Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Secondo libro di Samuele 12


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Il Signore mandò a David Natan, il quale, andato, gli disse: « In una città v'erano due uomini, uno ricco e l'altro povero.1 E IL Signore mandò Natan a Davide. Ed egli entrò da lui, e gli disse: Vi erano due uomini in una città, l’uno ricco, e l’altro povero.
2 Il ricco aveva pecore e buoi in gran quantità;2 Il ricco avea del minuto e del grosso bestiame, in gran quantità;
3 il povero non aveva altro che una piccola pecora, che egli aveva comprata e allevata, e che era cresciuta presso di lui insieme ai suoi figli, mangiando del suo pane, bevendo della sua coppa, e dormendo nel suo seno: era per lui come una figlia.3 ma il povero non avea se non una sola piccola agnella, la quale egli avea comperata, e l’avea nudrita, ed ella era cresciuta con lui e coi suoi figliuoli, mangiando de’ bocconi di esso, e bevendo nella sua coppa, e giacendogli in seno; e gli era a guisa di figliuola.
4 Ora il ricco, essendo andato da lui un pellegrino, per fargli un banchetto non prese le sue pecore e i suoi buoi, ma andò a prendere la pecora del povero e preparò dei cibi per l'uomo che era venuto da lui ».4 Ora, essendo venuto a quell’uomo ricco un viandante in casa, egli risparmiò il suo grosso e minuto bestiame, e non ne prese per apparecchiarlo al viandante che gli era venuto in casa; ma prese l’agnella di quel povero uomo, e l’apparecchiò a colui che gli era venuto in casa.
5 David, altamente sdegnato contro un tal uomo, disse a Natan: « Viva il Signore! E' degno di morte chi ha fatto questo.5 Allora Davide si accese grandemente nell’ira contro a quell’uomo, e disse a Natan: Come vive il Signore, colui che ha fatto questo ha meritata la morte;
6 Renderà la pecora al quadruplo, per aver fatta tal cosa ed avere agito senza pietà ».6 ed oltre a ciò, conviene che per quella agnella ne paghi quattro; per ammenda di ciò ch’egli ha commesso questo fatto, e ch’egli non ha risparmiata quell’agnella.
7 Allora Natan disse a David: « Quell'uomo sei tu. Ecco ciò che dice il Signore Dio d'Israele: Io ti unsi re sopra Israele; io ti salvai dalla mano di Saul,7 Allora Natan disse a Davide: Tu sei quell’uomo. Così ha detto il Signore Iddio d’Israele: Io ti ho unto per re sopra Israele, ed io ti ho riscosso dalle mani di Saulle.
8 ti diedi la casa del tuo signore, e in seno le mogli del tuo signore; io ti diedi la casa d'Israele e di Giuda; e, se questo è poco, vi avrei aggiunto cose molto maggiori;8 E ti ho data la casa del tuo signore; ti ho anche date le donne del tuo signore in seno, e ti ho dato la casa d’Israele e di Giuda; e se pure anche questo era poco, io ti avrei aggiunte tali e tali cose.
9 ma tu, perchè hai disprezzata la parola del Signore, facendo il male nel mio cospetto? Tu hai ucciso di spada Uria l'Eteo, tu ti sei presa per tua moglie la moglie sua, e l'hai ucciso colla spada dei figli d'Ammon.9 Perchè hai sprezzata la parola del Signore, per far ciò che gli dispiace? tu hai fatto morire con la spada Uria Hitteo, e ti hai presa per moglie la sua moglie, e hai ucciso lui con la spada de’ figliuoli di Ammon.
10 Or dunque, la spada non si allontanerà giammai dalla tua casa, perchè tu mi hai disprezzato ed hai presa la moglie di Uria l'Eteo, per farla tua moglie.10 Ora dunque, la spada non si dipartirà giammai in perpetuo dalla tua casa; perciocchè tu mi hai sprezzato, e ti hai presa per moglie la moglie di Uria Hitteo.
11 Così parla il Signore: Ecco che io farò sorgere sopra di te il male dalla tua casa, io prenderò sotto i tuoi occhi le tue mogli e le darò ad un tuo vicino, il quale dormirà colle tue mogli in faccia a questo sole.11 Così ha detto il Signore: Ecco, io farò sorgere contro a te un male dalla tua casa stessa, e torrò le tue mogli davanti agli occhi tuoi, e le darò ad un tuo prossimo, il qual giacerà con loro al cospetto di questo sole.
12 Tu hai agito in segreto; ma io compirò queste parole al cospetto di tutto Israele, e al cospetto del sole ».12 Perciocchè tu l’hai fatto in occulto, io farò questo davanti a tutto Israele, e davanti al sole.
13 David disse a Natan: « Ho peccato contro il Signore ». Natan disse a David: « Il Signore ha perdonato il tuo peccato: tu non morrai;13 Allora Davide disse a Natan: Io ho peccato contro al Signore. E Natan disse a Davide: Il Signore altresì ha fatto passare il tuo peccato; tu non morrai.
14 ma siccome hai fatto bestemmiare i nemici del Signore con tale azione, il figlio che ti è nato morrà senza dubbio ».14 Ma pure, perciocchè con questo tu hai del tutto data cagione a’ nemici del Signore di bestemmiarlo, il figliuolo che ti è nato per certo morrà
15 Natan tornò a casa sua. Il Signore poi percosse il bambino che la moglie di Uria aveva partorito a David, e non vi fu più speranza per lui.15 E Natan andò a casa sua. E il Signore percosse il fanciullo che la moglie di Uria avea partorito a Davide; ed egli infermò, fuor di speranza di guarigione.
