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Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 14


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Or Gioab figlio di Sarvia, accortosi che il cuore del re si piegava verso Assalonne,1 Ioab, figlio di Zeruià, si era accorto che il cuore del re si volgeva verso Assalonne.
2 mandò a Tecua, e fatta venire di là una donna scaltra, le disse: « Fingi d'essere in lutto, prendi una veste di duolo, non ti ungere d'olio, per sembrar una donna che da molto tempo piange un morto:2 Allora Ioab mandò a prendere a Tekòa un'abile donna, alla quale disse: "Su, assumi un aspetto triste, indossa vesti di lutto, non ungerti con olio e mostrati come una donna che fa lutto da molto tempo su di un morto.
3 così entra dal re e digli queste cose ». E Gioab le pose le parole in bocca.3 Andrai dal re e gli parlerai in questo modo". E Ioab le suggerì le parole da dire.
4 Essendo adunque la donna di Tecua entrata dal re, si gettò per terra dinanzi a lui, lo adorò e disse: « Salvami, o re ».4 Allora la donna di Tekòa entrò dal re, prostrandosi con la faccia a terra e adorando. Gridò: "Aiuto, o re!".
5 Il re le disse: « Che hai da dire? » Ed essa rispose: « Ah! Io son vedova, mio marito è morto,5 Il re le disse: "Che cos'hai?". Rispose: "Ohimè! Io sono una vedova, mio marito è morto!
6 Or la tua serva aveva due figli, i quali son venuti a contesa fra loro in un campo, e non v'era nessuno a separarli, e uno ha percosso l'altro e l'ha ucciso.6 La tua serva aveva due figli; i due hanno litigato nella campagna, dove nessuno poteva intervenire tra loro; uno ha colpito l'altro e l'ha ucciso.
7 E ora tutta la parentela s'è levata contro la tua serva a dire: Dacci il fratricida, che lo facciamo morire per la vita del fratello che ha ucciso e così distruggiamo l'erede. Essi cercano di estinguere la scintilla che m'è rimasta, affinchè a mio marito non resti nè un nome nè altra cosa sulla terra ».7 Ed ecco, tutta la parentela è insorta contro la tua serva dicendo: "Consegnaci l'uccisore di suo fratello, dobbiamo farlo morire per la vita di suo fratello che egli ha ucciso". Faranno così scomparire anche l'erede, ed estingueranno la scintilla che mi è rimasta, senza lasciare a mio marito né un nome né una posterità sulla faccia della terra".
8 Il re disse alla donna: «Vattene a casa tua, ed io darò degli ordini a tuo riguardo ».8 Il re disse alla donna: "Ritorna a casa tua, ché io darò ordini a tuo riguardo".
9 Ma la donna di Tecua disse al re: « O re mio signore, la colpa cada sopra di me e sopra la casa di mio padre; ma il re e il suo trono siano innocenti ».9 La donna di Tekòa soggiunse al re: "Signore mio, la colpa sia su di me e sulla casa di mio padre, il re e il suo trono ne sono innocenti".
10 E il re a lei: « Se alcuno t'inquietasse, fallo venire da me, e non avrà più ardire di toccarti ».10 Il re riprese: "Se qualcuno te ne parlerà, conducilo da me e non oserà più toccarti".
11 Essa disse: « Faccia il re menzione del Signore suo Dio, affinchè non si moltiplichino i vendicatori del sangue, per far vendetta e uccidere il mio figlio ». Egli le disse: « Viva il Signore! non cadrà a terra uno dei capelli del tuo figlio ».11 Ella chiese: "Il re nomini, per favore, il Signore tuo Dio, affinché il vindice del sangue non moltiplichi la strage e non si faccia scomparire mio figlio". Quello disse: "Per la vita del Signore, neppure un capello di tuo figlio cadrà a terra!".
12 Ma la donna riprese a dire: « Permetti alla tua serva di dire una parola al mio signore ». Ed egli disse: « Parla ».12 La donna soggiunse: "Permetti che la tua serva rivolga al mio signore il re una parola!". Egli rispose: "Parla!".
