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Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 12


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BIBBIA TINTORILA SACRA BIBBIA
1 Il Signore mandò a David Natan, il quale, andato, gli disse: « In una città v'erano due uomini, uno ricco e l'altro povero.1 Il Signore mandò a Davide Natan che, entrato da lui, disse: "C'erano due uomini in una stessa città, uno ricco e uno povero:
2 Il ricco aveva pecore e buoi in gran quantità;2 il ricco possedeva greggi e armenti in grande abbondanza;
3 il povero non aveva altro che una piccola pecora, che egli aveva comprata e allevata, e che era cresciuta presso di lui insieme ai suoi figli, mangiando del suo pane, bevendo della sua coppa, e dormendo nel suo seno: era per lui come una figlia.3 il povero non aveva che un'agnella, piccolina, che aveva comprato; l'aveva nutrita ed era cresciuta insieme con lui e con i suoi figli; mangiava dal suo piatto, beveva dal suo bicchiere e dormiva sul suo seno: era per lui come una figlia.
4 Ora il ricco, essendo andato da lui un pellegrino, per fargli un banchetto non prese le sue pecore e i suoi buoi, ma andò a prendere la pecora del povero e preparò dei cibi per l'uomo che era venuto da lui ».4 Un viandante giunse dall'uomo ricco; questi però non andò a prendere del suo gregge e del suo armento per preparare all'ospite venuto da lui, ma prese l'agnella di quel povero e la preparò per l'uomo venuto da lui".
5 David, altamente sdegnato contro un tal uomo, disse a Natan: « Viva il Signore! E' degno di morte chi ha fatto questo.5 Davide arse d'ira contro quell'uomo e disse a Natan: "Per la vita del Signore, l'uomo che ha fatto questo è certamente degno di morte!
6 Renderà la pecora al quadruplo, per aver fatta tal cosa ed avere agito senza pietà ».6 Pagherà quattro volte l'agnella per aver compiuto un tale misfatto e per non aver avuto compassione".
7 Allora Natan disse a David: « Quell'uomo sei tu. Ecco ciò che dice il Signore Dio d'Israele: Io ti unsi re sopra Israele; io ti salvai dalla mano di Saul,7 Natan rispose a Davide: "Sei tu quell'uomo! Così dice il Signore, Dio d'Israele: "Io ti ho consacrato re su Israele e ti ho strappato dalla mano di Saul.
8 ti diedi la casa del tuo signore, e in seno le mogli del tuo signore; io ti diedi la casa d'Israele e di Giuda; e, se questo è poco, vi avrei aggiunto cose molto maggiori;8 Ti ho consegnato la casa del tuo signore e le mogli del tuo signore nel tuo seno, ti ho dato la casa d'Israele e di Giuda; e se è poco, ti aggiungerei altre cose.
9 ma tu, perchè hai disprezzata la parola del Signore, facendo il male nel mio cospetto? Tu hai ucciso di spada Uria l'Eteo, tu ti sei presa per tua moglie la moglie sua, e l'hai ucciso colla spada dei figli d'Ammon.9 Perché, dunque, hai disprezzato la parola del Signore compiendo ciò che è male ai suoi occhi? Hai colpito con la spada Uria l'hittita, ti sei preso per moglie la sua moglie e tu l'hai ucciso con la spada dei figli di Ammon.
10 Or dunque, la spada non si allontanerà giammai dalla tua casa, perchè tu mi hai disprezzato ed hai presa la moglie di Uria l'Eteo, per farla tua moglie.10 Ma ora non si allontanerà mai più la spada dalla tua casa, perché mi hai disprezzato prendendo la moglie di Uria l'hittita per farla tua moglie".
11 Così parla il Signore: Ecco che io farò sorgere sopra di te il male dalla tua casa, io prenderò sotto i tuoi occhi le tue mogli e le darò ad un tuo vicino, il quale dormirà colle tue mogli in faccia a questo sole.11 Così dice il Signore: "Ecco, io farò sorgere contro di te la sventura dalla tua stessa casa; prenderò le tue mogli sotto i tuoi occhi e le darò a un altro che giacerà con le tue donne alla luce di questo sole!
12 Tu hai agito in segreto; ma io compirò queste parole al cospetto di tutto Israele, e al cospetto del sole ».12 Sì, tu hai agito di nascosto, ma io farò questo davanti a tutto Israele e alla luce del sole".
13 David disse a Natan: « Ho peccato contro il Signore ». Natan disse a David: « Il Signore ha perdonato il tuo peccato: tu non morrai;13 Davide disse a Natan: "Ho peccato contro il Signore". Natan rispose a Davide: "Il Signore cancella il tuo peccato! Non morrai!
14 ma siccome hai fatto bestemmiare i nemici del Signore con tale azione, il figlio che ti è nato morrà senza dubbio ».14 Ma perché tu hai disprezzato il Signore con questa azione, il figlio che ti è nato morrà".
15 Natan tornò a casa sua. Il Signore poi percosse il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a David, e non vi fu più speranza per lui.15 Natan tornò a casa sua. Il Signore colpì il bambino che la moglie di Uria aveva generato a Davide ed esso si ammalò.
16 David pregò il Signore per il bambino, digiunò rigorosamente, stette ritirato a giacere per terra.16 Davide si rivolse a Dio in favore del bambino, digiunò rigorosamente, si ritirò e passò la notte giacendo per terra.