16 David pregò il Signore per il bambino, digiunò rigorosamente, stette ritirato a giacere per terra.16 E Davide fece richiesta a Dio per lo fanciullo, e digiunò, e venne, e passò la notte giacendo in terra.
17 Gli anziani di casa sua andarono per farlo levare da terra; ma egli non diè ascolto e non prese il cibo con loro.17 E gli Anziani di casa sua gli fecero istanza, per farlo levar di terra; ma egli non volle, e non prese cibo con loro.
18 Dopo sette giorni il bambino morì; e i servi di David non avevano coraggio d'annunziargli che il bambino era morto, perchè dicevano: « Se non ci dava ascolto quando gli si parlava essendo ancora in vita il bambino, quanto più s'affliggerà ora, se andiamo a dirgli che il bambino è morto? »18 Ed avvenne al settimo giorno che il fanciullo morì. Ed i servitori di Davide temevano di fargli assapere che il fanciullo era morto; perciocchè dicevano: Ecco, mentre il fanciullo era ancora in vita, noi gli parlammo, ed egli non porse orecchie al nostro dire; come dunque gli diremo noi: Il fanciullo è morto? onde egli si affliggerà.
19 Ma David vedendo che i suoi servi parlavano sotto voce, comprese che il bambino era morto, e disse ai suoi servi: « E' forse morto il bambino? » Essi risposero: « E' morto ».19 E Davide, veggendo che i suoi servitori bisbigliavano, si avvide che il fanciullo era morto; onde disse a’ suoi servitori: Il fanciullo è egli morto? Ed essi gli dissero: Sì, egli è morto.
20 Allora David si alzò da terra, si lavò, si unse, e mutate le vesti, entrò nella casa del Signore, ove adorò. Tornato poi a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare, e mangiò.20 Allora Davide si levò di terra, e si lavò, e s’unse, e mutò i suoi vestimenti, ed entrò nella Casa del Signore, e adorò; poi venne in casa sua, e chiese che gli fosse messa la tavola con le vivande, e mangiò.
21 I suoi servi gli dissero: « Come mai hai agito in questa maniera? Quando il bambino era ancor vivo, tu hai digiunato e pianto, dopo che è morto, ti sei alzato ed hai mangiato ».21 E i suoi servitori gli dissero: Che cosa è questo che tu hai fatto? tu hai digiunato, e pianto per lo fanciullo, mentre era ancora in vita; e quando egli è stato morto, tu ti sei levato, ed hai mangiato.
22 David disse: « Ho digiunato e pianto pel bambino mentre era vivo, perchè io dicevo: Chi sa? Forse il Signore me lo renderà; il fanciullo potrà vivere.22 Ed egli disse: Io ho digiunato e pianto, mentre il fanciullo era ancora in vita; perciocchè io diceva: Chi sa? forse il Signore mi farà grazia che il fanciullo viverà.
23 Ma ora che il fanciullo è morto, perchè dovrei digiunare? Potrò forse farlo ritornare di nuovo? E più facile che io vada dov'è lui; ma egli non tornerà a me ».23 Ma ora ch’egli è morto, perchè digiunerei io? potrei io farlo ancora tornare? io me ne vo a lui, ma egli non ritornerà a me.
24 David consolò Betsabea sua moglie, andò a dormire con lei, ed essa ebbe un figlio al quale pose nome Salomone. Il Signore l'amò24 Poi Davide consolò Bat-seba, sua moglie; ed entrò da lei, e giacque con lei; ed ella partorì un figliuolo, al quale egli pose nome Salomone; e il Signore l’amò.
25 e dando gli ordini per mezzo di Natan profeta, lo chiamò Amabile al Signore, perchè il Signore lo amava.25 Ed egli mandò il profeta Natan, che gli pose nome Iedidia, per cagione del Signore
26 Intanto Gioab combatteva contro Rabbat dei figli d'Ammon. Stando per attaccare la città reale.26 Or Ioab, avendo combattuta Rabba dei figliuoli di Ammon, e presa la città reale,
27 Gioab spedì dei messi a David, dicendo: « Ho combattuto contro Rabbat, e la Città dell'acque deve esser presa;27 mandò de’ messi a Davide, a dirgli: Io ho combattuta Rabba, e anche ho presa la città delle acque.
28 or dunque raduna il rimanente del popolo e assedia la città e prendila, chè la città non venga distrutta da me e la vittoria non sia ascritta al mio nome ».28 Ora dunque aduna il rimanente del popolo, e metti campo contro alla città, e prendila; che talora, se io la prendessi, ella non fosse chiamata del mio nome.
29 David allora adunò tutto il popolo, andò contro Rabbat, l'attaccò e la prese.29 Davide adunque adunò tutto il popolo, ed andò a Rabba, e la combattè, e la prese.
30 Tolse dal capo del loro re il diadema, che pesava un talento d'oro e aveva gemme preziosissime. Questo fu posto sul capo di David. Portò via dalla città grandissima preda.30 E prese la corona di Melcam d’in sul capo di esso; ed ella pesava un talento d’oro, e vi erano delle pietre preziose; e fu posta in sul capo di Davide. Egli trasse eziandio le spoglie della città, che furono in grandissima quantità.
31 Ne condusse via gli abitanti e li fece segare, fece passare sopra di loro dei carri ferrati, li tagliò a pezzi con coltelli, li gettò in fornaci da mattoni. Così trattò tutte le città dei figli d'Ammon. Poi David tornò con tutto l'esercito a Gerusalemme.31 Egli trasse parimente fuori il popolo ch’era in essa, e lo pose sotto delle seghe, e sotto delle trebbie di ferro, e sotto delle scuri di ferro, e lo fece passare per fornaci da mattoni; e così fece a tutte le città de’ figliuoli di Ammon. Poi Davide, con tutto il popolo, se ne ritornò in Gerusalemme