13 La donna soggiunse: « Perchè hai pensata una cosa simile contro il popolo di Dio, e perchè il re ha detta questa parola, per dichiararsi colpevole, non richiamando colui che egli ha cacciato?13 Allora la donna disse: "Perché hai pensato una cosa come questa contro il popolo di Dio? Il re, proferendo questa sentenza, è quasi colpevole di non far ritornare colui che il re ha mandato in esilio.
14 Tutti moriamo, e dileguiamo sulla terra come acqua che non torna più; Dio non vuole che un'anima perisca; ma temporeggia, operando in modo che non perisca del tutto il discacciato.14 Difatti dobbiamo morire e, come l'acqua versata a terra non si può più raccogliere, così Dio non ridà l'anima. Il re escogiti dunque i modi affinché non resti in esilio lontano da noi colui che fu esiliato.
15 Or io son venuta a dire al re mio signore questa parola in presenza del popolo. La tua serva ha detto: Ne parlerò al re, e può darsi che il re compia la parola della sua serva.15 Ora dunque sono venuta a dire al re mio signore questa cosa, perché certa gente mi ha messo paura. La tua serva ha pensato: Voglio parlare al re, forse egli eseguirà il consiglio della sua serva!
16 Ora il re m'ha esaudita, ed ha liberata la sua serva dalle mani di tutti coloro che volevano sterminar me e il mio figlio dall'eredità di Dio.16 Se il re ascolta e libera la sua serva dalla mano di quell'uomo che vuol togliere via me e mio figlio insieme dall'eredità di Dio,
17 Dica adunque la tua serva che la parola del re mio signore sia qual sacrifizio. Il re mio signore è come un angelo di Dio che non si commuove, nè per benedizioni nè per maledizioni, e per questo il Signore Dio tuo è con te ».17 la tua serva si è detta: Possa la parola del re, mio signore, essere causa di tranquillità! Perché come è un angelo di Dio, così è il re, mio signore, per giudicare il bene e il male. Il Signore, tuo Dio, sia con te!".
18 Ma il re, presa la parola, disse alla donna: « Non mi celar niente di ciò che ti dimanderò ». E la donna disse: « Parla, o re mio signore ».18 Il re domandò alla donna: "Su, non mi nascondere niente di quello che ti chiedo". La donna rispose: "Parli pure il re, mio signore!".
19 E il re a lei: «Non è forse con te la mano di Gioab in tutto questo? » La donna, rispondendo, disse: « Per la salute dell'anima tua, o re mio signore, nulla di tutto ciò che ha detto il re mio signore è a destra o a sinistra; infatti il tuo stesso servo Gioab dette gli ordini e mise in bocca della tua serva queste parole.19 Disse il re: "La mano di Ioab non è forse con te in tutto questo?". La donna rispose: "Per la vita tua, o re, mio signore, non si può andare né a destra né a sinistra da tutto quello che ha detto il re, mio signore. Sì, il tuo servo Ioab, lui me l'ha comandato e ha posto in bocca alla tua serva tutte queste parole.
20 Ii tuo servo Gioab mi ingiunse di trasformare così l'aspetto del fatto; ma tu, o re mio signore, sei saggio come un angelo di Dio, per conoscere tutte le cose sulla terra ».20 Per cambiare aspetto alla vicenda il tuo servo Ioab ha fatto questo, ma il mio signore è sapiente della sapienza dell'angelo di Dio per capire tutto quello che vi è sulla terra".
21 Allora il re disse a Gioab: « Ecco che, placato, compio la tua parola: va adunque e richiama il giovane Assalonne ».21 Allora il re disse a Ioab: "Ecco dunque, ho deciso la questione: va' e fa' tornare il giovane Assalonne".
22 Gioab, prostratosi bocconi per terra, adorò, benedisse il re e disse: « Oggi il tuo servo ha riconosciuto d'aver trovata grazia ai tuoi occhi, o re mio signore, perchè hai compiuta la parola del tuo servo ».22 Ioab, prostratosi con la faccia a terra, fece adorazione e benedisse il re, poi soggiunse: "Oggi il tuo servo sa di aver trovato benevolenza ai tuoi occhi, o re, mio signore, poiché il re fa eseguire il consiglio del suo servo".
