, perchè Iddio lo aiutava e l'aveva reso forte.
16 Ma quando giunse ad esser potente, il suo cuore s'insuperbì per sua rovina. Allora non fece più conto del Signore Dio suo, ed entrato nel tempio del Signore volle bruciar l'incenso sopra l'altare del profumo.16 Ma divenuto potente, il cuore di lui si insuperbì a sua ruina, e abbandonato il Signore Dio suo, entrò nel tempio del Signore, e volle bruciare l'incenso sopra l'altare dei profumi.
17 Entrati subito, dietro di lui, il sacerdote Azaria con ottanta sacerdoti del Signore, uomini fortissimi,17 Ma immediatamente il sommo sacerdote Azaria entrò dopo di lui con ottanta sacerdoti del Signore, uomini coraggiosi,
18 si opposero al re e gli dissero: « Non spetta a te, Ozia, di bruciar l'incenso al Signore, ma ai sacerdoti, ai figli d'Aronne, che sono stati consacrati per tal ministero: esci dal santuario, non lo schernire, perchè ciò non ti ridonderà a gloria dinanzi al Si­gnore Dio ».18 i quali si opposero al re e gli dissero: «Non spetta a te, Ozia, bruciare l'incenso al Signore; questo è l'ufficio dei sacerdoti figli di Aronne, consacrati per un tal ministero. Esci dal santuario; non disprezzare, poichè questo non torna certo a tua gloria dinanzi al Signore Iddio».
19 Ma Ozia, pieno di sdegno, tenendo in mano un turibolo per bruciare l'incenso, minacciava i sacerdoti. Subito, in presenza dei sacerdoti, nella casa del Signore, presso l'altare del profumo, spuntò la lebbra sulla sua fronte.19 Ozia, che teneva in mano il turibolo per bruciare l'incenso, con gran collera si fece a minacciare i sacerdoti; ma tosto gli si sviluppò la lebbra sulla sua fronte, là dinanzi ai sacerdoti, nella casa del Signore, presso all'altare dei profumi.
20 Il pontefice Azaria e tutti gli altri sacerdoti, quando, miratolo, videro la lebbra sulla fronte di lui, lo cacciarono subito. Ed egli stesso, atterrito, s'affrettò ad uscire, perchè aveva subito sentito il castigo del Si­gnore.20 Allorquando il pontefice Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, videro sulla fronte di lui la lebbra e lo scacciarono in fretta. Ma anch'egli, atterrito, si affrettò a uscire perchè aveva subito sentito il castigo del Signore.
21 Così il re Ozia fu lebbroso fino alla morte, e dovè stare in una casa separata, pieno di quella lebbra a causa della quale era stato cacciato dalla casa del Signore; e Ioatam suo figlio governava la casa del re e giudicava il popolo.21 Ozia fu dunque lebbroso fino alla morte e abitò in una casa appartata, coperto dalla lebbra per la quale era stato cacciato dalla casa del Signore. Joatam poi suo figliuolo, tenne il governo del paese.
22 Il resto delle gesta di Ozia, dalle prime alle ultime, lo scrisse il profeta Isaia, figlio di Amos.22 Il rimanente delle azioni di Ozia, le prime e le ultime, furono scritte da Isaia figlio di Amos profeta.
23 Ozia si addormentò coi suoi padri, e, perchè lebbroso, fu sepolto nel campo dei sepolcri reali, e gli successe nel regno il suo figlio Ioatam.23 Ozia s'addormentò co' suoi padri, e fu sepolto nel campo dei sepolcri reali, perchè era lebbroso. Gli successe nel regno il figlio Joatam.