17 Gli anziani di casa sua andarono per farlo levare da terra; ma egli non diè ascolto e non prese il cibo con loro.17 Gli anziani della sua casa fecero insistenza su di lui perché si alzasse da terra, ma egli non volle e non assaggiò cibo con loro.
18 Dopo sette giorni il bambino morì; e i servi di David non avevano coraggio d'annunziargli che il bambino era morto, perchè dicevano: « Se non ci dava ascolto quando gli si parlava essendo ancora in vita il bambino, quanto più s'affliggerà ora, se andiamo a dirgli che il bambino è morto? »18 Al settimo giorno il bambino morì e i servi di Davide ebbero timore di annunziargli che il bambino era morto, perché dicevano: "Ecco, quando il bambino era vivo, gli abbiamo parlato, ma non ha dato ascolto alla nostra voce; come potremo dirgli: "Il bambino è morto"? Farà qualche sproposito!".
19 Ma David vedendo che i suoi servi parlavano sotto voce, comprese che il bambino era morto, e disse ai suoi servi: « E' forse morto il bambino? » Essi risposero: « E' morto ».19 Davide, accortosi che i servi stavano parlottando, capì che il bambino era morto e domandò ai servi: "E' morto il bambino?". Risposero: "E' morto!".
20 Allora David si alzò da terra, si lavò, si unse, e mutate le vesti, entrò nella casa del Signore, ove adorò. Tornato poi a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare, e mangiò.20 Allora Davide, alzatosi da terra, si lavò, si unse e, cambiate le sue vesti, entrò nella casa del Signore e si prostrò; rientrato a casa, chiese che gli presentassero il cibo, e mangiò.
21 I suoi servi gli dissero: « Come mai hai agito in questa maniera? Quando il bambino era ancor vivo, tu hai digiunato e pianto, dopo che è morto, ti sei alzato ed hai mangiato ».21 I servi gli domandarono: "Che è questo tuo modo di agire? Per il bambino ancora vivo hai digiunato e pianto, ora invece che il bambino è morto, ti alzi e prendi cibo".
22 David disse: « Ho digiunato e pianto pel bambino mentre era vivo, perchè io dicevo: Chi sa? Forse il Signore me lo renderà; il fanciullo potrà vivere.22 Rispose: "Quando il bambino era ancora vivo ho digiunato e pianto, perché pensavo: Chi lo sa? Il Signore potrebbe aver compassione di me e lasciar vivere il bambino.
23 Ma ora che il fanciullo è morto, perchè dovrei digiunare? Potrò forse farlo ritornare di nuovo? E più facile che io vada dov'è lui; ma egli non tornerà a me ».23 Ma ora è morto! Perché dovrei digiunare? Forse potrei farlo ancora ritornare? Io andrò da lui, ma lui non ritornerà da me".
24 David consolò Betsabea sua moglie, andò a dormire con lei, ed essa ebbe un figlio al quale pose nome Salomone. Il Signore l'amò24 Poi Davide consolò Betsabea, sua moglie: andò da lei e dormì insieme. Ella generò un figlio al quale pose nome Salomone; il Signore lo amò,
25 e dando gli ordini per mezzo di Natan profeta, lo chiamò Amabile al Signore, perchè il Signore lo amava.25 e mandò il profeta Natan che gli impose il nome di Iedidià per ordine del Signore.
26 Intanto Gioab combatteva contro Rabbat dei figli d'Ammon. Stando per attaccare la città reale.26 Intanto Ioab aveva combattuto contro Rabbà degli Ammoniti, e aveva preso la città delle acque.
27 Gioab spedì dei messi a David, dicendo: « Ho combattuto contro Rabbat, e la Città dell'acque deve esser presa;27 Allora Ioab mandò dei messaggeri a Davide per dirgli: "Ho combattuto contro Rabbà e ho già preso la città delle acque.
28 or dunque raduna il rimanente del popolo e assedia la città e prendila, chè la città non venga distrutta da me e la vittoria non sia ascritta al mio nome ».28 Ora raduna il resto del popolo, poni il campo contro la città e occupala, altrimenti prenderò io la città ed essa verrà chiamata con il mio nome".
29 David allora adunò tutto il popolo, andò contro Rabbat, l'attaccò e la prese.29 Allora Davide, radunato tutto il popolo, andò a Rabbà, combatté contro di essa e la occupò.
30 Tolse dal capo del loro re il diadema, che pesava un talento d'oro e aveva gemme preziosissime. Questo fu posto sul capo di David. Portò via dalla città grandissima preda.30 Tolse dalla testa di Milcom la corona che pesava un talento d'oro e conteneva una pietra preziosa; essa fu posta sulla testa di Davide. La preda asportata dalla città fu molto grande.
31 Ne condusse via gli abitanti e li fece segare, fece passare sopra di loro dei carri ferrati, li tagliò a pezzi con coltelli, li gettò in fornaci da mattoni. Così trattò tutte le città dei figli d'Ammon. Poi David tornò con tutto l'esercito a Gerusalemme.31 La popolazione che vi era la deportò e la sottopose al lavoro della sega, dell'ascia di ferro, della scure di ferro e la pose alla lavorazione dei mattoni. Così trattò pure tutte le città degli Ammoniti. Poi Davide ritornò con tutto il popolo a Gerusalemme.