23 Or Gioab, levatosi, andò a Gessur e condusse Assalonne a Gerusalemme.23 Poi Ioab si alzò e andò a Ghesùr e ricondusse Assalonne a Gerusalemme.
24 Ma il re disse: « Torni a casa sua, e non vegga la mia faccia ». Assalonne tornò a casa sua e non vide la faccia del re.24 Ma il re disse: "Vada nella sua casa, non potrà vedere il mio volto!". Assalonne andò nella sua casa senza vedere il volto del re.
25 In tutto Israele non v'era nessuno così bello e avvenente oltre ogni dire come Assalonne: dalla pianta dei piedi fino al vertice del capo non vi era in lui alcun difetto:25 Non vi era in tutto Israele un uomo bello come Assalonne, degno di grande lode: dalla pianta dei piedi alla sommità del capo non vi era in lui un difetto.
26 e quando si tagliava i capelli (il che faceva una volta all'anno, perchè la capigliatura lo incomodava), egli pesava i capelli della sua testa con duecento sicli, al peso pubblico.26 Quando si radeva il capo -- si faceva radere il capo ogni anno, perché la capigliatura era pesante -- egli pesava la capigliatura della sua testa: duecento sicli al peso regio.
27 Assalonne ebbe tre figli ed una figlia, chiamata Tamar, la quale era bellissima.27 Assalonne ebbe tre figli e una figlia di nome Tamar, che fu una donna di bell'aspetto.
28 Assalonne dimorò in Gerusalemme, ma senza vedere la faccia del re.28 Assalonne abitò a Gerusalemme due anni senza poter vedere il volto del re.
29 Fece pertanto chiamare Gioab, per mandarlo dal re; ma Gioab non volle andar da lui. Lo fece chiamare una seconda volta, e siccome Gioab non andava,29 Allora Assalonne convocò Ioab per inviarlo al re, ma questi non volle andare da lui. Lo convocò una seconda volta, ma egli non volle andare.
30 disse ai suoi servi: « Sapete bene che il campo di Gioab, vicino al mio campo, ha l'orzo da mietere, or dunque andate e mettetevi il fuoco ». I servi di Assalonne misero a fuoco il campo. Allora i servi di Gioab, stracciatesi le vesti, andarono da lui, a dirgli: « I servi di Assalonne han dato alle fiamme una parte del tuo campo ».30 Allora disse ai suoi servi: "Vedete la proprietà di Ioab accanto alla mia dove egli ha l'orzo. Andate e appiccatevi il fuoco". I servi di Assalonne appiccarono il fuoco al campo.
31 Allora Gioab si mosse e andò alla casa di Assalonne, a dire: « Perchè i tuoi servi han dato fuoco alla mia messe? »31 Allora Ioab si levò e andò a casa di Assalonne per dirgli: "Perché i tuoi servi hanno appiccato il fuoco alla mia proprietà?".
32 Assalonne rispose a Gioab: « Mandai a pregarti di venire da me per inviarti dal re a dirgli: Perchè io son venuto da Gessur? Per me era meglio esserci ancora. Chiedo di poter vedere la faccia del re: e, se egli si ricorda della mia iniquità, mi faccia morire ».32 Assalonne rispose a Ioab: "Ecco, ti avevo mandato a dire: "Vieni qua, ti voglio mandare dal re per dirgli: Perché sono tornato da Ghesùr? Sarebbe meglio per me che fossi ancora là!". Ora voglio vedere il volto del re e se c'è in me una colpa, mi faccia morire!".
33 Gioab andò dal re e gli riferì ogni cosa. Assalonne fu richiamato, entrò dal re e si prostrò bocconi per terra dinanzi a lui; e il re baciò Assalonne.33 Allora Ioab andò dal re e lo informò. Questi fece chiamare Assalonne che entrò dal re e si prostrò davanti a lui con la faccia a terra; poi il re baciò Assalonne.